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Martedi 26 giugno 2012

Ciao,
oggi la nostra Lampadina si accende su:

La Lampadina - n. 7
Giugno 2012

Abbiamo compiuto sei mesi, Voi Lettori siete raddoppiati, ci seguite con interesse e curiosità e noi...
Vi avevamo promesso qualcosa… e ogni promessa va mantenuta: è nato
il sito www.lalampadina.net.
Qui di seguito una breve descrizione del nostro nuovo sito


FINANZA: i Quaranta che muovono il mondo
Chi decide per noi o influenza scientemente le nostre scelte?

Ansia da contrattazioneQuanti sono quelli che con un click possono muovere migliaia di miliardi di dollari su qualsiasi piazza finanziaria mondiale e influenzarla pesantemente?
“Il sole 24 Ore” qualche giorno addietro, ne enumerava quaranta: muovono enormi masse di denaro e con i loro reports possono condizionare l’andamento delle borse e le situazioni economiche di grandi aziende e di paesi sovrani. Pensate ai maxi fondi, il maggiore è Black Rock (ishares) gestisce 3.500 miliardi di dollari (una volta e mezzo il PIL Italiano), le grandi banche, Barclays insieme alla HSBC ne gestiscono circa 4500 miliardi. Nella lista dei Quaranta non entrano poi i fondi pensione che, secondo McKinsey, gestiscono nel mondo, 25.000 miliardi di dollari, gli assicurativi 16mila miliardi, i fondi sovrani 5mila miliardi e cosi via. Oltretutto, molti di questi gruppi finanziari sono connessi l’uno con l’altro da legami societari, a volte consistenti. I loro reports emessi con una stringente regolarità sono, in moti casi, a uso e consumo dell’istituto che li emette.
Qualche sospetto, quindi, su fluttuazioni, cambiamenti di mercato, etc è più che legittimo. Gli esperti della Black Rock rifiutano ogni dubbio in proposito: ogni portafoglio, dicono, è analizzato con sistemi di gestione rischi assolutamente asettici, scompongono solo il rischio senza altre valutazioni. Non ci dicono però, che la determinazione del rischio dipende dai parametri impostati e questi, a seconda dei casi, hanno come risultato di influenzare pesantemente ogni tipo di investitore, determinando notevoli movimenti di valori verso l'uno o l'altro investimento.
Un'altra teoria ci dice che i reports, i pareri etc, quando così numerosi e spesso contrastanti tra loro, portino a formare un mercato compensativo e di una certa stabilità. Vero? Difficile poterlo dire noi poveri spettatori, attoniti, alle vicissitudine finanziarie del mondo.Orso e toro
Al di fuori dei Quaranta “manovratori”, consideriamo che ci sono le agenzie di rating !! … Che sono i più famosi valutatori, non investono, non muovono masse di denaro, non rischiano niente, ma hanno una fortissima incidenza sia su gli investitori istituzionali, che sui privati e sui sistemi finanziari d’interi paesi. Un esempio, il più semplice che ci fa capire quale potenza anno: qualche settimana fa la Norvegia seguendo reports e valutazioni di agenzie di rating, ha deciso di eliminare dai propri portafogli le obbligazioni portoghesi, irlandesi e naturalmente greche e per quanto riguarda le obbligazioni italiane e spagnole, di diminuirle del 50%!
Pensate dove andrebbero lo spread e l’economia di quel paese nel caso a seguito dei reports delle agenzie di rating, i ”Quaranta” decidessero insieme, ma basterebbe in parte, di dove disinvestire…
Carlo Verga

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PITTURA/STORIA: Papirio e le matrone romane a Palazzo Braschi
Come da un quadro si possono scoprire divertenti aneddoti di storia romana

Poco reclamizzata dal Comune di Roma, è in questi giorni in esposizione eccezionale al Palazzo Braschi (visite Martedì-Domenica ore 10.00-20.00), dopo un lungo restauro che ha eliminato gli scempi dei restauratori precedenti, "la Resurrezione di Lazzaro" di Caravaggio, una delle opere più importanti dell’ultimo periodo dell’artista, mai esposta prima a Roma: la mostra termina il 15 luglio dopo di che l’opera tornerà a Messina.
Nel ripercorrere le sale di questo interessante museo minore, sono stato attratto dal soggetto di un piccolo dipinto del fiammingo Frans Frankner il giovane, dal titolo “Assembramento di donne davanti al Campidoglio” (inizio XVII sec.).
Assembramento di donne davanti al CampidoglioIncuriosito sono andato a ricercane le fonti su “Le Notti Attiche” di Aulo Gellio, giurista e scrittore romano (125 - 180 d.C.). Nella sua opera unica Gellio ci ha tramandato una storiella gustosissima immortalata appunto dal pittore fiammingo. Il giovane Papirio, adolescente figlio di un senatore romano, era uso accompagnare il padre in Senato. Un giorno venne discussa una legge molto delicata e importante, ma poiché non si riusciva a venirne a capo, si decideva di rimandarne la discussione al giorno successivo, raccomandando il massimo riserbo affinché la notizia non trapelasse finché la decisione venisse presa e la legge promulgata.
Tornato a casa, il giovane Papirio venne interrogato dalla madre sull’oggetto della discussione ma il giovane oppose un fiero rifiuto, spiegando che la notizia doveva restare riservata. A seguito della petulante insistenza della madre, Papirio decise di inventare sui due piedi un argomento “delicato” e di confessarlo alla madre, con l’indicazione di conservare il segreto.
“Si discuteva – raccontò Papirio - se sia nell’interesse della collettività e di Roma permettere alle donne romane di avere due mariti oppure consentire che due donne possano andare in spose allo stesso uomo.”
Naturalmente dopo poche ore tutte le matrone della “Roma bene” erano state informate e la mattina successiva in Campidoglio, all’ingresso del Senato, una folla di matrone sbarrava il passaggio ai senatori che stavano entrando, chiedendo a gran voce che venisse approvata la mozione con cui era concesso alle donne la facoltà di avere due mariti e assolutamente rigettata la mozione opposta, per effetto della quale due donne potevano andare spose allo stesso uomo.
I senatori sulle prime caddero dalle nuvole, ma poi in Senato la questione fu chiarita.
Il Senato lodò la lealtà e l'ingegno del ragazzo, e prese la decisione che da quel momento in poi i ragazzi non sarebbero più potuti entrare in senato con i genitori, tranne Papirio, al quale fu concessa ad honorem la maggiore età ed il cognome "Pretestato" per la prudenza nel tacere.
Ranieri Ricci

