ABBIAMO OSPITI/CULTURA - Maurizio Serra: un italiano tra gli "immortali" Articolo di Emanuele Ludovisi, Autore Ospite de La Lampadina Sulle prime pagine dei nostri principali giornali (...sempre più nazional popolari, sia detto senza boria…) campeggiano con crescente frequenza foto che ritraggono gli eroi dell’applausometro: il bacio tra Fiorello e Tiziano Ferro a San Remo, l’esultanza di una squadra di calcio dopo aver vinto un derby, l’incedere elegante di una diva di Hollywood sul red carpet degli Oscar. Per trovare invece la notizia, resa nota un po’ di tempo fa, dell’inattesa elezione di Maurizio Serra tra gli ‘immortali’ dell’Accademia di Francia, bisognava andare a cercarla un po’ nascosta tra le pagine culturali degli organi d’informazione. Ma cos’è l’Accademia di Francia e chi è Maurizio Serra? L’Accademia di Francia, i cui componenti vengono appunto definiti ‘Immortali’, è una delle più antiche e prestigiose istituzioni della cultura dell’occidente. Fu fondata da Richelieu nel 1635 con l’obiettivo di difendere la lingua e più in generale la cultura francese e svolgere attivamente un ruolo di mecenatismo. Gli eletti a questo sommo compito sono 40 e restano in carica a vita. Per entrare a far parte di questo ristretto e selezionatissimo ‘club’ di intellettuali delle arti, delle discipline scientifiche, politiche e sociali, bisogna aver operato con qualità e continuità nel tempo, raccogliendo importanti riconoscimenti nell'ambito dei fini dell’antica istituzione. Maurizio Serra incarna nel modo più classico la figura, oramai quasi scomparsa (si pensi a Sthendal, Machiavelli, Saint J. Perse, per citarne alcuni) dell’intellettuale scrittore attivo non solo nelle arti ma anche nella vita pubblica con il suo lavoro di diplomatico, impegno questo che lo ha portato nel corso della carriera a ricoprire il ruolo di ambasciatore d’Italia in diverse importanti sedi. Innumerevoli le opere di saggistica storico/letteraria pubblicate da Serra per lo più in Francia che hanno anche vinto prestigiosi premi: La Francia di Vichy (Una cultura dell’autorità); L’esteta armato (Il poeta condottiero nell’Europa degli anni Trenta); La ferita della modernità (Intellettuali, totalitarismo e immagini del nemico); Al di là della decadenza (La rivolta dei moderni contro l’idea della fine); Malaparte (Vita e leggende); Antivita di Italo Svevo; L’imaginifico (Vita di D’Annunzio); Drieu- Aragon- Malraux (Fratelli separati: il fascista, il comunista, l’avventuriero). Accanto alle opere, ha fatto seguito poi una sterminata sequenza di conferenze, brevi saggi e articoli. Serra sarà il primo degli italiani (sono solo tre gli stranieri, compreso Serra, che hanno avuto l’onore di divenire accademici ma gli altri due sono naturalizzati francesi) nella centenaria storia della prestigiosa istituzione culturale. Penso a questo punto sia giusto porsi una riflessione e una domanda. La riflessione riguarda il significato della scelta, l’attenzione e la visione universalistica con cui la Francia guarda alla difesa e alla promozione della cultura nel proprio Paese. Al fondo c’è un approccio che non si può fare a meno di ammirare perché fondato su una reale consapevolezza dell’importanza delle arti e della cultura, appunto, per una solida crescita della società civile nazionale, unico possibile argine al degrado del ‘comune vivere’ e ‘sentire’. Una visione che non esita, con uno spirito sinceramente europeista, a inserire un grande intellettuale italiano tra i ‘suoi’ immortali’. La domanda attiene invece, purtroppo, alle ragioni che rendono il nostro Paese così disattento e disinteressato da non riuscire a tributare a questo nostro illustre scrittore neppure il riconoscimento di qualche significativo pezzo giornalistico che invece viene con larghezza eccessiva concesso ad autori/divi nazional popolari dell’avvilente spettacolo quotidiano dei talk show. Forse la risposta (ma è una riflessione molto amara) è che Serra appartiene a quegli scrittori sempre più rari, soprattutto in Italia, che hanno fatto dello studio, del rigore, di una visione culturalmente laica, lontana dunque da qualsiasi ideologismo (indipendente da ogni congrega corporativa che maramaldeggia spesso con successo gli ambienti letterari nazionali) la sua personale visione della missione di un vero combattente intellettuale. Lunga vita dunque a Serra e alla sua opera che onora al meglio la storia e lo spirito della nostra millenaria cultura. Lunga vita e un ‘commosso grazie’, scusandoci a nome di questo meraviglioso Paese così distratto e così poco riconoscente verso i suoi eroi più discreti e dignitosamente lontani dal clamore ciarlatano e volgare del ‘circo’ quotidiano. Vota e/o commenta questo articolo da qui Fai leggere questo articolo ad un tuo amico... Torna all'indice | Carlo suggerisce questa frase che calza a pennello al momento che stiamo vivendo: "Il Timore del pericolo è diecimila volte più terrificante del pericolo stesso, quando appare ai nostri occhi. Noi troviamo il peso dell’ansietà di gran lunga più grave che il male per il quale siamo ansiosi". Da “La pietra di Luna” di Wilkie Collins. Nel libro, il classico maggiordomo inglese, si riferisce per ogni cosa che gli succede, al libro “Robinson Crusoe”, secondo lui il più bel libro che sia mai stato scritto |
