ABBIAMO OSPITI – FOTOGRAFIA: “Verde Venezia”, per i segreti giardini della laguna.

Alla scoperta di isole verdi tra cortili nascosti e palazzi austeri.

La Laguna di Venezia offre da sempre, memorabili e spettacolari atmosfere.
Oltre le infinite architetture di ogni ordine e stile, l’arte, le pietre, le suggestioni dell’acqua in ogni stagione si aggiunge la dimensione del verde inaspettato e al tempo stesso lussureggiante, vitale e perenne anche negli angoli più nascosti della città. Scenografici giardini “sfilano”lungo tutto il Canal Grande, dalla Stazione Santa Lucia ai Giardini Reali di San Marco e… oltre, dalla Biennale alla Pineta di Sant’Elena sino al Lido, parallelamente ai preziosi spazi verdi dei musei, delle dimore, delle case più
interni…

Un libro sull’argomento dal titolo “Verde Venezia: giardini nella città d’acqua” (autori Tudy Sammartini e il fotografo Cesare Gerolimetto, TerraFerma Edizioni) accompagna il lettore attraverso un magico e inedito “garden-tour”, alla scoperta di tutti quegli elementi inediti che compongono la città di Venezia nella complessa evoluzione legata al mondo della natura. Dal suggestivo e celebre parco di Palazzo Malipiero Barnabò che si riconosce all’istante con i suoi roseti a filo d’acqua e attiguo a Palazzo Grassi a San Samuele, l’itinerario del libro si snoda lungo luoghi verdi davvero interessanti; come quello appartenente a Palazzo Balbi Valier ricco di piante esotiche profumatissime abitato a lungo da Isadora Duncan. Inoltrandosi invece nella zona di Campo Santa Margherita al Campo dei Carmini si scopre Palazzo Zenobio o Collegio degli Armeni con un interessante giardino naturale dall’assetto architettonico di ordine palladiano e delineato da ordinate simmetrie. E ancora atmosfere incantate, con profumi di pini e d’abete sono quelle delle “Zattere”(la passeggiata amata da Ruskin nelle sue rivisitazioni letterarie veneziane ) come in altrettante dimore nobiliari in zona Accademia densa di deliziosi e preziosi giardini interni.

Ne è l’esempio quello dell’Hotel San Sebastiano settecentesco Palazzo in cui a sorpresa rivela una nutrita serie di vialetti, siepi e piante ornamentali che conducono a una deliziosa fontanella. Infine tra molteplici percorsi di esempi di giardini sviluppati in corti e palazzi, viene segnalato all’Isola della Giudecca uno spazio green davvero insolito. Si tratta del variopinto e spettacolare “giardino all’italiana” del parco Fortuny: una vera e propria novità, appartenente all’omonimo showroom, aperto al pubblico su appuntamento.

Articolo di Laura Novello – Autore ospite de La Lampadina

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