Pig di Matilde Pratesi
Casa editrice: Corsair (Little, Brown Book Group) Hachette UK
Uscita: 1 maggio 2025
Lingua: Inglese
Premio: Finalista al Caledonia Novel Award
Pagine: 336
Un libro potente, ma profondamente toccante. Una lettura ideale per chi ama la narrativa psicologica, i personaggi femminili complessi e le storie che scavano sotto la pelle. Con il suo romanzo d’esordio, Pig, Matilde Pratesi entra con forza nella scena letteraria anglosassone, proponendo una storia sulla perdita e sul recupero dell’identità. Un romanzo sensibile e splendidamente scritto. La scrittura di Pratesi appare affilata e profondamente empatica. Per essere un’opera prima, è sorprendentemente matura e ricca di risonanza emotiva.
Pig è una discesa nell’ossessione e nella manipolazione, ma anche un racconto di resilienza silenziosa e di connessioni inaspettate. La protagonista, Vale, vive a Londra e condivide il suo appartamento con Clara, una coinquilina che si presenta come amica, ma esercita su di lei un controllo totalizzante. Assistiamo allo svolgersi graduale di un potente percorso di riscoperta di sé. Fin dalle prime pagine, la storia ci trascina nel mondo crudo e inquietante di Vale.
Attraverso la sua relazione tossica, il personaggio si rifugia in un’ossessione insolita per i maiali, elencandone le razze per placare l’ansia.
Questo interesse, all’apparenza bizzarro, diventa il cuore pulsante del romanzo: una metafora della sua marginalità, ma anche della sua forza. Il percorso personale di Vale si sviluppa con potenza emotiva e profondità psicologica.
Pig è un romanzo disturbante, affascinante e intensamente commovente. Le difficoltà di Vale risultano dolorosamente reali, in una storia che continua a risuonare nel lettore molto dopo l’ultima pagina.