ABBIAMO OSPITI – ATTUALITA’: le Olimpiadi e i leoni del Colosseo

Articolo di Luciano Barra – Autore Ospite de La Lampadina

olimpiadi-roma-2024-1         La visita del Presidente del CIO a Roma, in occasione della consegna del Premio Onesti, è stato proprio un bello spot per la Candidatura di Roma ai Giochi del 2024.

L’incontro con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la visita alla sede del Comitato Promotore della Candidatura e l’incontro con tutta la gerarchia della Politica Romana (Zingaretti e Marino) e dello Sport Italiano (Malagò, Carraro, Pescante e Montezemolo) ha permesso a Bach di sottolineare lo spirito unitario che c’è dietro Roma 2024 a livello istituzionale e dirigenziale.

Può sembrare una banalità, ma non lo è proprio, infatti all’estero l’Italia è nota per le sue storiche divisioni interne. Le stesse hanno permesso a Rudyard Kipling nel suo riassunto caratteriale dei popoli di dire “Un Italiano? Un bel tipo. Due Italiani? Un litigio. Tre Italiani? Tre partiti politici”. Ora si tratterà di vedere alla prova dei fatti la vera unità di intenti.

L’occasione è stata anche buona per fare notizia con alcune affermazioni che hanno causato l’apertura dei titoli di giornali non solo Italiani. Questa volta non è stato il Presidente del CONI Giovanni Malagò , campione dell’interventismo dialettico, ma il Sindaco Ignazio Marino quando, esaltando l’aspetto storico della Candidatura di Roma, ha proposto di “Consegnare le medaglie nell’anfiteatro del Colosseo” con tutta una serie di immagini/idee molto attraenti.  A lui ha fatto eco il Presidente della Regione Nicola Zingaretti e soprattutto l’Assessore ai grandi eventi, Alessandra Cattoi, nel proporre “che alcuni monumenti storici potessero essere convertiti in siti Olimpici per il periodo dei Giochi.”

La proposta di fare le premiazioni del Colosseo ha permesso al Presidente del CIO Thomas Bach, famoso per il suo humor, di commentare “Una bellissima idea. L’importante è che poi non arrivino anche i leoni”.

L’idea delle premiazioni al Colosseo, come detto, ha colpito molto l’attenzione dei media Italiani ed Internazionali. Sono cose che a due anni di distanza servono per fare notizia. Ma poi è necessario che i nostro politici e soprattutto i neofiti giornalisti Italiani sappiano quanto questo è fascinoso ma estremamente difficile.

Sono tanti i motivo per cui un’operazione del genere non può essere generalizzata. Forse si potrebbe fare per alcune discipline sportive, vedasi la lotta, ma è di fatto impossibile generalizzarlo. E spieghiamone i motivi.

Il primo è quello logistico. Si parla di una Candidatura molto diffusa sul territorio Romano. Portare i vincitori dai loro luoghi di gara al Colosseo è di per sé un’impresa non facile. Ma anche se questo potesse essere superato vanno evidenziati altri aspetti. Molte discipline sportive (vedi Nuoto ed Atletica) hanno atleti che gareggiano a più eventi e quindi vinta una medaglia devono pensare alla gara successiva, spesso prevista la mattina dopo. Ancora, non è facile spiegare a chi ha comprato il biglietto per assistere ad una finale che non gli sarà possibile assistere alla relativa premiazione con l’emozione dell’inno Nazionale e dell’alza bandiera. Il costo del biglietto si giustifica spesso anche per questo. Le stesse televisioni considerano le premiazioni delle gare Olimpiche un plus a cui non possono rinunciare, soprattutto quando queste avvengono immediatamente nel contesto del campo di gara e non ore dopo. Ancora va considerato che l’attuale programma Olimpico prevede una media di circa 20 medaglie giornaliere. Una premiazione cumulativa, molto affascinante al Colosseo, richiederebbe circa 7 ore !

Va ricordato che anche nei Giochi Invernali di Torino, la centralizzazione delle Premiazioni nella famosa Medal Plaza ha dovuto segnare limitazioni ed eccezioni. Va ricordato come negli sport invernali (specialmente nello sci alpino) l’assegnazione delle medaglie sul campo gara, rischi il più delle volte di svolgersi, visto il sistema di gara in cui tutti devono arrivare al traguardo, ore dopo la reale conclusione delle gare con il pubblico già sfollato.

Per tutti questi motivi, pur essendo bella l’idea, va per ora messa nel cassetto e studiata solo una volta che sono state scelte le sedi di gara. Infatti non va dimenticato che tale proposta non troverebbe grande favore da parte delle Federazioni Internazionali, di cui molti Presidenti membri votanti del CIO, per il loro ben noto e criticabile egoismo e protagonismo. Tale idea li vedrebbe espropriati a casa loro.

Ho invece notato poca attenzione ad una notizia arrivata dalla Germania dove il Governo Tedesco ha stanziato 30 milioni di euro a favore della Candidatura di Amburgo. Il tutto a coprire oltre il 55 % dei costi della Candidatura Tedesca, fissato ad oggi ad un importo di 55 milioni, con il resto a carico delle istituzioni locali (Lander e Città) e di privati. Come regge questo con i nostri 5/7 milioni budgettati da Roma 2024?

Durante la kermesse romana mi è stato chiesto da molti (Presidenti di Federazione e Giornalisti) come vedevo la Candidatura di Roma 2024. Ho risposto che la vedo come una piramide rovesciata, poggiata sull’apice della piramide e con la base rovesciata in alto. Certo si tratta di un apice molto forte (Presidente della Repubblica, Presidente del Consiglio, Presidente del CONI, un carismatico Presidente della candidatura, Sindaco e Presidente della Regione che seguono al momento a ruota, insieme ai Membri Italiani del CIO) ma senza una solida base. E’ noto che una Candidatura per essere credibile e solida deve nascere dal basso. Speriamo che ciò arrivi presto e che la rotazione della piramide non provochi sismi. Sarebbe un peccato perché mai come questa volta vista la situazione generale delle Candidature, Roma ha la possibilità di vincere.

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2 Commenti
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Marguerite de Merode
26 Giugno 2015 8:34

Si lasciasse il collosseo in pace, per carità!

Manù Selvatico Estense
24 Giugno 2015 18:38

Basta che vinca il migliore, purché sia Roma e non Parigi!!!!!