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Giovedì, 30 maggio 2013

Ciao,
oggi la nostra Lampadina si accende su:

La Lampadina - n. 17
Maggio 2013

Tra acqua e vento, siamo arrivati anche alla fine di maggio. L'estate è alle porte, ma non bussa...
Abbiamo fatto qualche timido passo di tango in America Latina, incontrando persone speciali, spesso vicine ai più disagiati, e ne abbiamo incontrate altre che sembra seguano tutte le logiche meno quella della solidarietà. Gira il mondo, gira intorno al denaro e al potere, ma tra sacro e profano, ancora si riescono a trovare realtà che valgon la pena di essere vissute e conosciute.


ABBIAMO OSPITI - ATTUALITA': un Santo dei nostri giorni, Toni "El suizo", fabbricatore di ponti
In America Latina, con Toni  lo Svizzero a spiegarci che se si vuole, si fa.

Vi è mai capitato di incontrare un Eroe o un Santo? No? Noi abbiamo avuto questa fortuna. Viviamo a Houston, in Texas, da oltre trent'anni, dove io lavoravo per la Dalmine, produttrice di tubi.
Un giorno del 1997 mi si è presentato in ufficio un giovane svizzero, non ancora trentenne, per chiedermi se gli potevo donare dei tubi vecchi e inutilizzati che avevamo nel nostro magazzino. Mi ha spiegato che li voleva usare per fabbricare ponti pedonali in Paesi del Terzo Mondo.
Toni sul ponteHo trovato la storia della sua vita assolutamente affascinante e mi permetto di condividerla con voi.
Nel 1987 Toni Ruttimann, nato a Pontresina, aveva diciannove anni e aveva appena finito il liceo, quando ha letto sui giornali la notizia di un tremendo terremoto in Ecuador ed è partito per aiutare. Si è subito reso conto che uno dei problemi principali degli abitanti dei villaggi colpiti era l’attraversamento dei fiumi. La gente doveva arrangiarsi per portare i bambini a scuola, i malati agli ospedali, i prodotti al mercato, rischiando la vita tutti i giorni attraversando i fiumi su ponti precari fatti di corde, o con barconi sgangherati. Toni si commosse e decise di fare qualcosa per aiutarli. Si ingegnò per costruire, in sei mesi, il suo primo ponte sospeso di una trentina di metri di lunghezza copiando il sistema usato per le condotte petrolifere.
Quattro tubi di acciaio saldati insieme a forma di A quadrata  per costituire un pilone su ognuno dei due lati del fiume, collegati tra loro da funi di acciaio da cui sono sospese assi di legno che fungono da passerella. Una tecnologia semplice ma molto efficace, che permette il passaggio di pedoni, animali e biciclette in tutta sicurezza. Poi si mise a cercare altri vecchi tubi e funi di acciaio per costruire altri ponti. In due anni riuscì a costruirne altri tre. E così poco a poco la notizia si è sparsa. I villaggi lo chiamavano e Toni andava in giro per verificare le esigenze, per misurare le distanze (spesso a nuoto tenendo in bocca un pezzo di corda) per cercare tubi, funi e spazi dove fare la prefabbricazione. Anche fuori dall’Ecuador.
Il prestigioso MIT di Boston lo ha aiutato a creare un software che gli consente di gestire tutte le informazioni necessarie alla progettazione dei ponti dal suo laptop, cosa che oggi gli permette di costruire 40/45 ponti all’anno, quasi uno alla settimana, molti lunghi più di 150 metri e uno addirittura di 264 metri, in 6 cantieri diversi.  Uno dei ponti in Myanmar
Il Politecnico di Milano sta cercando da anni di dargli una Laurea Honoris Causa, ma lui la rifiuta sostenendo che gli atti di altruismo si fanno soltanto perché richiesti dal cuore. E non smette di lavorare a pieno ritmo: ad oggi, 677 ponti completati, altri 32 in fabbricazione e oltre 100 sulla carta, con località già individuate in Vietnam, Cambogia, Birmania, Laos, Ecuador, Messico. I suoi aiutanti (un assistente e un saldatore in ogni cantiere) gli inviano i dati necessari e lui, dovunque nel mondo si trovi, elabora il ponte in funzione dei tubi e cavi disponibili in loco e in poche ore manda indietro al cantiere il progetto completo, pronto per la fabbricazione. Ed intorno è riuscito a crearsi una catena di solidarietà che non ha eguali: chi gli fornisce gratuitamente i tubi, chi glieli trasporta in loco. Le funivie svizzere gli donano tutti i cavi usati, sostituiti per ragioni di sicurezza, ma che hanno ancora un 96% di vita utile. I cittadini della sua Pontresina volontariamente alimentano un fondo che serve a pagare i suoi spostamenti e le sue poche spese. Le popolazioni beneficiarie dei ponti provvedono a ritirare i prefabbricati dal cantiere, spesso a migliaia di chilometri di distanza, giorni e giorni di viaggio su camioncini traballanti su strade praticamente inesistenti. E l’ultimo tratto a spalle, fino alle rive del fiume.
Il sistema di Toni richiede che tutto il villaggio, cioè i beneficiari stessi, contribuiscano alla costruzione del ponte. Aver faticato e procurato i materiali poveri (assi, macigni, cemento) fa sì che loro sentano il Ponte come un loro proprio bene, un qualcosa di voluto, amato, sudato e non un oggetto che è stato loro assegnato da uno Stato spesso assente. In questo modo lo rispettano e gli fanno tutta la manutenzione necessaria senza aspettare che ci pensi “qualcuno”. Perché il ponte gli appartiene e sarà lì per sempre, se ne hanno cura. Tutti i suoi ponti pedonali sono ancora in funzione e oltre un milione di persone ogni giorno li utilizzano per i loro spostamenti in tutta sicurezza.
Il villaggio che partecipaSiamo andati a Milano lo scorso marzo, avendo saputo che Toni faceva una presentazione al Politecnico per spiegare la semplicità del suo sistema e ispirare altri giovani. Alla fine della sua presentazione lo abbiamo riaccompagnato alla stazione e siamo rimasti sorpresi notando che Toni viaggia portando con se soltanto uno zaino con dentro tutti i suoi possedimenti terreni. Ci ha spiegato con la sua semplicità e umorismo che gli abiti da lavoro non li deve trasportare perché ha un jeans ed una maglietta in ogni cantiere in giro per il mondo! Per il suo lavoro non percepisce alcun compenso, non appartiene a nessuna organizzazione, non ha casa, non ha fissa dimora, da 25 anni vive passando da un cantiere all’altro, ospitato dagli abitanti dei villaggi che lui aiuta, cambiando la vita a tante persone che grazie a lui possono compiere le loro attività quotidiane senza più rischiare ogni giorno la propria vita. Se Toni non è un Santo...
Cercate su Google: Toni El Suizo o Toni Ruttimann e le foto dei suoi bellissimi ponti.
Alessandro di Bagno

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VIAGGI: il bacio e il cambio in Argentina
Facciamo un salto in Argentina, dato il Papa...

