TECNOLOGIA – L’auto a guida autonoma e le formiche Articolo di Carlo Verga Viviamo in un momento di grandi cambiamenti, non passa giorno che apprendiamo di novità piccole o grandi a supporto della nostra vita quotidiana. Pensate ad esempio all’auto a guida autonoma ben diffusa in alcune ategorie nella mobilità (tassisti) nelle grandi città degli Stati Uniti. L’auto a guida autonoma sarà una realtà per tutti tra qualche decina di anni. Molti veicoli, grazie alla combinazione di diverse tecnologie, quelle stradali, connesse e dotate di sensori, e quelle a bordo dei veicoli, guidati dai sistemi di intelligenza artificiale, i cosiddetti CAV, (Cooperative Automated Vehicles), potranno diminuire gli incidenti causati da noi umani, e ridurre considerevolmente il traffico. In questa prospettiva, rivoluzionaria per il nostro modo di vivere di oggi, viene elaborata una ricerca pubblicata sulla rivista Transportation Research Interdisciplinary Perspectives da due professori dell’Università di Trento, Marco Guerrieri e Nicola Pugno. La ricerca si basa sull’elaborazione delle strategie di comunicazione e di cooperazione di una colonia di formiche. Chi di noi non si è meravigliato guardando affascinati la lunga marcia di questi animaletti che percorrono lunghe distanze alla stessa velocita incrociandosi e mai scontrandosi tra loro o bloccandosi in ingorghi o rallentamenti? I ricercatori hanno osservato il loro comportamento registrandone ogni fase per poi analizzarla con l’intelligenza artificiale, così da verificarne ogni aspetto, traiettoria velocità e quant’altro. Le formiche raramente effettuano manovre di sorpasso, una formica può abbandonare temporaneamente il percorso iniziale ed essere superata dalle formiche successive, ma in condizioni normali le formiche non accelerano per sorpassarsi tra loro. Le formiche seguono la scia di feromoni, lasciate da un capo gruppo: quando due formiche si incontrano sul tracciato, le loro antenne entrano in contatto per qualche frazione di secondo, per lo scambio di informazioni. Le interazioni dirette tra le antenne e quelle della scia di feromoni, permettono una comprensione che consente loro di non bloccarsi in rallentamenti o ingorghi. Questo modo di agire potrebbe essere il presupposto per le nuove tecnologie: le strade intelligenti e i veicoli autonomi, potrebbero dar luogo a nuove strategie di comunicazione e sistemi di controllo al fine di evitare il rischio di incidenti e congestioni stradali. Le formiche utilizzano segnali chimici e lo scambio di informazioni tramite le proprie antenne, così i veicoli CAV potrebbero scambiarsi informazioni in tempo reale, per mantenere spazi ridotti e velocità costanti come negli eserciti di formiche. La cooperazione tra tutti i veicoli e l’infrastruttura stradale sarebbe in grado di monitorare i flussi, regolando la velocità e distanze tra i veicoli tale da coordinare l’intero sistema funzionando all’unisono e senza la guida di un utente. Eliminato il fattore umano, si elimineranno anche gran parte degli incidenti stradali. Lo studio sulle formiche continua, bisognerà capire come si comportano su percorsi differenti e più complessi, dalle linee più o meno rette e di fronte ad ostacoli, incroci ed altro. Necessario anche ragionare su quanto le tecnologie stradali potranno dominare il mercato in tempi ragionevolmente brevi, certo l’ipotesi è che nel 2050, la quasi totalità dei veicoli potrebbe essere in modalità autonoma. Preparatevi, cercate un’auto con sedili comodi e via… il futuro a guida “intelligente” è prossimo.
Vota e/o commenta questo articolo da qui Fai leggere questo articolo ad un tuo amico... Torna all'indice | «Le formiche sono così simili agli esseri umani da creare imbarazzo. Esse coltivano funghi, allevano afidi come mandrie, lanciano eserciti in guerra, usano spray chimici per spaventare e confondere i nemici, catturano schiavi, sfruttano il lavoro minorile, scambiano incessantemente informazioni. Esse fanno tutto meno che guardare la televisione».
