LE DIATRIBE DE LA LAMPADINA: non c’è pace tra le nuvole! Il commento di Gian Carlo Ruggeri

*Gian Carlo Ruggeri

Il “Global Warming”, oggi, non é un’opinione di qualche singolo ricercatore, ma un’evidenza mostrata dai rilevamenti quotidiani effettuati dalle stazioni meteorologiche del globo.
L’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change, Organismo dell’ONU formato dalla World Meteorological

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Organization e dalla United Nations Environment Programme), che riunisce in sé i migliori ricercatori nell’ambito della Climatologia, ormai riconosce per certo il fenomeno del riscaldamento globale, non come parere, ma come evidenza mostrata dai fatti (aumento delle temperature medie globali, che é un dato rilevato; aumento del livello medio del mare, anch’esso dato rilevato dall’altimetria satellitare; estremizzazione dei fenomeni meteorologici, anche questo, elemento rilevato, aumento della concentrazione dei gas serra, dato rilevato; eccetera…).
I detrattori non esistono quasi più…In questa sede non si possono elencare i motivi che possono condurre a errori nelle previsioni dei Modelli a Circolazione Globale (GCMS), ma ogni modellista matematico sa bene che tali Modelli, cosiddetti “caotici”, possono mostrare – in dipendenza di vari fattori iniziali – alcune differenze, mostrate in letteratura e dallo stesso IPCC, ma la tendenza resta la stessa.
Al momento, il problema vero è quello di conoscere con sufficiente approssimazione quanto sarà l’aumento globale di temperatura e come contenerlo nell’ambito della soglia di irreversibilità (2°C circa).
Da notare, fra l’altro, la teoria del “raffreddamento per riscaldamento globale”, dell’ENEA, tutt’altro priva di fondamento scientifico…

E la CO2, che parte ha il CO2 nel riscaldamento terrestre? E’ un problema vero o come segnala Beppe Zezza, una possibile causa, ma fortemente sopravalutata?

Il biossido di carbonio (CO2) non è il solo elemento aeriforme a contribuire al riscaldamento climatico.
I cosiddetti “gas a effetto serra” sono almeno sei, fra i quali il metano, avente un effetto maggiore del CO2, ma, per fortuna, meno diffuso nell’atmosfera.  Il CO2 è molto più abbondante di esso,  ha una durata di 100 anni o più e possiede un grande effetto cumulativo sul nostro clima. La quantità di CO2 nell’atmosfera terrestre è cresciuta del 38% dalla rivoluzione industriale fino a oggi, soprattutto in relazione all’uso dei combustibili fossili, e – a causa della sua lunga persistenza – l’anidride carbonica continua ad accumularsi in ragione del largo uso effettuato, a tutt’oggi, dei suddetti combustibili

*Breve C.V.
Brig. Gen. (a) Gian Carlo Ruggeri
Meteorologo.
Ufficiale in S.P.E. del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica, ha assolto svariati compiti sia in ambito nazionale che internazionale; se ne espongono i più importanti:

• Previsore e Capo Ufficio Meteorologico Aeroportuale;
• Capo Sezione per l’Assistenza Meteorologica alla Navigazione Aerea;
• Capo della Sezione Meteorologia Marittima presso lo Stato Maggiore Marina;
• “Specialist” nella Logistic Support Division dell’Agenzia NETMA della NATO per lo Sviluppo del Caccia Europeo Eurofighter – Typhoon;
• Delegato Nazionale presso l’Ufficio regionale Europeo dell’Aviazione Civile Internazionale – Gruppo Consultivo per la Meteorologia (Parigi);
• Delegato Nazionale presso l’Organizzazione Meteorologica Mondiale (Ginevra) – Gruppo di Lavoro sui Codici  Meteorologici;
• Delegato Nazionale presso l’Organizzazione Meteorologica Mondiale (Ginevra) – Commissione di Meteorologia Marittima;
• Insegnante presso L’Accademia Navale – Livorno
• Insegnante in vari Corsi Professionali del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica, dell’Esercito e delle Scuole di Volo dell’Aeronautica;
• Insegnante e Conferenziere presso la Lega Navale Italiana,
• Conferenziere dell’Istituto Italiano di Navigazione;
• Giornalista Pubblicista presso Riviste italiane e straniere;
• Consulente di Imprese private e Agenzie Internazionali.

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