Per la prima volta sono stata per un breve viaggio in Argentina.
Ho visitato prima la capitale, Buenos Aires, poi la provincia di Bariloche e infine le cascate di Iguazù.Buenos Aires ha due realtà
Sicuramente, in così poco tempo, si può avere soltanto un’idea superficiale del Paese ma quello che rimane impresso della grande capitale (15 milioni di abitanti; 1/3 della popolazione argentina) sono le belle e larghe strade, i giardini, gli edifici europei dell’inizio del Novecento, i grattacieli e vicino a tutto questo, in enorme contrasto con il resto, le favelas, autorizzate!... Al solito per motivi elettorali.
A Bariloche (Patagonia) si arriva con due ore di volo da Buenos Aires, ricca di parchi nazionali e di grandi laghi e fiumi. Appassionati vanno lì apposta per praticare pesca sportiva con la mosca e il pesce più diffuso è la trota.
Purtroppo sono costretti a rimetterle in acqua subito dopo averle pescate!
All’arrivo in aeroporto ti controllano e disinfettano gli ami e i mille tipi di “mosche”. Hanno paura che tu possa avere un virus che contamini l’acqua e crei alghe infestanti che lì non ci sono.

Una delle cose che ci ha più incuriosito è il funzionamento del cambio. Prima di partire ti dicono di portare dollari o euro, alla Dogana ti consegnano un foglio da riempire con la dichiarazione della quantità di denaro che stai importando. Al momento di cambiare i dollari e gli euro in pesos, la moneta locale, si capisce che ci sono varie “possibilità”:
-    il cambio ufficiale a 6 pesos per 1 euro;
-    il cambio in hotel a 6,50 pesos  per 1 euro;
-    il cambio in nero a  7,50 e anche più per ogni euro.
Naturalmente cerchiamo subito quello più conveniente, un po’ preoccupati di essere scoperti. Invece ci accorgiamo che tutto si svolge alla luce del sole.

Tutti sanno esattamente dove si possono cambiare euro e dollari in nero. Motivo per cui lo sportello della banca è vuoto e, invece, nel negozio di abbigliamento accanto, c’è la fila per il cambio abusivo.
In pratica gli argentini appena possono risparmiare qualche pesos comprano dollari per evitare la svalutazione, che si aggira al momento intorno al 30%, ma quando ne hanno bisogno devono ricambiarli in pesos. Considerando che un argentino può avere solo fino a 1000 dollari è facile pensare che preferiscano tenerli sotto il materasso piuttosto che metterli in banca. Tutte le grandi transazioni avvengono in dollari che invece sarebbe proibito avere! Ma Cristina (la Presidenta), cosa ci combini? E’ questo il modo in cui vuoi rimettere in piedi il PaeCristina kirchner e Papa Francesco se?
Oltre a come cambiare il denaro, altra cosa, di tutt’altro genere, che bisogna sapere prima di fare un viaggio in Argentina è il loro rapporto con il “bacio”.
Al nostro arrivo in aeroporto ci viene a prendere “Alfredo” e ci bacia. Rimaniamo di stucco! E’ l’autista di fiducia di amici, non ci siamo mai visti prima d’ora.
Dopo poco capiamo che il bacio è consuetudine molto diffusa in tutto il Paese.
Ci si bacia solo una volta sulla guancia destra.
All’inizio proviamo a escogitare un rimedio (nel caso fossimo baciati da persone proprio sconosciute), mettendo la mano destra immediatamente avanti per evitare ogni avvicinamento ma poco dopo ci accorgiamo che il più delle volte gli argentini prima ti prendono la mano e poi ti baciano lo stesso! Che persone affettuose e ospitali!!!!
Subito ci convinciamo che è senza dubbio molto bello sentirsi così affettuosamente ricevuti e subito amici e ci sentiamo anche noi un po’ Argentini……
Lucilla Laureti Crainz

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ABBIAMO OSPITI - ECONOMIA: la "summa iniuria" del giudice Griesa
E cosa fanno dell'Argentina a New York?

