Con questo numero 12, il nostro angolo di cultura compie
il suo primo anno vitale e vivace e si rivolge col sorriso
e con le migliori intenzioni verso il 2013.
Brava piccola
Lampadina… continua così!
E visto
che il nostro compleanno cade anche in prossimità delle
feste natalizie
Auguri
a tutti gli amici ILLUMINATI da tutti noi!
Ti
“sfugge” un nome di qualcuno di noi? Allora clicca sul
"Lampalbero" ...
SCIENZA:
meteoropatie
Finalmente possiamo fugare ogni dubbio
con un semplice test...
Durante la sua vita, l’uomo è esposto a situazioni ambientali
diverse tra loro. Fra i parametri meteorologici cui egli
è sottoposto, figurano la temperatura, l’umidità, la pressione
atmosferica e il vento, con le loro variazioni spesso
intense. La scienza che studia le influenze dell’atmosfera
sull’uomo è la Meteorologia medica, un mixing
di Fisica, Chimica, Climatologia, Meteorologia, Statistica,
Fisiologia e Medicina.
Già
nell’antica Grecia, sia Aristotele che Ippocrate (400
a.C.), avevano intuito che i fenomeni climatici e meteorologici
esercitavano una notevole influenza sull’uomo. Durante
il XXI secolo, soprattutto in relazione ai progressi effettuati
nelle scienze succitate, la Meteorologia
medica è assurta a tutti gli effetti a Scienza
naturale. Il tempo, quindi, esercita una profonda influenza
sulla salute umana, sul comportamento e il benessere.
E’ stato dimostrato che esso è associato a variazioni
di natalità, a epidemie di polmonite, d’influenza, di
bronchiti ed è altresì correlato ad altri effetti morbosi
relativi alla concentrazione di pollini e di elementi
inquinanti. Prendiamo ad esempio la pressione atmosferica:
assumendo un valore medio della superficie corporea di
1,85 m2, la forza esercitata dall’atmosfera su tale corpo
è di 18,5 tonnellate: esso verrebbe distrutto se tale
entità non fosse controbilanciata dalla pressione dei
fluidi presenti al suo interno; entro certi limiti, però:
la pressione dell’aria inferiore a 760 mm di mercurio
(Hg)(1013,25 hPa), influisce significativamente sulla
pressione intercranica, sulla pressione arteriosa e sulla
temperatura corporea. Come reagisce l’uomo “normale” quando,
ad esempio, il barometro registra in breve tempo una diminuzione
compresa tra 7 - 8 mm Hg (9,3 – 10,6 hPa)? Un abbassamento
di pressione causa vari tipi di omissioni, di distrazioni,
di lapsus, come se diminuisse il controllo di sé: si diventa
irritabili, si cerchiano gli occhi, il viso è teso, si
accusa cefalea, edemi dei tessuti, si gonfiano le articolazioni,
l’attenzione è meno pronta, si avverte nausea, i riflessi
sono meno pronti, i rumori più tenui divengono insopportabili…
Allorché
il barometro sale, tutto si attenua o passa. E’ accaduto
che due forze contrapposte si fronteggiano in noi. L’iperteso,
ad esempio, dovrà sforzarsi per equilibrare la pressione
esterna e la sua tensione aumenterà sensibilmente; l’ipoteso,
già stanco, si esaurirà nello sforzo e accuserà un’ulteriore
diminuzione di pressione. Ma, attenzione: il sentirsi
tristi in una giornata tediosa, di cielo coperto, non
vuol dire che si soffra di meteoropatie;
potrebbe trattarsi di un episodio ansioso o di un problema
contingente. Esiste un buon test per riconoscere se si
fosse meteoropatici. Eccolo: in una stanza con temperatura
media (circa 20/21°C), misurate il calore della mano,
stringendo nel palmo un termometro digitale. Il valore
normale della temperatura sarà compreso tra 32°-34°; successivamente,
stringete nella stessa mano, per circa 2 minuti, una formella
ghiacciata (particolarmente adatte quelle usate per le
borse-frigo o per fini sportivi). Dopo questo arco di
tempo, la temperatura misurata deve trovarsi a circa 22°-24°.
Ora, misurate ogni minuto la temperatura del palmo della
mano e verificate il tempo necessario per tornare ai 32°-34°
iniziali. Al di sotto di 6 minuti, ci si trova nella normalità;
tra 6 – 10 minuti si è “meteorosensibili”; oltre 10 minuti
si parla di vera e propria “meteoropatia”. Buona verifica!
Gian Carlo Ruggeri
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ABBIAMO OSPITI-ARTE: A Roma l’arte fiamminga: da Brueghel a Bosch La dinastia Brueghel e la sua notevole influenza sul l'arte del Seicento
Grande
attenzione alla natura, al paesaggio, al rapporto uomo-ambiente:
la pittura fiamminga rappresenta una visione disincantata
dell’umanità segnando l’arte europea tra il XVI e XVII
secolo. Questo è il tema affrontato dalla grande esposizione
dedicata alla dinastia dei Brueghel, celeberrima stirpe
d’artisti in mostra al Chiostro
del Bramante dal 18 dicembre al 2 giugno 2013. Uno
spettacolare iter espositivo che ripercorre un orizzonte
pittorico e familiare lungo centocinquant’anni. Più
di 100 le opere esposte – dipinti, disegni, tavole-provenienti
da Collezioni e Musei internazionali e sinora mai esposti
a Roma.
Attraverso la
genealogia di Pieter Brueghel il Vecchio la mostra
propone un viaggio appassionante nell’epoca d’oro fiamminga
del Seicento, alla ricerca del genio visionario di ben
cinque generazioni d’artisti in grado di esprimere coralmente,
come mai nessuno prima né dopo di loro, lo stile e le
tendenze di oltre un secolo di storia dell’arte.
