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La Lampadina - n. 91 ::: Aprile 2020

Comitato di Redazione di marzo, su Zoom, data la quarantena.
Le domande erano: cosa stiamo facendo a casa? Come impegniamo il nostro tempo? Come affrontare al meglio il periodo che ci si presenta, per ottemperare alle norme governative e indebolire questo despota invisibile?
Come tutti, riceviamo meme, foto, video, indicazioni di tutti i tipi, accumuliamo fantasiose bufale (oh pardon, fake news). Ondeggiamo sulla tolda della nave come Ulisse, legato all'albero maestro, cercando di non prestare orecchio alle mille sirene che ci raccontano ciò che vogliamo ascoltare e anche ciò che odiamo sentire, ciò che desideriamo credere e ciò di cui non vogliamo prendere atto.
Ci siamo chiesti cosa potevamo fare per i nostri Lettori per uscire da questo loop: offrire cultura, cibo per la mente, come sempre, ma dandone una connotazione immanente rispetto alla realtà nella quale stiamo vivendo. Con La Lampadina a marzo dovevamo andare a Maastricht per vedere la TEFAF, le mostre di Raffaello e di de Pisis a Roma, oggi saremmo dovuti essere a Bergamo e a Varese, e poi ancora san Pietroburgo, Parma...Tutto sospeso o cancellato, ovviamente.
Ma Carlotta ci sprona con un'opinione di Johann Wolfgang von Goethe: "Si dovrebbe, almeno ogni giorno, ascoltare qualche canzone, leggere una bella poesia, vedere un bel quadro e se possibile dire qualcosa di ragionevole".
Bene, questo era alla nostra portata: detto fatto, stiamo tutti a casa, ma viaggiamo con la mente e lo spirito.
Ad maiora!
ICH


Domenica, 5 aprile 2020

Buongiorno,
oggi la nostra Lampadina si accende su:


ABBIAMO OSPITI/PSICOLOGIA – #IORESTOACASA: Come affrontare questo periodo di quarantena?
Articolo di Maria Cristina Zezza*, Autrice Ospite de La Lampadina

In questi giorni tutta l’Italia è definita Zona Protetta, sono chiusi tutti i bar, negozi, attività commerciali e tutte le attività non necessarie come da ultimo decreto, e per chi può, l’indicazione è quella di lavorare da casa. L’imperativo è rimanere a casa, da cui lo slogan #iorestoacasa; è consentito uscire solo per questioni di necessità.

Per tutti noi è un evento stra-ordinario che elicita sentimenti di paura, solitudine, rabbia, confusione. Come affrontare questo periodo di Quarantena ?

FISSA DEGLI OBIETTIVI GIORNALIERI - Anche se devi restare dentro casa, fissati dei piccoli obiettivi da raggiungere. Può essere qualcosa che hai rimandato da tempo, semplicemente pulire casa, leggere un libro, farsi un bagno caldo, mettersi la crema che ogni volta non hai avuto il tempo di mettere, fare una telefonata che non hai mai abbastanza tempo per fare, imparare una nuova lingua. Piccoli obiettivi da raggiungere ogni giorno.

MANTIENI UNO STILE DI VITA SANO - Cerca di mantenere il tuo normale ciclo sonno-veglia, alzati ad orari regolari ed evita di restare a letto a lungo. Prenditi cura del tuo aspetto: vestiti, pettinati, truccati, fatti la barba. Per stare bene abbiamo bisogno di vederci bene.
Evita di abusare di fumo, cibo e alcool per gestire le tue emozioni. Può essere utile mettere in atto delle tecniche di respirazione e di rilassamento, dipingere o scrivere per gestire i propri stati emotivi.

TIENI UN DIARIO DELLE TUE EMOZIONI E DEI TUOI PENSIERI - Dedica del tempo a te stesso/a, prendi un diario o un quaderno e scrivi tutto ciò che stai provando o pensando in questi giorni. Sarà utile per poter dare espressione e contenimento alle tue emozioni e per diventare consapevole di ciò che hai dentro. Spesso la frenesia della vita quotidiana la usiamo come via di fuga da noi stessi… Ora siamo obbligati a stare fermi, può un essere un occasione per guardarsi dentro.

ACCETTA LE TUE EMOZIONI - È normale in questo periodo sentirsi tristi, spaventati, arrabbiati, soli. Accetta quello che stai provando, riconoscitene il diritto e “abbraccia” te stesso.

AFFRONTA UN GIORNO ALLA VOLTA - Pensare a lungo termine contribuisce ad aumentare l’ansia e il senso di soffocamento. Continuare a dirsi “sarà così per settimane non so come fare a sopravvivere” contribuisce a farti stare peggio. Affronta un giorno alla volta, pensa a quello che puoi fare oggi e ad affrontare giorno per giorno.

CONCENTRATI SU CIÒ CHE PUOI ANCORA FARE - Pensare continuamente a cosa non si può fare aumenta il senso di disagio e di claustrofobia. Prova a concentrare la tua attenzione su cosa puoi continuare a fare.

NON TI ISOLARE - Cerca i contatti dei tuoi amici e parenti per fare due chiacchiere e condividere quello che state passando. Chiedi ciò di cui hai bisogno.

Se ti senti particolarmente angosciato contatta un esperto. La maggior parte di noi Psicologi ha messo a disposizione uno spazio di sostegno psicologico online tramite Skype o WhatsApp.

*Dott.ssa Maria Cristina Zezza Psicologa Psicoterapeuta Iscrizione n. 20203 Ordine Psicologi del Lazio www.mariacristinazezza.com

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La Redazione:

"Per arrivare all'alba non c'è altra via che la notte".

Khalil Gibran

ATTUALITÀ – Peggio il rimedio che la malattia!
Articolo di Carlo Verga

Mamma mia che periodo… ancora siamo lontani dal sapere le cause del nostro Covid-19 e anche il perché in certe zone colpisce di più che in altre. Le teorie tante, una delle più consistenti, è quella che si riferisce al clima. Il Corriere della Sera ha pubblicato un articolo interessante sull'argomento e descrive come la fascia europea a maggior rischio sia quella mediana con temperature che oscillano tra 3 e 11 gradi con un clima a bassa umidità. Cosa simile succede negli Usa, dove a New York hanno una forte diffusione del virus, pare molto meno negli Stati al sud. Ci auguriamo, se così, che l'arrivo dell’estate spazzi via tutto.