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ABBIAMO OSPITI - DESIGN: la Fondazione Bisazza a Montecchio
Nasce vicino a Vicenza la Fondazione Culturale Bisazza per il design e l’architettura -  “Soggetto Mosaico”

Oltre 8000 mq.di superficie espositiva sono dedicati alla cultura delL'entrata della Fondazione design, dell’arte e dell’architettura. Si tratta di una ricca operazione culturale no-profit dell’omonima Azienda leader nel campo del mosaico e delle sue molteplici applicazioni.
Passione, collezionismo, ricerca per la bellezza e per le nuove creatività: questi gli ingredienti principali che hanno spinto i Bisazza a formulare questa iniziativa; un inedito viaggio culturale ricco di storie di personaggi, artisti appartenenti a grandi nomi della creazione contemporanea, che hanno studiato, immaginato e realizzato progetti interamente da formulare –attraverso le soluzioni più innovative- nell’antica tecnica del mosaico.
Un esempio? La celebre “Poltrona Proust”di Alessandro Mendini riedita mediante migliaia e migliaia di coloratissime tessere di mosaico dalle gigantesche dimensioni così come dello stesso spiccano nella rassegna le serie de i grandi “Cucchiai d’argento, delle “Posate”, dei”vassoi”, “Specchiere”: giochi e soluzioni d’arredo, solo per grandi spazi. L’omaggio a Ettore Sottsass consta invece di opere su carta (acquerelli, disegni) assieme a realizzazioni-mosaico destinate al tema “del Viaggio”. L’excursus espositivo continua con le opere uniche di Mimmo Paladino accanto alle quali spiccano con i medesimi soggetti i “Pannelli-mosaico”.
Aspettando Godot di Fabio NovembreSorprendente, divertente e inaspettata l’opera di Fabio Novembre, un’enorme “Maschera realizzata attraverso innumerevoli e lucenti tesserine dorate, di grande e inatteso impatto visivo. In questa nuova Collezione museale non mancano realizzazioni di Sandro Chia, dello Studio Jobs, di Patrizia Urquiola sino ai designers Marcel Wanders e tanti altri.
Una parte della Fondazione, quella relativa ai 2000mq. è stata pensata invece per una serie di mostre, esposizioni e istallazioni itineranti a rotazione: scambi e collaborazioni continue con tutte le istituzioni e musei del mondo.
In occasione dell’apertura ufficiale la Fondazione Bisazza dedica un’importante esposizione dal titolo “Plain –Space” all’architetto inglese Jonh Pawsons celebre per la sua “visione minimalista del design”. La mostra (per la prima volta in Italia) proveniente dal Design Museum di Londra sarà visibile al pubblico gratuitamente sino al 29 luglio.
Nella panoramica espositiva, molte le sezioni e apparati della ricerca architettonica di Pawson: dagli anni ’80 ad oggi ben contrassegnati dalla presenza di moltissimi disegni, bozzetti, progetti, fotografie, video, plastici e prototipi di opere realizzate, senza escludere, gran parte dei suoi oggetti personali provenienti dai suoi archivi. Lo stile di Pawson è “uno stile senza barriere, senza definizioni obbligate”: la stessa sintesi, la stessa filosofia che è alla base della Fondazione-Museo Bisazza nata con questi intenti.
Laura Novello

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ABBIAMO OSPITI - CULTURA: gli Stradivari e le variazioni climatiche
Quando la realtà dei fenomeni fisici diventa quasi poetica...

