LA LAMPADINA – LIBRI: Parioli e Flaminio

Questo mese Carlo Verga ci propone

Parioli e Flaminio. La storia

di Sandro Fogli
Pubblicazione: 2016
Edito da Palombi Editore

Pagine: 126

“Parioli e Flaminio. Chi ama Roma e sopratutto chi vive nella zona Parioli Flaminio, dovrebbe leggere questo semplice ma interessante libretto di Sandro Fogli. Sono riportate leggende con descrizioni di strade di sentieri di fontane di palazzi e mille aneddoti di quella parte di Roma che fu.

Divertente la descrizione della Fonte acetosa (acqua friccicarella), dove noi stessi da bambini, andavamo con i nostri genitori, a bere l’acqua benefica che sgorgava da quella fonte, chiusa poi nel 1966 perchè inquinata. La Fontana fu costruita nel 1613 da Papa V Borghese  e serviva a confortare tutti coloro che si accingevano a raggiungere Roma sia per terra che con le barche lungo il fiume, infatti lì dove oggi  sorge il Circolo Aniene vi era una spiaggetta con un piccolo approdo che serviva come scarico merci e punto di arrivo di numerosi pellegrini.

Nel 1662 Papa Alessandro VII Chigi  la abbellì con marmi su progetto sembra di Andrea Sacchi?  Nel 1821 Ludwig principe di Baviera, futuro Ludovico I, avendo saputo delle qualità benefiche di quell’acqua, si recava spesso alla fonte e lì vi incontro e si innamorò della diciannovenne marchesa Marianna Florenzi di Perugia. Per rendere più confortevole l’area fece costruire due panchine di marmo a lato della fonte e piantare numerosi olmi. Vi sono poste due lapidi di cui una in tedesco che ricordano l’episodio.

Immagine di Roma Sparita

A fine 800 è stata fonte di sostentamento per i numerosi acquaioli che raccoglievano l’acqua e la consegnavano, con i propri carretti, alle famiglie benestanti in cambi di un soldo.
Le grida per attrarre i clienti era “Fresca fresca l’acquacetosa, su pijatela sora sposa, quarche bene vi farà..”

Poco lontano nella stessa zona, in un’area oscura ai piedi di, oggi, Villa Glori, si riunivano banditi e trafficanti, lì officiavano riti religiosi in favore della Dea Anna Perenna, dea dell’abbondanza della fine e dell’inizio anno. “Perennare” indicava il buon transito tra il vecchio e il nuovo anno.

La grande festa in suo onore era il 15 Marzo ed era tenuta dove oggi sorge la grande chiesa di Piazza Euclide. Era una festa pagana, vi avvenivano grandi libagioni, canti e danze assai licenziose che spesso degeneravano in ubriacature e sesso promiscuo.

Tante poi le descrizione dei viottoli che attraversavano le due zone, collegate in vario modo; si arrivava da porta del Popolo principalmente dalla Flaminia, percorrere il muro torto era pericoloso infestato di banditi e personaggi inquietanti… e tante altre curiosità…

Leggetelo è molto divertente!

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