Le varie pandemie succedute nei secoli e originate da paesi lontani con milioni di morti, sono tutte partite da situazioni di sporcizia, scarsa igiene e promiscuità. Allora i rimedi erano veramente empirici.

Nel passato e in circostanze simili alle attuali, ci furono anche allora, restrizioni al movimento delle persone. Per il colera a metà del 1800, in Italia si cominciò con la chiusura delle frontiere con la Francia e il blocco dei porti. Chi non si adeguava veniva punito, per i fatti più gravi, perfino con la morte.

Poi le cure spesso inadeguate furono una delle cause delle alte mortalità di alcune di esse. Significativo leggere quanto suggerivano gli pseudo medici all'epoca della peste, eccone alcune:

- la Teriaca uno sciroppo composto da molti ingredienti, (uno tra tutti la carne di vipera essiccata ma anche mirra, zafferano, ecc.), e considerato una panacea per diverse malattie. Tuttavia, per essere efficace, lo sciroppo doveva avere almeno dieci anni di sedimentazione.

- Il salasso con le sanguisughe, non tutti potevano permetterselo, e i meno abbienti usavano fare un'incisione delle vene e drenare il sangue in una ciotola. Il rischio di infezioni era grande, amplificato dalle scarse condizioni igieniche.

- Una miscela di resine, essenze ed escrementi umani che venivano applicati sui linfonodi infiammati o direttamente sulla ferita per far "uscire" la malattia.

- L’urina. Alle persone colpite dalla peste veniva consigliato di fare il bagno nelle urine un paio di volte al giorno, sarebbe stato anche utile, per alleviare i dolori, berne un bicchiere o due. Durante quegli anni l’urina non infetta (ma come stabilirlo?) veniva raccolta, ceduta o venduta alle persone malate.

- Il pollo! Il metodo Vicary dal nome del medico inglese che lo inventò. Si trattava di spiumare il sedere di una gallina viva che veniva in qualche modo strofinata con quella parte, sui linfonodi della persona infette.

Incredibili. Pensate a quanti di questi rimedi anziché curare aiutavano a diffondere il contagio e procurare la morte per infezione.
Anche per la Spagnola, la pandemia più recente (1915 -1920), furono commessi degli errori madornali. Era in tempo di guerra e la malattia fu nascosta dal più dei paesi europei che parlavano di diffusione circoscritta solo alla Spagna, poi i morti furono milioni.
I deceduti erano per lo più giovani adulti. Studi recenti basati su referti medici del periodo, ci dicono che l'infezione stessa non era più aggressiva di qualsiasi altro tipo di influenza, ma che le circostanze speciali (malnutrizione, campi medici e ospedali sovraffollati, scarsa igiene, la guerra, le trincee etc) furono la base per una così forte diffusione. Oggi, nel bene e nel male abbiamo una visione globale, le più importanti aziende farmaceutiche, ricercatori, università hanno allo studio ogni possibile rimedio e vaccino, rimaniamo ottimisti.

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Carlotta Staderini Chiatante ritiene la frase decisamente attinente al periodo che stiamo attraversando:

"“Soltanto una crisi reale o percepita produce un vero cambiamento. Quando quella crisi si verifica, le azioni intraprese dipendono dalle idee che circolano.... finché il politicamente impossibile diventa politicamente inevitabile” .

Milton Friedman

Per un piccolo aiuto
Articolo di Lalli Theodoli

Come tutti, siamo angosciati, preoccupati, isolati dai nostri cari, con una terribile ansia per tutto quanto potrà accadere sia dal punto di vista della salute che delle finanze. Come voi abbiamo paura, e ci domandiamo quando finirà e, una volta finito, come sarà cambiata la nostra vita, se ce l’avremo fatta a superare il virus. Da parte nostra abbiamo cercato di fare, con la Redazione sparsa come i giornali veri, un numero che vi possa dare un qualche altro aiuto per passare il vostro tempo da reclusi.
Per questo abbiamo aggiunto due conversazioni on line. Una con Ludovico Pratesi, che molti di voi già conoscono, sull’artista Damien Meade, e una con Claudia Cieri Via sulla mostra di Raffaello che avremmo dovuto visitare con Lei il 20 marzo. Ambedue generosi nell’accettare la nostra richiesta che ci auguriamo possa farvi passare un po’ del vostro tempo in modo piacevole e istruttivo staccandovi per un attimo da quanto avviene intorno a noi.
Piovono da ogni parte d’Italia dovuti ringraziamenti a quanti sono intervenuti, e intervengono, per aiutare tutti noi e che, con altruismo e coraggio, portano soccorso con il loro lavoro nei molti campi che sono necessari alla nostra sopravvivenza.
Sono giunte anche corpose donazioni, che aiutano a sostenere un servizio medico tanto provato e che di giorno in giorno diviene insufficiente all’emergenza.
Da parte nostra, abbiamo deciso di non stare solo a guardare, ma di dare, anche noi, un piccolo contributo. Abbiamo raccolto una cifra, fra noi della Redazione, che è servita ad acquistare materiale sanitario per un Istituto ospedaliero romano (sfigmomanometri, pulsossimetri, fonendoscopi, termometri DPI). Poca cosa, siamo d’accordo, in mezzo a tante necessità. Ma vi invitiamo a seguirci in questo piccolo gesto. Potete fare la vostra offerta direttamente. Fateci solo sapere se la nostra iniziativa ha avuto la vostra approvazione. Qualsiasi somma sarà utile. Non pensate, scrollando le spalle, che sia insufficiente, non risolutiva in una situazione tanto catastrofica.
Certo, forse “È UNA GOCCIA NEL MARE” ma, ricordate: “ANCHE UNA GOCCIA È MARE”.

Emergenza Coronavirus: noi abbiamo scelto di aiutare i nostri ospedali universitari.
Le donazioni possono essere inviate alla Fondazione Roma Sapienza che devolverà il ricavato al Policlinico Umberto I e Ospedale Sant'Andrea.
È possibile donare:
– con bonifico bancario (iban: IT72P 01030 03213 000063 259373,
bic: PASCITM1R13, beneficiario "Fondazione Roma Sapienza", causale "emergenza coronavirus")
- con carta di credito, attraverso il PayPal della Fondazione Sapienza

Grazie per ciò che farete.