Accade spesso di recarsi ai concerti d’archi e udire violinisti che suonano, per esempio, violini “Stradivari Marechal Berthier ex Napoleone, Cremona 1716”, oppure “ Pietro Rogeri ex Crepax, Brescia 1717”, o anche “Carlo Landolfi, Milano 1751”, eccetera. Violino Stradivari del 1703
E’ noto che gli strumenti prodotti dai famosi fabbricanti quali Amati, Stradivari, Guarneri, Guadagnini, fra il 17° secolo e gli inizi del 18°, possiedono qualità tonali superiori rispetto a quelli attuali. Molte ipotesi sono state avanzate per spiegare questa peculiarità, ma tutte sono risultate insufficienti. Quella più attendibile fa riferimento a una particolare situazione climatica verificatasi fra il 1645 e il 1715, altrimenti nota come il “Minimo di Maunder (Maunder Minimum)” (Edward Walter Maunder, astronomo, 1851 –1928). Per lungo tempo, gli esperti, hanno dibattuto se il segreto armonico dei suddetti strumenti fosse contenuto nelle vernici speciali o nel trattamento del legno; successivamente tali proprietà sono state attribuite a periodi estesi di lunghi inverni ed estati fredde, grazie alla dendrocronologia, termine derivato dal greco ”dendron”(albero), “cronos”(tempo) e “logos”(discorso), indicante la scienza che si prefigge la ricostruzione delle caratteristiche del tempo attraverso lo studio degli alberi. Tale disciplina si basa sul conteggio e sull’analisi della crescita annuale dei tronchi d’albero, tenendo conto del fatto per cui una determinata specie, in una certa area geografica, è soggetta a una costante crescita degli anelli, i cui spessori cambiano in relazione all’alternarsi delle stagioni e, in particolare, agli eventi climatici che possono verificarsi all’interno delle stagioni stesse e nel luogo ove dimora l’albero. Durante il Minimo di Maunder l’attività solare diminuì e il numero di macchie solari si ridusse grandemente. Studi recenti, evidenziano che durante questo periodo il Sole si espanse e, nel contempo, rallentò la sua rotazione. Si ritiene che un Sole più grande e in lenta rotazione sia anche un Sole più freddo, il quale, di conseguenza, fornisce meno calore al nostro Pianeta.

rateo di crescita degli anelli
La cronologia della crescita degli anelli arborei sviluppata da 16 specie in cinque Paesi dell’Europa centrale. La linea in grassetto mostra la media un decennale che accentua le tendenze nelle basse frequenze. Il Maunder Minimum è indicato nell’area annerita fra gli anni (circa) 1620 - 1715


L’astronomo visse e operò più tardi, ma studiando le cronache dell’epoca, notò che per trenta anni nell’arco del succitato periodo, il numero di macchie solari giunse a 50, invece delle normali 40000 / 50000. Il Maunder Minimum, che ebbe un inizio brusco e subitaneo, coincise con il periodo 1645 - 1715 (70 anni), intervallo più freddo della cosiddetta “Piccola Età Glaciale” (Little Ice Age - LIA), intervallo di tempo compreso fra la metà del 1400 e la metà del 1800, durante il quale in Europa e nell’emisfero settentrionale si registrò un brusco abbassamento delle temperature, con lunghi inverni molto freddi ed estati, anch’esse, fredde.
La Piccola Età Glaciale è visibile nelle opere d’arte dell’epoca; per esempio i laghi ghiacciati che dominano molti paesaggi del pittore fiammingo Pieter Bruegel il Vecchio, vissuto tra il 1525 e il 1569, fra i quali “Jäger im Schnee” (1565), conservato nel Kunsthistorisches Museum di Vienna.
Durante la LIA anche la Corrente del Golfo deviò il suo corso, curvando verso levante a una latitudine molto più bassa e, quindi, privando di calore tutta l’Europa centro settentrionale. Questo periodo fu preceduto da un lungo periodo di temperature relativamente elevate, denominato “Periodo caldo medievale”. Durante la LIA, nel territorio che comprende cinque Paesi, dalla Francia occidentale alla Germania meridionale e all’arco alpino e fra il 1625 e il 1720, il larice, il pino e l’abete accusarono una lenta crescita, caratterizzata da una maggiore densità del legno ed evidenziata da anelli arborei più stretti e compatti: il legno che ne derivò, a causa della sua compattezza e della densità non comune, utilizzato da Stradivari e da altri fabbricanti di strumenti italiani, come quelli sopra citati, possedeva qualità e proprietà acustiche davvero speciali. I fabbricanti di violini sannoCacciatori nella neve - Bruegel il Vecchio benissimo che la qualità del legno fa la differenza nella bontà dello strumento: ad esempio, l’acero è preferito per il dorso, le costole e il collo, mentre l’abete per il “top”. Questi generi possiedono proprietà meccaniche ed acustiche superiori, come la più bassa perdita di energia attraverso l’attrito interno, rispetto ad altri legni. Ad esempio, le cellule dell’abete sono leggere e fisiologicamente semplici, incavate e rigide: qualità essenziali per elevate proprietà acustiche. Stradivari e altri famosi fabbricanti possedevano laboratori vicini tra loro, a Cremona, e usarono, quale sorgente di legno d’abete, quello proveniente dalle vicine foreste delle Alpi meridionali. Uno di questi luoghi fu la nota “Foresta dei violini” nel Parco Naturale Paneveggio, situato nella parte orientale del Trentino. La combinazione unica fra le proprietà del legno, le caratteristiche ambientali e l’oscillazione climatica multi – decadale, influendo sulla crescita arborea, hanno contribuito a produrre le eccezionali qualità acustiche degli strumenti musicali costruiti da Stradivari. Lunghi e freddi inverni ed estati fresche, producono legno che ha lenta crescita e proprietà acustiche ottimali: i fabbricanti cremonesi utilizzarono l’unico legno per loro disponibile: quello, appunto, proveniente dal periodo del Maunder Minimum. La singolare combinazione fra elevazione, topografia, scarse proprietà, nutrienti del suolo e il deterioramento relativamente temporaneo e unico del clima, verificatasi durante il Maunder Minimum, ha fatto sì che i fabbricanti del tempo potessero produrre strumenti dei quali possiamo ancora oggi godere il suono straordinario.  
Gian Carlo Ruggeri

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VIAGGI: Rally dell'Himalaya 2007, "rapiti" in Nepal
Tra auto d'epoca e maoisti nepalesi , un rally sui generis...

