COSTUME: Dalle stelle alle…

Alla Biennale. Storditi e sopraffatti da mille installazioni, pensieri, disegni, foto e filmati di un mondo che pare sia sopraffatto da dolori, guerre e guai. Se ne esce non allegri, con mille interrogativi, domande senza risposte, quesiti forse non risolvibili più o meno pesanti.

Ma anche con qualche perplessità.

Nel padiglione della Gran Bretagna: la sigaretta occupa un suo spazio.

Una volta accolta in tutti i più eleganti saloni, sui tavoli in file ordinate come piccoli soldati in preziose scatole d’argento. Offerta in preziosi porta sigarette d’oro con piccole gemme incastonate, D’annunzio ne ordinava con lettere a Buccellati, suo gioielliere amico per le sue fiamme.

Infilata in lunghissimi preziosi bocchini di avorio aggiungeva fascino alle bellissime e sofisticatissime che sbuffavano fumo con sublime eleganza tenendo il bocchino con mani guantate. Erano loro che aiutavano a suggerire gesti di gran seduzione. Piano piano passate in portasigarette di pelle, poi nulla: nude.
Per nascondersi meglio. Basso profilo.

Di fatto.

I saloni che le accoglievano hanno chiuso loro la porta in faccia, vietate! Vietate nei cinema, nei ristoranti nei bar ed anche all’aperto. Relegate in angoli bui e brutti per i fumatori. Con un cartello che le demonizza, che avvisa: attenzione sono qui.

Hanno imparato a nascondersi dietro le porte, a emergere di nascosto sui balconi. Hanno imparato a ricevere gesti di fastidio, di orrore.

Si, lo sappiamo:

il fumo fa male.

Nuoce a noi.

Nuoce a chi ci sta vicino.

Ai nascituri.

Se non ha diritto ad esistere  in nessun luogo

Non si può però collocare in quello spazio

Questa volta la difendo!

Povera sigaretta!

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1 Comment
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manù selvatico estense
2 Novembre 2015 16:30

Adooooooro il sens of humor di Lalli Theodoli anche perché sono quasi sempre d’accordo con lei!
Brava, continua cosi’ perché abbiamo sempre ragione noi e…..grazie!