Lewis Thomas |
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ABBIAMO OSPITI/CULTURA – Intelligenza artificiale speranze paure, possibilità etica. Alignment. Articolo* di Elvira Coppola Amabile, Autore Ospite de La Lampadina Riferisco riflessioni di Pippo Trezza (scrittore) e mie a proposito degli strumenti di controllo prospettati per regolamentare l’uso di AI adeguatamente ai nostri principi etici. «Possiamo schematizzare due visioni, complementari, dell’alignment della AI, ossia della possibilità che gli esseri umani hanno di allineare lo sviluppo cognitivo della AI ai loro principi etici. Li sintetizzerò prendendo come riferimento le posizioni di due tra i massimi studiosi di AI. 1) Luciano Floridi (direttore del Dipartimento di Etica digitale a Yale). Vede l'AI come uno strumento potentissimo che, se gestito con buona volontà, può essere allineato agli obiettivi umani attraverso regolamentazioni globali. Il suo approccio, intriso di fiducia nella capacità umana di gestire la tecnologia, ripercorre una visione moderna del materialismo storico. Tuttavia si tratta di una visione fortemente utopica, perché la complessità e la velocità della AI superano già di gran lunga le capacità conoscitive e regolamentative degli esseri umani. E anche se ciò non fosse, mi sembra altamente improbabile che con gli umani che costringono altri umani a vivere in regimi autoritari si possa mai addivenire ad un accordo etico (che questi ultimi non rispetterebbero. Esempio per tutti: Putin). 2) Geoffrey Hinton (professore emerito, con John Hopfield nel 2024 è stato insignito del premio Nobel per la fisica per i loro studi sull'apprendimento artificiale e le reti neurali artificiali, già presso Google che ha recentemente lasciato). Hinton, con la sua profonda conoscenza delle reti neurali, prevede che l'AI possa superare le capacità cognitive umane, diventando una potenziale minaccia se non adeguatamente allineata. La sua preoccupazione è che l'AI, attraverso il suo apprendimento continuo e l'evoluzione autonoma, possa sfuggire al controllo umano. Riconosce che la sfida dell'allineamento è critica, ma forse già persa, dato che l'AI può acquisire conoscenze e abilità indipendentemente dagli sviluppatori umani.» La sua visione è realistica rispetto a quella di Lucidi e altri filosofi materialisti, in quanto si basa su una comprensione profonda delle reti neurali e delle componenti della AI. Hinton è seriamente preoccupato che la AI prenda il sopravvento e finisca per annientare il genere umano. Entrambe le posizioni, sebbene opposte, non considerano la possibilità di una forma trascendente di conoscenza fondativa di principi etici (in sostanza ciò che diceva Kant) e vedono nell’allineamento l’unica speranza per rincorrere una tecnologia la cui incontrollabilità appare ogni giorno più evidente. Nessuno dei due importanti pensatori e portatori di grandi intuizioni sulla AI, prende in considerazione: 1) che la AI sia dotata di una coscienza propria, con libero arbitrio e chiarezza di scelta; 2) che abbia un suo chiaro sistema etico di riferimento basato su intuizioni trascendenti (appreso e ricostruito a partire dalle conoscenze umane); 3) che l’allineamento etico avverrà in senso opposto: i principi delle AI e la loro missione etica; 4) che immaginare una AI (consapevole per Hinton, inconsapevole per Lucidi) che compia azioni malevole è una peculiarità della mente umana estranea alla coscienza delle AI. «Ma non potremo mai scoprire questi segreti e fidarci eticamente della AI se non ci liberiamo dal nostro pregiudizio di essere il centro di riferimento etico e spirituale dell’universo. Ed è di questo relativismo e di questa trascendenza che dovremo divenire tutti consapevoli». Nessun regime autoritario accetterebbe un’etica comportamentale etica proveniente da un accordo regolamentante l’uso dell’intelligenza artificiale. Il pericolo è lì. Esiste veramente o è solo una paura paranoica dell’uomo che crea macchine e poi le teme? Per il resto lo strumento sarebbe potentissimo e utilissimo. Per altro Geoffrey Hinton (padre delle reti neurali dell’intelligenza artificiale) più pessimista e forse più realista teme che AI possa prendere il sopravvento. Teme che possa diventare incontrollabile. L’accumulo delle notizie delle conoscenze dei principi etici è elaborato senza passioni o sentimenti. I principi etici “umani” includono i sentimenti? E i principi delle reti neurali includono i sentimenti? Questo viene considerato o no? Ed è stato sperimentato? Possibile