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Per la Redazione:

"Nessuno si stanca di essere aiutato. L'aiuto è un atto in conformità con la natura.
Non stancatevi di riceverlo o di prestarlo."

Marco Aurelio

ABBIAMO OSPITI/VITA - Una sera davanti al camino
Articolo di Simonetta Pacini Verga

Fiamme azzurre lambiscono solchi infuocati. Venature di anni di spaccano, si sgretolano nel loro rosso sangue. Crepitìi sommessi anticipano lo schiocco del tronco che si apre nella vampata violenta che lo avvolge. In quel legno che sta urlando la fine della sua vita si racchiude un mondo. Stagioni alternate tra giovani gemme e rami fioriti. Tra giovani foglie cadute e rami seccati. Tra cortecce inaridite e solcate da muschi aggrappati per umidi inverni. Sequenze di anni consunti e finiti in un atto violento scenografico e catalizzatore. Nulla è più caldo e avvolgente di un camino acceso, nulla più freddo e agghiacciante della cenere grigia e spenta che resta dopo un atto tanto ammaliante. Mi ricorda la vita.

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La Redazione concorda:

""La speranza ha due bellissimi figli: lo sdegno e il coraggio.
Lo sdegno per la realtà delle cose; il coraggio per cambiarle."

Sant'Agostino

ABBIAMO OSPITI/ROMA – Vita nel vicolo
Articolo di Nicoletta Fattorosi Barnaba, Autore Ospite de La Lampadina

N.d.R.: questo articolo era programmato per l'uscita di aprile 2020 quando ancora non avevamo deciso di fare un numero della newsletter dedicato al periodo che stiamo vivendo, molto "particolare" e credo unico per la maggior parte di noi.
Rileggendo il pezzo di Nicoletta Fattorosi Barnaba, mi sono resa conto di come ci descriva un mondo come era "prima": prima di internet e dei social, prima della globalizzazione, prima dell'ineluttabile perdita di contiguità fisica e psicolgica con i nostri vicini, coinquilini, cittadini.
Mi è parso uno scritto più che attuale, ci racconta ciò che abbiamo perso nella nostra corsa in avanti, ci dice che forse, qualcosa la possiamo recuperare, se facciamo tesoro di ciò che terribile e meraviglioso sta accadendo a tutti noi.

Con questo articolo vorrei accompagnarvi in una Roma sparita, portarvi a “vedere” la vita che si teneva in alcuni vicoli che hanno mantenuto il nome, ma che certo hanno perso la loro caratteristica di una vivacità di tempi ormai andati. Tempi certamente difficili, ma che avevano una caratteristica importante, la socializzazione e il vivere insieme con il poco che si riusciva ad avere.
Oggi per, “vicolo” intendiamo una strada stretta di città, in cui scarsa è la grande circolazione. In realtà, nel passato il vicolo costituiva una sorta di prosecuzione della casa, spesso ristretta e oscura. La gente viveva molto nel vicolo, dove tante famiglie finivano per costituire una sorta di villaggio, il cosiddetto “vicinato”. Questa realtà è pressoché scomparsa, perché molte stradine delle zone più tipiche sono state distrutte dalle demolizioni del periodo umbertino e di quello fascista. L’ultimo colpo a questa solidarietà di vicinato è stato inferto dalla televisione che ha chiuso le persone davanti ai singoli televisori di casa, senza più interessarsi a quanto accade fuori delle mura domestiche.
Andiamo a vedere cosa succedeva prima che Roma divenisse la capitale d’Italia.

Le donne scendevano con la sedia e si sedevano davanti alla porta di casa a pulire le verdure, a cucire, a rattoppare, e portavano i bambini con loro, i più piccoli nel girello di bambù, spesso fatto dalle abili mani del nonno, o comprato, dietro piazza Navona, in via dei Cestari.
Quando pioveva, la strada diventava un rivolo di acqua e fango, che le donne avrebbero rimosso, subito dopo, per rendere più vivibile quell’esterno-interno o meglio quella prosecuzione di casa, che era il vicolo. Vivere qui era quasi una necessità perché le case erano anguste e con poca luce, inoltre gli abitanti erano sicuramente in eccesso rispetto alla recettività di quelle dimore. Perciò il sole, anche se penetrava diagonalmente e per poche ore del giorno, permetteva di vivere un po’ meglio e in compagnia.
Case in cui le scale erano impervie, per via degli scalini troppo alti e allora soprattutto le donne non più giovani si affacciavano alla finestra per chiamare il venditore che passava sotto casa, quando era ambulante oppure richiamava l’attenzione del gestore del negozio nel vicolo, calava il cestino con la lista della spesa, lo ritirava con quanto le serviva, lo faceva riscendere con i soldi richiesti e lì finiva la spesa giornaliera. Le finestre di queste case erano le protagoniste di questa vita scomparsa, non solo si faceva la spesa, ma vi si stendevano i panni, si guardavano i bambini che giocavano e si chiacchierava. Torniamo alle donne attrici principali di questo spaccato di vita romana.

Verso le undici della mattina si sentivano voci femminili che cantavano, le note arrivavano in strada dalle finestre delle cucine, dove si cominciava a imbastire il pranzo. Finestre abbellite di vasi di basilico, salvia, maggiorana, insomma un piccolo orto casalingo, che permetteva alle donne di carpire le foglie odorose, e se si affacciavano contemporaneamente due dirimpettaie tra una chiacchiera e l’altra, si rimandava il momento del “battuto”. Parola ormai scomparsa nel lessico della nostra città, si tratta, forse sarebbe meglio dire si trattava di mettere lardo, cipolla, odori, alternativamente sulla battilonta, modo di dire romanesco, per indicare il tagliere. Dopo aver scaldato la lama del coltello, per meglio unire i vari ingredienti, li tagliavano con foga e li sminuzzavano finché non veniva fuori il “battuto” che messo nella casseruola con il pomodoro poteva servire per pasta, fagioli, patate e ottenere la succulenta “minestra col battuto”. Ricordo che fino agli anni Cinquanta del secolo scorso la minestra era il primo piatto dei romani!