..Il 26 marzo lasciamo il Khali Estate, un piccolo albergo di montagna circondato da pini, situato a circa 2mila metri di altezza. Questo chalet di montagna, fondato nell'Ottocento da Sir Henry Ramsay nel parco Nazionale di Binsar divenne noto perché il Mahatma Gandhi vi costruì un luogo di meditazione e romitaggio, ashram in sanscrito, e lo chiamò "Shail Ashram". In mezzo ad alberi di pruni e pesche, la famiglia Nehru vi passò lunghe vacanze.
Una tranquilla strada nepaleseIl Tibet era al nord, il Nepal a est e la vista della catena dell’Himalaya ci lascia senza fiato. Ci raccontano storie e leggende la sera davanti al camino. Al mattino con l’albeggiare partiamo per un bellissimo parco nazionale, il Royal Bardia in Nepal, area protetta per rinoceronti, elefanti e tigri di circa 900 kmq creata dal governo nepalese nel 1988.
Al confine tra India e Nepal lasciano passare solo poche vetture alla volta, si va molto lentamente, le strade sono pessime. In prossimità di un ponte moderno che attraversa un grande fiume, siamo fermati da un posto di blocco. Una quarantina di giovani armati e in divisa militare cantano e fanno discorsi ad alta voce. Sono giovani maoisti nepalesi. Veniamo trattenuti per circa due ore, ci sembra di capire che non ci vogliono fare alcun male ma utilizzarci per far sentire la loro "voce" in occidente, difficile visto che parlano solo nepalese..ci viene solo impedito di scattare fotografie.. Ad un certo punto passa una jeep con a bordo un’anziana volontaria francese che scende dalla sua vettura e in nepalese dice ai giovani armati di lasciarci immediatamente andare e di non trattenere turisti stranieri. Ci permettono di partire e si scusano. La volontaria si rivela una pediatra che da anni vive e lavora nella zona e che conosce i giovani maoisti uno per uno e per nome. Dopo qualche ora di guida finalmente arriviamo a destinazione, al parco nazionale..
Ma chi sono i maoisti nepalesi? La monarchia nepalese è esistita per 240 anni, dal 1768, anno di unificazione del paese, alla proclamazione della Repubblica nel 2008. Nel 1955 il Re Tribhuvan morì e la corona passò al figlio Mahendra. Alcune auto partecipanti
Costui indisse le prime elezioni della storia del paese che si tennero nel 1959. Furono vinte dal partito del congresso nepalese e nel 1962 il re dichiarò la messa al bando dei partiti politici Decise di reinstaurare l'antico sistema indiano dei panchayat basato sulle assemblee locali. Nel 1972 a Mahendra successe il figlio Birendra che non volle mutare l'assetto istituzionale del paese. Nel 1966, dopo un ultimatum al governo, iniziò l'attività della guerriglia maoista del Partito Comunista Maoista Nepalese. Il primo giugno 2006 il principe ereditario Dipendra compì una strage nel palazzo reale quale furiosa risposta al rifiuto dei suoi genitori di accettare la sposa da lui scelta. Dipendra uccise il re Birendra e la regina insieme a una decina di altri parenti, poi rivolse la medesima arma contro di sè, uccidendosi. Il 4 giugno 2006 fu insediato lo zio Gyanendra. Nella primavera centinaia di migliaia di nepalesi scesero in piazza per chiedere il ritorno alla democrazia. Il 21 aprile, dopo una settimana di ininterrotti cortei di massa, il re rinunciò al potere assoluto. I maoisti, di fatto vincitori della guerra civile contro la monarchia, entrano in Parlamento come partito di maggioranza e il 28 dicembre 2007 viene approvata la transizione del Nepal da Regno in Repubblica Democratica Federale.
Giancarlo Puddu

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SCIENZA: tutta l'energia del Pianeta
Crisi energetica e fonti alternative. A che punto siamo?

Vi ricordate gli anni Settanta? Ahimè, forse siamo in pochi a ricordarcene! Molti dei lettori di questa newsletter forse non erano ancora nell’età della ragione.
Be’ allora ci fu un allarme planetario per la crisi energetica. Circolavano visioni apocalittiche per la preannunciata fine delle risorse petrolifere prevista entro i primi anni Duemila. Invece. siamo già nella seconda decade del nuovo millennio e di “crisi energetica” non si parla più.
NucleareDue parole sulle “fonti di energia”. A spanne le possiamo dividere in tre categorie:
- Energia nucleare. Per l’equivalenza tra energia e materia (massa) evidenziata da Einstein si sa che si possono ricavare grandi quantità di energia “modificando” la materia a livello atomico. Questo lo si sa già fare con la “fissione” (spaccamento) di nuclei di atomi “pesanti”, lo si sta studiando per la “fusione” (combinazione) di nuclei di atomi “leggeri”.
- Energia da combustibili fossili. Derivanti dalla trasformazione sviluppatasi in milioni di anni, di sostanza organica, seppellitasi sottoterra nel corso delle ere geologiche. I combustibili “fossili” sono di tre tipi: “solidi”: il carbone; “liquidi”: il petrolio; gassosi “il gas naturale”.
- Energie rinnovabili. Grande categoria che raggruppa fonti molto diverse. Energia solare (il sole scalda e la sua energia può anche essere trasformata direttamente in energia elettrica), energia eolica (il vento “muove”), energia delle maree (le onde); energia idraulica (l’acqua va dai monti verso il mare), energia da bio-masse (rifiuti organici.)
A che punto siamo oggi?
L’energia nucleare ha una potenzialità grandissima ma è “intrinsecamente” pericolosa. Con l’ingegno umano si possono limitare i rischi ma non si sa mai! I danni possono essere notevolissimi e periodicamente se ne ha qualche avvisaglia. La gente non si fida. Ogni volta che c’è una “crisi” energetica, se ne riparla, poi si accantona di nuovo. Prima o poi tornerà attuale, magari in forma diversa.pale eoliche nel sud-Italia
Energie rinnovabili: la “grande speranza”, ma imbrigliarle in modo da poterle utilizzare costa caro. L’impressione è che la crisi economico/finanziaria che sta colpendo il mondo industrializzato (e che non appare essere di breve momento) ne stia rapidamente riducendo l’appeal.
Energia da combustibili fossili.  Sono di nuovo in auge. Il 1800 è stato il secolo del carbone, il 1900 quello del petrolio, il 2000 sarà il secolo del gas?  Le ultime tecnologie per la fratturazione idraulica (francking) hanno reso disponibili a costi contenuti ingenti quantità di gas.  La tecnologia non è esente da rischi, in USA è accettata e sviluppata, in alcune paesi europei (Francia) è contrastata. Sarà oggetto di dibattito pubblico (forse) negli anni a venire. Ne parleremo in un altro numero della Lampadina.
Beppe Zezza