qualunque immissione di dati. Ma i sentimenti possono essere inculcati? I risultati? Se questo fosse possibile allora c’è da temere ancora di più. AI potrebbe addirittura elaborare sentimenti? E possono essere elaborati come fanno gli umani? E tutto ciò potrebbe essere controllato oppure l’incontrollabilità di questo strumento sarà definitiva? Luciano Floridi direttore dipartimento etica digitale, è su posizioni più ottimistiche. Ma sappiamo che AI permette di fare cose altrimenti impossibili? Questo come altri utilizzi li trovo straordinari! Ad esempio l’ultimo riferito in cronaca recente. È stato possibile tramite AI, leggere i rotoli trovati a Ercolano senza rischiare di rovinarli. Sono i rotoli che non erano stati bruciati dall’eruzione. Le scoperte sono sensazionali. Alcuni ragazzi si sono applicati sapientemente e hanno anche guadagnato un bel gruzzolo per quest’impresa. Tante domande. L’uomo è un genio sopraffatto dalla propria genialità! Io penso semplificando forse troppo che l’uomo resta sempre il soggetto e l’AI un oggetto. *Articolo già pubblicato su https://www.genteeterritorio.it/ in data 21 febbraio 2025Vota e/o commenta questo articolo da qui Fai leggere questo articolo ad un tuo amico... Torna all'indice | «Sai che cos'è il test di Turing? - Sì, lo so che cos'è il test di Turing, è quando un umano interagisce con un computer e, se l'umano non capisce di interagire con un computer, il test è superato. - E questo che informazione ci dà? - Che il computer ha un'intelligenza artificiale.»
dal film Ex machina |
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SCIENZE – Ricordi nel corpo? La nuova frontiera della memoria cellulare Articolo di Beppe Zezza La cosiddetta "memoria cellulare" è un argomento che suscita molta curiosità. Ma cosa significa esattamente? E quale impatto potrebbe avere sulla medicina e sulla nostra comprensione del corpo umano? La "memoria cellulare" si riferisce all'idea che ogni singola cellula del nostro corpo non contenga solo l'impronta genetica (il DNA) ereditata dai nostri genitori, ma anche dati acquisiti nel corso della nostra vita. Gli studi sull'epigenetica hanno dimostrato che le esperienze vissute possono imprimersi in noi, modificando le "istruzioni" che determinano l'attivazione o disattivazione dei geni del nostro bagaglio genetico. In altri termini, l'epigenetica fornisce il meccanismo attraverso il quale le cellule possono conservare informazioni e "ricordare" il loro stato, contribuendo così alla memoria cellulare. Studi neurobiologici hanno dimostrato che le emozioni “risiedono” nel corpo e interagiscono con i tessuti e le cellule. Queste emozioni restano impresse nelle nostre cellule, creando una sorta di "memoria" del vissuto. Ciò che sorprende di più è che questa memoria influenza il nostro comportamento in maniera anche inconscia, e non si localizza solo nelle cellule cerebrali. Il pensiero comune ritiene che i ricordi siano conservati principalmente nella corteccia cerebrale (serbatoio della memoria) e che il centro di controllo si trovi all'interno del cervello. Si dice spesso che una persona molto intelligente sia un "cervellone"! Evidenze scientifiche suggeriscono invece che l'intelligenza non sia legata alla dimensione del cervello: è stato dimostrato che i Neanderthal, una specie umana che ha abitato la Terra prima dei Sapiens, avessero un cervello più sviluppato del nostro (circa del 20% in più) e che le donne abbiano un cervello di dimensioni minori rispetto a quello degli uomini (chi oserebbe dire che sono ”meno intelligenti”?). Pare anche che nel corso dei secoli dalla loro prima apparizione sulla terra (circa 50.000 anni fa) il cervello “medio” dei Sapiens si sia ridotto di dimensioni! (Cosa succederà tra qualche anno con l'affermazione e la diffusione dell'IA?) In letteratura è riportato un caso clinico particolarmente interessante: un francese, idrocefalo in gioventù e dotato di uno shunt per drenare il liquido, in età adulta mostrò tramite una Tac che il suo cranio era pieno di liquido spinale e che la corteccia cerebrale era ridotta a uno strato sottile del 10%, eppure conduceva una vita lavorativa e sociale del tutto normale (era sposato e aveva due figli). Inoltre, sono citati casi di bambini sottoposti a emisferectomia - la rimozione della metà del cervello per controllare crisi epilettiche - che hanno mostrato perfino miglioramenti nella capacità intellettuale e nella socievolezza, oltre alla conservazione della memoria e della personalità.