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TECNOLOGIA – Elon Musk Articolo di Carlo Verga Elon Musk un genio? Certo uno degli imprenditori tra i più ricchi del mondo, spavaldo, arrogante ma certo un pozzo di idee, progetti e realizzazioni. Vorrebbe cambiare il mondo, ridurre il riscaldamento globale con le energie rinnovabili, stabilire una colonia su altri pianeta per ridurre il rischio di una estinzione umana. Il suo progetto più importante sul quale girano poi tutti gli altri, la Tesla, la prima auto interamente elettrica e per la quale progetta stabilimenti in Germania e in Cina. Un personaggio particolare, un novello Leonardo? È nato a Pretoria in Sud Africa nel 1971, un ragazzino chiuso, “bullizzato” dai suoi compagni di scuola, all’eta di 10 anni sviluppa una passione per i PC studia e impara da solo i metodi di programmazioni del proprio “commodore”. A 12 anni realizza il videogioco chiamato Blastar, che ha venduto alla rivista PC and Office Technology per circa 500 US $. La sua ferma volontà, fin da giovanissimo, è di trasferirsi negli Stati Uniti, pensa e vede l'America come il solo paese dove sono possibili grandi cose. Ci riesce, ancora 17enne si trasferisce in California e ottiene la cittadinanza americana. A 24 anni costituisce la Zip 2 che vende a Compaq nel 99, con i soldi ottenuti lancia due società che poi diverranno Paypal, vende quest’ultima a Ebay per 1,5 miliardi di dollari. Con il ricavato fonda la Tesla, la prima auto interamente elettrica. Nel giugno 2002 a 31 anni, costituisce la Space Exploration Technologies Corporation (Spacex) azienda che progetta e costruisce aeronavi e razzi spaziali. Il 22 maggio 2012, la Spacex effettua il lancio di una capsula Dragon sul proprio vettore Falcon 9, che il 25 maggio attracca alla Stazione Spaziale Internazionale diventando l’unica compagnia privata al mondo a riuscire in quest'impresa. Nel 2006 fonda la SolarCity una compagnia specializzata in prodotti e servizi legati all’energia solare. Poi la Gigafactory 2, completata nel 2017 che è più grande centrale solare negli Stati Uniti ed è anche il maggior produttore mondiale di pannelli solari. Assolutamente infervorato dai suoi successi diretti ad un mondo attento al risparmio energetico e all’inquinamento, costituisce l'Hyperloop per un sistema futuristico di trasporto ad alta velocità, una alternativa a navi, aerei, automobili e treni. Secondo tale progetto un Hyperloop navigherebbe su un cuscino magnetico con particolari caratteristiche che consentirebbe al veicolo di raggiungere velocità vicino ai 200 km ora. Il problema il costo per la realizzazione finale adatta al trasporto passeggeri verrebbe a costare quasi 8 miliardi di dollari. Il primo test pubblico è stato effettuato nel maggio 2016 nel deserto del Nevada. Un piccolo vettore della lunghezza di 3 metri è stato testato, raggiungendo la velocità di 187 km/h. Nel 2016 costituisce The Boring Company, un'azienda di infrastrutture e di costruzione di tunnel, con lo scopo di creare una rete di tunnel sotterranei per ridurre il traffico. Attualmente sono in programma dei tunnel in alcune delle città americane più grandi. Tempo forse ne ha tanto… quindi pensa anche all’intelligenza artificiale, costituisce la OpenAI (no profit) che progetta lo sviluppo di un'intelligenza artificiale sicura e benefica per l'umanità e contrasti le grandi aziende le cui ricerche e sviluppi sono interamente dedicate agli utili che ne potrebbero derivare. Nel luglio 2016 Musk costituisce la Neuralink, una startup di neuro tecnologie per collegare il cervello umano con l'intelligenza artificiale. Vorrebbe creare delle interfacce che possano essere impiantate nel cervello umano, servirebbero per migliorare la memoria e anche consentire il collegamento diretto con i dispositivi informatici. Certo Elon Musk è un personaggio enigmatico, testardo, pieno di capacità, furbizia, intuizione. Qualche colpo andato a vuoto e le sue eccentricità gli procurano spesso dei problemi, in diretta web si è presentato, qualche tempo fa, fumando uno spinello e bevendo whisky mentre la sua società perdeva il 6% pari a 3,1 miliardi di dollari. Grandi proclami e grandi ritrattazioni su progetti a volte impossibili ma i suoi azionisti sono fedeli, gli credono, investono nelle sue società ed il valore, per quasi tutte, continua a crescere tra alti e bassi. Qualche settimana fa è trapelata la notizia (voluta o non) che nel 2030 gli utili della Tesla sarebbero schizzati in su di diversi miliardi di dollari. Il valore delle azione è salito del 38% per poi riscendere il giorno dopo, appurata la notizia priva di ogni fondamento… del 20%. Vota e/o commenta questo articolo da qui Fai leggere questo articolo ad un tuo amico... Torna all'indice | La Redazione la trova calzante al personaggio sopra descritto: "Fare facilmente ciò che gli altri trovano difficile è talento; fare ciò che è impossibile al talento è genio". Henry Frederic Amiel |
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ATTUALITÀ – La democrazia più numerosa del mondo ai tempi di Narendra Modi e Amit Shah Articolo di Carlotta Staderini Il 10 gennaio 2020 in India, è entrato in vigore un emendamento relativo alla legge sulla cittadinanza: il “Citizenship Amendment Act”. Questo emendamento permette ai rifugiati indu, sikh, buddisti, jainisti, cristiani, parsi, originari dall’Afganistan, Pakistan e Bangadesh di fare domanda per regolarizzare la loro posizione ed uscire dalla illegalità ad eccezione dei musulmani che sono esclusi dall’emendamento. Non si sa che fine possano fare. La riforma della legge relativa alla nazionalità è stata portata avanti da Amit Shah, l’attuale Ministro dell’Interno indiano e questa legge esclude i rifugiati musulmani dal processo di regolarizzazione. La legge è in contrasto con il principio di uguaglianza e laicità citato dalla Costituzione indiana. Per la prima volta la nazionalità viene accordata su criteri religiosi. Questa politica anti musulmana viene portata avanti dal Primo Ministro Narendra Modi e dal suo Ministro dell’Interno, Amit Shah il cui sodalizio inizia nel 2001 quando Modi diventa capo del governo del Gujarat e Amit Shah diventa il suo braccio destro e segretario della regione del Gujarat. Furono entrambi sostenitori della vittoria degli indù e sostenitori del nazionalismo indù. I due uomini si conobbero nel 1982, nella Associazione del volontari