A questo punto il vicolo si riempiva di un profumo inequivocabile che dava l’allerta anche agli artigiani, che avevano lì la loro bottega, li avvertiva che l’ora del pranzo si avvicinava, così il lavoro pesava di meno. Al suono delle campane del mezzogiorno si univa il profumo che esalava dalle casseruole delle cucine romane, tra poco ci si sarebbe incontrati tutti davanti alla tavola per gustare i cibi, ma anche e soprattutto per ritrovarsi in famiglia e raccontare della mattina appena trascorsa.
La pastasciutta (fettuccine fatte in casa senza brodo) era il primo piatto della domenica. Alla sera il rito si ripeteva, minestre varie e saporite come minestre in brodo, di carne o vegetale, minestra col battuto, pasta e fagioli, riso e fagioli, minestrone di verdure, pasta e lenticchie, riso e lenticchie si portavano fumanti sulle tavole delle famiglie romane.
Ormai le famiglie erano in casa, tutto era tranquillo i bambini erano a letto, ma le chiacchiere tra le donne non erano ancora finite, si facevano non più nel vicolo ma alla finestra, lo spazio tra una casa e l’altra era esiguo e allora ecco che le comari si ritrovavano in una sorta di salotto aereo a cui spesso si aggiungeva qualche chiacchiera di passanti. Roma era così un paese divenuto capitale.

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La Redazione, rispetto a ciò che potremmo recuperare:

"Ho bisogno di cose antiche.
Scrivimi una lettera su un foglio di carta,
chiamami da una cabina telefonica,
citofonami sotto casa e sali da me ad ascoltare un disco di vinile,
dimmi "io per te ci sono",
e quando avrò bisogno di te ci sarai veramente.

Fabrizio Caramagna

MEDICINA - L’intelligenza artificiale e il medico on line
Articolo di Carlo Verga

Fra i tanti progressi della scienza di queste anni nei campi i più vari, vale la pena di segnalare e specialmente in questi momenti, le applicazione dell’intelligenza artificiale nel settore medico e nell'assistenza a distanza.
Il signor Ali Parsa, un imprenditore sanitario britannico di origine Iraniana, con il suo team ha studiato ed ottenuto una nuova piattaforma on line per le prime cure mediche. La piattaforma si chiama Babylon, è già stata adottata dal servizio sanitario inglese ed ha aperto filiali negli Usa, Canada e Cina.
I pazienti iscritti al servizio si collegano all'occorrenza on line dichiarando i propri sintomi, questi vengono immessi nei loro sistemi ed elaborati con algoritmi già sperimentati su milioni di casi così da selezionare progressivamente la possibili diagnosi e le cure relative. La cosa interessante è che il servizio è sbarcato in Africa, in Ruanda, paese in forte sviluppo, che a sentire il fondatore, dovrebbe diventare leader mondiale della salute digitale. Il servizio verrà gestito e finanziato dal governo stesso. L‘Africa, come sappiamo, ha fortissime carenze dal punto di vista sanitario e la società, si propone di estendere la sua presenza all'intero continente dove certamente potrà avere un grandissimo successo nel salvare migliaia di vite umane anche per le malattie più semplici. La storia comunque ci dice che le cure a distanza non sono un'invenzione di oggi: la prima fu sperimentata nel 1935, con grande successo, da un medico trapanese trasferitosi a Roma, Guido Guida, questo il Suo nome: dal suo piccolo appartamento rispose ad un appello via telegrafo giunto da un piroscafo in navigazione nel Mediterraneo. In pochi minuti sempre per via telegrafo, il dottor Guida, fu in grado di capire i sintomi e fornire le istruzioni del caso, il paziente guarì completamente.
Dopo quell'esperienza, molti medici si riunirono e fondarono il CIRM -Centro Internazionale Radio Medico-al quale aderì anche Guglielmo Marconi. Il CIRM, iniziò con l’assistenza prima alle navi, poi dagli anni Cinquanta anche agli aerei, alle spedizioni, etc.
La sede oggi è in una palazzina all'EUR di Roma ed è stato riconosciuto come un eccellenza mondiale.

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Leonardo Hall concorda:

"C'è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti."

Henry Ford

ABBIAMO OSPITI/FINANZA – Perché anche le persone intelligenti “sbagliano” sugli investimenti finanziari?
Articolo di Giuseppe Fusilli, Autore Ospite de La Lampadina

Salute e denaro ci coinvolgono emotivamente. Hanno in comune tre aspetti con i quali è difficile convivere serenamente: futuro, incertezza e rischio.

La “Prevedibile” irrazionalità
Ecco che negli anni Sessanta si sviluppa il concetto della “finanza comportamentale” cioè una disciplina che ha tratto forte alimento dalle clamorose evidenze empiriche sul comportamento dei mercati finanziari e degli investitori dagli anni ‘90.

Il padre di questo movimento è Daniel Kahneman, medico psichiatra, ha vinto nel 2002 il premio Nobel per l’economia.
Questa disciplina afferma che facciamo errori sistematici di valutazione: si parla di “Prevedibile” irrazionalità, soprattutto in determinate situazioni di stress emotivo.
Ciò che stiamo vivendo in questi giorni è una delle situazioni peggiori per la nostra mente.
Alimenta una delle nostre paure più grandi: morire di un virus sconosciuto, una malattia inguaribile che si diffonde “come la peste”.
La crescita esponenziale dei contagiati crea una situazione di disagio profonda, alimentata dai “numeri in tempo reale” che vengono diffusi.
WYSIATI (What You See Is All This Is - Quello che vedi è tutto quello che c’è) dice Kahneman.
E che cosa vediamo oggi?
Oggi, secondo i dati disponibili, un’altissima percentuale degli ammalati è già guarita e il tasso di mortalità è intorno al 3,4%. Non è basso. Ma la paura di morire distorce questi numeri in modo terrificante.
Kahneman insegna la differenza che c’è tra la probabilità effettiva e la probabilità percepita e quindi “decisionale”: il 95% di probabilità di prendere il virus e non morire viene percepito come un 79%. Il 5% di morire viene percepito come il 13%!
Kahneman insegna che pagheremmo qualunque cifra per passare dal 95% di probabilità di non morire al 100% di probabilità di non morire.

Che cosa guardano dunque i mercati?
L'indice delle Borse mondiali MSCI World scende in corrispondenza dell'accelerazione dei casi mondiali, trascurando tutti gli altri numeri. Ogni nuovo contagio è un morto in più, anche se non è vero, naturalmente. Guardiamo tutti nella stessa direzione, dunque?
Certo, siamo tutti donne e uomini dotati di emozioni. Tuttavia, un gestore di portafoglio e un consulente hanno un vantaggio rispetto all'investitore individuale: non sono medici o esperti di virus influenzali e hanno paura come tutti. Ma sono, però, esperti di virus finanziari.
E allora non confondono, o non dovrebbero confondere, la paura della pandemia con la paura di perdere soldi.
Entrambe sono paure sbagliate, ma la seconda, gestore e consulente la possono vincere.

