COSTUME – Il paradiso dei turisti

Siamo il paradiso dei turisti.
Per questo dobbiamo essere sempre pronti ad accogliere col sorriso e.. in molte lingue. Così tutto diventa più facile per i nostri visitatori e il nostro fatturato sul turismo aumenta insieme alle eventuali note positive sul nostro Paese.
Da anni, in nome di una accoglienza  più che accattivante,  non ci stupiamo più, per esempio, per il fatto che, giunti sulla costa romagnola, si possa pensare di essere invece arrivati in Germania. Le scritte dei ristoranti, delle farmacie, dei negozi sono tutte in tedesco.
Se ne avessimo però la possibilità suggeriremmo di scrivere prima in italiano e poi in una lingua straniera, quale che sia. Ma, per ora, è così.
Se possiamo capire un comportamento del genere per quanto riguarda il turismo, non siamo altrettanto aperti e permissivi per altri settori.
In visita all’ospedale per trovare una amica in difficoltà mi trovo prima ad aspettare, stando ai cartelli indicatori, nella “WAITING AREA” dopo un passaggio nell’”EMERGENCY“. Mi guardo intorno e mi vedo circondata di persone che forse avrebbero più padronanza con un “Sala d’attesa” e un “Pronto soccorso” che con quanto vedono scritto.
L’Ospedale è grande, diviso in padiglioni.
Chiedo alle informazioni in ingresso dove potrebbero aver portato la mia amica che era ricoverata al pronto soccorso,pardon: “EMERGENCY”. In quale reparto posso trovarla.
Mi si dice di andare nella “BORDIRU’, ma meglio chiedere al “TRIAG”.
Non so se dichiararmi stupida, o sconfitta o tutte e due le cosa. Che sta dicendo? Che lingua parla? La mia faccia è un punto interrogativo. Possibile che non capisco nulla? Invecchiamento
velocissimo?
Trovo finalmente il TRIAGE e  lì rivolgo la mia richiesta. Dove devo andare?
Attraverso il vetro l’addetta mi dice “FOLD TINTARIA”.
Credo di non aver capito bene e le chiedo di ripetere. Questa volta mi arriva “OLD ZINGARIA”. Nella mia mente immediatamente collego il nome a sfrenate danze ungheresi di vecchi ballerini. Che stranezza aver  chiamato così un padiglione medico. Una ventata di vitalità. Forse un primario appassionato di Brahms?
Mi metto in cerca. Nessuna delle indicazioni scritte mi indirizza però a questo posto dal nome esotico. Mi sembra di continuare a girare a vuoto senza speranza di successo.
Sconsolata mi rivolgo ad una infermiera che ha l’aria gentile e paziente. Le sussurro timidamente e senza alcuna convinzione: “OLD ZINGARIA”. Un sorriso di risposta e “Signora La Holding Area (da old zingaria) si trova al primo piano del corridoio in fondo. Deve superare il Triage, dopo la Boarding room (da bordirù con accento sulla u) .
La trovo finalmente  la mia amica dopo questa caccia al tesoro. La abbraccio esausta:
“Dr. Livingstone I suppose!”
Tornata a casa sono curiosa di andare più a fondo sul linguaggio ospedaliero con cui mi sono appena scontrata. Per cui:
al  TRIAGE si possono chiedere informazioni  per un FAST TRACK. Se la BOARDING ROOM   ha un OVER CROWDING si crea un ACCESS BLOCK dovuto all’INPUT,  per cui ci si augura che avvenga un OUT PUT.
In parole nostre:
all’ufficio smistamento ammalati (TRIAGE) si possono chiedere informazioni su un percorso veloce al reparto (FAST TRACK). Se lo Stazionamento in emergenza (BOARDING  ROOM) ha un affollamento oltre misura (OVER CROWDING) si crea una indisponibilità di posti letto (ACCESS BLOCK) dovuto all’eccessivo contemporaneo afflusso di utenti di pronto soccorso (INPUT). Per cui ci si augura una dimissione di alcuni pazienti dal pronto soccorso (OUTPUT).

Per tutti i parenti degli ammalati in visita si consiglia vivamente un corso accelerato di inglese scritto e parlato. In questo caso  non quello di Oxford bensì quello infarcito dei tanti nostri accenti regionali. Per ora ho trovato solo una parola in francese, triage, ma non è mai troppo tardi. Ci possiamo organizzare.

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