nazionali, (RSS) dove entrambi sono stati formati in gioventù. La RSS è una associazione ultra nazionalista creata nel 1925 il cui motto era: ”Un’India indù”; una ideologia totalmente anti musulmana. La RSS dispone di sindacati, associazioni, centri studi, e di un braccio politico che è il partito attualmente al governo, il BJP. Modi e Amit Shah, appartengono a caste diverse: Modi 69 anni, figlio di un coltivatore di thè, mentre Amit Shah, 55 anni è un biochimico e figlio di un ricco mercante. Tuttavia condividono la stessa ideologia e sono complementari l’uno all’altro. Modi è un brillante oratore, è rassicurante, le sue parole seducono e sa come si conquistano gli elettori. Amit Shah è l’uomo dal pugno di ferro ed a lui spetta l’organizzazione e direzione del partito al governo (BJP). Modi ha una fiducia cieca in Amit Shah e così quando nel 2014 Modi diventa Primo Ministro, lo vuole accanto. Amit Shah diventa capo del Partito BJP. Modernizzerà il Partito, allarga la base militare del Partito che diventa il Partito delle caste più alte; un Partito dotato di mezzi finanziari molto considerevoli. Sarà per merito di Amit Shah che Modi viene rieletto in maggio 2019. La campagna elettorale si basò sulla sicurezza, minacciata dal Pakistan e sui sentimenti anti musulmani. Nell’agosto 2019 Amit Shah modifica gli articoli della Costituzione che riconoscevano una speciale autonomia al Jammu Kashmir, sola regione indiana a maggioranza musulmana. Invia migliaia di soldati in Kashmir per sedare eventuali rivolte, arresta i suoi oppositori e ordina ai turisti di lasciare il paese. Le manifestazioni di dissenso nella società civile indiana si susseguono considerevolmente e gli intellettuali e gli attori di Bollywood invitano il popolo indiano a disobbedire. Le regioni indiane oggi governate dagli oppositori di Modi invitano il popolo alla disobbedienza. Non solo, ma la costituzionalità stessa di questa riforma è stata portata davanti alla Corte Suprema indiana. In febbraio u.s. si sono svolte le elezioni per il rinnovo del parlamento locale di New Dehli. Il partito di Modi (BJP), ha indirizzato la campagna elettorale soffiando sulle tensioni etniche e religiose, ed è stato sconfitto dal partito populista AAP che governa lo stato della capitale da 5 anni (aggiudicandosi 62 seggi su 70). Il programma politico di AAP si basa sul rafforzamento del welfare, scuole e strutture sanitarie pubbliche migliori, fornitura di acqua e elettricità a basso costo. Tuttavia tra il 24 e il 26 febbraio u.s. vi sono state a Dehli delle manifestazioni di protesta contro la nuova legge sulla cittadinanza e le reazioni sono state violentissime. Interi quartieri di musulmani sono stati messi a ferro e fuoco per tre giorni, con molotov e armi da fuoco. Le violenze sono state di natura religiosa (indù, sostenitori sella legge contro musulmani). Ci sono stati 23 morti e circa 200 feriti. Pare che alcuni poliziotti si siano uniti ai cori degli estremisti. Questa Citizenship Amendment Act, rischia di essere una bomba ad orologeria molto pericolosa per tutti. Vota e/o commenta questo articolo da qui Fai leggere questo articolo ad un tuo amico... Torna all'indice | La Redazione condivide:
"Il razzismo è ciò che trasforma le differenze in disuguaglianze”.
Tahar Ben Jelloun
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CULTURA - Divagazione sulla parola “Antologia” Articolo di Marguerite de Merode Chi di noi non è rimasto almeno una volta nella vita affascinato, studiando l’etimologia di alcune parole? Tante porte aperte su un mondo antico, pronte ad arricchire il nostro pensiero. In un mio lavoro recente, in cui i libri hanno avuto una parte di rilievo, mi è capitata sotto gli occhi la parola “antologia” e il suo interessante significato: Anhtos, molti di voi lo sapranno, vuol dire “fiore”, e l’antologia, è, appunto, una raccolta dei fiori più belli, un florilegio, dal latino, florilegium. Si rivaluta il ricordo scolastico, spesso carico di noia, in cui per ore ci si dedicava agli interminabili esercizi di analisi intorno a questi numerosi brani per noi difficili da apprezzare. La maturità, e la curiosità che cresce con una più ampia conoscenza del mondo, ci rende più desiderosi di sapere. Se non fosse vero, La Lampadina, un’antologia di scritti “scelti e selezionati” sulle nostre “Periodiche illuminazioni” proposte ogni mese, non avrebbe nessun seguito! Penso che per tutti noi scoprire ora che, nella raccolta degli scritti uniti da uno stesso pensiero, da una stessa intenzione, si nascondono autentici giardini, ci riempie di curiosità. A questo punto mi è venuta voglia di partire alla ricerca di alcune antologie composte nel corso della Storia. La Bibbia, ad esempio, il libro più diffuso al mondo, si può considerare sicuramente come una antologia, una raccolta di testi sacri per la religione ebraica e per quella cristiana, arricchita attraverso le tante interpretazioni e la messa in parole delle diverse tradizioni culturali. Perciò, si presta a tante letture. Questo testo diventa letteratura, arte, politica e costume. Si pensi all’insieme dei scritti sacri espressi nel mondo. Una lunga lista che in questa sede non starò certo ad elencare. Molto spesso un gruppo filosofico, teologico e spirituale adotta il proprio canone che gli conferisce forza e identità e raccoglie e assembla i vari testi che l’arricchiscono per costruire la sua ossatura teorica. Esiste un’altra antologia pubblicata nel ‘700 di scritti greci e neo-greci, che raccoglie il lavoro di circa trenta autori vissuti tra IV e XIV secolo: la Filocalia, la ricerca della bellezza del pensiero. “Una scelta delle pagine più belle appartenenti a una tradizione spirituale sull’importanza dell’interiorità, un viaggio accompagnato da promesse d’incanto”. È stata raccolta dai monaci del Sinai e del Monte Athos nel tentativo di proporre