ATTUALITA’: Voto e democrazia

NL28 - voto e democrazia - Mafalda_democrazia_verticaleIn occasione delle votazioni di qualche anno fa, nelle settimane e i mesi prima discutevamo con amici e parenti della situazione politica e per chi sarebbe stato meglio votare e l’effetto del nostro voto sulla formazione del governo. Lo facciamo ancora ma con meno grinta e meno convinzioni. All’epoca, ci sentivamo in qualche modo importanti, credevamo che il nostro voto potesse avere un impatto sulle scelte del governo, per i suoi percorsi, per la nostra vita di tutti i giorni, (delirio di onnipotenza?). Poi ci siamo resi conto con il tempo che il nostro voto valeva ben poco per gli incroci di interessi dei vari partiti. Questa sensazione del voto è andata progressivamente aumentando e nelle ultime votazioni sono stati tanti quelli che per una ragione o l’altra, hanno deciso di non andare al seggio o votare scheda bianca. Questo modo di pensare sta dilagando e chi sa, se non cambia qualcosa, saremmo veramente pochi a esprimere il nostro voto in futuro.
Ma il voto che è alla base della Democrazia come potrebbe essere espresso altrimenti? Leggiamo qua e là…

  • Democrazia Diretta o partecipativa: il potere è sovrano ed esercitato direttamente dal Popolo; avveniva cosi nell’Antica Grecia dove i cittadini si riunivano nelle piazze per discutere attivamente di leggi o posizioni politiche da prendere.NL28 - voto e democrazia - referendum-vignetta
  • Democrazia indiretta o rappresentativa: il potere sovrano è esercitato da rappresentanti eletti da popolo (il Parlamento). L’Italia è una repubblica parlamentare (quindi a democrazia indiretta) che usa come unici strumenti di democrazia diretta il referendum, l’iniziativa popolare e la petizione popolare; i cittadini sono comunque liberi di candidarsi (entrare in politica) per diventare rappresentanti, qualunque sia il loro stato sociale.
  • Democrazia liquida: è un modo di esercizio della democrazia nella quale i cittadini possono decidere in che forma esercitare il proprio potere politico, scegliendo, nella massima libertà, se esercitarlo in prima persona, o se delegarlo a un proprio rappresentante di fiducia (il delegato). Il voto o preferenze, generalmente via web. La base per questo tipo di democrazia sta nella massima libertà di scelta dell’esercizio del diritto politico: il cittadino sceglie come, quando, e su cosa farsi rappresentare. Uno dei cardini della democrazia liquida è quello di applicare i principi della democrazia delegata. Questa trasferisce il potere politico dal cittadino ai delegati. Nel voto delegato la delega è transitiva e il trasferimento è ricorsivo. In parole povere, il voto può essere ulteriormente delegato al delegato del delegato, e così via. La persona al termine di una catena di deleghe, rappresenta, oltre che se stesso, la somma di tutti i deleganti; in altre parole il suo voto vale n-voti, quanti sono i deleganti. Ha avuto un discreto successo in Germania.
  • Democrazia deliberativa: prende un campione rappresentativo casuale di persone, queste vengonoNL28 - voto e democrazia - sacrifici_altan “reclutate”per deliberare in merito a un problema. I prescelti sono forniti di materiali informativi preparati di concerto con tutte le parti interessate e competenti in un sistema tale da rappresentare ogni posizione in modo equilibrato. Alle persone è chiesto di votare, dopo un’attenta riflessione ed entro un certo periodo. Le decisioni prese da tali accordi sono state alternativamente utilizzate per eleggere i candidati alle primarie (Grecia) o raccomandare decisioni politiche (Cina, Texas) etc.
    • Più di 40 tali sondaggi deliberativi hanno avuto luogo in tutto il mondo, tra cui Cina, Grecia, Regno Unito. In Irlanda si è conclusa la convenzione costituzionale che ha visto collaborare per un anno 66 cittadini sorteggiati e 33 eletti con un buon risultato sugli 8 articoli importanti su cui deliberare.
    • I maggiori sosteniDavid van Reibrouktori sono: David Van Reybrouck con il suo saggio “Contre les elections”, il francese Bernard Manin, Yves Sintomer e James Fishkin.

Cosa pensarne potrebbe, quest’ultima, con l’effettiva partecipazione di noi cittadini,  ridarci qualche fiducia nella politica e nella democrazia?

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2 Commenti
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26 Maggio 2014 11:19

Numero della lampadina molto riuscito, mi è piaciuto il tuo pezzo sulla democrazia , ce n’è gran bisogno di queste chiarezze.
ciao Marina

Beppe
23 Maggio 2014 19:03

Io credo che sia necessario riflettere su : cosa e’ la democrazia?
Storicamente sotto questo stesso nome sono stati catalogati ( legittimamente, a motivo della ambiguita’ del termine) sistemi politici assai diversi : le democrazie del mondo antico , le democrazie militari, le democrazie socialiste ecc.
Per chi ha interesse ad approfondire il tema suggerisco di ascoltare (e leggere) Luciano Canfora, un vero esperto dell’argomento ( su you tube si trovano registrazioni di sue conversazioni )
Una curiosita’ : il termine “democrazia” nasce nel V sec A.C in Grecia ed e’ usato dai nemici del regime popolare, dato che “cratos” vuole dire “violenza”! La identificazione di “democrazia” con “suffragio universale, una testa un voto” e’ cosa ( relativamente ) recente