La mostra inizia con la sezione dedicata alle straordinarie
ricerche espressive di Pieter Brueghel il Vecchio e
di Pieter Brueghel il Giovane parallelamente ai dipinti
di Hieronymus Bosch con il quale il capostipite dei
Brueghel (il Vecchio) ebbe un singolare scambio intellettuale
s’eppur intendendo – quest’ultimo- la pittura, in senso
diverso: Bosch
attraverso una visione disincantata dell’umanità (con
tutti i difetti, le mancanze proprie dell’uomo), Brueghel
invece con una narrazione pittorica più tenera, con
scene e impatti paesaggistici più reali, tradizionali
vicini al quotidiano.
La rassegna romana mette in luce aspetti interessanti inerenti alle ricerche di Pieter Brueghel il Giovane (1564/1658) rispetto al fratello Jan; infatti non farà altro che ripercorrere costantemente le orme del padre, realizzando a volte vere e proprie “copie”dei suoi dipinti utilissime per gli studiosi, visto che alcune sono andate disperse. La sua pittura è così densa di atmosfere di colori forti, con tonalità decise; ne è l’esempio il quadro intitolato “Le trappole per gli uccelli” del 1605 che racchiude un singolare stile Barocco-Fiammingo. In Jean Brueghel il Vecchio (1525/1530) il suo rinnovamento stilistico unisce invece, una preziosità, una tecnica così raffinata, leggera per questo forse soprannominato “Il Pittore di Velluto”divenuto così riferimento imitativo per gli “artisti brughelliani”successivi… Lo stile Brueghel in pieno Seicento così si amplifica nei tratti di un vero e proprio marchio di qualità, tant’è vero che, il percorso espositivo della mostra si focalizza attorno alle vicende di ciascun artista e si sviluppa attraverso le esperienze d’innumerevoli autori coevi fiamminghi: da Jean van Kessel a David Teniers il Giovane sino, ad Abraham. Curata da Sergio Gaddi e Doron J.Lurie Conservatore dei Dipinti Antichi di Tel Aviv Museum, la mostra è promossa e organizzata da Arthemisia Group e DART Chiostro del Bramante, catalogo Silvana Editoriale. Laura Novello
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ECONOMIA: il boom del petrolio...cambierà qualcosa nel mondo? Sullo scacchiere delle materie prime, grandi cambiamenti in vista.. Leggere oggi i giornali è facile, capire come vanno le cose è tutt’altra cosa. Qualche giorno fa i grandi economisti americani (La Lampadina n. 11), ci raccontavamo del futuro non roseo per l’economia dopo l’elezione di Obama e in particolare se egli avesse perseverato su certe scelte di politica economica. Notizie queste in grande contrasto con quanto ci è riportato in merito alla produzione di energia, vera molla per la crescita dei Paesi. Come coniugare queste notizie per capire qualcosa di più in merito ai flussi economici e tendenziali dell’economia?
L’Agenzia
per l'Energia (IEA) ci informa, infatti, che gli
Stati Uniti supereranno nel 2017 l'Arabia Saudita e
la Russia quali maggiori produttori mondiali di petrolio
e gas.
Grandiosi i cambiamenti dovuti alle nuove tecniche di fratturazione delle rocce ad alta pressione (La Lampadina n. 9, Beppe Zezza, fracking-shale oil) che negli Stati del Montana e North Dakota hanno trovato una larghissima applicazione. Con i nuovi sistemi gli Usa possono contare su riserve petrolifere cinque volte superiori a quelle dell'Arabia Saudita. La produzione di petrolio è già aumentata dal 2008 del 25% e nel 2013 aumenterà di un ulteriore 7% per raggiungere i 10.9 milioni di barili al giorno. Stessa cosa dicasi per la produzione di gas naturale, che nell'ultimo decennio è aumentata del 37% superando anche la Russia.
Il Dipartimento
di Energia Usa ci dice ancora che la produzione
coprirà il fabbisogno interno all'83%, con le importazioni
che subiranno una diminuzione costante negli anni a
venire.
Notizie fantastiche queste, per il Paese, dopo decenni di frustrazione e dipendenza da tanti produttori sud americani e medio orientali e che potrà dare un enorme impulso all'economia. Ma tutto questo provocherà dei cambiamenti in un Paese abituato da anni a proteggere le proprie risorse petrolifere con le proprie flotte dislocate in molti Paesi e pronte a intervenire in ogni dove? O considerato che la maggior parte del petrolio mediorientale prenderà la via dell’Asia, saranno Cina, India e Giappone che interverranno per proteggere le fonti di approvvigionamento, quindi i nostri prossimi vicini? E all'interno degli Stati Uniti cosa succede? Il formidabile aumento di produzione di petrolio e gas ha già creato nell'ultimo decennio 1.7 milioni di posti di lavoro e altri 1.3 milioni saranno creati nella decade attuale. La più parte delle industrie beneficerà del costo ridotto del gas che attualmente è già pari a un terzo di quello europeo e a un quarto di quello giapponese. Chiaro il vantaggio che tutto questo darà all'industria americana. I dubbi sono molti in merito alla portata di questi cambiamenti. Certo i grandi problemi ambientali sono da non sottovalutare. Dal punto di vista finanziario solo il costo di produzione negli Usa è poco sotto i 50 dollari, mentre quello di estrazione del prodotto in Arabia Saudita viaggia intorno ai 2 dollari. Va da sé che nel caso si profilasse una forte discesa delle quotazioni, volute, provocate o altro, tutto il quadro ne risentirebbe in modo drastico e in un battito di ali scomparirebbe il vantaggio di questo scenario veramente positivo per gli Stati Uniti. E gli europei? Alcuni dei Paesi sarebbero interessati ai nuovi sistemi di produzione, specialmente dove già è accertata la presenza di scisti bituminosi e la disponibilità di olio in profondità. Per ora però tali Paesi rimangono alla finestra, dibattuti nel dubbio di provocare, con le loro scelte, notevoli pericoli ambientali (forse effettivi) e allettati d’altra parte dalla necessità e dal desiderio di trovare nuove fonti di approvvigionamento. Grandi contrasti tra queste visioni dell’economia, per gli anni a venire e se ne parlerà non poco. Come spesso succede oggi, le previsioni e la realtà delle cose sono molto differenti, le prime ci ricordano qualcosa degli aruspici, mentre il petrolio è petrolio… con altra consistenza…. Carlo Verga Vota e/o commenta questo articolo da qui Torna all'indice
ROMA DA SCOPRIRE: al Pigneto, tra assaggi di Giappone e Storia Una passeggiata per trovare angoli nascosti, a volte esotici o perduti nel tempo.