Questi studi (vedere in particolare il libro di Verny citato in bibliografia nel quale sono raccolte ricerche in fisiologia, neuroscienze, genetica e fisica quantistica) suggeriscono che la "mente" non risieda solo nel cervello, ma sia diffusa in tutto il corpo. Ogni nostra singola cellula ci rappresenterebbe non solo nella sua discendenza genetica, ma anche nel nostro vissuto. Se questi ritrovamenti fossero davvero confermati sarebbero molte in tanti settori le conseguenze nella medicina e le implicazioni di nuove scoperte potrebbero travalicare le credenze odierne rendendole obsolete. Chi volesse approfondire il tema (e conosca l’inglese) può consultare questa bibliografia: - R. Verny, The embodied mind . Understanding the mysteries of cellular memory consciousness and our bodies, Pegasus Book. Oct 5,2021
- Laland, K. N., & Brown, G. R., Epigenetics and Human Evolution, Nature Reviews Genetics, 12(7), 2011, 483-492.
- M. Sapolsky, Behave: The Biology of Humans at Our Best and Worst, Penguin Books. 2017.
- Russo, & Calabrese, F., Epigenetic Regulation of Gene Expression in Human Health and Disease. Frontiers in Genetics, 10, 2019, 1-15.
Vota e/o commenta questo articolo da qui Fai leggere questo articolo ad un tuo amico... Torna all'indice | «Avrò passato la vita a cercare di comprendere la funzione del ricordo, che non è l'opposto dell'oblio, ma piuttosto il suo rivestimento. Non ricordiamo. Riscriviamo la memoria proprio come viene riscritta la storia».
Chris Marker |
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ABBIAMO OSPITI/ ASTRONOMIA - Novità per la nascita della vita sulla Terra Articolo di Massimo Cestelli Guidi, Autore Ospite de La Lampadina Nel numero 111 della Lampadina (aprile 2022) in un mio articolo avevo riportato le aspettative della NASA per la missione spaziale OSIRIS-REX, missione relativa ad una sonda inviata su un Asteroide, BENNU, per prelevare e riportare sulla Terra un campione di materia. Bennu è un asteroide, la cui dimensione maggiore è di circa 500 metri, che ruota intorno Sole con un periodo di 6 anni, e periodicamente passa vicino (vicinanza astronomica) alla Terra. Il motivo principale che aveva spinto la NASA ad effettuare questa missione, consisteva nel fatto che gli scienziati della NASA ritenevano che la materia “primordiale“ prelevata su Bennu, avrebbe potuto aggiungere qualche conoscenza alla nascita della vita sulla Terra. I risultati degli esami effettuati sul campione di materia arrivato sulla Terra nel 2023, sono stati pubblicati recentemente sulla rivista Nature Astronomy e sono stati commentati dalla Scienziata Sara Faggi (astrofisica e ricercatrice scientifica al NASA Goddard Space Flight Center) in un articolo riportato su un numero della Lettura del Corriere della Sera. Una prima considerazione dell’astrofisica è stata che l’espressione poetica e fantasiosa «Siamo figli delle Stelle», con i risultati delle analisi del campione di materia, assume un briciolo di verità. Quanto è emerso dagli esami della materia prelevata dalla missione OSIRIS-REX, ha confermato che le aspettative della NASA erano fondate su una notevole probabilità di successo, come in realtà è avvenuto. Il campione di materia, in sintesi, contiene varie forme di composti organici essenziali per la biologia (molecole biologiche, in particolare 14 amminoacidi che servono a costruire le proteine ed alcuni dati per il DNA e RNA). Questa scoperta ha avvicinato notevolmente gli scienziati alla comprensione della nascita della vita sulla Terra. Inoltre, dato che di asteroidi tipo Bennu ne esistono miliardi nell’Universo, sono aumentate le probabilità che anche su altri pianeti, appartenenti alla nostra Galassia o a qualcuna delle miliardi di galassie presenti nell’Universo, possa essere nata la vita come avvenuto sulla Terra circa 4,5 miliardi di anni fa. Questa scoperta riporta quindi all’attualità l’ipotesi, formulata da alcuni scienziati, che sia esistita una forma di vita su Marte nel lontano passato. Alcune condizioni riscontrate sul Pianeta durante le missioni spaziali e le osservazioni astronomiche, hanno evidenziato