Il 21 novembre scorso, su istanza di un fondo di investimento speculativo (Elliott Il giudice Thomas GriesaAssociates) Thomas Griesa, giudice distrettuale di New York, ha imposto alla Bank of New York-Mellon il blocco del pagamento degli interessi sulle obbligazioni (“Exchange Bonds”) emesse nel 2005 e 2010 dalla Repubblica Argentina e assegnate ai titolari di precedenti emissioni che furono vittime del default del 2001.
Secondo il giudice americano, l’Argentina avrebbe potuto onorare il suo debito, sia pure decurtato del 70%, nei confronti degli obbligazionisti che hanno accettato lo scambio vessatorio (rappresentano il 93% dei titoli in default) solo dopo aver rimborsato alla Elliott Associates un importo di 1 miliardo e 300milioni di USD tra valore nominale e interessi.
La Corte di Appello Federale di New York ha sospeso l’esecutività della sentenza di Griesa concedendo all’Argentina più tempo per difendersi e consentendole così di pagare la rata di 3.3miliardi di USD dovuti, entro il 15 dicembre agli obbligazionisti che avevano accettato le ristrutturazioni del 2005 e del 2010.
Se la decisione di Griesa venisse confermata dalla Corte di Appello gli effetti politici, economici e sociali sarebbero devastanti non solo per l’Argentina. Infatti l’eguale trattamento (“PARI PASSU”) invocato in nome della “santità” del contratto dal giudice americano si è trasformato in una feroce ingiustizia nei confronti dei risparmiatori più deboli e indifesi che, pur di recuperare una percentuale risibile del loro investimento, nel 2005 e nel 2010 accettarono gli Exchange Bonds.  E’ proprio l’Argentina che, paradossalmente, ha trattato gli investitori pariteticamente mCristina Kirchnerettendo sullo stesso piano (ovviamente rovinoso!) tutti i bondholders a cui ha tagliato il 70% del capitale investito.
Secondo il giudice americano deve essere premiato chi, come il fondo ricorrente, si è affidato alla giustizia delle Corti… con ciò implicando che è giusto che sopporti gravi perdite e che in sostanza sia punito chi non si è affidato ai tribunali. Chi ne esce bene, grazie al rigore calvinista del signor Griesa è il fondo speculativo che al momento del default rastrellò i titoli argentini a prezzi stracciati (20/25 centesimi per USD) e che poi si è potuto permettere di instaurare contro la Repubblica Argentina un contenzioso lungo e costoso, sicuramente inaccessibile ai singoli risparmiatori.
La decisione americana, che ha conseguenze sicuramente tragiche per i singoli risparmiatori, non ha nemmeno considerato i suoi effetti economici deludendo, in questo caso, quanti ritengono che la Common Law sia il regime giuridico preferibile per l’ampia discrezionalità, la creatività delle Corti e l’adattabilità alle circostanze.
Come ha giustamente osservato Guido Rossi, qui non solo pochi e ricchi creditori sono stati favoriti rispetto alla maggioranza, ma, con questo precedente, si è resa assai più ardua la possibilità di future ristrutturazioni di debiti sovrani, impartendo così un colpo mortale alla cosiddetta efficienza economica del diritto.
Forse pensando alla Grecia e alla terribile signora Merkel il Financial Times ha parlato della prospettiva di un ritorno ad una sorta di “equivalente sovrano” della ottocentesca prigione per debiti e ha ironizzato sulla filosofia più che sulle motivazioni del giudice Griesa: “This isn’t a Court of Justice, son, this is a Court of Law”.
Vittorio Grimaldi
 
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FINANZA: gli indici azionari
E sempre a New York, molti anni fa, tutto è iniziato...

wall Street all'epocaDow Jones Industrial Average, è l’indice della Borsa americana che Charles Dow creò il 26 maggio 1896. La partenza fu con 12 titoli! Da quella data a oggi la sola General Electric, è rimasta nel listino con il suo nome originale, a parte una breve parentesi a fine Novecento.
L’indice Dow è stato ininterrottamente presente sul mercato per oltre cento anni fino alla Prima Guerra Mondiale, quando il New York Stock Exchange rimase chiuso per quattro mesi e mezzo.
Una decisione così pesante, fu presa in considerazioni delle teorie economiche dell'inglese Norman Angell che che con la sua pubblicazione "The Great Illusion", aveva predetto che il conflitto avrebbe causato un collasso dell’intera economia mondiale e suggeriva di investire la più parte del proprio patrimonio in oro. La teoria terrorizzò i dirigenti della Borsa che decisero di chiudere le contrattazioni il 31 luglio del 1914 per poi riaprirle il 15 dicembre del 1914.
Durante quei giorni, traders, speculatori e chi capitava, portarono  avanti le contrattazioni praticamente a mercato nero e proprio di fronte al quartier generale di Wall Street.. Successivamente e nonostante la Seconda Guerra Mondiale, la Borsa è andata avanti negli anni con qualche pausa ma mai lunga come la precedente e con fluttuazioni di maggior respiro.
La Borsa oggi si basa sulle contrattazioni di migliaia di società, di obbligazioni, ETF etc, gli scambi sono arteriosclerotici, lunedì è andato bene, ma martedì o la prossima ora? Chissà. Una cosa è seguire l’andamento della Borsa, altro è capire come si evolve il mercato nei mesi a venire. Economisti, politici, finanziari, ben consci della situazione, cercano di inventarsi un indice con calcoli matematici, e basati sui corsi e ricorsi, modelli passati etc, in altre parole ciascuno cerca un sistema che sia un indice di riferimento dell’andamento delle Borse. Ne nascono quindi tutti i giorni e di tutti tipi, alcuni molti seri, come la versione giapponese del Big Mac Indicator: il Sushi Index, ideato dall’economista Kenta Ishizu di Mizuho Securities e diretto a valutare l’impatto della politica economica di Shinzo Abe, primo ministro del paese, sull’andamento della spesa, sulla domanda interna, e altri parametri..
Si chiama Tuna-Mackerel Index (cioè Indice Tonno-Sgombro) poiché in effetti utilizza la misura del consumo di tonno o di sgombro, per parametrare la fiducia del consumatore giapponese.
Se nel periodo preso in considerazione si registra un elevato consumo di tonno, più costoso, la fiducia è alta, e alta anche la propensione al consumo, se al contrario, aumenta l’acquisto di sgombro, è un periodo in cui si stringe la cinghia.
Esistono anche altri indici che ci fanno, in qualche modo, sorridere.. L’ultimo di cui ho letto non parla di oro come argomento teorizzato da Norman Angellche,  o di Big Mac, o di pesce crudo, ma di bellezze americane…e si basa su una teoria tanto interessante quanto difficilmente confutabile.
Qualche anno fa la Bespoke Investment, un gruppo che si occupava di ricerche di mercato, pubblicò una strana teoria cheMarisa Miller su Sport Illustrated Swimsuit Issue intitolò "the Sports Illustrated Swimsuit Issue Indicator”. Secondo questo indicatore la Borsa tenderebbe verso l’alto e con un miglior rendimento quando sulla copertina della rivista di moda per i costumi da bagno, è pubblicata la fotografia di una bella ragazza americana… Certo la relazione sembrerebbe assolutamente fuori da ogni logica, ma la statistica preparata dalla Bespoke, dal 1978, ci dice che una ragazza americana è apparsa sulla copertina della rivista su diciotto numeri in anni diversi. La ricerca conferma che l’utile ottenuto dall’indice S&P 500 durante quegli anni ha prodotto un guadagno del 14,4%, con un ritorno positivo per l’88,9% del periodo.
Durante i 17 anni in cui la rivista non ha pubblicato alcuna foto in copertina, l'indice S & P 500 ha dato in media un rendimento del 10,8%, con un ritorno positivo del 76.5% del periodo. L'unica anomalia è stata nel 2008, quando la top model americana Marisa Miller era sulla copertina. Quell'anno, l'indice S & P 500 affondò al 38,5%. Se non ci fosse stato quell’anno così disastroso la media dei guadagni grazie alle bellezze americane sarebbe stato molto più evidente.
L’anno scorso sulla copertina è apparsa per la prima volta la super sexy Kate Upton: è stato un grande successo sia per l’interesse ottenuto dalla ragazza ma anche per Wall Street. l'indice S & P 500 ha registrato un rendimento del 16% totale.
Anche quest'anno, sullo “Sports Illustrated Swimsuit Issue” in edicola, compare, nuovamente, con le sue forme sinuose, Kate Upton. Chissà…sarà il piacere e la gioia della sua immagine che predispone positivamente i signori di tutto il mondo verso ogni attività e la Borsa di Wall Street?  Speriamo che, anche quest’anno, sia cosi….
Carlo Verga

