COSTUME – Istruzioni per l’uso

Elogio alla vecchiezza!
Molto è stato scritto sull’argomento…ma noi ci siamo fatti il nostro elenco.
Il “grande vecchio” deve avere dalla sua parte una buona salute e una testa ancora funzionante. Ma questo spesso non è un caso: quel burlone di Bertrand Russell diceva che prima cosa “scegliere dei genitori e dei nonni di buona salute”, poi aggiungere un lavoro sul proprio fisico e sulla propria mente.
Il cervello è un muscolo e se non si usa tende ad atrofizzarsi.
Detto questo ho analizzato i grandi vecchi di mia conoscenza e che ho avuto modo di seguire.
Prima regola: non parlare dei tuoi malanni ma chiedere come prima cosa: “Come stai?”
E interessarsi agli altri.
Seconda regola: essere generosi. Ad una certa età si tende ad essere un po’ avari. Molto male… ogni volta che andavo a trovare un mio zio mi faceva sempre trovare un mazzo di fiori.
Terza regola: aver studiato e letto molto durante gli anni  così da poter essere di riferimento alle nuove generazioni. Per esempio mio padre ha aiutato a fare le tesi di tutti e 5 i suoi nipoti che si sono poi laureati con 110 e lode.
Quarta regola: essere di riferimento per alcuni argomenti. Esempio: prima di andare ad un concerto o anche ad una mostra chiamavo uno zio che in 10 minuti mi dava delle dritte per fare a me ignorantona una splendida figura.
Quinta regola: fare qualcosa per gli altri. In Italia abbiamo un’alta percentuale di persone che si occupano di volontariato. Tante sono le categorie e si può scegliere tra quello che ci è più congeniale.
Ultima ipotesi creare qualcosa di nuovo come ha fatto 10 anni fa un certo Carlo Verga con la rivista on line La Lampadina, ne avete forse sentito parlare?

Attendiamo i vostri commenti.

Subscribe
Notificami

2 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
Sveva Gilardini Paterno
10 Febbraio 2021 18:39

Sono d’accordo su tutte le regole specialmente l’ultima! Fare cose nuove è sicuramente molto importante. Viva Carlo che l’ha fatto! Ma anche solo cambiare la strada che si fa ogni giorno! ma aggiungerei un’altra regola: lavorare la memoria attraverso dei giochi intelligenti come il bridge, imparando poesie, cantando le parole delle canzoni che amiamo, facendo la settimana enigmistica…

Lucilla
Reply to  Sveva Gilardini Paterno
11 Febbraio 2021 12:56

Giusto Sveva, ho provato mille volte ad imparare il bridge… troppo difficile per me! Ora ho un cd per sviluppare la memoria: inizia con le stazioni della metropolitana di Roma… troppo noioso!