Maurizio torna dal Giappone portandosi dietro un bagaglio di sapori, atmosfere e novità e così decide, insieme alla sua compagna Giulietta, di aprire la valigia e concretizzare la sua passione nel quartiere romano del Pigneto.
Così nasce Yakiniku
che non rispecchia il classico ristorante giapponese
ma se ne distacca
completamente, attraverso i suoi tavoli Yakiniku (senza
fumo) dove ognuno è libero di cuocere direttamente e
a proprio piacimento carne, pesce, verdura con un braciere
posto al centro del tavolo. La particolarità è in questo
sistema di cottura (unico a Roma) che rende il cibo
soffice ed evita di essere sopraffatti da fumi e odori.
Cosa provare? Yaki Gohan riso al vapore saltato con pollo e funghi, zenzero oppure manzo con bamboo; Tataki di tonno scottato su piastra con spinaci ed avocado o la carne Kobe (manzo giapponese Wagyu allevato secondo le ferree regole della tradizione) con asparagi al sesamo nero; il salmone marinato in salsa Teryaki; spiedini di pancetta e asparagi e tante altre specialità della cultura del sol levante. Maurizio è anche un appassionato di vini e offre una scelta di oltre 150 ottime etichette, birre artigianali italiane e francesi. Dal Giappone al Pigneto per riscoprire un quartiere popolare di Roma attualmente molto vivo ed interessante. “Pigneto città aperta” propone per esempio, a cadenze varie, (i più recenti appuntamenti del 2012 sono stati a maggio e a ottobre), una serie di iniziative come teatri, concerti, laboratori, studi, librerie, gallerie d’arte organizzati in maniera semispontanea dalle persone che popolano e che sono effettivamente presenti nel quartiere.
Tra questi da segnalare il Museo
Storico Didattico di Giochi e Giocattoli del Novecento.
Fritz Billig Hoenigsberg inizia la sua collezione di automobili, all’avvento del Nazismo, con le macchinine ricevute da bambino della Lehman e della Tipp Co, aziende di proprietà di famiglie ebree che vennero requisite dalla Germania hitleriana. Continua tutta la vita nella sua missione di raccolta motivato dall’idea che il giocattolo è il simbolo del luogo o dello spazio dove tutti i bambini sono uguali e giocano senza distinzione di razza, religione, livello sociale.
Nel Museo
della Memoria Giocosa sono esposti, in uno spazio
di 308 mq, giocattoli prodotti tra il 1900 e 1960 e
che rappresentano la vasta gamma di giocattoli americani,
asiatici ed europei.
Da far conoscere a figli e nipoti… Angelica Verga
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ABBIAMO OSPITI - ECONOMIA: il microcredito Uno strumento finanziario per creare, costruire, crescere.
Nel
mondo ci sono delle persone eccezionali che ci fanno
sentire meglio quando pensiamo ai nostri problemi del
quotidiano: pensate a Mohammed
Yunus (Nobel per la pace, 2006) che nel 1976 quando
per un esperimento ambizioso, mise a disposizione di
un gruppo di poveri in Bangladesh le proprie risorse
economiche per elargire dei microcrediti. Persone che,
prive di ogni forma di garanzia, mai avrebbero ottenuto
un prestito da parte delle banche e che invece riuscirono
con l'aiuto di Yunus ad avviare una piccola attività
(microimpresa). L’esperimento di Yanus è culminato nel
1983, con l'istituzione della Grameen
Bank che vanta oggi ben 7 milioni di clienti ed
è diffusa in 73.000 villaggi in Bangladesh.
Ma qual’è il target tradizionale del microcredito? Sono microimprenditori, ovvero persone che svolgono attività produttive molto piccole e informali e dislocati sia nelle aree urbane che in quelle rurali nella maggior parte dei paesi in via di sviluppo. Investono nello sviluppo del commercio, nei servizi, nella produzione agricola e artigianale. La maggior parte dei beneficiari sono donne e questo permette loro di migliorare la loro condizione e coinvolgimento nelle attività economiche e il loro ruolo all'interno delle comunità. Le donne dimostrano poi una migliore gestione dell'economia familiare e dell'educazione dei figli; inoltre, si sono rivelate molto più affidabili degli uomini quanto a gestione dei crediti e restituzione delle somme percepite.
Negli ultimi dieci anni, il settore ha avuto uno sviluppo
enorme. Oggi le istituzioni di microfinanza nei paesi
in via di sviluppo offrono diversi servizi finanziari
destinati ai poveri, incluso micro-risparmio e micro-assicurazione.
Secondo i dati del Microcredit
Summit Campaign, i clienti della microfinanza a
livello mondiale sono passati da 18 milioni a 133 milioni,
di cui 92 milioni sono in condizioni di povertà assoluta.
Si stima che i clienti per progetti siano circa un miliardo,
con volumi di richiesta intorno ai 275 milioni di dollari.
Nel mondo sono presenti circa 3.316 istituzioni che
si occupano di micro finanza.
Il fenomeno sta assumendo proporzioni ragguardevoli. I progetti di microcredito si sono diffusi anche nei paesi sviluppati con alcune differenze fondamentali. In Bangladesh il prestito medio non arriva a 100 dollari, in Europa il prestito medio è oltre 5.000 dollari. Inoltre, diversamente dalla Grameen Bank, in Europa i progetti di microcredito non sono auto-sostenibili ed hanno una scala limitata. Carolina Laureti e Lello Tarroni Vota e/o commenta questo articolo da qui Torna all'indice
ABBIAMO OSPITI - CURIOSITA': Teddy Bear, Teddy chi? Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sugli orsetti, ma non avete mai osato chiedere...