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ABBIAMO OSPITI - CURIOSITA': la quaremma
Dai santi/eroi passando per indici e belle donne arriviamo a qualcosa che si è creato tra il sacro e il profano, con le Sacre Scritture e una buona dose di tradizione popolare.

La quremma a GallipoliIl quaranta è un numero simbolico spesso presente nelle Sacre Scritture, che indica una "compiutezza". Il diluvio universale durò 40 giorni e 40 notti; gli Ebrei impiegarono 40 anni per fuggire dall'Egitto, dove erano tenuti prigionieri, e raggiungere la Terra Promessa, la Palestina; Mosè stette 40 giorni sul Monte Sinai prima di ricevere da Dio i dieci Comandamenti; Gesù Cristo, prima di iniziare la sua predicazione, stette 40 giorni nel deserto; furono 40 le ore che trascorsero dalla morte di Gesù Cristo, il venerdì, alla sua Resurrezione; le donne dovevano purificarsi per 40 giorni dopo il parto.
Con l'avvento del Cristianesimo, la moglie del Carnevale diventa la Quaresima, il periodo di 40 giorni che precede la Pasqua, periodo di penitenza e di sacrifici.
Questo numero è anche presente nella tradizione laica: per esempio, Ali Babà e i 40 ladroni; quarantena (isolamento forzato, della durata di almeno 40 giorni, per limitare la diffusione di malattie infettive o altro stato pericoloso); quarantore (nella liturgia cattolica l'adorazione del Sacramento che rimane esposto ai fedeli, in determinate ricorrenze, per la durata di quaranta ore consecutive), "quarantale" (nell'antico gergo salentino sta ad indicare una misura agraria).
La "Quaremma" compariva sulle terrazze delle abitazioni e sui pali della luce elettrica o appesa ai crocicchi delle strade, il mercoledì delle Ceneri, quando ormai le festività carnevalesche erano finite. Veniva comunque sempre collocata in posizione ben visibile, in modo che tutti, guardandola, fossero spinti alla penitenza e al sacrificio, propri della Quaresima.Quaremme appese
Si trattava di un pupazzo di paglia con le sembianze di una strega, brutta, vecchia, vestita a lutto per la morte del Carnevale, il capo coperto dal fazzoletto nero. Ai suoi piedi o all'altezza della cintola aveva un'arancia selvatica, una "marangia", che con il suo sapore acre rappresenta la sofferenza, nella quale erano conficcate sette penne, che scandivano le sette settimane che intercorrono, dal mercoledì delle Ceneri alla domenica di Pasqua.
Il suo aspetto truce, non curato, era un modo per esorcizzare la paura delle carestie, molto frequenti nei mesi di marzo e aprile, della morte, delle malattie. Ogni settimana che passava, le veniva tolta una penna. Alla fine, il mezzogiorno del Sabato Santo, ciò che era rimasto del pupazzo veniva bruciato o semplicemente distrutto tra le grida e il divertimento dei presenti: la penitenza era finita, via libera ai banchetti e al divertimento.
Susanna Sangiovanni

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CULTURA: a proposito di calendari
Dalla quaresima alla settimana, il passo è breve!

