ROMA: Il Colosseo Quadrato e Fendi: quale accordo?

Qualche tempo fa parlavamo del recupero a Roma del terminal dell’Ostiense, scellerata idea di creare un terminal per l’aeroporto di Fiumicino in una zona dove non c’erano mezzi di comunicazione! E parlavamo di come Oscar Farinetti ne aveva creato un centro del buon cibo e del buon gusto e trainato tutto il quartiere nell’apertura di nuovi ristoranti, locali e ristrutturazione di immobili.

Qualcosa di simile ci aspettavamo per lo splendido “Palazzo della Civiltà Italiana” dell’Eur che giaceva inutilizzato da molti decenni.

Ora il gruppo Fendi che fa parte della catena francese di Bernard Arnault lo ha affittato dall’Ente Eur per 15 anni al “modesto” canone di 240.000 euro al mese.

L’accordo tra l’altro è quello di organizzare nel vasto piano terra una serie di mostre ed infatti ad ottobre, insieme all’inaugurazione degli uffici e laboratori Fendi si inaugurava la bella mostra “Una nuova Roma – Eur e il Palazzo della Civiltà Italiana” che però ha chiuso il 7 marzo.

Il 21 marzo su “Affari & Finanza” leggiamo che lo spazio sarà aperto solo dal 20 al 22 maggio per una mostra sulla vocazione artigiana di Fendi e di altre firme del lusso come Acqua di Parma – Loro Piana – Berluti ecc. e per visitare la mostra bisognerà prenotarsi on line.

Siamo comunque contenti che Fendi abbia scelto Roma come suo quartier generale, la griffe nasce a Roma ed è giusto che qui svolga molte delle sue attività anche filantropiche come il restauro delle 4 fontane e della Fontana di Trevi, l’apertura di un albergo di gran lusso e di un ristorante giapponese con casa madre a Londra.

La Storia del Palazzo della Civiltà Italiana inizia alla fine degli anni Trenta quando Mussolini decide di costruire per la grande Esposizione Universale del ’42 un intero nuovo quartiere.

Il progetto del Colosseo quadrato, come viene chiamato comunemente, presentato sotto la direzione di Marcello Piacentini, con disegni di  Giovanni Guerrini, Ernesto Bruno La Padula e Mario Romano, che si ispirarono all’urbanistica classica romana, è alto 60 metri in cemento armato, ricoperto completamente di travertino e ornato da numerose statue. Su ogni lato la scritta “Un popolo di artisti di eroi di santi di pensatori di scienziati di navigatori di trasmigratori”, grande frase di effetto dello stesso Mussolini.

Venne inaugurato non finito il 30 novembre del 1940 con gran risalto nella stampa nazionale ma purtroppo l’inizio della guerra non permise ne’ lo svolgersi dell’Expo ne’ la fine dei lavori che ripresero solo nel dopoguerra. E’ stato solo nel 1953 che il palazzo aprì temporaneamente per l’Esposizione Internazionale dell’Agricoltura e poi fu utilizzato saltuariamente dalla Federazione Nazionale Cavalieri del Lavoro.

Ora attendiamo fiduciosi l’inaugurazione della”nuvola” di Fuksas che dopo molti rimandi speriamo possa aprire presto così da avere una bella e nuova sede per la FIERA di ROMA …e di questo ne parleremo nelle prossime puntate.

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2 Commenti
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Gio Brighi
30 Gennaio 2020 17:36

Solo un popolo che ha dimenticato la sua grandezza ha potuto locare ad uno straniero il luogo nato per celebrare la Civiltà italica.
80 anni di antifascismo “de noantri” e fiumi di veleno hanno portato questa ridicola Repubblicuzza a trasformare un luogo di culto in una bottega di borsette!
Come dire: andare a Parigi e chiedere al Governo francese di appendere la “Punto” alla struttura della Tour Eiffel! A calci nel sedere ci rispedivano a Ventimiglia.
Sulle scalinate del “Palazzo”, le maschere di Eschilo, sarebbero a loro agio, il luogo ha la potenza per reggere una Tragedia greca!
Metafisico, spietato più di una tela di De Chirico
Set dove mettere a nudo l’anima umana, dove accogliere visitatori alieni!
Questo è il “mio” Palazzo!
Ma un inqualificabile poltronista qualunque, presidente dell'”Ente Eur” lo ha affittato ai Francesi, come una stalla!

Dio non lo perdoni!

Reply to  Gio Brighi
1 Febbraio 2020 19:12

Giuste le sue osservazioni, anche noi dicevamo tra l’altro che Fendi si era accordata con Ente Eur per fare mostre tutto l’anno, ma non se ne vede traccia.
Hanno iniziato ma poi tutto è finito presto!
Grazie e seguiti a leggerci.
Lucilla Crainz