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La Lampadina - n. 63 ::: Ottobre 2017

Siamo entrati in autunno. Ed è un autunno molto caldo questo del 2017, sotto vari punti di vista. Molto fermento, cambiamenti in atto, mutazioni, processi di rinnovamento che passano attraverso l'abbattimento e la ricostruzione, la fine che dà vita a nuovi inizi.
Questo è ciò che succede alla Terra e lo stesso sembra passi per osmosi ai suoi abitanti.
Noi questo autunno lo abbiamo iniziato guardandoci intorno, andando a scoprire luoghi che non conoscevamo, situazioni delle quali non si parla, organizzazioni che sono altro da ciò che sembrano. E con parole nuove raccontiamo storie che nessuno ha mai narrato, cogliendo un punto di vista "altro". Buona lettura.


Lunedi, 2 ottobre 2017

Ciao,
oggi la nostra Lampadina si accende su:


ATTUALITÀ: Esistono ancora i mercenari?
Articolo di Carlo Verga

Chi di Voi ad inizio estate ha assistito all’interessante presentazione de "La Lampadina" al Circolo degli Esteri, del libro edito da Eurilinks sull’Afghanistan, ha potuto apprezzare il dibattito che ne è seguito a proposito dei contractors. I Contractors sono i mercenari di ieri, cioè quei gruppi o soldati di ventura che da quando è iniziato il mondo lavorano al soldo di chi li paga. Oggi i contractors sono corpi specializzati per ogni tipo di conflitto e largamente impiegati, da molti governi. L'attività mercenaria è oggi formalmente illegale, i contractors, sono organizzati come vere e proprie compagnie militari private - vengono comunemente usati, sia come supporto alle truppe regolari, sia per compiere operazioni belliche non ufficiali. Tra i maggiori “contractors” internazionali è annoverata la Blackwater molto legata al governo americano, a cui fornisce circa 1000 operatori, i più ex militari e sono prevalentemente assegnati a protezione del personale diplomatico. Oltre a questo forniscono ogni altro tipo di supporto tecnico e operativo ove richiesto.

La BlackWater ha sede nella Carolina del nord dove dispone di un’enorme area addestrativa, attrezzata con poligoni di tiro e da dove escono ogni anno circa 35mila operatori di sicurezza (contractors, agenti di polizia, militari etc). L’addestramento è estremamente realistico rispetto a possibili scenari operativi. Il fondatore è Erik Prince, nato come venditore di parti di automobili e poi approdato al mondo militare. La BlackWater è stata spesso coinvolta in affari poco chiari, ha subito pesanti critiche per le politiche operative troppo aggressive tenute in occasione dei vari interventi. Per garantirsi una sicurezza operativa, usano infatti, procedure tattiche preventive e dissuasive molto pericolose, a volte devastanti, per la popolazione delle aree coinvolte. Uno dei fatti più eclatanti è del 16 settembre 2007: in un incidente a Baghdad 17 iracheni (di cui almeno 14 civili) rimasero uccisi dal fuoco degli operatori della Blackwater. Per l'incidente, furono condannati 4 “militari” della società, scatenando numerosissime polemiche e indagini. Vennero alla luce molte altre denunce per il loro operato sia in Iraq che in Afghanistan tanto da richiedere una revisione delle procedure operative dal Dipartimento di Stato. A seguito di questi scandali, la compagnia ha cambiato nome in XE Services, e poi in Academi.
Erik Prince sembra abbia venduto la società, ma non si sa chi siano i nuovi proprietari e poi si è ritirato in una lussuosa dimora a Dubai. Nel Paese, ha lavorato alla costruzione di forze di sicurezza private per principi arabi, e con gli investitori cinesi operativi nella estrazione di gas e petrolio dall'Africa. Erik Prince è attualmente il Presidente e Amministratore Delegato di Frontier Services Group, il cui sito dice: “Noi siamo esperti nel fornire servizi di consulenza di sicurezza per le aziende che operano in ambienti ad alto rischio in tutto il mondo.” Nel mese di dicembre 2016, Frontier ha emesso un comunicato stampa che annuncia l'intenzione di aprire “una base operativa avanzata nella provincia di Yunnan della Cina” così che la Frontier potrebbe “servire meglio aziende in paesi quali Myanmar, Thailandia, Laos e Cambogia."

Sui giornali in Usa si parla molto di questo personaggio che è il fratello di Betsy De Vos, Segretaria della Pubblica Istruzione del governo Trump e diventato uomo di fiducia del Presidente. Il Washinton Post qualche mese fa recitava: Erik Prince è andato alle isole Seychelles per dialoghi con un addetto del presidente russo Vladimir Putin, al fine di stabilire “una linea, un canale di comunicazione tra Mosca e il presidente Donald Trump. La sorella di Prince è Betsy DeVos, Segretario della Pubblica Istruzione di Trump. Il loro padre, l'industriale Edgar Prince, si arricchì nel settore dei ricambi auto." Nello stesso mese, in una dichiarazione alla rivista Foreign Policy, Erik Prince affermava che i contractors privati sarebbero pronti ad affrontare qualsiasi tipo di disastro umanitario: “Nello spazio di poche ore potrebbero portare sul luogo, almeno 250 veicoli, elicotteri, mezzi da sbarco, e ogni attrezzatura per la mobilità. Poi container con cibo, medicine, ospedali da campo, tende, la depurazione delle acque, generatori, carburante etc

Un bel vestito nuovo per i contractors?