Il recente articolo apparso su La Lampadina relativo ai calendari ha permesso di mettere alcuni punti fermi:
-    il Calendario Gregoriano è oggi il calendario internazionale ufficiale perché è il calendario adottato dall’Occidente e l’Occidente ha la supremazia culturale.
-    Il calendario Gregoriano ha sostituito il calendario Giuliano perché la Chiesa Cattolica ha avuto la supremazia culturale sul mondo occidentale.
Ma si sono innescate altre curiosità alle quali cercare di dare una risposta:
-    Perché il calendario è scandito in settimane?
-    Qual è il primo giorno della settimana?
Filastrocca della settimanaSe si fa un’indagine sul tema della “settimana” si scopre che la scansione del tempo in questa maniera – indipendente dalla scansione annuale - è comune a molte civiltà e che ha una origine astronomica ma si è storicamente affermata per motivi religiosi.
Nell’antichità e nel bacino del Mediterraneo (che, una volta, era detto “la culla della civiltà”; oggi esprimerlo così non sarebbe “politically correct” se non si precisasse “oggi prevalente”), si avevano diversi “cicli” Preferiamo parlare di “cicli” e non di “settimane” dato che il termine “settimana” ha una chiara connessione con il numero sette e pare incongruo parlare di una settimana non di sette giorni. I Caldei avevano cicli di cinque giorni, associati ai cinque pianeti che conoscevano; i Babilonesi avevano cicli di sette giorni (i cinque pianeti più il sole e la luna – non essendo nota la differenza tra questi due corpi celesti e i pianeti); gli Ebrei avevano anch’essi cicli di sette giorni, associati ai giorni della creazione secondo la Sacra Scrittura (possibile una dipendenza dalla suddivisione babilonese), forse anche gli Egizi avevano cicli di sette giorni; i Romani invece avevano cicli di otto giorni (forse derivati dalla cultura etrusca) collegati con i giorni di mercato – detti nundine.
Con l’adozione del calendario Giuliano (I secolo), i Romani cominciarono a passare al ciclo settimanale pur mantenendo in vita il ciclo nundinale. [Come mai questo doppio sistema? Nella mia indagine non ho trovato risposta, un’ipotesi è la forte influenza che la cultura ebraica - e successivamente cristiana - ha avuto sul mondo romano anche prima della sanzione ufficiale della sua supremazia avvenuta con Costantino e Teodosio].
La settimana fu ufficialmente istituita per l’impero Romano – con conseguente adozione da parte del mondo antico a motivo dell’egemonia romana – da Costantino nel 321.
Il primo giorno della Settimana si chiamava “giorno del sole” per i pagani e “giorno del Signore” per i cristiani, gli altri giorni si chiamavano per i pagani con i nomi delle stelle e dei pianeti: giorno della Luna, di Marte, di Mercurio, di Giove, di Venere, di Saturno; mentre per i cristiani erano: feria seconda, terza, quarta, quinta e Sabato. La feria seconda corrispondeva al giorno della Luna.
Il modo di chiamare ogni giorno della settimana con un nome specifico (e non con un numero) si è poi affermato in tutti i paesi occidentali ma non nello stesso modo per tutti: nei paesi di origine germanica il primo giorno della settimana è rimasto “il giorno del sole” (Sunday-sonntag), mentre nei paesi di origine romanza si è affermato “il giorno del Signore“ (domenica-dimanche-domingo); per alcuni il giorno di Saturno è rimasto tale (Saturday), per altri si è fatto riferimento alla denominazione biblica (Sabato-Sabado o giorno del Sabato: sambati dies- samedi); per tutti c’è un giorno dedicato alla luna (lunedi, lundi. Lunes, Monday, Montag); gli altri giorni (Martedi- Mercoledi e Giovedi) sono dedicati o agli dei romani (es Giovedi – giorno di Giove) o a dei locali (es Donnerstag dal dio Donar); il Venerdi è dedicato a Venere nei paesi romanzi e fa riferimento alla “libertà” nei paesi anglosassoni (che ci sia un collegamento tra Venere e libertà “affettiva”?)La settimana secondo Snoopy
Ma qual è il PRIMO giorno della settimana?
Per Costantino era il dies solis/dies dominica, e così è rimasto per ALCUNI: Stati Uniti d’America, Regno Unito, Portogallo, Brasile, Giappone, Israele, Turchia; per gli ALTRI (tra i quali l’Italia, i paesi slavi, scandinavi, la Cina) invece è il Lunedì.
La NORMA ISO 8601 stabilisce che il giorno della settimana sia indicato [D] con una cifra da 1 per lunedì a 7 per la domenica. (La ISO: International Organization for Standardization è una organizzazione fondata nel 1947 che si occupa di definire degli standard internazionali per aspetti di business e tecnologia ai quali si possa fare riferimento nell’industria e nel commercio. I Paesi aderenti sono al momento 147).
Per la Chiesa Cattolica - lo ha ricordato recentemente Benedetto XVI – il primo giorno della settimana è la Domenica: (giorno della Resurrezione avvenuta, secondo i Vangeli, il giorno dopo il Sabato, e indicato dai Padri della Chiesa, come l’ottavo giorno della creazione o il primo della nuova creazione).
Curiosamente se si fa un’indagine tra i fedeli frequentanti le messe domenicali questo è ignorato. Per lo più, interrogati, risponderanno che la creazione è stata fatta in sette giorni cominciando il lunedì e terminando la domenica, giorno in cui il Signore si riposò (confondendo la Domenica con il Sabato!).
Ma viene spontanea la domanda: come mai, proprio in Italia, che risente della presenza storica del centro della Cristianità il calendario civile è diverso da quello cattolico?
Ho cercato una risposta soddisfacente senza trovarla. Mi è venuto poi alla mente un nome: Napoleone Bonaparte (propagatore in Europa della Rivoluzione Francese)! Ma non so se questa mia intuizione (i paesi anglosassoni che non hanno subito la dominazione francese hanno conservato la ripartizione antica) sia corretta. Se qualcuno dei lettori de La Lampadina ha qualche notizia precisa sull’argomento, sarei veramente contento se mi levasse questo dubbio.
Beppe Zezza

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COSTUME: pietà di noi, signori!
Se ci guardiamo intorno...

Pare ieri. Pare ieri che lottavamo contro un’immagine femminile usata con troppa abbondanza e a sproposito nel mondo delle promozioni pubblicitarie.
Donne e motoriPer essere convinti all’acquisto di un’auto nuova, cosa di più invitante di una bellissima ragazza sensuale e “attraente” che si strofina sul cofano?
“Dove è il nesso?” Ci domandavamo ingenuamente. Ma i guru della pubblicità sostenevano il successo del binomio “donne e motori”.
In seguito, il binomio è stato mutato in “uomini e motori”: Harrison Ford diveniva elegantissimo testimone della Lancia mentre Jeremy Irons con la sua voce suadente e con le sue bellissime mani che mimavano il reclinarsi della auto in curva ci diceva che non era importante l’arrivare, importante era viaggiare con l’auto reclamizzata. Ovviamente.
Sono per questo aumentate le vendite? Non so.
Sono forse state ora le donne in seguito a questo invito maschile, a comprare più auto? Non so.
Ma certo nessuno ha sentito la necessità di farli rotolare sensuali sul cofano per incrementare le vendite.
E così per un po’ di tempo la donna si è salvata…..ma……quaggiù qualcuno non ci ama.

Eccola! Ricompare negli spot televisivi. Di nuovo LEI, ma quanto è cambiata dall’antico oggetto di desiderio.
Lei ora confida alla sua cara amica che, per dei problemi igienico–sanitari, aveva “timore di entrare in ascensore”. Ma un magico prodotto fa sì che l’ascensore ora si possa riempire gradualmente di gente che non cerca di buttarsi fuori immediatamente prima che le porte si richiudano inesorabili, che non graffierà disperata sulle medesime cercando di aprirle fra un piano e l’altro per cercare un soffio di aria fresca. Ora il TIMORE non ha più ragione di essere.
Ci passiamo una mano sulla fronte, sbigottiti. Eravamo sempre saliti in ascensore ignorando delle probabili e terribili conseguenze.
Violino e deo
Un'altra LEI. In cucina, in presenza dei suoceri. Una pentola piena di olio prende fuoco. Ma lo stress non provoca il solito sudore e conseguente odore. Alza le braccia tranquilla. Nessuno scappa. E, ci informano, lo stesso prodotto può, ma raramente, che’ a lui non serve, essere usato ANCHE DALL’UOMO.