Presto è Natale, festa per grandi e bambini. Vetrine piene di giocattoli e nei migliori negozi primeggiano i peluches. Tra questi il più ricercato è senza dubbio l'orsacchiotto di pezza che è un giocattolo tradizionale nato nei paesi anglofoni nel XX sec. ed è chiamato Teddy Bear. Perché si chiama cosi? Nel 1902 il presidente degli Stati Uniti Theodore Roosevelt, chiamato Teddy, durante una battuta di caccia all'orso nel Mississippi si rifiutò di sparare a un cucciolo di orso bruno che era stato catturato dai suoi guardiacaccia e legato a un albero affinché fosse ucciso. Il presidente indignato ordinò la liberazione del povero orsetto e se ne tornò a casa senza trofei. La notizia giunse ai giornali e subito l'orso fu soprannominato "Teddy Bear". Un disegnatore satirico pubblicò una vignetta che ritraeva il presidente nell'atto di volgere le spalle al povero orso legato con gesto di rifiuto e questo comportamento aumentò la popolarità del Presidente. I lettori si innamorarono dell'orsetto e sull'onda della notizia il 15 febbraio del 1903 Morris e Rose Michtom misero nella vetrina del loro negozio di Brooklin, due orsetti con il cartello "Teddy's bears “. Il successo fu tale che in seguito i coniugi fondarono una società specializzata nella produzione di orsacchiotti, la Ideal Toy Company. Nello stesso tempo in Europa, Margaret Steiff, proprietaria di una fabbrica di giocattoli, portò nel 1903 alla fiera del giocattolo a Lipsia un orsacchiotto di pezza di cui furono venduti 3000 a un importatore americano. Teddy rimane un nome molto comune per gli orsetti di pezza, non solo nei paesi di lingua inglese.
Nasce ai giorni nostri un
grande collezionismo dei peluche, preziosi e rarissimi,
riconoscibili dagli occhi, dalle impunture delle braccia
e delle gambe, dal tessuto impiegato per rivestirli,
dalla forma del musetto primariamente allungato poi
addolcito.
Basti pensare che a un'asta a Londra della Christie nel 2010, una collezione di 1300 pupazzi della Staeiff dei primi del Novecento è stata battuta a 1 milione e 6oo dollari. Un orsetto a righe rosso e beige, "Harlequin", del 1925, stimato 80.000 sterline è stato battuto per 46.850. Lilia Meluzzi Leoni Vota e/o commenta questo articolo da qui Torna all'indice
ATTUALITA': ma perchè rubano il rame? Dove vanno a finire tutte quelle tonnellate rubate ogni mese? L'altro giorno, mia moglie, leggendo il titolo dell'articolo del giornale che diceva: Roma, ladri di rame bloccano i treni. Disagi e ritardi verso l’aeroporto. Ha commentato: Possibile? Mi sono reso conto che non sapeva molto del rame e che era necessario darle qualche spiegazione. Perche' non farne allora oggetto di un articolo da pubblicare sulla lampadina? La divulgazione risponde alla "mission" della Lampadina: periodiche illuminazioni. Chiarito che i treni sono mossi da motori elettrici alimentati attraverso dispositivi (i pantografi) che strisciano su linee elettrificate (le linee di contatto); se si osserva in corrispondenza dei pali che sostengono la linea di contatto si vedono delle trecce che collegano la rete elettrica alla linea di contatto. Ebbene, asportando queste trecce si toglie alimentazione alla linea di contatto e se le si togliessero tutte il treno si arresterebbe Perche' queste trecce sono oggetto di furto? Perchè sono di rame, e il rame è un metallo con un buon prezzo di mercato (è anche chiamato "oro rosso") ed è relativamente facile rubarlo; (le linee ferroviarie si estendono per quasi 20.000 km - comprensibile come sia praticamente impossibile tenerle tutte sotto controllo - e bastano un paio di tronchesi e un po' di accortezza per realizzare l'impresa). E perchè le trecce sono fatte di rame e non di un altro metallo? Perchè il rame è un ottimo conduttore elettrico - solo l'argento e' migliore - è duttile, flessibile, facilmente trasformabile in "fili " Inoltre, e anche questa e' una caratteristica importantissima per un materiale che sta all'aperto, quando è esposto all'aria sviluppa un sottile stato di ossido e di sali di colore verdastro. Questa patina protegge il metallo sottostante - cioè il metallo rimane praticamente inalterato. Per questo suo comportamento è considerato facente parte della categoria dei metalli cosidetti "nobili" come l'argento e l'oro. Il vocabolo italiano "rame" deriva dal latino tardo "aeramen" che a sua volta deriva dal latino classico "aes". In molte lingue europee invece la parola che indica il rame deriva dal latino "cuprum" (es. inglese "copper", francese "cuivre", spagnolo "cobre", tedesco "kupfer", svedese "koppar", danese "kobber"). Il vocabolo "cuprum" originariamente era un aggettivo riferito a Cipro dove in epoca greco-romana vi erano miniere famose per la qualità e la quantità del minerale che vi si estraeva. L'isola diventò il maggior produttore di rame dell'epoca, così che con l'aggettivo "cuprum" (cipriota ) si arrivò a indicare il metallo. Il rame è il metallo "più antico": è stato il primo che l'uomo ha imparato a estrarre e lavorare. L'oggetto di rame a noi noto più "vecchio" è un piccolo pendaglio ottenuto da minerale non lavorato, scoperto nella grotta di Shanidar in Kurdistan e risalente a ben 12.000 anni fa. Inizialmente l'uomo si limitava a martellare le pepite del minerale poi ha imparato a fonderlo e a plasmarlo. Le prime applicazioni sono state in oreficeria: orecchini, anelli, spille, braccialetti, pettini e specchietti sono stati scoperti in tutte le zone del globo. In rame sono stati fabbricati anche pentolame e vasellame "di lusso" (quello comune era in terracotta.) Il passo successivo e' stata la scoperta delle "leghe": rame+stagno (o alluminio, nichel o berillio)= bronzo e rame+zinco= ottone. Il bronzo e' stato cosi' largamente utilizzato da far sì che un intero periodo storico è stato definito "età del bronzo". Grandissimo, ma temporaneo, l'uso del bronzo per fini "bellici" sostituito poi dal ferro. Per secoli rame, bronzo e ottone sono stati impiegati per realizzare oggetti di uso domestico: ancora oggi si possono ammirare splendide pentole e padelle di rame fatte nei secoli passati. Il boom nell'uso del rame si è avuto però a partire dal 1800 con lo sviluppo dell’elettricità a motivo delle straordinarie proprietà di questo metallo.