una rinascita morale e spirituale dell’Ortodossia in reazione alla dissacrazione del tempo in cui fu elaborata. Non vi sembra, ancora una volta un invito ad avviarsi in un giardino vasto tutto da scoprire? La ricca storia delle antologie è legata ovviamente all’inizio dalla possibilità e dalla necessità di diffondere la cultura. In Grecia sin dal 100 a.c., il filosofo greco, Melagro di Gadara compone la sua prima opera, "Corona", una raccolta dei suoi epigrammi unita a quelli di altri quarantotto poeti ellenistici che dopo alcuni rimaneggiamenti fece capo all'Antologia Palatina. Un genere molto diffuso nel mediterraneo. Le proposte del mondo latino, pure risalgono nel primo secolo a.c. con le Noctes Atticae di Aulio Gello. Tutta la storia di queste raccolte è, soprattutto, fino ai nostri tempi, legata alla necessità di comunicare lo sviluppo del proprio pensiero, per chiarire con il mondo, la propria linea critica. Si crea una memoria storica degli scritti (qualunque essi siano: l’arte di ieri, di oggi, insieme alla musica, la letteratura e quant’altro, poi la politica, la filosofia, la religione) per garantirne la conservazione, organizzata con criteri autonomi, e renderne possibile la diffusione. Le antologie, utile strumento per il percorso scolastico sono ora regolate dalla giusta e severa legge sui diritti d’autore, internet permettendo. Un mondo senza fine. Un giardino vasto e accattivante, un florilegio, ora globale, in cui perdersi. Vota e/o commenta questo articolo da qui Fai leggere questo articolo ad un tuo amico... Torna all'indice | Assolutamente vero: "La conoscenza non è cultura. Il campo della cultura comincia quando si è dimenticato "Non-so-che-libro". Ezra Pound |
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SCIENZA – Ma è vero che siamo tutti parenti? Articolo di Beppe Zezza Quando eravamo bambini i nostri genitori, sulla scorta di quanto scritto nella Bibbia ci hanno parlato di Adamo ed Eva e ci hanno detto che noi tutti discendevamo da loro. Poi siamo cresciuti, abbiamo sentito parlare dell’evoluzione, abbiamo sentito dire che Adamo ed Eva erano un mito e che i nostri progenitori erano delle scimmie vissute un numero di anni fa vicino a un milione. La cosa era un po’ deludente ma, presentata come “scientifica” (mentre in realtà è solo una teoria) non si poteva non crederci. Sono passati altri anni. La scienza è progredita. Nuove discipline si sono sviluppate e cosa hanno scoperto, questa volta attraverso analisi “scientifiche”? Che veramente abbiamo tutti una stessa progenitrice e uno stesso progenitore: un Adamo e una Eva che sono antenati di tutti gli attuali abitanti del nostro pianeta! Tuttavia questo Adamo e questa Eva hanno poco a che fare con l’Adamo e l’Eva della Bibbia e con tutta probabilità non si sono mai conosciuti tra di loro. Ma vediamo le cose come stanno e come si è arrivati a questa notizia, che se anche non è recentissima tuttavia non ha avuto, a mio parere, il risalto che meriterebbe. La biologia ha scoperto che all’interno delle cellule esistono dei corpuscoli, denominati “mitocondri” i quali dispongono di un proprio DNA (detto MtDNA) che si trasmette SOLO per via matrilineare: in altre parole mentre il DNA di tutte le nostre cellule è una miscela 50/50 del DNA di nostro padre e di nostra madre biologici, il nostro MtDNA è quello di nostra madre. Interamente? Quasi. Perché quello che accade è che si possono verificare delle “mutazioni” che lo modifichino in una piccolissima parte. Le mutazioni sono casuali e possono essere studiate con le leggi della statistica: si può definire un “orologio molecolare” che permette di stabilire, analizzando le differenze del DNA di due individui quanto tempo è passato dall’antenato comune e anche in quale zona del pianeta questo individuo comune sia vissuto. Lo studio del MtDNA delle donne viventi oggi sul pianeta terra ha permesso di stabilire che TUTTI gli esseri umani discendono da una SOLA donna vissuta in Africa tra i 99.000 e i 200.000 anni fa, al quale è stato attribuito il nome di EVA MITOCONDRIALE. Attenzione: questo non vuole dire che EVA MITOCONDRIALE fosse la PRIMA donna, né che fosse la SOLA presente sulla terra. Infatti sua madre e sua nonna e così via avrebbero evidentemente avuto il suo stesso MtDNA ma dice, e anche questo è in fondo sorprendente, che le discendenze di tutte le altre donne allora viventi si sono estinte! Dunque è certo che abbiamo tutti una “mamma” comune vissuta non tantissimo tempo fa. E del “papà” comune cosa si dice? Uno studio è stato condotto sui cromosomi Y, che sono esclusivi degli esseri di sesso maschile, analizzando 1000 individui di 21 regioni del mondo. Questo studio ha calcolato che un progenitore comune a tutti gli uomini attuali visse in Africa circa 70.000 anni fa. Studi successivi hanno spostato questa data tra i 100.000 e i 200.000 anni fa. A questo antenato comune è stato dato nome di ADAMO cromosomiale-Y. Anche per ADAMO cromosomiale-Y vale quanto detto per EVA mitocondriale e cioè che lui non era il PRIMO uomo sulla terra e neanche, nel tempo in cui è vissuto, il SOLO uomo sulla terra ma che i discendenti di TUTTI gli altri uomini suoi contemporanei si sono estinti. Questi due fatti, abbastanza sorprendenti, dell’estinzione di tutte le discendenti femminili delle donne presenti contemporaneamente alla EVA MITOCONDRIALE e di tutti i discendenti maschili degli uomini presenti contemporaneamente al ADAMO cromosomiale-Y sembrano confermare la teoria della catastrofe di TOBA. Secondo questa teoria tra 75.000 e 70.000 anni fa l'esplosione di un supervulcano al di sotto del Lago Toba rese ancora più difficile la vita sulla terra, già alle prese con la glaciazione, e la specie umana si ridusse a poche migliaia di individui, tutti discendenti da EVA MITOCONDRIALE e da ADAMO cromosomiale-Y. Dunque apparteniamo alla stessa famiglia e siamo tutti “cugini” (questo, forse, spiega anche il perché non ci sia mai pace sulla Terra: sappiamo bene tutti che le rivalità più feroci nelle famiglie sono quelle tra cugini!) Vota e/o commenta questo articolo da qui Fai leggere questo articolo ad un tuo amico... Torna all'indice | La Redazione propone: "Chi ha la fortuna di possedere la fede si avvale di un sostegno impareggiabile in tutte le fasi del percorso vitale. Se si sostituisce a un Dio antropomorfo, che premia i buoni, l'imperativo inciso nel programma genetico dell'Homo sapiens che il bene ha un premio in se stesso, e il male ha il suo castigo, il laico e il credente troveranno la risposta.“