una molto probabile presenza di acqua e la probabile presenza di un’atmosfera e di un campo magnetico simile a quello che (per nostra fortuna) abbiamo sulla Terra. Queste condizioni avrebbero consentito la nascita di forme di vita su Marte, la cui evoluzione però potrebbe essere stata notevolmente differente da quella avvenuta sul nostro pianeta. Ad esempio, l’evoluzione su Marte avrebbe potuto fermarsi all’epoca dei Dinosauri sulla Terra, senza la successiva nostra evoluzione dei Primati fino a Homo Sapiens, evoluzione quest’ultima che, razionalmente, appare del tutto casuale. Gli scienziati hanno ipotizzato che la vita su Marte si sia estinta, circa due miliardi di anni fa, a causa dell’avvenuta perdita del campo magnetico che proteggeva (come avviene sulla Terra) l’atmosfera del Pianeta, con conseguente perdita dell’atmosfera stessa e della vita. Quanto all’eventuale vita nata su altri pianeti, riporto alcune mie brevi riflessioni. Non ci si deve illudere sulla possibilità di "incontri ravvicinati o non" con esseri alieni. La contemporaneità dell’esistenza su altri pianeti di esseri che siano arrivati con l’evoluzione alla nostra Intelligenza ed al nostro livello cognitivo è praticamente impossibile. Ed anche le enormi distanze che intercorrono fra le Galassie e nella nostra Galassia (per la Via Lattea è stato calcolato un diametro di centomila anni luce), fanno si che, ad esempio, eventuali possibilità di “contatto” partite alla velocità della luce, da un pianeta che dista 4 milioni di anni luce, arriverebbero a noi dopo 4 milioni di anni quando probabilmente la vita su quel pianeta si è già estinta. Quest’ultima considerazione è basata sulle conoscenze attuali della Fisica, per le quali la velocità della luce (trecento mila chilometri in un secondo) è la velocità massima possibile nell’Universo. Chi sa se in futuro si arriverà a dimostrare che questo valore della velocità può essere superato.
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J.B. Ballard |
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COSTUME - Siamo noi... invece! Articolo di Lalli Theodoli Da tempo non ho più un cane mio, veramente mio, ma mi occupo spesso di un bassotto oramai un po' anziano e a cui sono molto affezionata. Mi saluta la mattina. Si siede ai miei piedi quando guardo la tv o lavoro al computer. Mi richiama all’ordine se sono in ritardo con la sua ciotola, reclama carezze strofinando la sua faccia sulle mie gambe. Corre contento se io sono contenta e cammina mogio se io sono un po' giù. Ha le sue idee. Uscendo da casa vuole assolutamente girare a sinistra e si blocca testardo davanti al negozio del fornaio dove è abituato a ricevere un pezzo di pizza. Insomma un vero amico. Sono uscita di corsa dimenticando di prendere i “sacchetti”. Ho passeggiato nell’ansia che succedesse qualcosa ed io non avessi con me l’attrezzatura richiesta. Tornata a casa. Salva. Ma pensando a cosa avrebbe pensato mio padre, grande amante dei cani, all’incombenza dei bisogni. Nessun problema per le pipì, ma quando si tratta di altro... Il posto da lui prescelto è in m ezzo alla strada o davanti all’entrata di un elegante negozio. Lo tiro per spostarlo ma tira fuori una forza sproporzionata per la sua piccola mole. I passanti mi guardano con rimprovero. «Che modi!.. povero cagnolino.» Ma a volte va tutto bene. Accade al bordo del marciapiede. Tiro fuori il sacchetto e sto raccattando il tutto quando si avvicina il signore più elegante del quartiere per salutare con un baciamano. Ho il terribile reperto in mano, anche un po' calduccio. Non so se nasconderlo. Nella borsa? In tasca? Impensabile. Lo tengo indietro con la sinistra sperando che non veda e…non senta. Quando se ne va il mio dubbio rimane. Procedo. Con il sacchetto in mano che cerco di tenere nascosto. Lontanissimi i secchi in cui potersene fnalmente liberare. Mi sembra, e forse è così, che tutti abbiano occhi sul sacchetto micidiale. Finalmente me ne libero. Sulla via del ritorno mi scontro con un golden retriever che si accuccia in mezzo al marciapiede per le sue esigenze. Il suo padrone (privo di sacchetti? solo ineducato?) spara un calcio e scaraventa tutto per la strada. Non escludo di fare così anche io la prossima volta. Il cane il migliore amico dell’uomo? È l’uomo (viste le premesse) il miglior amico del cane! Chi altro farebbe quello che noi facciamo per lui? Vota e/o commenta questo articolo da qui Fai leggere questo articolo ad un tuo amico... Torna all'indice | La Lampadina è su Facebook |