Oltre che sulle linee elettriche, il rame si trova anche
nei cantieri, nelle aziende, nelle tettoie e nei crocifissi
di cimiteri e chiese, negli zuccherifici, nelle grondaie
dei palazzi ecc. Anche nei cimiteri i furti di rame
sono all'ordine del giorno. Attualmente il
consumo annuale di rame è stimato essere di 24 milioni
di tonnellate l'anno.
Diversamente da molte altre materie prime, il rame è al 100% infinitamente riciclabile, senza alterazioni o perdita delle prestazioni. Nel 2007 sono state recuperate 8,2 milioni di tonnellate ovvero il 35% del consumo mondiale. In Europa, le cifre sono persino migliori, con il 41% dell’uso di rame proveniente da materiali riciclati. La presenza di questo mercato del recupero e' quello che attira i ladri. Accanto alle aziende che riciclano il rame in maniera regolare, esiste un’organizzazione parallela di rottamai e ricettatori che acquistano in "altra" maniera. La catena del riciclo del rame sembra essere la seguente: i ladri consegnano a queste organizzazioni illegali, ricavando tra i 2 e i 3 euro al chilo, a seconda della qualità e dell'usura del metallo; i ricettatori, a loro volta, cedono la materia prima alle fonderie, ad un prezzo che si attesta tra i 4 e i 5 euro al chilo; le fonderie trasformano il rame in lingotti, consegnandolo agli spedizionieri, che inviano i container carichi di oro rosso in Oriente.
La domanda mondiale di rame è in continuo aumento: dal
1970 a oggi è cresciuta del 140%. Il
paese che ha più "fame" di rame e' la Cina - cosa
facilmente comprensibile se si pensa che la Cina e'
un continente in fase di industrializzazione (e quindi
di elettrificazione) e che sta assumendo ruoli di primo
piano nell’industria elettromeccanica ed elettronica
mondiale.
Questo, piu' o meno, è quello che ho raccontato a mia moglie. Lei si è detta soddisfatta e voi? Beppe Zezza
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COSTUME: bambini oggi Ai miei tempi..... ma eravamo così?
Tanto diversi certamente da com’eravamo
noi ma anche da come erano i nostri figli. Sinceri,
coraggiosi: bandite le formalità: vanno crudelmente
all’entità delle cose, senza pietà.
************
Una piccolina bionda con occhi azzurri
e faccia da madonna del quattrocento, sdraiata a pancia
sotto sul tappeto, mille matite colorate sparse intorno.
Fa il ritratto alla nonna: il solito tondo, due piccole
sfere per occhi, un triangolo il naso, un arco in su
la bocca sorridente. Attorno a quella che pare la testa
due matasse gialle sono i capelli.
La bambinetta osserva soddisfatta poi afferra un pennarello
nero, largo, dal tratto enorme e sotto mille vigorose
tracce nere quasi fa scomparire il disegno.
“Che peccato, perché lo scarabocchi? Un così bel ritratto!”
Dice la nonna.
Alza la testa stupefatta.
“Mica lo scarabocchio, sono le rughe no????”
************
“Muori? Quando muori? Vai da loro
in cielo (dagli altri nonni e dai cani che tengono loro
compagnia)?”
Cerchiamo di rassicurarli, di consolarli, non sarà un
addio, saremo sempre loro vicini, li proteggeremo dall’alto.
Parte via saltando su un sol piede.”Meno male che poi
mi rimane qui giù l’altra nonna”
************
Il papà chiede alla bambina se vuole
parlare al telefono con la nonna: “NO” la risposta senza
esitazioni e senza false scuse.
Come non pensare ai nostri disperati e inutili cenni
di diniego per evitare di parlare nel telefono nero
appeso al muro in corridoio, alla vecchia prozia che
inesorabile e più e più volte senza pietà sempre e
solo chiedeva “Eh come va la scuola?”
************
Chiede quasi perentoria un bicchiere
d’acqua alla nonna che accarezzandole dolcemente la
testa chiede ingenuamente con la vecchia formula ”E
la parolina magica?”
Con aria interrogativa, sbalordita all’insolita richiesta
“ABRACADABRA !!!!!!????????” sussurra.
************
Al racconto della nostra tavola in
cui rombavano i “Non è la testa che va al piatto ma
la mano che va alla bocca, dritta, giù i gomiti, non
parlare a bocca piena, parla quando sei interrogata…..”
Il nipote con i gomiti larghi sulla tavola come un aeroplano
in decollo e la testa affondata nel piatto, alza gli
occhi stellati “Come siamo fortunati noi!” dice.
************
Peggiori di com’eravamo? Certo formalmente
molte carenze, ma bisogna pensare forse alle cose veramente
importanti.
Se uno di loro ci abbraccia è un abbraccio vero, se
ci dicono con un enorme slancio che sentiranno la nostra
mancanza è vero. Non dicono se non quanto sentono e
sentono tantissimo. Hanno sentimenti forti. Che manifestano
nel bene e nel male.
Certo la loro sincerità è disarmante: davanti al nostro
vecchio album di fotografie, urli di stupore “Ma eri
giovane !”
Quasi si sentono traditi per un nostro aspetto che non
riconoscono: è con le rughe di ora che ci vogliono bene.