Rita Levi-Montalcini |
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ABBIAMO OSPITI/ATTUALITÀ – Il Gratuito Articolo di Marco Patriarca, Autore Ospite de La Lampadina Ora lo posso confessare: lo spregiudicato navigatore della rete che si firmava l‘Internauta, il fanatico diffusore di finte buone notizie: quella delle scelte mondiali per l’ambiente, quella economica e politica per equilibrare la globalizzazione, quella della ormai raggiunta unità politica e spirituale dell’Europa, così come quella del rispetto dei diritti umani in Cina, della pace in Medio Oriente e delle riforme in Italia; ebbene ero io. Volevo solo introdurre la pratica di quella che chiamo la sintonia emulativa. Se la gente così spesso imita il peggio di cui sappiamo sempre tutto perché non imita il meglio se non ne sa nulla? Per questa semplice idea la rete ha riversato su di me una impressionante quantità di contumelie: teme che le mie fake good news oscurino le convenzionali vere fake news. Per questo a causa delle bufale e le idiozie che circolano nella rete, oltre che di altre mie delusioni esistenziali e politiche, soprattutto italiane, ho deciso di cambiare vita. Ho dato le dimissioni dal lavoro, ho venduto la mia auto, dato la disdetta della mono-camera in centro, regalato i miei vestiti cittadini ad un rivenditore polacco a Campo dei Fiori, e con il mio zaino ex scout, contenente lo stretto necessario, il vecchio sacco a pelo ed una cassetta di attrezzi, mi sono ritirato in uno sperduto lembo di campagna nell’Alto Lazio. In meno di un settimana, poiché il clima è ancora buono, ho costruito una capanna più che confortevole, coperta con rami secchi e altro materiale di fortuna trovato nelle vicinanze, appoggiata a ciò che resta di un piccolo mulino diroccato lungo un torrente che attraversa il terreno demaniale, dove ho trovato perfino una vecchia stufa. Che felicità! Mi lavo con l’acqua del torrente dove faccio anche il mio bucato, raccolgo la legna del bosco, passeggio all’infinito senza una direzione precisa. Da vari mesi mi occupo quasi esclusivamente di attrezzare la capanna dotandola di ciò che mi è necessario. Ho anche costruito una specie di tavolo con dei travicelli uniti e due cavalletti. L’alimentazione per la verità mi ha posto per varie settimane dei seri problemi e poiché aborrisco qualsiasi prodotto confezionato, che peraltro non saprei come pagare, ho dovuto temporaneamente ricorrere alle lumache ed alle ranocchie. Per progettare un programma alimentare più adatto al lavoro sia fisico che intellettuale necessario alla vita povera, ho (abusivamente) recintato un quadrato di terreno e dato vita ad un pollaio originato da un quasi- regalo di una gallina in cova cedutami dal viticultore del terreno confinante, in cambio di un inutile paio di gemelli d’oro che erano rimasti nella tasca della mia valigetta. Con quello che considero un vero colpo di fortuna, ho anche risolto il problema dell’illuminazione. Ho venduto il mio cellulare al trattorista che abita lungo la strada che porta in paese, in cambio di una vecchia dinamo e di una batteria che faccio ricaricare con il flusso del torrente, che accende una lampadina. Di giorno giro per il paese raccogliendo vecchi giornali e vi ritaglio notizie che commento a piacere ricostruendo così i fatti del mondo come finalmente dovrebbero essere e, durante la sera, incollo tutto sulle pagine di un giornale settimanale di cui sono l’editore, il solo collaboratore, il solo lettore e l’unico abbonato. Alcuni vecchi amici, guidati dalla mia fidanzata, che non si dà mai pace, sono riusciti a scovare l’Internauta matto con la sua sintonia emulativa. La lettura di alcune pagine del mio settimanale li ha inaspettatamente conquistati e, al ritorno in città, hanno ripreso alla grande il mio lavoro centuplicandone i risultati. Ora divulgano in tutto il mondo le mie fake good news facendo uso di un cyber-diapason da loro ideato che lancia in rete le news del mio giornale. Con grande stupore ricevono in risposta migliaia di altre real good news, alcune strabilianti, che fanno poi girare nella rete. Così grazie alla teoria della sintonia emulativa la mia immagine è finalmente divenuta accettabile. Grazie a loro e alla mia fidanzata è nato un giornale digitale unico al mondo che sta raggiungendo un successo planetario. Il suo nome è “ Il Gratuito”. Vota e/o commenta questo articolo da qui Fai leggere questo articolo ad un tuo amico... Torna all'indice | Isabella condivide pienamente: "Lloyd, tu sai perché le persone hanno paura di voltare pagina nella vita?” “Perché hanno il timore di quello che potrebbero trovare dopo, sir” "Credi che ci sia un modo di superarlo, Lloyd?” “Quello che credo, sir, è che voltare pagina sia una preoccupazione per chi legge, ma una necessità per chi scrive” “Fai controllare le scorte di penne, Lloyd” “Immediatamente e con piacere, sir..." Da "La vita con Lloyd" di Simone Tempia |