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ARTE: dOCUMENTA a Kassel
Ogni cinque anni la storica rassegna in Germania.

Ci sono due eventi nel mondo da considerare per la loro eccellenza nei programmi ricorrenti degli appassionati di arte contemporanea. Con la Biennale di Venezia, la cui reputazione non è da commentare, c’è la rassegna della città di Kassel in Germania, “Documenta”, considerata tra le più prestigiose al mondo.
Il Fridericianum a KasselFu inaugurata nel 1955 dal professore artista, curatore Arnold Bode per reintrodurre, nel dopoguerra, il dialogo interrotto tra l’arte tedesca e le grandi tendenze artistiche e di pensiero internazionali dall’inizio del ventesimo secolo. Era programmata per creare un identità alla nuova arte tedesca e illustrare alle future generazioni di artisti, poeti e pensatori, le fondamenta della loro eredità culturale con l’attenzione focalizzata sull’arte moderna, come il Fauvismo, l’espressionismo, il cubismo, Blauer Reiter, il futurismo e la pittura metafisica. Si voleva ridare un posto sicuro ai nuovi artisti tedeschi sulla scena internazionale. Era il primo forum post bellico dove avrebberò potuto incontrare di nuovo altri artisti europei.
Dalla quinta edizione in poi, ogni cinque anni si è cominciato a scegliere un nuovo direttore artisitico per dar vita ogni volta ad una mostra totalmente nuova.
Nella sua versione attuale la rassegna esprime la perfetta globalizzazione estendendosi non solo agli artisti di tutto il mondo ma creando anche un alleanza tra la ricerca scientifica e l’arte, nell’idea di fare capire come differenti forme di sapere siano alla base dell’esercizio quotidiano di reinventare il mondo.
Documenta, chiamata anche “il museo dei cento giorni”, arriva quest’anno alla sua tredicesima edizione e, per cento giorni appunto, 150 artisti da 55 paesi e altri partecipanti da tutto il mondo si riuniranno per presentare le loro creazioni. Saranno presenti dalla scultura alle performance, le istallazioni, i progetti curatoriali e di archivi, la pittura, la fotografia, i film e i video, i testi e i lavori audio, insieme a tutto quello che avvicina l’arte alla politica, alla letteratura, alla filosofia e alla scienza inclusa fisica, biologia, eco-architettura e architettura organica, ricerca in energia rinnovabile e antropologia.Carolyn Christov-Bakargiev
Carolyn Christov-Bakargiev, dal 2002 al 2008 curatrice del Castello di Rivoli di Torino, uno dei più importanti centri d’Italia di arte contemporanea e di una lunga lista di grandi progetti curatoriali, è stata scelta all’unanimità dal Supervisory Board per prendere il testimone della grande rassegna del 2012 in seguito alla proposta dell’apposito comitato internazionale.
Si è già cominciato in preludio alla mostra, dopo varie attività pubbliche nel 2009, a istallare come prima opera per dOCUMENTA (13) in giugno del 2010 nel Karlsauer Park di Kassel, l’opera di Giuseppe PENONE nota di pietra, un albero di bronzo di nove metri di altezza con una grande pietra incastrata fra i rami e con accanto un piccolo albero vivo piantato in terra al quale va dato il tempo di crescere. “la presentiamo nel giorno del solstizio d’estate- dice Carolyn Christov-Barkagiev- il giorno dell’anno in cui il sole è più alto nel cielo, per celebrare l’inizio dell’estate e la creatività dell’arte…”
dOCUMENTA (13) Museum Fridericianum 9 giugno - 16 Settembre 2012
a Kassel, Germania
Marguerite de Merode

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COSTUME: la fiera delle vanità ha cambiato podio