Con il loro cuore grande e largo accolgono famiglie
sbracate in intrecci e legami impossibili con nuove
matrigne che sembrano sorelle, sorellastre che sembrano
mamme, fratelli che fanno da padri e padri che paiono
fratelli ed al pranzo di Natale un grande abbraccio
affettuoso anche al quarto fidanzato della nonna.
Lalli Theodoli
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Torna all'indice La Lampadina ::: Periodiche illuminazioni Newsletter di fatti conosciuti ma non approfonditi, luoghi comuni da sfatare, semplici novità... La Lampadina è una newsletter ideata da Carlo Verga, gestita da un Comitato di redazione composto da: Filippo Antonacci, Isabella Confortini Hall, Lucilla Crainz Laureti, Marguerite de Merode Pratesi, Ranieri Ricci, Lalli Theodoli, Beppe Zezza e redatta con la partecipazione di: Lorenzo Bartolini Salimbeni, Renata Ferrara Pignatelli, Carlotta Staderini Chiatante, Giancarlo Puddu, Angelica Verga. La sede è in via G. D. Romagnosi 20, 00196 Roma. La newsletter, di natura non politica, non ha scopo di lucro e si propone di fornire - con frequenza inizialmente mensile - "periodiche illuminazioni" su argomenti di vario genere, con spunti di riflessione e informazioni. L'invio viene effettuato su segnalazione degli stessi lettori, agli amici ed agli amici degli amici. il presente numero è inviato a circa millecinquecento persone. Sono gradite da chiunque le collaborazioni e le segnalazioni di persone interessate a ricevere la newsletter. Per informazioni scrivere a info@lalampadina.net |
| LE SEGNALAZIONI DE LA LAMPADINA
Molti
tra noi hanno delle passioni: c'è chi raccoglie
delle ottime olive e fa un buon olio, chi
produce un vino particolare e chi ha un incantevole
agriturismo immerso nel verde. Tra i tanti
amici e le tante segnalazioni abbiamo voluto
selezionarne alcune e condividerle con voi:
eccole
qui.
La Bella di Cerignola Le olive più belle, le più grandi, quelle con requisiti rispondenti a quanto previsto dal Disciplinare di produzione della DOP La Bella della Daunia varietà Bella di Cerignola.
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Un olio extra vergine di oliva umbro DOP prodotto dal 1301.
L'azienda
agricola
dei conti Possenti Castelli è una
delle realtà più antiche del terrirorio e
produce olio...da secoli! ...leggi di piu'.
Quelle
ciambelline che una tira l'altra...
Ciambelline
& co. nasce dall'idea di dare la possibilità
di mangiare biscotti, brownies,
crostate e altre dolcezze fatte in casa, con
ricette di famiglia e senza conservanti. ...leggi
di piu'.
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di sci e ...che piste? Ma
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devi comprare
Airwave prodotto da Oakley,
solo 999 dollari. Oltre la pista, sincronizzandolo
con il tuo smart phone, puoi
visualizzare email, messaggi sms
direttamente sul vetro dei tuoi occhiali da
sci, inoltre puoi vedere anche la temperatura
esterna, la velocità, l’altitudine…. Speriamo
disponga anche di un cicalino che ti avverta,
tra uno slalom e l’altro e tante distrazioni,
dell’albero che hai davanti.
CV
Miele
scarso quest’anno con quotazioni
in forte salita e un aumento pauroso per le
api regina il cui prezzo oggi è oltre gli
11
euro ciascuna !!
CV
Le cartoline di viaggio,
se scarichi la APP
Cards puoi ottenere da una foto
scattata con il Tuo I-phone o I-pad una cartolina
di auguri, un ricordo di viaggio o altro,
stampabile anche a rilievo su cartoncino.
Scelta la veste grafica, devi solo immettere
l’indirizzo. In meno di una settimana il biglietto
sarà recapitato al destinatario dalla Apple.
Al costo di 4,49 Euro !!!
CV
Siamo bravi nei marmi e nelle granaglie.
Il nostro export è aumentato quest’anno del
4,4 %; ne esportiamo per oltre 1 milione e
mezzo di tonnellate. 3500 aziende che danno
lavoro a oltre 4000 persone.
CV
Trasformata una vecchia azienda meccanica
in una moderna azienda biomedicale.
Con sofisticati impianti HI-tech, i fratelli
Rizzini con la loro HSD
Europa hanno brevettato un
filtro nasale usa e getta (Sanispira) da inserire
nelle narici per non respirare allergeni e
polveri sottili. Sono presenti in molti paesi
Europei ed anche in USA Canada e Cina.
CV
Christie’s
evening sale: vendite non fantastiche
a Novembre, su 78 opere presentate, 23 invendute.
Claude Monet “Nympheas” quasi 44 milioni di
Euro.
Kandinsky: il magnifico Wassilly 23 milioni.
Pablo Picasso: la Tete de Femme, 13 milioni
Tra gli invenduti: Kandinsky, Marc Chagall,
René Magritte, Alberto Giacometti e altri.
CV
La casa in Italia - L80%
dei proprietari ha oltre 65 anni, mentre solo
il 4% ha meno di 30 anni. Secondo il Dipartimento
delle finanze gli immobili sono 59 milioni
per un valore di 6335 miliardi di euro.
CV
Il 6 gennaio, a Roma, alle ore 16.00 a Ponte
MIlvio, per la festa del’Epifania,
ci sarà un evento dedicato ai bambini.
Sul ponte, genitori e bimbi attenderanno
l’arrivo dei Re Magi, che giungeranno a piedi,
vestiti con i tradizionali abiti orientali.
A ponte Milvio i Re Magi incontreranno il
re Erode, al quale chiederanno dove poter
trovare Gesù, poi seguiti dai bambini attraverseranno
il ponte cantando allegramente, percorreranno
la piazza ed arriveranno alla Chiesa Gran
Madre di Dio.