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COSTUME: Non è mai troppo tardi Articolo di Lalli Theodoli Un forte mal di schiena mi blocca totalmente e mi spinge per la prima volta in vita mia a varcare la porta di una PALESTRA. Sta di fronte a casa. Potrei andarci in pigiama la mattina. E questo è certamente una grossa spinta per effettuare questo esperimento. Parlo con la direzione e con il trainer. Per il mio caso suggerisce la POSTURALE. Non è una palestra elegante. La sera fanno anche boxing. Di giorno, a tutte le ore, ragazze magrissime e ragazzi in forma splendida sollevano pesi, fanno flessioni o corrono sul tapis roulant. Ci si domanda di che cosa mai abbiano bisogno. La mia classe è la mattina alle nove. Entro nello spogliatoio e le donne che stanno cambiandosi hanno più o meno la mia età. Anzi decisamente meno e la frequentano però da molto tempo. Passiamo nella palestra. Specchi impietosi ovunque che cerco di non guardare. Il coach arriva con un secondo di ritardo “Ah Federì, meno male che sei arrivato! Altrimenti ce toccava a tutti quanti fà er tampone!” Stendiamo il tappetino per terra, lo ricopriamo con l’asciugamano e sotto le direttive del nostro istruttore ..cominciamo. In piedi una gamba sollevata indietro ed un braccio opposto in avanti. Sembra uno stupido esercizio. Ma il piede nella calzetta antiscivolo non ha la fermezza che ha con le scarpe. Cominciamo a tremolare fino a che dobbiamo mettere la gamba a terra per non cadere per terra. “Non preoccuparti; piano, piano, acquisterai equilibrio.” Dice FEDERI’. Con una enorme palla morbida sotto la pancia dobbiamo spingere una gamba indietro ed un braccio avanti. La palla tremola. La fatica è già rimanere in equilibrio sopra di lei. Non parliamo del sollevare qualsivoglia arto. Si sentono alcuni tonfi. “Va bene. Ora mettiamo una piccola palla sotto il piede e facciamola scorrere”. La mia non scorre: scappa. Mi ritrovo a cercare la palla per tutta la palestra. Via le palle. Diverse flessioni: busto da una parte e bacino dall’altra. Si sentono alcuni mugugni. Il mio vicino ha uno sguardo disperato mentre ruota il torso. Il coach conta 1,2,3.. bisogna arrivare a quindici. Al 7 l’ottantatreenne accanto a me comincia a sussurrare “Basta, basta” e, esausto, si mette in posizione di riposo fino all’esercizio seguente. Sdraiati gambe divaricate sulla parete e braccia sotto le scapole in un abbraccio. Esercizio di respirazione. Tenersi abbracciati in quella posizione è molto faticoso. Alla fine per rimetterci eretti strisciamo prima sul pavimento. Poi piano, piano ci solleviamo. E non ci vuole un attimo. In piedi esercizio di respirazione. Inspirare, espirare gonfiare la pancia. Respirazione diaframmatica. Non mi ricordo quale sia. Quella che parte dal torace o dalla pancia? Nella confusione mi scordo di prendere aria. L’orologio oggi non ha pietà. Fermo alle nove e mezzo. La lancetta bloccata. 1,2,3: gli esercizi non la smuovono di un millimetro. Durante questa ora allunghiamo legamenti, rafforziamo muscoli, respiriamo (almeno alcune) nel modo giusto. Ora esercizio in coppia. Mettersi uno di fronte all’altra seduti, gambe divaricate. Flettersi fino a raggiungere le braccia tese in avanti del partner. Ma la partner è bassissima con braccia proporzionatamente corte. Non ci arrivo. Peggio ancora l’esercizio in piedi. Deve mettere le mani sulle mie spalle ed io sulle sue. Ma non funziona. Dovremmo guardarci con gli occhi allo stesso livello. Lei guarda in alto, io in basso. Lei pensa ”La prossima volta non la scelgo stà stangona“ ed io..”La prossima volta questa tappa non mi avrà”. Ma eravamo rimaste solo noi due. Mi guardo intorno. Alcune di noi sorridono. Oggi finalmente sono riuscite a toccare la punta dei piedi, altre non sono cadute dalla grandissima palla, le ultime non si sono schiantate al suolo per avere solo sollevato una gamba. Il trainer ci guarda soddisfatto. Aggiusta la postura di una che lamenta qualche dolorino, conforta un'altra. “Prima o poi ce la farai“. Il PRIMA è impensabile ed è il POI che ci dà da pensare. L’età media è un po’ molto avanti. Forse andremo in cielo, o dove altro dovremo andare, potendo finalmente toccare le punte dei piedi. Faremo elastiche flessioni fra le nuvole davanti a tutti i santi plaudenti. Anche oggi ce l'abbiamo fatta. Torniamo allo spogliatoio come un po’ stordite. “Al principio è faticoso" dice una”. ”No è tutto faticoso" replica un'altra. ”Potevamo pensarci prima? Forse si, ma NON è MAI TROPPO TARDI Vota e/o commenta questo articolo da qui Fai leggere questo articolo ad un tuo amico... Torna all'indice | La Lampadina e' su Twitter... e anche su INSTAGRAM |
FLASH NEWS! Un po' qua, un po' là...
Leonardo
da record - La mostra "Leonardo da
Vinci", che ha segnato il 500° anniversario
della morte del maestro del Rinascimento,
ha chiuso i suoi quattro mesi di permanenza
con una cifra da record: in totale, 1.071.840
visitatori da tutto il mondo.
Il precedente
record di 540.000 visitatori in una mostra
di opere di Eugène Delacroix nel 2018.
Un non
piccolo particolare, tutto francese: la mostra
si chiamava Léonard De Vinci... come se noi
chiamassimo Francis Bacon Franceso Pancetta,
o appunto, Eugène Delacroix, Eugenio della
Croce.
CV
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And
the winner is.... - Le nazioni più
influenti dal punto di vista della cultura
per l’anno 2019?
The Spectator ne pubblica la classifica:
N.
1 Italia, seguita da Francia, Spagna, Stati
Uniti, Uk, Giappone, Brasile.
Peccato se ne è parli così poco in Italia
e non valorizzare maggiormente quanto di bello
di cultura abbiamo disponibile.
Colpa dei nostri media pronti a criticare
ogni cosa e anche il Governo che sostiene
solo parzialmente questo comparto dai grandissimi
numeri.
CV
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Africa
in crescita - Le Grandi aspettative
di crescita di alcuni paesi Africani tra il
2020 e 2024.
Uno studio della Oxford
Economics ci segnala che:
il Senegal crescerà quasi del’9% annuo,
la costa d’Avorio e Camerun di circa l’8%,
quasi il 10% l’Etiopia e poco meno il Kenia.
