ARTE – Tracey Emin e gli Young Artists


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Ci dovrebbe essere qualcosa di rivelatorio nell’arte. Dovrebbe essere completamente creativa e aprire porte a nuovi pensieri ed esperienze» affermava l’artista inglese Tracey Emin, alla quale la Fondazione Palazzo Strozzi dedica una grande mostra a partire dal 16 marzo prossimo.
Emin è conosciuta per le sue opere intense ed emotive, spesso cariche di una forte potenza autobiografica, che spaziano dalla pittura alla scultura, fino alla fotografia, offrendo uno spaccato sincero delle sue esperienze e emozioni personali. Membro di spicco dei Young British Artists (YBA), un movimento che ha preso piede tra la fine degli anni ’80 e i primi anni ’90, Emin ha guadagnato notorietà grazie alle sue opere provocatorie legate al proprio vissuto, diventando una voce audace e senza compromessi nel panorama dell’arte contemporanea.
Il termine YBA si riferisce a un gruppo di artisti britannici emersi tra la fine degli anni ’80 e gli anni ’90, che hanno rapidamente guadagnato un ruolo di primo piano nell’arte contemporanea, diventando protagonisti della scena artistica internazionale, tra applausi e polemiche. Conosciuti per la loro audace sperimentazione e per l’approccio provocatorio, sfidano le convenzioni tradizionali sull’estetica, la moralità e il ruolo dell’artista. Il movimento cominciò a delinearsi alla fine degli anni ’80, soprattutto attorno al Goldsmiths College of Art di Londra, che divenne un terreno fertile per una nuova generazione di artisti, spesso autodidatti o formati in modi che permettevano loro di rompere con gli approcci accademici tradizionali all’arte.
La loro ascesa è legata anche alla visione strategica di Charles Saatchi, il pubblicitario e collezionista che ha promosso questi artisti attraverso mostre significative, come la celebre Sensation del 1997. Dopo aver aperto la sua galleria a Londra, a Boundary Road, nel 1985, Saatchi si dedicò con determinazione alla raccolta delle opere di artisti emergenti della scena londinese, inclusi i membri del gruppo YBA. Questo atto di supporto li catapultò sotto i riflettori, trasformando l’energia dirompente di questi giovani talenti in uno dei fenomeni più clamorosi della storia dell’arte contemporanea, nonché del mercato dell’arte.
Alla visibilità assicurata da Saatchi, si aggiunge la natura decisamente non convenzionale di molte delle loro opere, che affrontano temi sociali e politici scottanti con un audace spirito di rottura. Gli YBA non furono più solo giovani artisti in ascesa, ma divennero icone del panorama artistico internazionale, con il loro nome che divenne sinonimo di successo e innovazione.
In questo contesto, Tracey Emin, conosciuta per la sua arte profondamente personale e confessionale, presenta un lavoro che illustra la sua vita segnata da traumi personali: un’infanzia difficile marcata da una violenza sessuale e da un aborto.
La sua arte diventa una vera e propria provocazione, spesso sotto forma di insegne al neon, installazioni, disegni e persino ricami, che invitano lo spettatore a entrare nei recessi più privati della sua vita.
Ottiene notorietà con opere come My Bed (1998), che raffigura il suo letto non rifatto, circondato da oggetti personali come preservativi e mozziconi di sigaretta, suscitando sia scandalo che ammirazione. Oppure con Everyone I Have Ever Slept With 1963–1995, una tenda ricamata con i nomi di tutte le persone con cui aveva avuto rapporti intimi, e The Last Great Adventure Is You, una riflessione sulla propria mortalità. In tutta la sua vita d’artista, intraprenderà un dialogo profondo, spesso doloroso, sui temi della connessione umana, della sessualità, dell’amore e della perdita.
La sua eredità va ben oltre le sue opere, ispirando una nuova generazione di artisti a esprimersi senza paura, ad abbracciare la vulnerabilità e a sfidare le convenzioni che limitano le donne, sia nel mondo dell’arte che nella società.

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Gustavo delli Paoli
4 Febbraio 2025 19:22

Il coraggio di dire e mostrare tutto di sé, senza pudore e senza i limiti convenzionali, può produrre una forma di arte che smuove le coscienze e interpella la società. Sicuramente un’artista interessante.