Lì si prosteranno al piccolo Gesù e deporranno
i loro doni: oro, incenso e mirra. Poi si
siederanno circondati dai bambini, racconteranno
la loro storia e risponderanno alle loro domande.
Alla fine benediranno
ogni bambino intervenuto
e lasceranno
un piccolo dono ad ognuno.
L'evento che si
ripete da una quindicina d'anni e' diventato
un appuntamento tradizionale per i bambini
del quartiere; lo segnaliamo ai lettori de
La lampadina perche' rappresenta un modo semplice
per trasmettere alle nuove generazioni il
senso della festa dell'Epifania
BZ
Che asta spettacolare! Recentemente
da Sotheby
l'asta per aggiudicarsi la “Testa di un giovane
apostolo” di Raffaello è stata sicuramente
avvincente. La
partenza era di 10/15 milioni di sterline.
Sono andati avanti con offerte per ben diciassette
minuti. Negli ultimi minuti due soli pretendenti
e l’ha spuntata un gallerista londinese per
la modica somma di 29,721,250 GBP !!! E uno
scrosciante applauso da parte della sala!
CV
L’orto tecnologico è nato
negli Usa e ha raccolto già 10.000 dollari
per il primo impianto sperimentale. Si chiama
“horto
domi”, orto in casa, ma anche ricorda
una parola inglese “dome” cupola, infatti
è una serra in forma geodesica il cui cuore
è una scheda progettata in Italia dal professor
Massimo
Banzi. Puoi coltivare qualsiasi
cosa senza pesticidi e in qualsiasi periodo
dell’anno. All’interno della cupola vi sono
dei sensori che controllano temperatura, irrigazione,
fertilizzanti ed anche lombrichi per smuovere
il terreno. Puoi controllare il tutto a distanza
con il tuo smartphone, tablet PC… seduto comodamente
in poltrona…
CV
Aston Martin: certo una bella
notizia l’abbiamo letta tutti, ma tanto vale
ripeterla… anche noi Italiani ci compriamo
di tanto in tanto qualche bel nome e qualche
giorno fa niente meno che l’Aston Martin,
la casa
che ha costruito tutte le rombanti auto di
007 !!!! Bene il 37% per 190 milioni di Euro
lo ha comprato la Investindustrial
fondo di private equity di Andrea
Bonomi assieme al fondo kuwitiano della Dar.
Magari con un buono sconto ne compriamo una….
CV
Apre a Milano la BEIC
digitale, la Biblioteca
Europea. Digitalizzare per rendere liberamente
accessibili attraverso la rete, patrimoni
di inestimabile
valore della cultura umanistica e scientifica:
questo l’obiettivo della BEIC digitale, il
progetto di biblioteca digitale avviato dalla
Fondazione BEIC, Biblioteca Europea
di Informazione e Cultura in collaborazione
con Biblioteche pubbliche, Università e Centri
di ricerca. In rete i primi duemila volumi
in edizioni antiche (sec. XV – XIX) di alcune
tra le più importanti opere della cultura
europea umanistica e scientifica. I volumi
digitalizzati e in corso di digitalizzazione
sono circa ottomila, integrati con un complesso
di metadati catalografici e tecnici particolarmente
elaborato. L’obiettivo è di mettere in rete
a libero accesso le opere fondamentali della
cultura europea dall’antichità al presente
in tutti i principali rami del sapere, includendo
prossimamente anche il comparto musicale nonché
immagini e video. A ciò si affiancano collezioni
tematiche di matematica, fisica, chimica,
scienze naturali, diritto, economia, storia,
viaggi, incunaboli in volgare, idraulica ed
altre.
Benedetta Floridi
La batteria elettrica: Shanghai,
impressionante ricordarsi delle migliaia di
biciclette in città fino a qualche anno fa
ora sostituite da altrettante auto ma, udite
udite.. anche da migliaia di motorini elettrici
!!! E’ la cinese Vantage
Global Power che produce le batterie. A capo
di un team di ricercatori vi è un laureato
in filosofia italiano, Marco Loglio, che qualche
anno fa, con alterne fortune, a Bergamo, aveva
sperimentato una batteria già molto avanzata!!
Il signor Loglio si è poi trasferito in Cina
dove gli è stato fornito laboratorio, mezzi
e finanziamenti consistenti. Il risultato
è stato lo
sviluppo di una super batteria
(litio vanadio) con la quale una FIAT multipla
ha percorso 800
Km con una sola carica e a costi
contenuti.
CV
TEATRO - DANZA - MOSTRE ALMENO FINO AL 21.12.2012! Per le proposte del mese abbiamo pensato a un grande classico con l’ottuagenario e sempre energico Carlo Giuffré e la storia di un ironico tentativo di redenzione di anime con Questi fantasmi di Eduaurdo De Filippo, in scena al Teatro Eliseo. Al Teatro Argot è in scena la straordinaria attrice Elena Arvigo impegnata 18 al 23 dicembre, nell'interpretazione del monologo Psychosis 4:48 di Sarah Kane con la regia di Valentina Calvani, uno spettacolo che gira con ottimi risultati da due anni su un testo coraggioso sul suicidio, affrontato con rigore e armonia. Alice Calabresi
E ancora la Redazione segnala: Auditorium Parco della musica, Sala Petrassi, Le cirque invisible, con Victoria Chaplin e Jean Baptiste Thierrée, fino al 23 dicembre.