Una leggiadra signora, primo violino di un’orchestra che suonerà in una bella piazza all’aperto, corre leggera, vestita di veli. E’ in ritardo per le prove. Arriva nella piazza dove il suo direttore la aspetta ansioso. Alza la mano che tiene il violino per un abbraccio affettuoso, ma, alt….fermo immagine con il nome del prodotto sotto la sua ascella…Un attimo e l’immagine riparte. TRANQUILLI. Il prodotto ha funzionato.
Ma il direttore? Ha aspettato sotto un sole cocente, in giacca, cravatta, vestito non di veli come lei: per lui non occorre nessun prodotto: lui non suda.

Ma il peggio dei peggio deve ancora arrivare:nemmeno il david sopporta..
Lui corre al capezzale della moglie che sorride felice: ha appena avuto un bebè. Si china per un bacio affettuoso sul suo viso ma si ritrae immediatamente con una smorfia disgustata. La neo mamma ha un respiro di drago. Un magico prodotto ovvierà in futuro a questo inconveniente ma un momento di magica affettuosa vicinanza è perduto per sempre.

Gli uomini profumano, hanno aliti perennemente freschi possono entrare in ascensore a piacimento…
Ho una terribile paura di desiderare che la donna torni a essere un oggetto di desiderio piuttosto che questa signora un po’ mefitica che ci viene descritta ora.
Lalli Theodoli

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PENSIERO LATERALE: camere d'albergo
Vediamo se questo è più semplice del quesito di aprile.

Due uomini di affari, il signor Rossi e il signor Bianchi, dopo una giornata intensa di lavoro giungono in albergo dove avevano prenotato due stanze. Il portiere dà loro due stanze vicine nello stesso corridoio.
E' notte fonda. Il signor Rossi è beatamente addormentato, mentre il signor Bianchi, pur essendo stanchissimo, non riesce a prendere sonno. Decide quindi di chiamare il collega al telefono: uno squillo e dopo pochi secondi, abbassata la cornetta e sdraiato sul letto si addormenta immediatamente. Come si spiega questo strano fatto?

Su, dai, non è difficile.... va bene...clicca qui...

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La Lampadina ::: Periodiche illuminazioni
Newsletter di fatti conosciuti ma non approfonditi, luoghi comuni da sfatare, semplici novità...

La Lampadina è una newsletter ideata da Carlo Verga, gestita da un Comitato di redazione composto da: Filippo Antonacci, Isabella Confortini Hall, Lucilla Crainz Laureti, Marguerite de Merode Pratesi, Giancarlo Puddu, Ranieri Ricci, Carlotta Staderini Chiatante, Lalli Theodoli, Beppe Zezza e redatta con la partecipazione di: Lorenzo Bartolini Salimbeni, Renata Ferrara Pignatelli, Angelica Verga. La sede è in via G. D. Romagnosi 20, 00196 Roma.

La newsletter, di natura non politica, non ha scopo di lucro e si propone di fornire - con frequenza inizialmente mensile - "periodiche illuminazioni" su argomenti di vario genere, con spunti di riflessione e informazioni. L'invio viene effettuato su segnalazione degli stessi lettori, agli amici ed agli amici degli amici. il presente numero è inviato a circa millecinquecento persone. Sono gradite da chiunque le collaborazioni e le segnalazioni di persone interessate a ricevere la newsletter.
Per informazioni scrivere a info@lalampadina.net

SPORT SENZA FRONTIERE ONLUS
Sport per tutti i bambini!

La Onlus Sport Senza Frontiere, si occupa di far fare sport a bambini con disagio socio economico, che altrimenti, per evidenti problemi economici, non potrebbero iscriversi a nessuna attività sportiva. Logo della manifestazioneLa Onlus ha organizzato un grande evento che avrà luogo dal 3 all'8 giugno, per raccogliere fondi: amici, colleghi e grandi sportivi, partiranno da Milano, e in 5 giorni, percorreranno quasi 700 km fino a Roma. Non si tratta di una semplice corsa per raccogliere fondi: i nostri atleti si sfideranno in un triathlon che ogni giorno li vedrà correre, pedalare e in due tappe, nuotare, fino ad arrivare a Roma. Per saperne di più:
Lavinia d’Ardia di Cursi


DONNASPORT: L'ATLETA PIU' BRAVA A SCUOLA
Un concorso dedicato a giovani atlete ma anche brave a scuola

E' in corso la seconda edizione del concorso creato per sostenere lo sport in rosa, sulla base dei meriti conseguiti nello studio e nello sport.
logo DonnaSportAl concorso possono partecipare tutte le ragazze tra i 14 e i 18 anni di eta’, che pratichino a livello agonistico una disciplina sportiva tra quelle federate al Coni e che frequentino un corso di scuola media superiore con un buon profitto.
Alle 5 vincitrici di ”DonnaSport 2013” andranno in premio I-pad e buoni per l’acquisto di libri.

C’è tempo fino al 30 giugno per iscriversi in maniera totalmente gratuita sul sito
www.donnasport.it.

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I SUGGERIMENTI DELLA LAMPADINA

Vi ricordate di vini, olii, olive, biscotti e Chianina...?
Se siete interessati trovate tutte le informazioni qui.

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 FLASH NEWS!
Un po' qua, un po' là...

L'I-Tube che misura gli allergeniAllergie alimentari? Ora c’e iTube, un apparecchietto che, ovviamente, nemmeno a dirlo, si collega con il tuo cellulare. Te lo porti  a cene, ristoranti, inviti; metti al suo interno un campioncino macinato di ciò che stai per mangiare, vengono aggiunti gli additivi con una specifica sequenza et voilà, in venti minuti, hai un risultato in forma di colorazione del prodotto e un si o un no, relativo alla presenza o meno di elementi allergenici. Per ora è solo un prototipo studiato dalla scuola di Ingegneria dell’universita di Los Angeles (UCLA). Ma in futuro, migliorato tecnicamente, potrebbe essere di grande utilità considerando che solo in Italia le allergie alimentari sono sempre più diffuse sfiorando i due milioni di individui tra bambini e adulti.
CV

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Una notizia da prendere con le dovute attenzioni: il maltolo.
Due studiosi dell'Università di Urbino "Carlo
Vieri Fusi e Mirco FanelliBo", Vieri Fusi e Mirco Fanelli , hanno scoperto che il maltolo contenuto in diversi prodotti vegetali e sostanze naturali ha la capacità di indurre le cellule tumorali al suicidio e quindi una spiccata attività antineoplastica. La scoperta, pubblicata sul British Journal of Cancer e altre riviste scientifiche,  ha ottenuto il brevetto nazionale ed è in attesa di quello internazionale.
CV