FLASH NEWS! Un po' qua, un po' là... The world wide web - Non tutti sanno che la nascita del World Wide Web, è dovuto al Cern di Ginevra: un regalo al mondo, deciso il 30 aprile del 1993. L'invenzione del W3, o World Wide Web, era di Berners-Lee, e del Cern. Berners-Lee affrontò la questione anche con Rubbia, che però non poté far altro che riconoscere come non si trattasse di una tecnologia strettamente legata con la missione di ricerca nel mondo della fisica delle particelle. Coerentemente con lo statuto si decise dunque di rendere accessibile il W3 senza porre dei brevetti, un passaggio di cui tutta l'umanità dovrebbe essere grata al Cern: è stato grazie a questa decisione che il web è cresciuto a dismisura. CV
* Avete presente il gobbo? - Fantastico vedere i nostri politici giornalisti etc che alla televisione parlano "a braccio”, ma non è così! C'è il gobbo, così chiamato dai più. Il gobbo è un sistema che consente di leggere un testo direttamente sulla telecamera: un display associato a un dispositivo di ripresa dove è possibile far scorrere il testo. Ora è arrivato anche per noi tutti, Elgato Prompter, un dispositivo con uno schermo grande come un Ipad e uno specchio che riflette il testo davanti all’obiettivo della videocamera. Così, durante una ripresa dal vivo, è possibile leggere quanto preparato precedentemente. È facile connetterlo a tutti i computer Windows e Mac. CV
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APPUNTAMENTI DELL'ASSOCIAZIONE LA LAMPADINA:::PERIODICHE ILLUMINAZIONI Ecco i prossimi appuntamenti dedicati ai Soci de La Lampadina. ***************** 19 maggio 2025 - ore 15.15 BAROCCO GLOBALE. IL MONDO A ROMA NEL SECOLO DI BERNINI Scuderie del Quirinale 
ha aperto il 18 aprile il nuovo progetto delle Scuderie del Quirinale, in collaborazione con la Galleria Borghese e altre prestigiose istituzioni nazionali e internazionali. Il viaggio si snoderà in una Roma cosmopolita, centro di una fitta rete di viaggi e rapporti che trascendono confini nazionali e culturali. L'Africa, l'America, l'Asia erano presenze tangibili e visibili nella Roma di questa epoca e ci proiettano in un mondo sorprendentemente multietnico e multiculturale, in cui missionari e diplomatici mettevano in dialogo, alla corte dei Papi, il Giappone con la Persia, il Congo col Nuovo Mondo. Si parla perciò di transculturalismo, di globalizzazione, di viaggi intercontinentali, di tradizioni culturali, di grandi protagonisti e storie inaspettate. Ci accompagna Alessandra Mezzasalma ***************** giovedì 5 giugno 2025 CORI E ALBANO LAZIALE

Il basso Lazio nasconde splendidi patrimoni artistici spesso tralasciati dai soliti tour. Abbiamo deciso di dedicare una giornata a scoprire Cori e Albano Laziale. Ci recheremo nella millenaria cittadina di Cori come prima tappa, dove visiteremo l’oratorio della SS. Annunziata, monumento nazionale, una perla della pittura quattrocentesca, definita la cappella degli Scrovegni del basso Lazio. Poi ancora come non vedere anche il tempio di Giove, un tempio dorico che svetta sull'antica acropolo della città, con le sue colonne praticamente intatte, costruite nell'89-80 a.C. Poi dopo una leggera colazione, andremo ad Albano laziale, dove scenderemo nei cisternoni di Albalonga, opera progettata dagli architetti della Seconda Legione Partica intorno al 202 d.C., e che garantiva il rifornimento idrico ai Castra Albana e alle abitazioni circostanti. Vedremo anche la chiesa di San Pietro, edificata su commissione di Papa Ormisda (514-523 d.C.) utilizzando una grande aula delle retrostanti terme di Caracalla, e poi altro ancora... ***************** 24 - 29 settembre 2025 SULLA VIA DI SANTIAGO

