ARCHITETTURA – Il legno ed altri materiali, saranno il cemento del futuro?

Articolo di Massimo Cestelli Guidi e Carlo Verga

Nei tempi antichi non si guardava certo all’aspetto ambientale. All’epoca di Roma antica le case venivano edificate con pareti murarie portanti e il legno veniva usato molto per realizzare i solai e le scale. A Roma era fortissima la speculazione edilizia, nascevano palazzi di più piani in ogni dove e di altezze di 18/20 metri. Tra il Pantheon e piazza Colonna fu costruito il primo “grattacelo” del mondo si chiamava Felicula, l’insula Felicles  l’altezza non è data di sapere ma sembra certo oltre i 25 mt.La gente veniva apposta da tutta la Penisola ad ammirarlo e perfino Tertulliano che raggiunto, in Africa, dalle notizie di questa straordinaria costruzione ne aveva tratto spunto per predicare contro gli eretici valentiniani diceva che questi, nel tentativo di avvicinare la creazione sino a Dio creatore, avevano trasformato «l’universo in una specie di grande palazzo mobiliato» con Dio sotto i tetti (ad summas tegulas) con tanti piani quanti ne aveva a Roma l’insula Felicles.
In tempi moderni, purtroppo, il calcestruzzo e l’acciaio hanno preso il posto del legno e in parte della muratura, hanno fatto il bello e cattivo tempo cementificando le nostre città, le campagne, le coste.
Oggi qualcosa sta cambiando, siamo più attenti all’ambiente e tutti sono alla ricerca di materiali meno inquinanti. Per forza di cose si torna in qualche modo al legno il cui utilizzo al momento è in forte ascesa.
Molti sono i sostenitori di questa nuova filosofia: a differenza della produzione di acciaio e calcestruzzo, la lavorazione del legno e a basso inquinamento, non produce grandi quantità di anidride carbonica, inoltre ha un impatto visivo e un peso della struttura notevolmente inferiore ai due concorrenti, e anche, è molto più stabile in caso di terremoti. In Italia i nuovi edifici costruiti in legno sono 3200 in crescita del 9,9 % rispetto all’anno precedente. Il primo posto lo detiene la Germania, poi Regno Unito e Svezia.

Si parla poi dei nuovi palazzi alti fino a 50 mt e i maggiori paesi dove verranno costruiti sono la Francia, l’Austria e la Norvegia. A Jesolo però, in provincia di Venezia, si costruisce l’edificio in legno più alto d’Europa: la Cross Lam Tower, alta 47 metri e mezzo: 105 tonnellate di abete per realizzare 28 appartamenti verticali.
Personalmente (M.C.G.), preferisco come materiali strutturali per l’edilizia la vecchia muratura ed il legno rispetto al cemento armato e all’acciaio. Il legno in particolare, molto utilizzato in America nel passato, meno in seguito, anche per motivi ecologici, per non depauperare troppo le foreste. Il “legno nuovo” (già in uso da tempo) è costituito da un tipo “lamellare” materiale ottenuto con colle fortissime, molto più valido strutturalmente del legno naturale perché non risente dell’andamento delle fibre e delle imperfezioni.
Qualche dubbio è per il legno lamellare per edifici molto alti, le strutture portanti di un grattacielo in legno, anche per la ragione che i pilastri occuperebbero troppo spazio ai piani inferiori. Utilizzando il legno si dovrebbero costruire edifici bassi, più umani, non più di 4-5 piani.
Quale esempio va certo segnalata la magnifica struttura in legno lamellare della Fondation Louis Vuitton a  Parigi nel Bois de Boulogne. È un’opera di architettura eccezionale dell’architetto Frank Gehry (già del Museo Guggenheim a Bilbao). Opera del 2014 nella quale Gehry per la base si è ispirato ad un iceberg e per la copertura con struttura in legno lamellare alle vele di una barca anni Venti tipo coppa America. Le strutture in legno lamellare che reggono la copertura sono veramente stupende con magnifici nodi in acciaio.
La copertura è costituita da 35.000 lastre di vetro, particolare prodotte in Italia.

Poi abbiamo la Brock Commons a Vancouver, la torre più alta al mondo, 52,7 m, per la quale si sono utilizzate strutture miste portanti in legno.
Incredibile vedere il time lapse della costruzione della torre!

Un grande sostenitore del legno è Andrew Waugh dello studio di architettura Waugh Thisleton. Il Dalston Works a Londra è il più grande edificio in cross laminated timber. Ha 121 piani (totale dei piani di tutti gli edifici) 10 in ogni corpo, con un peso di un quinto di un simile edificio in cemento. Un’altra osservazione per l’edificio Dalston Works a Londra: l’edificio più alto è di 10 piani circa 33 mt.
Altri materiali che cominciano ad essere utilizzati sempre maggiormente nelle costruzioni, sono i mattoni detti adobe, a basso impianto ambientale ed anche facilmente prodotti in “casa”. In Sardegna si ha una forte produzione di questo tipo di manufatti detti, in quella zona, “ladiri”. I mattoni sono ottenuti con un impasto di terra, acqua e paglia, messi in uno stampo, e poi ad essiccare all’aria aperta sino a completa asciugatura (circa minimo due settimane o un mese).
Per produrre 1 mc d’impasto per ladiri si utilizza 1 mc di terra e 1 mc di acqua, aggiungendo 0,23 % di paglia.

Sono isolanti eccellenti, hanno un forte potere traspirante e di resistenza. All’interno di abitazioni costruite con questo questo genere di “mattoni” si ha di solito un’oscillazione termica di circa due o tre gradi tra il giorno e la notte.

A Teheran, in Iran, troviamo la casa dei 40 nodi, in mattoni di Habibeh Madjdabadi e Ali Reza Mashhadi Mirza, progettata prendendo spunto dalla tradizione  persiana della tessitura dei tappeti, usando i mattoni di facciata infilati in tondini di ferro a uno a uno per creare rientranze, parapetti e giochi di luce.
Una nota giunta poco prima della pubblicazione: l‘Ordine degli Ingegneri con l’Università di Tor Vergata (Roma 2) hanno organizzato una serie di seminari,  per una settimana a Marzo, tutti incentrati sul legno lamellare (strutturale, isolamento degli edifici in legno, ecc.). Evidentemente si prevede di incrementarne l’impiego.

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Elena
8 Marzo 2019 10:02

Molto interessante