TECNOLOGIA – Elon Musk

Elon Musk un genio?
Certo uno degli imprenditori tra i più ricchi del mondo, spavaldo, arrogante ma certo un pozzo di idee, progetti e realizzazioni. Vorrebbe cambiare il mondo, ridurre il riscaldamento globale con le energie rinnovabili, stabilire una colonia su altri pianeta per ridurre il rischio di una estinzione umana. Il suo progetto più importante sul quale girano poi tutti gli altri, la Tesla, la prima auto interamente elettrica e per la quale progetta stabilimenti in Germania e in Cina. Un personaggio particolare, un novello Leonardo?
È nato a Pretoria in Sud Africa nel 1971, un ragazzino chiuso, “bullizzato” dai suoi compagni di scuola, all’eta di 10 anni sviluppa una passione per i PC studia  e impara da solo i metodi di programmazioni del proprio “commodore”.
A 12 anni realizza il videogioco chiamato Blastar, che ha venduto alla rivista PC and Office Technology per circa 500 US $.
La sua ferma volontà, fin da giovanissimo, è di trasferirsi Negli Stati Uniti, pensa e vede l’America come il solo paese dove sono possibili grandi cose. Ci riesce, ancora 17enne si trasferisce in California e ottiene la cittadinanza americana.

A 24 anni costituisce la Zip 2 che vende a Compaq nel 99, con i soldi ottenuti lancia due società che poi diverranno Paypal, vende quest’ultima a Ebay per 1,5 miliardi di dollari.
Con il ricavato fonda la Tesla, la prima auto interamente elettrica.
Nel giugno 2002 a 31 anni, costituisce la Space Exploration Technologies Corporation (Spacex) azienda che progetta e costruisce aeronavi e razzi spaziali. Il 22 maggio 2012, la Spacex effettua il lancio di una capsula Dragon sul proprio vettore Falcon 9, che il 25 maggio attracca alla Stazione Spaziale Internazionale diventando l’unica compagnia privata al mondo a riuscire in quest’impresa.

Nel 2006 fonda la SolarCity una compagnia specializzata in prodotti e servizi legati all’energia solare.
Poi la Gigafactory 2, completata nel 2017 che è più grande centrale solare negli Stati Uniti ed è anche il maggior produttore mondiale di pannelli solari.
Assolutamente infervorato dai suoi successi diretti ad un mondo attento al risparmio energetico e all’inquinamento, costituisce l’Hyperloop per un sistema futuristico di trasporto ad alta velocità, una alternativa a navi, aerei, automobili e treni. Secondo tale progetto un Hyperloop navigherebbe su un cuscino magnetico con particolari caratteristiche che consentirebbe al veicolo di raggiungere velocità vicino ai 200 km ora. Il problema il costo per la realizzazione finale adatta al trasporto passeggeri verrebbe a costare quasi 8 miliardi di dollari.
Il primo test pubblico è stato effettuato nel maggio 2016 nel deserto del Nevada. Un piccolo vettore della lunghezza di 3 metri è stato testato, raggiungendo la velocità di 187 km/h
Nel 2016 costituisce The Boring Company, un’azienda di infrastrutture e di costruzione di tunnel, con lo scopo di creare una rete di tunnel sotterranei per ridurre il traffico. Attualmente sono in programma dei tunnel in alcune delle città americane più grandi.
Tempo forse ne ha tanto… quindi pensa anche all’intelligenza artificiale, costituisce la OpenAI (no profit) che progetta lo sviluppo di un’intelligenza artificiale sicura e benefica per l’umanità e contrasti le grandi aziende le cui ricerche e sviluppi sono interamente dedicate agli utili che ne potrebbero derivare.
Nel luglio 2016 Musk costituisce la Neuralink, una startup di neuro tecnologie per collegare il cervello umano con l’intelligenza artificiale. Vorrebbe creare delle interfacce che possano essere impiantate nel cervello umano, servirebbero  per migliorare la memoria e anche consentire il collegamento diretto con i dispositivi informatici.
Certo Elon Musk è un personaggio enigmatico, testardo pieno di capacità, furbizia, intuizione. Qualche colpo andato a vuoto e le sue eccentricità gli procurano spesso dei problemi, in diretta web si è presentato, qualche tempo fa, fumando uno spinello e bevendo whisky mentre la sua società perdeva il 6% pari a 3,1 miliardi di dollari. Grandi proclami e grandi ritrattazioni su progetti a volte impossibili ma i suoi azionisti sono fedeli, gli credono, investono nelle sue società ed il valore, per quasi tutte, continua a crescere tra alti e bassi. Qualche settimana fa è trapelata la notizia (voluta o non) che nel 2030 gli utili della Tesla sarebbero schizzati in su di diversi miliardi di dollari. Il valore delle azione è salito del 38% per poi riscendere il giorno dopo, appurata la notizia priva di ogni fondamento…del 20%.

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MARCO
6 Marzo 2020 18:51

Molto interessante.