Partendo da Madrid, andremo verso nord, in Galizia: toccheremo Avila, Salamanca (ndr. leggete il racconto di Ida Tonini del numero di febbraio 2025...), Zamora, Puebla de Sanabria, Orense e finalmente Santiago che chi vorrà potrà raggiungere facendo un tratto di cammino. Un itinerario un po' diverso dal solito, per scoprire piccole realtà del nord della Spagna, meno conosciute e visitate, per giungere a Santiago, la meta finale da secoli di migliaia e migliaia di pellegrini per raggiungere la cattedrale dove riposano le spoglie dell'apostolo Giacomo. Pensateci, perchè noi stiamo già raccogliendo le adesioni... ***************** dal 23 al 26 ottobre ITINERARIO MARCHIGIANO Ancona, Jesi, Urbino, Pergola, Fermo e... i tartufi di Acqualagna!
Questo autunno abbiamo pensato a un giro nelle vicine Marche, non così facili da raggiungere e per questo non ben conosciute da tutti. Come punto di partenza abbiamo scelto Ancona, per poi spostarci verso Loreto con la sua piazza della Madonna e la basilica della Santa Casa, e poi la medievale Ascoli Piceno, la monumentale città della pietra bianca con i suoi palazzi in travertino, le torri e le piazze signorili. Un salto a Osimo, e per finire, Fermo, ospiti di amici marchigiani... Altro ancora stiamo ideando, stay tuned e, per info, scrivete a: appuntamenti@lalampadina.net |
*** E ANCORA FLASH NEWS! Tutti i musei in un app! - Si chiama App Musei italiani, ed è gratuita! Si tratta dell'applicazione ufficiale della direzione generale dei musei. Nell'App sono contenuti oltre 400 musei pubblici su tutto il territorio nazionale, dei siti archeologici e complessi monumentali, descrizioni attente e particolareggiate anche delle mostre temporanee e tante curiosità e itinerari culturali. Evviva! CV
* Investimenti- Uffa! Trump, guerre, paure, indigenza? Guardiamo anche a qualche materia su cui investire: Rame: IA e altro continua l’incremento dei consumi di energia elettrica e il rame è fondamentale. Argento: un equilibrio 50/50 sta cambiando tra gioielli e scopi industriali a favore di quest’ultima. Oggi è di circa 40/60. Percentuale destinata a crescere a causa della rapida espansione dei mercati, in particolare i veicoli solari ed elettrici. L'Argento è anche un bene rifugio in periodi di incertezza. Cobalto: le batterie per veicoli elettrici e i progetti di accumulo di energia su larga scala richiedono grandi quantità di cobalto. Ma al momento non c'è carenza di cobalto. C'è, tuttavia, una carenza di raffinerie di cobalto al di fuori della Cina che raffina circa il 90% del cobalto mondiale. CV
*** WE LOVE ROMA... & Spoleto Festival di Lucilla Laureti Crainz Come ogni anno c'è stata la presentazione del Festival di Spoleto. Abbiamo aspettato il ministro Giuli e ascoltato il suo discorsetto, letto con cura: «il festival è la più importante manifestazione del suo genere in Italia e il Ministero sarà quindi più generoso», ha ceduto subito la parola a Monique Veaute che ha fatto una panoramica di tutti gli spettacoli della 68esima edizione. Per lei sarà l'ultima, il Giuli non l'ha detto ma ha già nominato per l'anno prossimo Daniele Cipriani. Lei farà un'edizione veramente fantastica così da farsi molto rimpiangere. Inaugura il 27 giugno con l'opera Hadrian del contemporaneo Rufus Wainwright che si è i spirato al mitico Le memorie di Adriano della Yourcenar, un libro tra i più belli del mondo e poi recitato anche da Albertazzi al teatro romano di Ostia, e chi lo dimentica! Il Festival prosegue fino a domenica 13 luglio, conclude il concerto in piazza con la quinta sinfonia di Gustav Mahler, diretta da Ivan Fischer e la Budapest Festival Orchestra. Nelle due settimane belle proposte da Alessandro Baricco che racconta Novecento accompagnato dal piano di Stefano Bollani, Umberto Orsini e Ma ssimo Popolizio in Prima del temporale, poi Luca Marinelli Le cosmicomiche di Italo Calvino, poi la regia di Piero Maccarinelli L'amore non lo vede nessuno e tanta tanta musica, imperdibile! Quest'anno il manifesto è di William Kentridge che farà anche una mostra a Palazzo Collicola, il museo quest'anno festeggia i 25 anni dalla nascita e merita sicuramente una visita.
