SCIENZE: Geni recettori olfattivi e gustativi, micro bioma: un mondo da esplorare

Quanti sono gli odori che siamo in grado di distinguere e identificare con il naso?

Geza Shoen, uno dei più famosi nasi al mondo

Non ce lo siamo mai domandati ma potremmo restare sorpresi nell’apprendere che una persona normale ne distingue circa 10.000 mentre un professionista può arrivare a discernere fino a 100.000 odori diversi! Negli animali invece pare che il naso più fine lo abbia l’elefante arrivando a distinguere 2000 odori diversi.

Il senso dell’olfatto è uno dei nostri legami più potenti col mondo fisico. I nostri nasi contengono milioni di recettori olfattivi che permettono di distinguere tra gli odori.
Quando odori una rosa o un piatto di stufato di manzo, il cervello sta rispondendo alle molecole odorifere che sono entrate nel naso e bloccate su questi recettori.

La data di inizio dello studio degli odori può essere situata nella seconda metà del 700. L’identificazione dei geni  “recettori olfattivi” è invece relativamente recente: è avvenuta solo nel 1991 (e questa scoperta ha meritato il premio Nobel allo scopritore); ne sono stati identificati circa 950.

La cosa curiosa è che dopo essere stati identificati, negli anni successivi ne è stata individuata la presenza in praticamente tutto l’organismo umano: nei muscoli, nel fegato, nei reni, nei vasi sanguigni e perfino nello sperma maschile!
Ma che ci stanno a fare lì dei “recettori olfattivi”? Certamente non a identificare degli effluvi!
Alcuni ricercatori hanno ipotizzato che per lo più siano avanzi evolutivi le cui funzioni precedenti sono state perse nel tempo. Altri invece hanno cercato di indagare ulteriormente sull’argomento.
In buona sostanza un “recettore olfattivo” non è altro che un centro di “identificazione” chimica: ciascun recettore è specifico per un singolo odorante o per un gruppo molto ristretto di molecole!

Quando di prima mattina ti bevi un caffè i “recettori olfattivi” presenti nel tuo fegato non identificheranno certo l’aroma della miscela di caffè che hai utilizzato ma rileveranno la variazione della concentrazione di molecole chimiche presenti nel tuo sangue e forniranno all’organismo le istruzioni conseguenti.
Studi approfonditi sono stati fatti sui reni, che come noto sono i centri di controllo “chimico” dell’organismo. Si è scoperto che nei reni è presente un particolare gene “recettore olfattivo”  e si è evidenziato che se questo gene viene eliminato l’organismo manifesta rapidamente problemi renali che coinvolgono il tasso di filtrazione del sangue e la produzione di renina, l’ormone che stimolando la costrizione dei vasi sanguigni aumenta la pressione sanguigna qualora questa sia troppo bassa.

In altri termini questi geni  “recettori olfattivi” sono “specializzati” per “molecole” particolari e svolgono compiti diversi a seconda del contesto nel quale si trovano: dal “segnalare” al cervello l’odore al regolare la pressione sanguigna ecc.
Ma oltre ai “recettori olfattivi” sono stati identificati anche dei “recettori gustativi” (“recettori di amaro” e “recettori di dolce”) presenti soprattutto, ma non solo, sulla lingua. Anche questi “recettori” si rivelano presenti in altre parti del corpo avere funzioni importanti ancora in corso di definizione.
Qual il messaggio che possiamo ricavare da queste ricerche?
Che esiste tutto un mondo che ha necessità di essere investigato e del quale conosciamo ancora pochissimo.
I geni recettori gustativi e olfattivi svolgono attività nei confronti delle sostanze chimiche con le quali l’organismo viene a contatto.
Ma c’è anche tutto un mondo “biologico” con il quale l’organismo umano  viene a contatto (quello che si chiama “micro bioma del corpo umano”).

All’interno dei nostri corpi ci sono trilioni di batteri, funghi e altri microrganismi. E’ sempre più evidente che l’equilibrio di questi diversi microbi che abbiamo dentro di noi, così importante per la nostra salute, è “governato” da differenti “geni” disseminati all’interno del nostro organismo, che devono ancora essere identificati.
Il nostro organismo è assai più complesso di quanto mai ci possiamo immaginare.
Quello che sorprende più di tutto è che di fronte a una simile complessità, così armonicamente interconnessa, qualcuno possa ancora pensare che questa si sia sviluppata “per caso” e sia stata organizzata dalla “necessità”: ci vuole proprio una cieca “fede” darwiniana  per crederlo!

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2 Commenti
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Luigi
9 Dicembre 2018 19:51

E’ da alcuni mesi che i miei percettori olfattivi hanno diminuito drasticamente la loro funzione. Percepisco pochissimo gli odori e anche distorti, a discapito anche del gusto.
Ho qualche speranza?

Paola Libera
2 Ottobre 2017 21:15

Molto Interessante.