Cifre importanti ma ancora abbastanza modeste
considerato che il Kenia e il Sud africa con
popolazioni simili hanno consumi, il primo
di circa 76 miliardi, il secondo di 211 miliardi.
Nei prossimi anni si prevede un aumento del
PIL di poco più del 5% anno per le città del
Cairo, Joannesburg e Lagos.
CV
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APPUNTAMENTI DELL'ASSOCIAZIONE LA LAMPADINA:::PERIODICHE ILLUMINAZIONI Ecco i prossimi appuntamenti dedicati ai Soci de La Lampadina tra marzo e giugno 2020 ****************** MOSTRE 20 marzo 2020 - ore 12.20 Scuderie del Quirinale RAFFAELLO Una mostra monografica, con oltre duecento capolavori tra dipinti, disegni ed opere di confronto, dedicata a Raffaello nel cinquecentenario della sua morte, avvenuta a Roma il 6 Aprile 1520 quando era appena 37enne. La visita sarà guidata da Claudia Cieri Via. Certamente, seguendo le indicazioni del DPCM del 04/03/2020, le entrate al museo saranno contingentante, per quanto riguarda i gruppi. Vi terremo aggiornati nei prossimi giorni relativamente al numero massimo di visitatori che potranno formare il gruppo. ****************** 31 marzo 2020 - ore 18.00 Museo nazionale Romano di Palazzo Altemps DE PISIS Continua la collaborazione tra Palazzo Altemps e la Galleria d'arte moderna e il Museo del Novecento di Milano, iniziata nel 2017 con il progetto Citazioni Pratiche. Fornasetti a Palazzo Altemps. Dal 20 marzo infatti il museo romano ospiterà un’ampia retrospettiva dedicata all’artista ferrarese Filippo de Pisis, un protagonista dellì'esperienza pittorica del Novecento italiano. Ci guiderà alla miglior conoscenza dell'artista Ludovico Pratesi.
Certamente, seguendo le indicazioni del DPCM del 04/03/2020, le entrate al museo saranno contingentante, per quanto riguarda i gruppi. Vi terremo aggiornati nei prossimi giorni relativamente al numero massimo di visitatori che potranno formare il gruppo. Per info sull'Associazione e/o prenotazioni, scriveteci a: eventi-appuntamenti@lalampadina.net ****************** 19 giugno 2020 - ore 15.00 - Senato della Repubblica
Visita guidata nella quale si illustreranno i principali aspetti storici, artistici e istituzionali del Palazzo.
Visiteremo anche la Sala del Pannini, normalmente non aperta al pubblico, regalata al Senato della Repubblica da Antonio Bachetoni, il nonno della nostra Lucilla Crainz. ****************** La vista prevista nei giorni 12-15 Marzo 2020 a Maastricht e Bruxelles in occasione di TEFAF, European Fine Art Fair, è stata annullata. ** Le visite previste nei giorni 3 - 5 aprile 2020 a Bergamo, Villa Panza, Castelseprio, Castiglione Olona sono rinviate ad altra data nella quale organizzeremo un fine settimana tutto italiano dedicato alla scoperta di alcuni tra i numerosissimi gioielli nascosti nel ricchissimo e sorprendente territorio. Sarà con noi Ludovico Pratesi a guidarci in questa nuova esplorazione artistica. Seguiteci per scoprire la nuova data. ****************** 13 - 17 maggio 2020 San Pietroburgo
Il Palazzo d'Inverno, i ponti mobili, le sfingi sulla Neva, la cattedrale di S. Isacco, una sera al Mariinsky e altro ancora per immergerci di nuovo nell'atmosfera russa che a Mosca ci ha stregato!
Questo programma potrà subire dei cambiamenti di data, dovuti alla situazione di emergenza sanitaria che interessa ormai tutti i Paesi. Seguiremo con attenzione l'evolversi della situazione e daremo aggiornamenti a breve a tutti gli interessati.
Continuate a seguirci con attenzione per conoscere i nuovi appuntamenti. ****************** Per info sull'Associazione e/o prenotazioni, scriveteci a appuntamenti@lalampadina.net |
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IL TEATRO OLIMPICO, seguendo i DPCM del 4 marzo 2020, ha sospeso la propria attività fino al 3 aprile 2020.
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*** LA LAMPADINA SUGGERIMENTI CULINARI Ripensando a Mosca Serata di gastronomia russa di Valerio Bernini
Il Conte Pavel Alexandrovich
Stroganov, raffinato gourmet
e noto bon vivant, ormai avanti
con gli anni e con pochi denti (l'età
purtroppo) pensò bene di non rinunciare
ai piaceri della tavola.
Chiese dunque al suo cuoco francese di creare un piatto con manzo tagliato a fettine sottili (per ovvie ragioni)!
Il piatto prese il suo nome ed ha avuto grande successo.. Probabilmente non solo per la sua prelibatezza ma perchè a tutti toccano prima o poi i problemi del nostro illustre aristocratico.
Stasera,
tornando, anche per me Stroganoff
.. temo per motivi analoghi. Ma,
grazie a Karyna, l'Autrice, con
un tocco di bontà e gusto in più..
che sono davvero dispiaciuto di
non poter rivelare...!
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*** La Lampadina Libri Commento di Elvira Coppola Amabile, Autore Ospite de La Lampadina
Desiderio di Giorgio Montefoschi Edizioni: La nave di Teseo, Collana Oceani Anno edizione: 2020 Pagine: 324 Palazzo Firenze, Galleria del Primaticcio. L’ultimo libro scritto da Giorgio Montefoschi é stato presentato in questa bellissima sala gremita e attenta. Si respirava un’aria di calore, amicizia, cultura. E soffusa in questa atmosfera intensa una vaga malinconia. Molti avevano già letto il libro. L’ultima opera di Giorgio tocca il cuore come forse mai i suoi precedenti romanzi. Anche quelli di maggior successo. Non so perché. Forse per aver seguito un vecchio suggerimento di Goffredo Parise, come spiritosamente ha ricordato Giorgio? “...mettici più dialoghi Giorgio! Se sfogliando si vedono più spazi vuoti il libro si vende meglio”. O forse perché chi legge viene subito trascinato nel fiume delle parole. Ed è come se sgorgassero da noi dalle nostre vite stesse, dalle banalità del quotidiano, perenne cornice scandita puntualmente, dai nostri dolori, dalle paure, dalle passioni. Per chi conosce personalmente Giorgio é una piccola sorpresa scoprire che molti dei nomi sono familiari.