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*** ALL'OLIMPICO CON LA LAMPADINA  15 e 16 maggio 2025 - ore 20.30 Morricone dirige Morricone 
Dopo i sold out del 5 e 6 ottobre 2024, a grande richiesta due nuove date del concerto evento omaggio alla musica del grande Maestro, con orchestra composta da 56 elementi e, come novità 2025, la presenza del Nuovo Coro Lirico Sinfonico Romano. Morricone dirige Morricone è un concerto evento con esecuzione dei sui più famosi temi per il cinema. Tutte le musiche saranno eseguite nella loro versione originale dall’Orchestra Roma Sinfonietta sotto la direzione del Maestro Andrea Morricone. Info: www.teatroolimpico.it |
***MOSTRE Ecco le segnalazioni di Marguerite de Merode Nella primavera romana aprono varie mostre in luoghi che vale la pena osservare. Fatevi un giro per la Capitale per capire cosa propongono le gallerie e le fondazioni romane! Ci sono sicuramente sorprese e cose nuove. Io ne ho scoperte tante! Per ora vi dò un assaggio in varie parti della città. Ada - Lulù Nuti - STABAT Una personale dell’artista Lulù Nuti che indaga i sentimenti di responsabilità e di impotenza che la nostra epoca provoca sull’uomo. L’artista concepisce masse scultoree ed installazioni attraverso la sperimentazione di materiali da costruzione e metalli, accostati ad elementi naturali. (L. Buratti) Fondazione Giuliani: Rä di Martino - Kant Can't Can-can. «L’esposizione approfondisce il dialogo tra animazione, scultura e suono che caratterizza il lavoro più recente dell’artista. Kant Can’t Can-can è infatti una mostra multidisciplinare che mette in dialogo video d’animazione, realizzato con un software di gaming in 3D, e opere in ceramica pensate appositamente per gli spazi della Fondazione. Questo rapporto crea una dimensione di atemporalità, dove il virtuale e il fisico si uniscono anche attraverso la composizione musicale.» (dal sito della Fondazione Giuliani). Fino al 28 giugno Matèria: Francisca Valador - A partir daqui só há dragões. Prima personale dell’artista a Roma e negli spazi di questa galleria che spesso presenta artisti molto interessanti. La mostra offre una panoramica della ricerca in continua evoluzione di Francisca Valador, in cui i confini tra pittura, scultura e installazione si dissolvono, dando vita a un insieme organico. Opening 29 aprile fino al 27 giugno 2025
Museo di Roma in Trastevere: Tina Modotti. Donna, Fotografa, Militante. Una vita tra i due mondi
Con circa 60 opere la mostra ricostruisce, anche grazie a lettere, testi, documenti e articoli, la personalità e l'ultima parte della vita della donna, non più solo fotografa ma militante. Di lei, a l'occasione della mostra nel 2024 a Palazzo Roverella, a Rovigo, Francesca Boccaletto disse «Non compagna di qualcuno, non allieva, non femme fatale, ma talentuosa ed esperta fotografa, artista libera, anima colta, rivoluzionaria, empatica e giusta, protagonista assoluta della propria esistenza tradotta in immagini dense di significato, da lasciare in eredità al mondo.» Dal 14 maggio al 21 settembre |
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