Non talk show (chi li invita?), non conferenze (di cosa saprebbero parlare?) ma per fortuna esiste una nuova occasione per esibirsi: il pulpito dei funerali.
Non servono inviti: i funerali sono aperti a tutti.
Non servono diplomi, non raccomandazioni, non titoli. Basta afferrare un foglietto bianco e… via.
Ogni anno file più numerose di parenti e amici si snodano interminabili per arrivare allo scranno. Aspettano pazienti il loro turno, si sono preparati con cura e sanno di poter contare su un pubblico che non può materialmente abbandonarli. Salgono sul podio e dinanzi a noi, oramai preoccupatissimi, svolgono lentamente il fatidico foglietto. Assistiamo così attoniti al discorso strappa lacrime di un improbabile orfanello di oltre settant’anni che ricorda con voce rotta il primo abbraccio della sua mamma (cielo, aveva ancora una mamma?), ascoltiamo sbalorditi il ricordo di quell’uomo brillante, ironico, colto, spiritoso e arguto (mamma mia non avremo sbagliato funerale?), ci si spalanca la bocca dallo stupore quando viene descritta come angelo del focolare, dedita a marito e figli, quella signora fuggita più volte e con diversi amanti.
Il pubblico, perché tali siamo divenuti, da fedeli che eravamo, si guarda intorno sbigottito. Ma la fila continua a svolgersi incessante e impietosa. Alcuni parenti salgono e non riuscendo a trattenere l’emozione scendono dal pulpito con un singulto soffocato. Si sentiranno male? Blocchiamoli! Strappiamo loro il foglietto dalle mani (perché poi il foglietto? Non si ricordano dei loro ricordi?)
Basta! Torniamo alla breve parola del sacerdote, ad una bellissima musica di organo e ad un fantastico silenzio di raccoglimento in cui di nuovo finalmente ognuno di noi avrà modo di tornare al vero personale e prezioso ricordo.
Lalli Theodoli

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La Lampadina ::: Periodiche illuminazioni
Newsletter di fatti conosciuti ma non approfonditi, luoghi comuni da sfatare, semplici novità...

La Lampadina è una newsletter ideata da Carlo Verga, gestita da un comitato di redazione composto da: Filippo Antonacci, Isabella Confortini Hall, Marguerite Pratesi de Merode, Ranieri Ricci, Lalli Theodoli e redatta con la partecipazione di: Lorenzo e Renata Bartolini Salimbeni, Lucilla Laureti, Carlotta Staderini Chiatante, Giancarlo Puddu, Angelica Verga, Beppe Zezza. La sede è in via G. D. Romagnosi 20, 00196 Roma.

La newsletter, di natura non politica, non ha scopo di lucro e si propone di fornire - con frequenza inizialmente mensile - "periodiche illuminazioni" su argomenti di vario genere, con spunti di riflessione e informazioni. L'invio viene effettuato su segnalazione degli stessi lettori, agli amici ed agli amici degli amici. il presente numero è inviato a circa millequattrocento persone. Sono gradite da chiunque le collaborazioni e le segnalazioni di persone interessate a ricevere la newsletter.
Per informazioni scrivere a info@lalampadina.net

Editoriale

E’ nato il sito www.lalampadina.net!!
Oggi, in contemporanea con l’uscita del numero 7 dalla nostra newsletter,
è on-line anche il sito
Internet de La Lampadina.
Abbiamo voluto cogliere tutti i numerosi suggerimenti che con tanto calore ci avete inviato e di conseguenza creare un sito che possa consentire una maggiore interazione tra gli utenti e la Redazione. Tramite il sito infatti, sarà possibile commentare gli articoli: avrete cosi la possibilità di ampliare e aggiungere approfondimenti sui vari temi che normalmente trattiamo e/o correggerci in caso di imprecisioni.
Per i più pigri sarà possibile semplicemente assegnare un voto con una o cinque stelle all’articolo. Ovviamente il sito è anche un archivio di tutti gli articoli scritti raccolti sia per autore che per argomento consentendo anche di fare ricerche per parole chiave.
Ma il sito è tanto altro…
A questo punto speriamo di vedervi attivi e vi invitiamo a votare e commentare gli articoli: sotto ognuno di essi troverete il link relativo.

www.lalampadina.net!
 


FLASH NEWS!
Un po' qua, un po' là...

L’azzardo conviene o non conviene? Vediamo il caso di David Choe, origine Coreana, assegni protestati, arrestato per ubriachezza e poi graffitario. David Choe
Preso dalla sua voglia di azzardo era riuscito sette anni fa, ad avere l’incarico di dipingere gli uffici di Facebook, azienda a quell’epoca appena nata; finito il lavoro anziché farsi pagare la ragionevole sommetta di 60mila dollari, ha preferito farsi corrispondere l’importo in azioni Facebook. L’azzardo ha reso, oggi i suoi 60mila dollari valgono circa 200milioni di dollari !!!

*

Ci sarà un futuro per la televisione? You tube è la risposta: con i suoi 800 milioni di utenti mensili e la generazione di tre miliardi di visioni video al giorno ha l'occasione di entrate prepotentemente nel mondo delle informazioni, video spettacoli etc. Lo farà con oltre 600 canali che potrai vedere gratuitamente sul tuo PC, I-Pad o I-Phone.
Tv e YouTubeCosa succederà quindi ai programmi a pagamento, al beauty contest sulle frequenze e i vecchi poli Mediaset e La 7? Già molti cercano di adeguarsi e molti canali possono essere visti, magari in differita come Mediaset e altri in diretta come per alcuni della Rai e La 7, ma quella scatola amata che corrisponde al nome di televisione andrà in cantina?