Nomi di figli, amici, nipoti vengono
dati ai personaggi che nuotano
nel libro. Solo Paolo Spaini,
mancato da poco, appare proprio
come Paolo Spaini, il pediatra
in motocicletta. Dominatore del
romanzo è il desiderio, scelto
come titolo del libro. Un’attrazione
riaffiora incontenibile tra i
due protagonisti che si sono amati
da ragazzi e dopo anni ritornano
amanti.
Quello che succede tra un incontro e l’altro sbiadisce, sembra solo l’attesa di un altro contatto. Dopo un’ora, un anno, molti anni. Non importa. Sfiorarsi baciarsi fare l’amore. Il desiderio in letargo pronto a schiudersi ancora e ancora. Inesorabilmente. Una droga per vivere, una droga contro il dolore. Una droga per non raccontare il dolore. Intorno il mondo indifferente ingloba ogni cosa con la sua struggente felicità e i suoi drammi. Mentre tutto sembra muoversi quietamente tra i soliti luoghi cari a Giorgio, i Parioli Villa Borghese Sabaudia i monti dell’alto Adige e Roma molle e infinita, tutto cambia e scorre trascinando noi e le nostre vite... Continua a leggere sul sito...
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MOSTRE
Ecco
le segnalazioni di
Marguerite de Merode
Il 500mo anniversario della morte di Raffaello Quest’anno si celebra il 500mo anniversario della morte del genio rinascimentale, il maestro di Urbino, Raffaello Sanzio, morto a soli 37 anni, il 6 aprile 1520. Saranno numerosi gli appuntamenti già iniziati l’anno scorso alla Pinacoteca Ambrosiana. Nel marzo del 2019, il grande cartone per l’affresco del Vaticano «La scuola di Atene» (1509), appena restaurato, è stato nuovamente esposto al pubblico milanese.
A febbraio di quest’anno per solo una settimana, sono stati tutti presentati per la prima volta dopo 400 anni nella Cappella Sistina, luogo originale per il quale erano stati realizzati, i famosi dieci arazzi degli Atti degli Apostoli, realizzati a Bruxelles, tessuti tra il 1516 e il 1521 su cartoni del grande pittore urbinate, di cui il grande artista non poté mai vedere il compimento. Gli arazzi erano già stati esposti sulle pareti della Cappella Sistina, ma non tutti, e solo per alcune ore, nel 1983 e nel 2010.
Il Victoria & Albert Museum di Londra darà maggior rilievo ai sette grandi cartoni per gli arazzi della Sistina, esposti nella collezione permanente e proprietà della Regina. In un'importante operazione di digitalizzazione, i disegni, da agosto di quest’anno, saranno proiettati nella Raphael Court consentendo di vedere dettagliatamente il processo nascosto della creazione dei lavori di Raffaello.
La mostra più importante sarà senz’altro quella delle Scuderie del Quirinale di Roma, in collaborazione con gli Uffizi di Firenze, che forniranno il nucleo centrale delle opere, oltre 90 che racconteranno i vent’anni di carriera artistica del maestro rinascimentale, svelandone aspetti ancora sconosciuti. Chiedici informazioni, La Lampadina ha organizzato per gli associati una vista alla mostra. Guarda su "Gli appuntamenti de La Lampadina". Dal 5 marzo al 14 giugno 2020
A Londra nella North Gallery della National Gallery di Londra, la mostra dal titolo “The Credit Suisse Exhibition: Raphael”, supportata dal gruppo finanziario svizzero dall’ottobre 2020 al gennaio 2021, esplorerà l’attività artistica di Raffaello, riflettendo sul ruolo che l’artista ha avuto nella storia dell’arte occidentale, dai suoi tempi fino a oggi. Dal 3 ottobre 2020 al 24 gennaio 2021.
Il Louvre non ha in programma una mostra su Raffaello ma ne presenterà una sul Rinascimento italiano: «Corpo e anima: scultura in Italia da Donatello a Michelangelo 1460-1520» Dal 6 maggio al 17 agosto con 150 opere realizzate, tra il Quattrocento e l’inizio del XVI secolo, dai grandi maestri dell’epoca realizzata in collaborazione con il Castello Sforzesco di Milano dove sarà visibile dal 25 settembre al 10 gennaio
BELGIO Gand Museum Voor Schoone Kunsten : Van Eyck “An optical revolution”.
Sarà
la più grande mostra mai realizzata su Jan
van Eyck, grande maestro dell’arte fiamminga
del ‘500,
che si svilupperà intorno al quadro che lo
rese famoso nel mondo: l’Adorazione dell’agnello
mistico.
Il cuore della mostra si svilupperà intorno
agli 8 pannelli esterni del suo capolavoro anche
noto come il Polittico di Gand, restaurati
per l’occasione e mai esposti prima d’ora.
Sono 9 le opere del pittore in mostra, diversi
pezzi del suo studio e circa 100 capolavori
internazionali del tardo Medioevo di artisti
a lui contemporanei, tra miniature, sculture
e disegni che getteranno una nuova luce sulla
sua tecnica, la sua opera e l’influenza esercitata
sugli artisti provenienti da Germania, Francia,
Italia e Spagna.
Fino al
30 aprile 2020
Pensiero
Laterale
Un uomo in un bar
Un uomo entra in un bar, si avvicina al bancone e chiede al cameriere un bicchiere d'acqua. Quest'ultimo lo guarda per qualche secondo e poi si abbassa a prendere qualcosa sotto il bancone. È un'arma e la punta direttamente alla testa dell'uomo che, con la voce spezzata, gli aveva chiesto un po' d'acqua. Quando vede il cameriere con l'arma puntata contro di lui, fa un respiro profondo, lo ringrazia e se ne va. Che cosa è successo?
Guarda qui la soluzione... |
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