Alla lunga i mercati rialzisti vincono!
Investire è come piantare un seme e aspettare che cresca l'albero e fioriscano i suoi frutti e perché ciò avvenga, c'è bisogno di tempo e qualora si verificasse una stagione negativa del raccolto non si prenderebbe mai in considerazione l'idea di abbattere l'albero.
Lo stesso discorso deve valere sui mercati finanziari: la storia ci insegna che le fasi ribassiste dei mercati periodicamente arrivano, ma sono di gran lunga più brevi (1,4 anni) rispetto a quelle rialziste (9,1 anni) considerando i movimenti dello S&P 500 dal 1926 in avanti. I ritorni cumulati medi dei Mercati Toro sono del 476% rispetto a perdite medie del 41% circa per i Mercati Orso.
Sir John Templeton diceva che i mercati "Toro" nascono dal pessimismo e muoiono sull'euforia. Il periodo di massimo pessimismo è il miglior per comprare e il periodo di massimo ottimismo è il periodo migliore per vendere.
L’errore quindi è quello di guardare i mercati nel breve.

Una discesa repentina dei mercati, come quella delle ultime settimane, è tipicamente un fenomeno di breve periodo che non deve distogliere dagli obiettivi di lungo termine, ma la statistica dimostra che:

  • su un orizzonte di tre mesi le probabilità di perdita sono del 32%,
  • su un anno scendono al 20%
  • su 5 anni scendono al 10%
  • e nel lungo termine a 10 anni le probabilità di perdita sono a zero.

Negli ultimi anni sono state tante le notizie negative che hanno messo in apprensione gli investitori, ma i mercati dal marzo 2009 a fine 2019 si sono sempre ripresi con ritorni per l’S&P 500 vicini al 500% cumulato.
Tra il 1980 e il 2019, il mercato azionario americano ha chiuso l’anno il 75% delle volte in positivo nonostante le correzioni, ha perso in media il 14,2% almeno una volta l’anno.
Il ritorno medio annuo è stato dell’8%.

  • La volatilità è una caratteristica fisiologica dei mercati.
  • Vendere certifica soltanto le tue perdite.
  • Investire in questi momenti possiede un potenziale maggiore.
  • Diversifica, diversifica, diversifica!
  • Ragiona a lungo termine.

Il valore: un concetto fondamentale per i nostri investimenti.
Come ci dimostrano sempre i mercati, i prezzi oscillano continuamente, anche in modo considerevole, a prescindere dal valore. La maggior parte degli investitori è influenzata nelle sue decisioni di investimento, e disinvestimento, solo ed esclusivamente dal prezzo, con effetti spesso imprevedibili. Il prezzo è sotto gli occhi di tutti, immediato, facile da verificare, ma è il valore il fattore chiave.
Nel lungo termine Prezzo e Valore coincidono, mentre sul breve termine possono divergere significativamente.
Ed è proprio quello che sta accadendo oggi.
Come abbiamo visto e stiamo vedendo, oggi nei mercati paghiamo un prezzo per le attività finanziarie, che non corrisponde direttamente al valore che le stesse rappresentano.
Questi fenomeni si ripetono sistematicamente ad ogni crisi.

PERCHÉ?
Perché quando c’è preoccupazione e non si ha visibilità su quello che succederà domani, non si è più disposti a prestare il denaro senza un forte “interesse”. Si assistono a fenomeni di panic selling e di scarsa razionalità sui mercati.
Quando, invece, le situazioni di crisi iniziano a rasserenarsi, tutto diventa molto più semplice e gli “sconti” finiscono perché gli investitori iniziano nuovamente a operare senza pressioni da stress.
"Il prezzo è quello che paghi, il valore è quello che ottieni” - Warren Buffett.
Ricordiamoci del Dr. Jeckill e Mr. Hyde con la sua anima divisa in due.

  • Volatilità: rendimenti anormalmente elevati in poco tempo, perdite improvvise ed inspiegabili.
  • Rendimento: ha una sola regola, la pazienza.

Il Dr. Jekyll sa che la volatilità è normale, che i mercati azionari nel breve periodo non vanno presi troppo sul serio, né quando “danno” né quando “prendono”, ma Mr. Hyde è sempre in agguato … si eccita di fronte ai guadagni eccezionali, perde lucidità di fronte alle perdite: una incredibile trasformazione che avviene in condizioni di stress.

Bene la domanda è: chi vogliamo essere?

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ARMI CONTRO LE FAKE NEWS

Per contrastare la disinformazione, che in questa epoca di quarantena ci sta veramente disturbando e confondendo, ci sono numerosi progetti che stanno studiando rimedi e soluzioni.

Pagella Politica ha messo on-line "Facta", il nuovo progetto interamente dedicato al contrasto delle fake news.
Facebook lancia, in partnership con Facta, un nuovo progetto pilota in Italia per il fact-checking su WhatsApp. Il servizio permetterà agli utenti di WhatsApp di inviare a Facta i messaggi condivisi sulla piattaforma riguardanti il Covid-19.
Audio, testi, video, immagini, qualsiasi cosa si voglia verificare, Facta ne analizzerà l'autenticità. Come?
L'app manderà una notifica all'utente che ha inviato la richiesta e, se si tratta di una nuova fake news, la esaminerà e pubblicherà l'analisi sul suo sito web, creando anche un database di fatti e miti sul nuovo coronavirus, ad uso del pubblico e dei media come fonte di informazione. Chi vorrà, potrà richiedere e ricevere, via WhatsApp, un resoconto giornaliero di tutte le notizie verificate da Facta.

Anche l'Unione Europea, attraverso il suo programma Horizon2020 si sta dando da fare. Sta, ad esempio, finanziando il progetto SocialTruth, guidato da un centro di ricerca universitario di Atene e un gruppo di lavoro composto da 11 partner tra cui 4 italiani.
SocialTruth, attraverso l’utilizzo di tecnologie semantiche di riconoscimento del linguaggio e metodologie di machine learning potrà dare una valutazione e assegnare un punteggio alla news defininendone il grado di attendibilità.