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Telefonino: alcuni dati per i suoi 40 anni. Multiuso, gli americani passano 2,7 ore al giorno a scrivere messaggi, su Facebook o altro, il doppio del tempo che utilizzano per mangiare e quasi un terzo del tempo  trascorso a dormire. Qua da noi la maggior parte delle persone, circa il 60%, lo usa per giocare, poi per consultare il meteo, le mappe e i social network.  A proposito di telefonino sapete quella dello spogliatoio maschile del club di golf?
CV

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Vaticano e arte. Si sa che finalmente Il Vaticano ha deciso di partecipare alla 55 esima biennale di Venezia. La Biennale gli ha infatti messo a disposizione le enormi Sale d’Armi dell’Arsenale accanto al Padiglione dell’Argentina. Sappiamo ora, anche, quali saranno gli artisti selezionati dall’equipe messa in piedi dal curatore Antonio Paolucci, Direttore dei Musei Vaticani. La scelta definitiva è caduta su tre progetti – Studio Azzurro, Josef Koudelka e Lawrence Carroll -  padiglione Vaticanoe una presenza storica, quella di Tano Festa.
Sotto l'occhio critico di tutti, sufficientemente laica e abbastanza internazionale, l'operazione Biennale sembra essere perfettamente riuscita. La squadra vaticana sembra essere stata capace di ristabilire l’eccezionale rapporto che per secoli ha legato la Chiesa agli artisti e che oggi si tenta di ricucire.
MdM

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Donazioni generose...Leonard Lauder, ex presidente del gigante dei cosmetici Estée Lauder fra i maggiori collezionisti di New York, ha deciso di donare un’ottantina di opere al Metropolitan Museum di New York per un valore vicino al miliardo di dollari con 33 Picasso, 17 Braque, 14 Léger e 14 Gris. uno dei PicassoLeonard Lauder  è considerato il più grande collezionista al mondo di opere cubiste, con le opere le più importanti in assoluto, tutte di rilevanza museale. Questa donazione è stimata fra le maggiori di tutti i tempi regalata al grande pubblico. Parlando della sua collezione, Lauder ha dichiarato che “Non si può mettere insieme una buona collezione se non si è concentrati, disciplinati, tenaci e disposti a pagare più di quello che ci si può permettere”. Le prime opere saranno esposte nel Museo nel 2014. Per il direttore del museo Thomas Campbell è ''Una collezione irriproducibile, e un sogno per qualsiasi direttore''.      
MdM

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Il calcio mercato come incontro “social”  - Osservo il mio nipotino: 9 anni, I-pad, ha scaricato qualche APP sul calcio, sa tutto, acquista e vende giocatori, sfida le più forti squadre del mondo ne fa una radiocronaca appassionata. Son perplesso: mah, è giusto?  Compro Il Sole 24 Ore, articolo: "il nuovo calcio mercato a cavallo tra FB e Linkedin". La Ebbersfleet United è arrivata improvvisamente alla fama nel Regno Unito: è controllata interamente da una community on line, myfootballclub.co.uk con decine di migliaia di iscritti e finanziata con un crowd sourcing. In Italia con oltre 5000 iscritti c’è la 46 sport..  Si pensa già agli sponsor per le magliette e pubblicità varia, siamo solo agli inizi…. Come si svilupperà? Grandi guadagni o alla lunga un flop…Vedremo meno partite in tv o solo quelle a cui potremo partecipare virtualmente?
CV

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Europa, Russia e Marte -“L’Europa prevede lo sbarco su Marte con un proprio “Curiosity” tra il 2016 e il 2018. L’Italia, insieme alla Russia, subentrata agli Usa  nel 2012, parteciperà quale protagonista al progetto ExoMars , nel quale saranno investiti 350 milioni. La Thales Alenia Space sarà il principale contraente verso l’agenzia spaziale europea ESA.  ExoMars
Il pezzo forte è rappresentato dal Rover progettato dal centro studi e attività spaziali dell’università di Padova.  Il Rover sarà anche dotato di un trapano (Selex Galileo di Milano) che potrà penetrare nel terreno per oltre due metri e potrà quindi perfezionare le ricerche nel sottosuolo e rilevare eventuali presenze di elementi primordiali di vita. Il Curiosity, made in USA, disponeva di un sistema di carotaggio di soli pochi cm.
CV

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L’artista vivente più caro. Un grande record per Gerhard Richter che si riconferma il più caro artista vivente. Nell’asta Sotheby’s di New York del 14 maggio batte il suo record con l’opera di ispirazione italiana Domplatz, Mailand per $37.125.000, venduta alla mega-collector Donald Bryant Jr.
MdM


GLI APPUNTAMENTI DELLA LAMPADINA:
NOI CI ANDIAMO...

 MUSICA A ROMA: Rassegna “Tanto Per Cantare”, Teatro Valle, 15 e 16 giugno 2013, ore 20.30.
La rassegna biennale organizzata da il Coro del Lunedi' giunge alla sua dodicesima edizione e continua ad attirare appassionati di musica popolare delle regioni italiane accogliendo nella prima serata due cori provenienti dal nord Italia, il Coro del Bric di Torino e il Coro Negritella di Predazzo, e nella seconda due cori della Capitale, I Dodecafonici e il Coro Notevolmente. L'iscrizione  di E. 5 sarà devoluta interamente al Teatro Valle, affinché costituendosi in fondazione, possa continuare a essere lo storico teatro di cui Roma ha sempre beneficiato.
IC

...O CI SIAMO STATI!
A Lecce, 24-25-26 maggio 2013La pietra rosa
XIX Edizione “Cortili aperti

Una rapida puntata a Lecce in  occasione dell'apertura l’annuale dei più bei cortili della città e l’artigianato d’eccellenza. La conoscete Lecce? Per me era la seconda visita. Le strade, i cortili, i palazzi giallo ocra di pietra leccese, la fascinosa erosione del tempo che la rende così particolare e poi il colore al tramonto, la storia, la filosofia e un po’ di superstizione che appare in ogni angolo della città. La mostra di ”artigianato di eccellenza” era tenuta nella chiesa sconsacrata di S.Francesco della Scarpa , con espositori da tutto il mondo. Organizzazione perfetta e prodotti artigianali davvero particolari e raffinati. Visitatori tanti, italiani e stranieri e poi le serate organizzate in bellissimi palazzi, tavole imbandite e così piene di piatti tipici di zona. Un’atmosfera d’altri tempi, di famiglie tradizionali, e con la capacità affettuosa e di accoglienza veramente rimarchevoli dei padroni di casa… Un bel week end  alla scoperta di una delle numerose e splendide città italiane.
CV