*

Corteggiare.. e la gelosia? Qualche volta al ritorno di una serata qualche battuta ironica dalla propria compagna/o è motivo di litigio; frasi del tipo " sempre pronto/a a fare lo/a scema con il primo/a che capita...!” .
Bisognerebbe invece capire, come ci dice uno studio della Università di Edimburgo, che lo avete fatto per migliorare la specie umana nel suo complesso.
Dobbiamo considerare, innanzitutto, che il corteggiamento avviene per compiacere un eventuale partner e ha, in generale, un fine preciso che è quello di accoppiarsi. Lo studio dei ricercatori Scozzesi ha confermato che in ogni nuovo individuo nato dall’accoppiamento di altri due, il DNA tende a rimescolarsi e far sparire i geni sbagliati favorendo i giusti. Hanno notato anche che quelle specie animali, ove non esiste il corteggiamento e la riproduzione avviene senza partner, tendono a generare
Il corteggiamento di Charlot geni difettosi.
L'evoluzione quindi avviene appunto attraverso il corteggiamento che è uno stimolo  allo
accoppiamento.

Quindi pazienza e tolleranza per quel tipo di corteggiamento innocente, tutto avviene per il futuro dell'umanità...

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Roma esoterica del 1600: i fantasmi a Roma. Si dice che dalle parti di ponte Milvio si aggiri il fantasma della pimpaccia donna Olimpia Maldachini.
Olimpia MaidalchiniCostei, donna bellissima e lussuriosa divenne Pamphili dopo le nozze con l'anziano Pamphilo, fratello del futuro papa Innocenzo X. Si divertì assai in quel periodo, molto sparlata, sembra abbia avuto una relazione con l'illustre cognato. Perfino ai piedi del Pasquino si leggeva di lei “Olim pia nunc impia” da lì “la Pimpaccia”.
La sua figura sembra si aggiri trasportando con la sua carrozza due grosse casse piene di oro e gioielli, pare rubate al pontefice in punto di morte e nascoste sotto il suo letto... Leggende? Chissà? Importante, per chi la vede, che oggi si affretti a consultare la cabala per una buona giocata.

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Leggendo qua e la ci prepariamo alle città del futuro: Rock Hill, una città vera e propria, senza abitanti e ad altissima tecnologia dove saranno testati tutti gli apparecchi, ambienti e impianti del futuro. Rock Hill
La città sorgerà in pieno deserto americano nel Lea County, su un area di 50 km.
Costo preventivato: un miliardo di dollari.

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Previsioni errate: L'I-Pad fu presentato il 27 gennaio 2010. Il giorno prima il “Wall street journal” sentenziava: "L'ultima volta che una tavoletta ha provocato tanta eccitazione, portava incisi i comandamenti".  L'I-PadQualche giorno dopo “L'Economist” fu molto negativo ironizzando su tutto, anche sul nome, assai vicino a un prodotto per l'igiene intima femminile A un mese dall’immissione nel mercato ne furono venduti per un milione, nove mesi dopo le vendite raggiunsero i quindici milioni di pezzi.

Le Flash news di questo mese sono a cura di Carlo Verga

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Piazza di Siena ha 80 anni: Con l’appuntamento di maggio scorso, Piazza di Siena ha festeggiato il suo ottantesimo compleanno. Lo splendido ovale capitolino, infatti, esordisce come scenario di competizioni equestri nel 1922. Nel 1926 la FEI (Federazione Equestre Internazione), decide di assegnare al concorso lo status che ancora oggi mantiene: Concorso Ippico Internazionale Ufficiale.
Il CSIO romano trova la sua definitiva collocazione a Piazza di Siena, a partire dal 19
L'ovale di Piazza di Siena29.
L’omonima piazza prende il nome d
alla città di origine, di una delle più antiche e nobili famiglie di Roma: i Principi Borghese.
Fu pensata e
fortemente voluta dal principe Marcantonio che, alla fine del Settecento, commissionò agli architetti Mario e Antonio Asprucci uno spazio nuovo, capace di rievocare i luoghi della memoria a lui cari.
Il suo grande desiderio, infatti, era quello di far rivivere, nella città di Roma, le atmosfere delle tradizionali feste popolari e dei palii che si svolgevano, sin dal Medioevo, nel senese.
Il panorama di Piazza di Siena è riuscito nel corso del tempo a consolidare l'accoppiata vincente "sport e tradizione" che si rinnova ogni anno in quello che è considerato uno dei più grandi e celebrati parchi pubblici della capitale.
In particolare, ogni anno si ripete lo storico e seguitissimo Carosello dei Carabinieri.
Centoquarantacinque destrieri, equamente divisi tra soggetti dal mantello sauro e dal mantello gri
Affiche del Concorsogio, introdotti dalla fanfara a cavallo dell’Arma, danno vita alla storica rievocazione della “Carica di Pastrengo” del 30 aprile 1848, quando le sorti di una delle battaglie per la guerra per l’Indipendenza, furono decise dall’intervento risolutivo di tre squadroni di carabinieri a cavallo.
Lavinia d'Ardia di Cursi