******************************

A casa con La Lampadina

Ecco una selezione di ciò che offre lo sconfinato mondo del web
Ovviamente la lista è in aggiornamento!

********* Leggo *********

Lo scorso 25 marzo è entrata in vigore la nuova legge sulle “Disposizioni per la promozione e il sostegno della lettura”, che tra le altre cose sancisce il divieto di effettuare uno sconto maggiore del 5% sul prezzo di copertina di qualsiasi libro in vendita nelle librerie, fisiche o on line, (misura che dovrebbe avvantaggiare le piccole librerie indipendenti rispetto ai giganti del web) e cosa fa il mondo dell'editoria? Facendo suo l'obiettivo della legge, (e cioè “favorire e sostenere la lettura quale mezzo per lo sviluppo della conoscenza, la diffusione della cultura, la promozione del progresso civile, sociale ed economico della Nazione, la formazione e il benessere dei cittadini”), ha risposto mettendo a disposizione dei Lettori un patrimonio letterario di notevole dimensione totalmente gratuito. La scelta è talmente ampia che rischia di disorientare! Certamente ognuno di noi potrà trovare ciò che preferisce, sia un ebook, che un audio libro da ascoltare mentre si fanno altre cose.

Le Biblioteche Di Roma spalancano le loro porte virtuali e rendono libero per tutti i cittadini l’accesso a ebook e risorse digitali. Dal 23 marzo, attivando l'iscrizione online gratuita, si possono prendere in prestito fino 4 titoli in contemporanea, a scelta tra ben 7.079 ebook. Disponibili anche oltre 7.100 periodici di 90 Paesi in 40 lingue diverse, 77.233 registrazioni musicali, 127 audiolibri, 93 banche dati e collezioni digitali, tra cui quotidiani e riviste di larga diffusione.
Registrati sul sito

La Mondadori offre più di 38.000 eBook italiani e stranieri gratis qui

Il Saggiatore: mette a disposizione un nuovo ebook gratis dal proprio catalogo ogni due giorni. I libri sono liberamente scaricabili in formato epub e mobi per due giorni, e poi si trovano sullo store on line.

Gallucci: editore dedicato prevalentemente ai libri per ragazzi e bambini. Vari i titoli scaricabili gratuitamente sul sito.

La Nave di Teseo e Baldini& Castoldi hanno ideato #IoRestoALeggere: pillole di libri lette dai loro autori, da ascolate e vedere direttamente a questo link.

E ancora, La Nave di Teseo mette a disposizione gratuitamente il libro "Amore colpevole" di Sof’ja Tolstaja: clicca sul titolo per scaricarlo.


La Feltrinelli dispensa consigli e informazioni varie, ma non regala libri, in compenso ha abbassato i prezzi degli ebook.
Vedi qui.

Edizioni e/o: prezzi speciali su una selezione di ebook. Una parte del ricavato di questa promozione va a sostenere le librerie indipendenti tramite la Scuola Librai Italiani. Vedi qui.

Audiolibri!

Solo per i clienti Amazon Prime: si possono ascoltare libri con le app iOS, Android e Windows sul tuo smartphone e tablet, ovunque si sia, anche offline. Amazon Audible offre 30 giorni gratis e 12 mesi scontati del 20% per un universo di 60.000 contenuti audio, senza limiti di ascolto. Se alla scadenza vuoi abbonarti, saranno €7,99/mese per 12 mesi.
Questo il link.

Anche la casa Editrice Voland a questo indirizzo propone audiolibri molto belli. Le prime due settimane di abonamento sono gratis! E se proprio non avete trovato ciò che cercate, potete sempre acquistarlo e vi arriverà a casa senza costi di spedizione, che rimangono a carico delle case editrici aderenti al progetto.

Sempre la Voland: ogni volta che acquistate un libro dal loro sito e indicate la libreria prescelta con un apposito tag, alla libreria andrà una percentuale del prezzo di copertina del libro.

Iniziativa "Libri da Asporto", pensata dal marchio di promozione editoriale NW a cui hanno aderito (e continuano ad aderire) molte case editrici. Ci si collega via Facebook alla propria libreria di riferimento, se presente in questo elenco e in questo modo da oggi si possono ordinare libri che con un corriere arriveranno direttamente a casa vostra e le cui spese di spedizione saranno interamente a carico degli editori aderenti, che hanno creato un fondo apposito per questo periodo di emergenza per aiutare le librerie indipendenti. I libri si possono pagare con bonifico bancario, PayPal o Satispay.

********* Ascolto *********

Forse proprio il settore dello spettacolo si è impegnato più di tutti gli altri, a divulgare le opere in formato digitale e a renderle fruibili gratuitamente a un pubblico potenzialmente mondiale.
Partiamo dall'Italia con una piccola ma accurata selezione.

Teatro di Roma
su tutti i canali social del Teatro (Facebook, Instagram e YouTube) la scena virtuale del Teatro di Roma offre un palinsesto digital con letture, interviste, contributi inediti, tutorial e attività per piccoli e ragazzi, talk e una inedita stazione radio live.

#TdROnline è il programma digitale che ogni lunedì annuncia il palinsesto settimanale con appuntamenti live fruibili attraverso i canali Facebook e Instagram del Teatro di Roma, poi archiviati sul sito web e sulla pagina YouTube.
Un esempio? La voce di Massimo Popolizio che ci conduce dentro L’Infinito di Giacomo Leopardi, per riscoprirne la bellezza e il valore universale.
Per la sezione #talk&dialoghi, sabato 4 aprile (ore 21), Giorgio Barberio Corsetti ed Emma Dante a confronto sul teatro e i suoi corpi, sulle possibilità e le domande che aprono, su come sia possibile farne materia viva del presente, su nuovi mondi inventati e desideri futuri.
Da venerdì 3, la nascita di Radio India, la stazione radiofonica giornaliera ideata dalle cinque compagnie di Oceano Indiano residenti al Teatro India con un palinsesto quotidiano in diretta streaming su
www.spreaker.com tutti i giorni dalle ore 17 alle ore 20.
I programmi di Radio India saranno disponibili in podcast sia su www.spreaker.com, che sui canali online del Teatro di Roma.
Per le giovani generazioni connesse: le favole serali per i piccoli, Fiabe della buonanotte, di teatrodelleapparizioni, venerdì 3 e domenica 5 (ore 21); e il programma di giochi di teatro e il tutorial del Laboratorio Integrato Piero Gabrielli per la creazione condivisa di una canzone e video clip, domenica 5 (ore 11).

