COSTUME: I have a nightmare

Accade non certo in tutte, ma, in molte famiglie.

Si prospetta l’imminente matrimonio di una figlia o di un figlio. Tutti felici. La giovane coppia si prepara con entusiasmo a montare l’appartamento in cui vivrà.NL28 - 7 - incubi - troumeau

I genitori dei futuri sposi girano per la loro casa piena di mobili, quadri ed oggetti che prima di loro sono appartenuti ai loro genitori e ai loro nonni. Mobili con tante storie da raccontare: immortalati in vecchie foto ingiallite, sfondo a compleanni ed  anniversari; silenziosi partecipi di mille gioie e mille dolori.

Li guardano con affetto.

Ma, hanno preso una decisione: rinunceranno al prezioso e caro troumeau che farà una bellissima figura nella casa dei neo sposi. Lei lo accarezza con dolcezza come ha fatto mille volte per lucidarlo, per levare quelle brutte tracce di bicchieri. E la carezza è un addio silenzioso. Certo bisognerà riempire il vuoto con un mobile meno bello, certo bisognerà chiamare il pittore, perché il vecchio caro mobile ha lasciato  traccia della sua presenza sulla parete, certo sarà strano non vederlo più , ma…. per i figli questo ed altro.

La futura sposa rientra a casa. Le si fanno incontro festosi i genitori per annunciarle la decisione dello splendido regalo ma…

NO GRAZIE è la decisa risposta.

Saranno  infatti molto più felici con la libreria di IKEA che farà da sfondo alla scrivania del Tucano (che veramente sembra intagliata a colpi di accetta dall’uomo di Neanderthal).

E, NO GRAZIE ai quadri, NO GRAZIE  agli oggetti che sono stati tanto cari ai loro genitori NO GRAZIE  anche alle vecchie posate d’argento: quelle colorate in malachite sono tanto più allegre.

I genitori taccioNL28 - 7 - incubi - no-grazieno sorpresi. Si informano. E così anche per tanti loro amici. Una epidemia di NO GRAZIE. E il diniego netto non riguarda solo alcuni orridi oggetti che però abbiamo riempito di affetto, non riguardano il terribile ritratto del feroce zio Egidio con la mano che sembra una palanca, ma riguarda anche mobili ed oggetti che riteniamo belli e piacevoli.

Ed ora?

Che fare di tutto quanto ci ha circondati per tutta la nostra vita? Che ne faranno quando non ci saremo più? Venderanno tutto. Ma allora bisognerebbe indicare loro almeno le cose di valore, fare una lista in modo che il tutto non finisca in mano ad un vuotacantine. Lo si accenna ai futuri eredi che scrollano le spalle indifferenti.

Allora?

L’unica sarebbe di farci seppellire insieme a tutti i nostri mobili, quadri, oggetti in un mausoleo. Saremmo circondati degli oggetti che abbiamo amato come in una tomba egizia. Ma con la crisi degli alloggi sembra una decisione decisamente antistorica ed estremamente costosa.

Ho un incubo:

NL28 - incubi - gabbiani trattoreuna immensa sterminata discarica. Da vicino si vede che non contiene plastiche, carte, vetri: le enormi ruspe spalano antichi cassettoni, vecchi armadi in noce, toilettes in bois de rose. Da vecchie cornici dorate fatte a pezzi i volti di alcuni progenitori sembrano guardare sbigottiti quanto sta accadendo intorno a loro. E noi, al posto dei grassi gabbiani, svolazziamo su tutto questo emettendo rauchi e addolorati

NO      NO        NO

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Giovannella
23 Maggio 2014 16:42

Ero sicura, ancora prima di leggere la firma dell’articolo, che lo avessi scritto tu: così vero e così pieno di umorismo.
I nostri cari mobili e quadri (secondo i nostri genitori) per lo più Bassano, Salvator Rosa, Caravaggio ecc….!!! Non li vuole nessuno, neppure quelli che imbrattano i cruscotti delle nostre auto con volantini “Antichità, compro tutto”
Ciao! Giovannella