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Fiori allegri: ho un terrazzo esposto a sud ovest e vi racconto di due piante che amano il pieno sole, ma che tollerano la mezz’ombra, semplici da coltivare, in una cassetta 40 cm per 100 alta 40, e che ho concimato una volta l’anno, ripulito del secco in febbraio marzo e annaffiato con regolarità, ed entrambe mi hanno dato molta soddisfazione con fioriture generose.
La prima appartiene alla famiglia delle Ranuncolacee ed è il Delphinium Pacific Giant “Blue bird” di origine americana, parente stretta della Speronella (Delphinium ajacis) è un’erbacea perenne, è una pianta simile a un’erba di proporzioni contenute, il piede della pianta si sviluppa in larghezza e fa un ciuffo alto circa una ventina di centimetri, le infiorescenze a spiga composte sono da più fiori e possono raggiungere i sessanta centimetri. la delphinium Pacific GiantIl nome della pianta richiama la forma del bocciolo che somiglia a un delfino, il fiore anche quando si apre conserva uno sperone che ricorda una pinna. I fiori, bellissimi, sono blu intenso con il centro bianco.
La pianta scompare in inverno o meglio le foglie appassiscono e vanno tagliate alla base all’inizio della primavera, è perenne il che significa che all’arrivo del caldo ricomparirà ancora più allegra. Nonostante i libri dicano che è una pianta difficile da coltivare invece sul mio terrazzo non ha avuto bisogno di niente, ve la consiglio di cuore.
La sua dirimpettaia è la Russelia equisetiformis sinonimo Russelia juncea, detta anche Lacrima di Cristo o pianta del Corallo, originaria del Messico una pianta molto amata dal paesaggista Piero Porcinai.
La Russelia
E’ un’erbacea ma somiglia di più ad arbusto. Ha un portamento ricadente, è sempreverde, ha delle foglie sottili e piccoli fiori tubolari rossi con un tono arancio brillante.
La neve di quest’anno le ha bruciacchiato solo qualche foglia. La sua è una fioritura allegra e continua da maggio fino anche a novembre.
Lorenza Bartolazzi Tonci


STANNO ARRIVANDO!
segnalazioni di concerti, mostre, fiere, esposizioni ...
per non dire "l'avessi saputo..."

Da vedere a Spoleto:
dal 29 giugno al 15 luglio, Il 55° Festival di Spoleto si presenta quest'anno ancora più ricco di spettacoli. Gli appuntamenti sono moltissimi, ma quelli da non perdere sono:
29 giugno, inaugurazione con l'opera " Il giro di vite" di Benjamin Britten, uno dei grandi capolavori del teatro musicale del Novecento.
Il 30 giugno e 1 luglio, "In Paris" con Mikhail Baryshnikov
5 - 6 - 7 luglio, "Lulu'" di F. Wedekind regia di Bob Wilson.
Dal 7 al 15 luglio, - " In cerca d'autore" studio sui “Sei personaggi” di Luigi Pirandello diretto da Luca Ronconi.
6 - 7 - 8 luglio, il balletto "Pacific Northwest Ballet".
13 - 14 luglio, "La vertigine del drago" regia di Michele Riondino.
www.festivaldispoleto.com


Musica a Perugia, Arena Santa Giuliana, Umbria Jazz, da non perdere  Chick Corea e Stefano Bollani Duet,
Pat Metheny, Sonny Rollins

Musica a Roma, Il Centrale Live - Foro Italico, Giovanni Allevi e l’Orchestra Sinfonica Italiana, Duran Duran, Franco Battiato, Nina Zilli


Terme di Caracalla

Giselle, Aleksandr Nevskij, Il combattimento di Tancredi e Clorinda,
Cocciante canta Cocciante, Roberto Bolle in Trittico Novecento, Norma


Da vedere a Verona
Arena di Verona, in programma Don Giovanni, Aida, Carmen, Roméo et Juliette, Turandot, Tosca


Mostre a Roma
tre grandi "prime" al MACRO
21/6 - 2/9 2012, Claudio Cintoli. L'immagine è un bisogno di Claudio Cintoliconfine:  prima importante retrospettiva dedicata a Claudio Cintoli (Imola 1935-Roma 1978) nella sua città d’adozione. Le 40 opere, raccolte nella mostra, dalla pittura alla scultura, dalle installazioni alle performance ripercorrono l’identita ecclettica del lavoro dell’artista tra gli anni sessanta e settanta del secolo scorso. La mostra è curata da Ludovico Pratesi e Daniela Ferraria.

21/6 - 2/9 2012, Gregorio Botta. Rifugi.
Prima importante personale dedicata da un'istituzione pubblica a Gregorio Botta  La sua ricerca si base essenzialmente sull’acqua, il fuoco, la malleabilità della Gregorio Bottacera, la trasparenza del vetro e la rigidità del ferro. In questa mostra l’artista presenta un progetto appositamente ideato per il MACRO, in cui è l’acqua ad essere protagonista.

21/6- 4/11 2012, NEON. La materia luminosa dell’arte. Prima grande mostra in Italia dedicata all'uso del neon. Esposte circa 70 opere di oltre 50 artisti che hanno lavorato con il neon dagli anni Quaranta a oggi. La mostra è allestita secondo un percorso tematico che restituisce le diverse prospettive dalle quali gli artisti si sono confrontati con questo medium. La mostra è stata ideata da David Rosenberg con Bartoleo Pietromarchi nell’ambito della partnership tra MACRO ed Enel in occasione del cinquantesimo anniversario dell’azienda.


Mostre a Milano

Addio Anni ’70, con la mostra “Addio Anni ‘70” Milano celebra i dieci anni più complessi della storia italiana, una realtà di grande effervescenza artistica, politica, sociale e culturale.
Le opere dei settanta artisti rappresentati illustrano perfettamente come Milano fosse, negli anni Settanta, una delle capitali europee nel mondo dell'arte.
Il titolo, spiega il curatore Francesco Bonami, è stato scelto perché "è arrivato il momento di superare ombre e polemiche e far diventare quegli anni parte integrante della nostra Storia".
La mostra, a ingresso gratuito è stata creata dal Comune di Milano- Cultura e Palazzo Reale ed è curata da Francesco Bonami e Paola Nicolin. I lavori in mostra sono 230, disposti in 28 stanze.

REMINDER!

L'aurora boreale, il raggio verde, La Lampadina n. 6, il viaggio nel nord Europa a  febbraio 2013...
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