Accademia di Santa Cecilia
Anche l'Accademia di Santa Cecilia offre splendidi concerti con programmazione da seguire su questa pagina. I concerti sono in straeaming su RaiPlay e risiedono anche sul sito a visione libera.

Teatro alla Scala
Il Teatro alla Scala e la Rai rinnovano la loro collaborazione per offrire agli appassionati di grande musica almeno uno spettacolo al giorno per le prossime settimane. Questo accordo con la Rai permetterà a tutti di vedere alcune delle serate scaligere più memorabili degli ultimi anni in televisione o sul web. Potrete vedere o rivedere i direttori e i cantanti più amati insieme all’orchestra, al coro e al corpo di ballo, le prime degli anni scorsi, spettacoli ormai storici e produzioni recenti, nell’attesa di poterci ritrovare nel nostro Teatro. Restiamo insieme, anche distanti. Dominique Meyer
Questo il messaggio che illustra la piattaforma www.raiplay.it che mette in rete uno spettacolo al giorno: 30 produzioni tra cui 4 balletti, tutte registrate tra il 2008 e il 2019 e in gran parte inedite per il web. Ogni spettacolo resterà visibile per un mese a partire dalla data di pubblicazione. Col passare dei giorni si va così formando un prezioso archivio online del Teatro, con la possibilità per il pubblico di scegliere tra diverse opportunità. Dal 6 aprile per quattro settimane Rai5 trasmetterà un’opera al giorno dal lunedì al venerdì alle 10:00; ogni mercoledì si aggiungerà una seconda opera alle 21:15 per un totale di sei titoli alla settimana oltre alle produzioni scaligere già previste nel palinsesto.
A questo link il calendario
giorno per giorno fino all'8 maggio (ma gli ultimi titoli su RaiPlay resteranno online fino al 20 maggio). Orchestra, Coro e Corpo di Ballo sono sempre quelli del Teatro alla Scala.

Teatro La Fenice di Venezia Anche La Fenice partecipa attivamente al progetto Io resto a casa: sul canale YouTube del Teatro, ogni giorno in programma uno spettacolo diverso.

Teatro Massimo di Palermo
"Non vi lasciamo senza musica" ed è proprio vero ciò che dice il sovrintendente Francesco Giambrone. Il Teatro Massimo offre h24 balletti, opera e concerti: basta andare sulla pagina web e scegliere!

Teatro Regio di Parma
11 opere tra i titoli più applauditi delle ultime 15 edizioni del #FestivalVerdi sono disponibili in streaming per 24h sul sito del Teatro Regio di Parma e sul portale Parma Ritrovata.

Venerdì 3 aprile ore 20.00: IL CORSARO Domenica 5 aprile ore 20.00: ERNANI Martedì 7 aprile ore 20.00: STIFFELIO Giovedì 9 aprile ore 20.00: DON CARLO

ALL'ESTERO
Anche la New York Metropolitan Opera offre *free streams*. Ogni sera alle 7.30 pm sarà on line una nuova opera e rimarrà disponibile per 20 ore, cosicché possa essere vista in tutto il mondo (differenze di fuso…) su questa pagina.

L’Opèra di Parigi Stesso dicasi per l’Opéra di Parigi, andate sulla pagina Facebook qui sotto e scegliete lo spettacolo che più vi aggrada! Cercatelo qui.

La Berlin Philharmonic invece apre le sue porte e decide di rompere questo forzato silenzio con il permettere accesso gratuito alla sua sala concerti per un mese. Più di 600 concerti, e basta semplicemente una registrazione gratuita qui.

Chi è appassionato di opera non può non conoscere OperaVision: una piattaforma digitale che riunisce 29 partners europei da 17 Paesi (c'è anche il Teatro Statale Stanislavsky di Mosca) e che ci invita a scoprire la vastissima ed eterogenea offerta operistica sia con spettacoli live (per ora non possibili) con sottotitoli e on demand. Clicca qui per accedere.

******** Guardo *********

Certamente film e documentari abbondano su qualsiasi schermo, qui solo qualche indicazione di massima, il panorama è vastissimo e per tutti i gusti:

MyMovies 50 film, 5 prime visioni, oltre 25.000 posti gratis disponibili. MYmovies sostiene la campagna #iorestoacasa tenendo accesa la passione per il cinema e animando lo spirito di condivisione anche da casa. Leggi di più e vedi come funziona
Guarda i film in programmazione.

Per grandi e piccoli J.K. Rowling ha creato harrypotterathome: tutto ma proprio tutto sul mago di Hogwarts.

Qui i consigli dell'attore e regista, Jonah Hill: 20 film must to be seen da "Shampoo" a "Fai la cosa giusta".

Su Open Culture film e musica: vedere per credere!

Su Vulture film d'autore recenti e non, comunque dei must to see: vedili a qui.

********* Visito *********

I nostri appuntamenti con l'arte sono ovviamente momentaneamente sospesi ma pur rimanendo fermi, visitiamo ugualmente
la mostra di Raffello con Claudia Cieri Via che ce ne parla con un video realizzato per noi:
"Raffaello a Roma: una mostra intelligente alle Scuderie del Quirinale":

Ancora, Ludovico Pratesi nel suo video realizzato per noi,
ci parla di un artista emergente, Damien Meade

E ora un rapido giro di alcuni musei, per vedere che cosa ci offrono!

Una Finestra sull’arte: mini video proposti da Ad Artem di Milano sulla propria pagina Facebook.

Al MAXXI: le artiste Shirin Neshat e Cao Fei, Stefano Boeri in dialogo con Giovanna Melandri, la scrittrice Igiaba Scego, una nuova copertina di Ernesto Assante.
Sono alcuni dei protagonisti del quarto weekend dello speciale palinsesto online #iorestoacasa con il Maxxi.
Un appuntamento virtuale quello con il museo di via Guido Reni che ha già ottenuto oltre 7 milioni di visualizzazioni. Qui tutta l'offerta del MAXXI.

La GNAM mette online il video della sua nuova mostra: “Il tempo fuori di sesto, fuori dai cardini, è anche il tempo della sospensione, il tempo del disorientamento”.