MOSTRE 

Milano
Museo Minguzzi ,  Via Palermo 11, “GEOMORFO – I mille volti di Gaia."
La mostra è organizzata dall’associazione culturale Radicediunopercento e realizzata da Marco C. Stoppato, responsabile dell'associazione di divulgazione scientifica Vulcano Esplorazioni.  Geomorfo I mille volti di Gaia
La mostra intende offrire ai visitatori uno sguardo insolito ed approfondito sulle caratteristiche geologiche del pianeta Terra e stimolare curiosità e sorpresa nello scoprire l'origine di fenomeni naturali che sembrano quasi magici. Deserti, vulcani, ghiacciai, montagne, coste a picco sul mare, archi naturali, pinnacoli in precario equilibrio, rocce stratificate, grotte, sculture naturali e molti altri sono i soggetti delle 100 immagini presentate.
Dal 24 maggio al 14 luglio 2013

Venezia
Palazzo Grassi: Rudolf Singe
La mostra di Palazzo Grassi dedicata interamente all'artista Rudolf Stingel è curata dall'artista stesso, con il coordinamento di Elena Geuna. Stingel a Venezia
E' la prima volta che l'intero spazio del museo viene dedicato a un unico artista. Per esporre le sole trenta opere dell'artista nell’immenso spazio del museo, ogni centimetro quadrato (pareti comprese) è stato rivestito dalla trama dei tappeti in stile persiano trasformando il palazzo in una vera esperienza sensoriale, un immenso luogo di meditazione.
Fino al 31 dicembre 2013

Sono quattordici gli artisti italiani selezionati da Massimiliano Gioni per la mostra internazionale della Biennale di Venezia, la 55esima, dal titolo, “Il Palazzo Enciclopedico”. Sembra sia stata una profonda ricerca a ispirare la sua scelta lontana dalle logiche del sistema. Per gli italiani per esempio, ci sono giovani artisti con al loro fianco, maestri meno seguiti da critica e mercato. Gli artisti sono in tutto centocinquanta di cui più di quaranta non sono più in vita.
Dal 1 giugno al 24 novembre 2013.

Roma
Galleria Edieuropa: Federico De Leonardis Un'opera di De Leonardis– Mimesi. Prima personale romana dell’artista che, architetto di formazione, nella sua produzione ha sempre conservato uno stretto rapporto con l’architettura. L’artista interviene con istallazione e sculture sia nei spazi interni sia in quelli esterni (il cortile e lo scalone) della galleria con delle opere che riflettono i suoi lavori dell’ultimo decennio. Il suo lavoro “mette in gioco soltanto alcune tracce lasciate da eventi in cui l’energia fisica, e soprattutto psichica, è presente, affidata alla memoria collettiva ed automatica”.
Fino al 05 luglio 2013


Fondazione Giuliani: Seb Patane – The Foreigners Stand Still.
Fondazione GiulianiPatane procede con un suo cammino assolutamente personale e gioca con il piano di lettura delle sue opere dalla descrizione alla percezione. Rintraccia un percorso che lega le fotografie senza spazio temporale ma toccando culture, tradizioni popolari e momenti storico-politici attraverso la personale emotività dell’artista.
Fino al 19 luglio 2013

Museo dell’Ara Pacis: GENESI. Fotografie di Sebastião Salgado.
Non credo sia necessario presentare il più importante fotografo documentario del nostro tempo. Penso sia importante insistere sul suo ultimo lavoro che presenta negli spazi del Museo dell’Ara Pacis: la necessità di salvaguardare il nostro pianeta in 200 fotografie.
Un'opera di SalgadoLa mostra è suddivisa in cinque sezioni che ricalcano le zone geografiche in cui Salgado ha realizzato le fotografie: il Pianeta Sud, i Santuari della Natura, l’Africa,  il Grande Nord, l’Amazzonia e il Pantanàl.
Fino al 15 settembre 2013

Gallery Apart: Dominik Lang: Missing Parts, lavori in corso a Ostiense, curato da Lýdia Pribišová.
La galleria inaugura i suoi nuovi spazi a Via Francesco Negri 43 all’Ostiense con i lavori di Dominik Lang. Lang alla galleria Apart
L’artista opera nello spazio della galleria con un intervento scultoreo che modifica l’ambiente che lo circonda.
La ricerca di Dominik Lang diventa così “il commento dei modi, come le cose funzionano, come sono composte e come sono preservate dalla società”. Insieme alla grande scultura "site specific "l’artista organizza un'ulteriore installazione composta di sculture, collage e disegni in sé indipendenti ma comunque interconnessi in un unico scenario storico-artistico.
Fino al 27 luglio 2013

Galleria Marie-Laure Fleisch: Sergio Breviario 21 quadrati
Sergio Breviario si cimenta nella costruzione di mondi misurabili. La mostra si gioca intorno a un tavolo su cui sono disposti ventuno curiose configurazioni di carta risultato di sapienti calcoli matematici. Cosi l’artista crea nuove forme che si vanno organizzando anche sui muri della galleria in interessanti collage.
Fino al 26 luglio 2013


La Galleria del Cembalo"Passaggi " alla Galleria del Cembalo, inaugurata a maggio : un nuovo e antico spazio espositivo aperto per iniziativa di Paola Stacchini Cavazza a Palazzo Borghese. L'attività della galleria, diretta in collaborazione con Mario Peliti, ha come elemento centrale la fotografia e il suo dialogo con le altre forme di espressione artistica. Ora in  esposizione il tema della discontinuità, della necessità di cambiamento di linguaggio o di visione, distintivo del lavoro di ognuno dei dodici fotografi protagonisti: Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Antonio Biasiucci, Luca Campigotto, Silvia Camporesi, Mario Cresci, Ugo Mulas, Alice Pavesi, Paolo Pellegrin, Francesco Radino, Moira Ricci, Paolo Ventura.
Fino al 28 settembre 2013


La selezione delle mostre è a cura di Marguerite de Merode Pratesi e ti aspetta sul sito nella specifica rubrica.

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