Mostre a Milano Hangar BicoccaToma’s Saraceno ‘On Space Time Foam’. Parte del vasto progetto ‘Cloud-Cities’ , l’opera dell’artista argentino Toma’s Saraceno ci regala un’esperienza assai interessante. Nel grande spazio dell’hangar Bicocca di Milano, a 20 metri da terra, è stata realizzata una grande stuttura, accessibile, a forma di bolle, che trasporta i visitatori all'interno di una nuova dimensione attraverso tre livelli di superficie trasparente. L’elemento chiave dell'opera è il concetto di interazione reciproca che si crea tra un piano e l’altro della struttura. Le persone vengono messe in relazione e interagiscono con la struttura che diventa mutevole “come la vita”.. Fino al 3 febbraio 2013,
Piccola selezione di gallerie romane d’arte contemporanea per una passeggiata natalizia:
Fine Art Gallery 28 Piazza di Pietra- Personale di Wasma Mansour Single Saudi Women, curata da Niccolò Fano. L’artista nasce in Arabia Saudita nel 1980 e vive e lavora nel Regno Unito. Le fotografie di Mansour, in mostra sui due piani della galleria, analizzano l'elaborata realtà delle donne saudite single che vivono e interagiscono all'interno di un ambiente occidentale. Creano un immagine che prende in considerazioni gli spazi, le identità e i ritratti, catturando il loro mondo sia privato che pubblico. Fino al 30 Gennaio 2013
Gagosian Gallery, Rachel Feinstein. L’artista americana (1971) nota per le sue sculture dall’animo barocco e fiabesco si rifà alla tradizione scultorea earchitettonica classica, al panorama di Roma e al tema del viaggio per il suo lavoro nello spazio nella Galleria Gagosian. Fine al 5 gennaio 2013.
Ex elettrofonica, via di Sant Onofrio, SYSTEMS AND ACCIDENTS a cura di Lýdia Pribišová. Nello spazio della piccola particolare gallleria, quattro artisti di nazionalità ceca e slovacca Cyril Blažo, Tomáš Džadon, Eva Kotátková, Pavla Sceránková, indagano sui limiti, i disagi e la struttura dei sistemi di controllo che costantemente influenzano la loro realtà. Fino all'08 febbraio 2013
Valentina
Bonomo espone l'originale
lavoro di Stephan Balkenhol nella sua galleria
del Ghetto. L’artista tedesco descrive un
uomo “normale”, di tutti giorni. Lo
scolpisce con rapidi gesti tirando fuori da
un unico tronco d’albero un immagine vitale,
che in seguito dipinge colorandola.
La superficie delle sue sculture mantiene la gestualità del lavoro offrendo una materia vitale che restituisce la materialità del legno. Fino al 20 Febbraio 2013
Lorcan
O’Neill TRACEY EMIN Why Be Afraid
Via Orti D'Alibert, 1/E
La mostra propone i lavori recenti di una delle figure principali degli Young British Artists (YBAs), una personalita' provocatoria emblematica della scena dell'arte contemporaneo londinese degli ultimi 15 anni. L’artista esplora i temi del sesso e della morte usando vari mezzi espressivi: dipinti, ricami, disegni, installazioni neon e video dal 15 Dicembre 2012 al 28 Febbraio 2013
Co2
Contemporary art Borgo
Vittorio, 9/b CHESTER
| curato da Adam Carr
Tutti gli artisti che partecipano a questa mostra, incluso il curatore, sono nati o sono cresciuti a Chester, nel Regno Unito. Con questa mostra Adam Carr s’interroga sulle le similitudini tra artisti formati nello stesso luogo. La mostra racconta il passato e il presente di Chester, città nota per la sua precedente occupazione in epoca romana di cui molte tracce sono ancora visibili oggi.
A Venezia, La Biennale d’arte visiva del 2013 fa già notizia. Si sa già! Sarà Massimiliano Gioni a curare la 55esima Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia e Bartolomeo Pietromarchi sarà il curatore del padiglione italia. Ma vi do un'altra recentissima notizia. Francia e Germania si sono scambiati i padiglioni. Le mappe riporteranno “Padiglione ex-Francia” o “Padiglione neo-Germania”? Comunque, per fortuna, i due spazi sono uno di rimpetto all’altro.
Mostre a Roma: Museo di Roma Palazzo Braschi Canova Il segno della gloria Disegni, dipinti e sculture. In mostra a Palazzo Braschi i bei disegni, le lettere e i gessi del grande interprete del Neoclassicimo italiano, Antonio Canova. Insieme ai disegni sono anche esposti 15 acqueforti delle opere realizzate, sei modelli originali in gesso, da quattro tempere, un dipinto ad olio, due terrecotte e due marmi. In questa mostra si è reso possibile osservare come l’artista sia passato dalla fase ideativa alla realizzazione dell’opera del grande maestro veneto. Con questa scelta il Museo di Roma offre un quadro storico ineguagliabile dell’Europa tra Settecento e Ottocento, chiarendo il ruolo di Canova come primo artista della modernità. Fino al 7 aprile 2013.
MAXXI: Mostra di Grazia Toderi Mirabili Urbis. Il MAXXI dedica a Grazia Toderi, Leone d’Oro alla Biennale di Venezia del 1999 e tra le più rappresentative della generazione italiana degli anni novanta, la mostra Mirabilia Urbis. Sono protagonisti tre lavori, tre video proiezioni per tre diverse visioni di Roma dall’alto L’opera è entrata quest’anno a far parte della collezione permanente del MAXXI Arte grazie alla donazione di Renata Novarese. Fino al 03 marzo 2013.
La selezione delle mostre è a cura di Marguerite de Merode Pratesi e ti aspetta sul sito in una nuova Rubrica!
ALTRO
QUESITO...
L'Assunzione
Ancora una volta vogliamo stimolare le vostre
menti al fine di non pensare sempre in maniera
lineare, ma per verificare che per ogni problematica
possono esistere anche “altri” modi per trovare
le corrette soluzioni.
L’Assunzione
Un giovane pilota arriva al suo appuntamento
per l’assunzione alla Mid West Airline Company.
Il giovane è concentrato e con logica risponde
alle domande, ma d’un tratto si trova in imbarazzo.
L’esaminatore infatti gli chiede: “Sei in
Marocco e casualmente entri in un bar vicino
all’albergo, noto per essere frequentato da
gay. Lì, seduto al bar, trovi il Capitano
del tuo aereo seduto al bar che conversa piacevolmente
con un altro individuo … ed ha gli occhi truccati,
porta una minigonna e scarpe con tacchi incredibili:
come ti comporterestii?”
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