Con queste parole, Cristian Collu, direttrice della Galleria Nazionale d’arte Moderna e Contemporanea di Roma, presenta il video “Time is Out of Joint“, dedicato alla mostra nel museo, ora chiusa a causa del Covid-19.
Il video è stato pubblicato sul canale YouTube del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo e presenta il rivoluzionario allestimento della Galleria, in cui il visitatore approccia all’arte ponendosi domande e interpretando le opere. Guarda il video

La grotta di Chauvet visitabile grazie alla realtà virtuale.

Metropolitan di New York: con #Meteverywhere il museo di New York mette a disposizione nella sua parte digitale una ampissima selezione di video, articoli, e risorse online veramente interessanti.

Sentiamo Ludovico Pratesi che ci parla della mostra “Geta Bratescu, Adrian Ghenie, Ciprian Muresan, Serban Savu” presso La Fondazione di Roma, curata da Pier Paolo Pancotto.
E ancora su RaiPlayRadio non vediamo ma ascoltiamo Ludovico Pratesi che ci parla delle Mostre Impossibili

Arte non stop sulla Web tv di Sky arte: sulla Web tv di Sky Arte: qualsiasi cosa cerchiate, su Sky Arte si rischia di perdersi tale è la quantità e qualità di video da vedere e ascolare.

Ancora Raffaello per vedere il video preparato dalle Scuderie: una visita virtuale accompagna gli spettatori in una passeggiata tra le sale, attraverso un percorso composto da oltre 200 capolavori.

La Lampadina Libri

Oro blu
di Edoardo Borgomeo
Edizioni Laterza - Saggi Tascabili
Pagine 159 Anno: 2020

Articolo di Lucilla Laureti Crainz

Periodi surreali e periodi di grandi letture!
Un giovane amico Edoardo Borgomeo classe 1989 con dottorato in Idrologia all'Università di Oxford ha appena pubblicato un libro "Oro blu – storie di acqua e cambiamenti climatici", dedicato ai problemi dell'acqua in tutto il mondo.
Un viaggio appassionante che in ogni capitolo ci porta in realtà diverse ma spesso simili. L'Autore scrive di persone e ne intervista altre che tutte si occupino (o si siano occupate) del problema da anni e che raccontando la propria storia, ci introducono in ambienti inaspettati, dove la gestione dell'acqua soffre di mali insoliti e di difficile guarigione.
Si inizia in Bangladesh dove un’allevatrice di gamberetti ci parla del problema dell'acqua dolce che spesso si mischia con quella salata provocando anche molti problemi di salute; andiamo poi in Brasile, paese ricchissimo di acqua che viene fermata da enormi dighe che permettono di regolarne il flusso secondo le esigenze agricole ed energetiche, poi ci spostiamo in Australia dove si cerca di creare una figura giuridica ad hoc per i fiumi e la loro acqua.
In Olanda, regina dell'Oro blu, troviamo Eelco, ingegnere idraulico di Rotterdam che, data la sua grande esperienza, viene chiamato per consulenze in tutto il mondo appena c'è un'emergenza!
Finiamo poi a Londra con i molti problemi delle fogne. Spesso si intasano a causa del grasso e si formano delle enormi palle che ostruiscono le condotte. Squadre speciali devono intervenire per rimuovere i "fatbergs", (uno rimosso nel 2017 pesava 130 tonnellate!).

Karachi, in Pakistan, in pochi anni è passata da 400.000 a 20 milioni di abitanti: potete immaginare i problemi dell’urbanizzazione e della rete idrica? L'acqua in quei paesi è un grande business completamente in mano alle mafie locali. Un'architetta, attivista locale e direttore dell'Orangi Pilot Project Research and Training Institute, nel 2008 ha pubblicato una mappa con i pozzi distinguendo quelli legali da quelli illegali: dai suoi calcoli si evince come i pozzi illegali siano tre volte più numerosi degli altri e i costi dell'acqua li decidono i trafficanti traendo guadagni superiori agli spacciatori! Nel 2013 Perween Rahvan, così si chiamava, viene assassinata.
Altra storia in Iraq, qui siamo nello splendido mondo dei Sumeri, territori ricchi di acqua, il giardino dell'Eden. Vi scorrono il Tigri e l'Eufrate e a sud il loro letto diviene una grande palude ricca di vegetazione e di animali. Ora tutto questo è cambiato: prima Saddam, poi le dighe in Turchia e per ultimo l'effetto del relativo aumento della temperatura e ciò che era il giardino dell'Eden è ora un deserto che ha costretto la popolazione ad abbandonare queste zone.
Voliamo a Città del Messico, dove la popolazione oggi è di 20 milioni di persone: la città è costruita su un lago ma il terreno è argilloso e per la mancanza di acqua, che viene pompata, sprofonda; negli ultimi anni è scesa di 10 metri. Bellissimo il murales di Diego Rivera dipinto negli anni Cinquanta dal titolo "L'acqua, origine della vita sulla Terra".

Ultima tappa in Sicilia, a Trappeto, paese tra Palermo e Trapani: anche lì la mafia dell'acqua la fa da padrona. Negli anni Sessanta nella valle del Belice si stanziano fondi per costruire una diga sul fiume Jato, anche lì l'affare, che mette a disposizione dell'opera centinaia di miliardi, certamente non lascia indifferente le famiglie mafiose della regione ed ecco che il giornalista che ne parla e ne scrive, Mario Francese, viene assassinato. Ora la diga che ha portato grande beneficio nelle campagne circostanti si chiama con il suo nome.
Il piccolo libro termina con un elogio all'amica acqua e alla sua vitale importanza nella nostra vita!
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La Lampadina ::: Periodiche illuminazioni
Newsletter di fatti conosciuti ma non approfonditi, luoghi comuni da sfatare, semplici novità.

La Lampadina e' una newsletter ideata da Carlo Verga, gestita da un Comitato di redazione composto da: Filippo Antonacci, Isabella Confortini Hall, Lucilla Crainz Laureti, Marguerite de Merode Pratesi, Laura Lionetti, Ranieri Ricci, Carlotta Staderini Chiatante, Lalli Theodoli, Beppe Zezza e redatta con la partecipazione di: Lorenzo Bartolini Salimbeni, Renata Ferrara Pignatelli, Giancarlo Puddu e Angelica Verga. La sede è in via Castiglion del Lago, 57, 00191, Roma.

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