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Carlotta Staderini Chiatante trova realistica questa frase:

"La vita è una commedia scritta da un sadico che fa il commediografo"

Frase recitata dall'attore Jesse Eisenberg, che interpreta Bobby Dorfman,
il protagonista del film "Café Society" di Woody Allen.

SCIENZE: Geni recettori olfattivi e gustativi, micro bioma: un mondo da esplorare
Articolo di Beppe Zezza

Quanti sono gli odori che siamo in grado di distinguere e identificare con il naso?

Non ce lo siamo mai domandati ma potremmo restare sorpresi nell’apprendere che una persona normale ne distingue circa 10.000 mentre un professionista può arrivare a discernere fino a 100.000 odori diversi! Negli animali invece pare che il naso più fine lo abbia l'elefante arrivando a distinguere 2000 odori diversi.

Il senso dell'olfatto è uno dei nostri legami più potenti col mondo fisico. I nostri nasi contengono milioni di recettori olfattivi che permettono di distinguere tra gli odori. Quando odori una rosa o un piatto di stufato di manzo, il cervello sta rispondendo alle molecole odorifere che sono entrate nel naso e bloccate su questi recettori.

La data di inizio dello studio degli odori può essere situata nella seconda metà del 700. L’identificazione dei geni “recettori olfattivi” è invece relativamente recente: è avvenuta solo nel 1991 (e questa scoperta ha meritato il premio Nobel allo scopritore); ne sono stati identificati circa 950.

La cosa curiosa è che dopo essere stati identificati, negli anni successivi ne è stata individuata la presenza in praticamente tutto l’organismo umano: nei muscoli, nel fegato, nei reni, nei vasi sanguigni e perfino nello sperma maschile! Ma che ci stanno a fare lì dei “recettori olfattivi”? Certamente non a identificare degli effluvi! Alcuni ricercatori hanno ipotizzato che per lo più siano avanzi evolutivi le cui funzioni precedenti sono state perse nel tempo. Altri invece hanno cercato di indagare ulteriormente sull'argomento. In buona sostanza un “recettore olfattivo” non è altro che un centro di “identificazione” chimica: ciascun recettore è specifico per un singolo odorante o per un gruppo molto ristretto di molecole!

Quando di prima mattina ti bevi un caffè i “recettori olfattivi” presenti nel tuo fegato non identificheranno certo l’aroma della miscela di caffè che hai utilizzato ma rileveranno la variazione della concentrazione di molecole chimiche presenti nel tuo sangue e forniranno all'organismo le istruzioni conseguenti. Studi approfonditi sono stati fatti sui reni, che come noto sono i centri di controllo “chimico” dell’organismo. Si è scoperto che nei reni è presente un particolare gene “recettore olfattivo” e si è evidenziato che se questo gene viene eliminato l’organismo manifesta rapidamente problemi renali che coinvolgono il tasso di filtrazione del sangue e la produzione di renina, l’ormone che stimolando la costrizione dei vasi sanguigni aumenta la pressione sanguigna qualora questa sia troppo bassa.

In altri termini questi geni “recettori olfattivi” sono “specializzati” per “molecole” particolari e svolgono compiti diversi a seconda del contesto nel quale si trovano: dal “segnalare” al cervello l’odore al regolare la pressione sanguigna ecc. Ma oltre ai “recettori olfattivi” sono stati identificati anche dei “recettori gustativi” (“recettori di amaro” e “recettori di dolce”) presenti soprattutto, ma non solo, sulla lingua. Anche questi “recettori” si rivelano presenti in altre parti del corpo e sembrano avere funzioni importanti ancora in corso di definizione. Qual è il messaggio che possiamo ricavare da queste ricerche? Che esiste tutto un mondo che ha necessità di essere investigato e del quale conosciamo ancora pochissimo. I geni recettori gustativi e olfattivi svolgono attività nei confronti delle sostanze chimiche con le quali l’organismo viene a contatto. Ma c’è anche tutto un mondo “biologico” con il quale l’organismo umano viene a contatto (quello che si chiama “micro bioma del corpo umano”).

All'interno dei nostri corpi ci sono trilioni di batteri, funghi e altri microrganismi. E’ sempre più evidente che l'equilibrio di questi diversi microbi che abbiamo dentro di noi, così importante per la nostra salute, è “governato” da differenti “geni” disseminati all'interno del nostro organismo, che devono ancora essere identificati. Il nostro organismo è assai più complesso di quanto mai ci possiamo immaginare. Quello che sorprende più di tutto è che di fronte a una simile complessità, così armonicamente interconnessa, qualcuno possa ancora pensare che questa si sia sviluppata “per caso” e sia stata organizzata dalla “necessità”: ci vuole proprio una cieca “fede” darwiniana per crederlo!

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Carlo Verga condivide questa visione di Coelho:

"Chi cerca di possedere un fiore, vede la sua bellezza appassire, ma chi lo ammira in un campo, lo porterà sempre con sé. Perché il fiore si fonderà con il pomeriggio, con il tramonto, con l’odore di terra bagnata e con le nuvole all’orizzonte."

Da "Brida", di Paulo Coelho

NOTE DI VIAGGIO: La Lampadina con Ludovico Pratesi tra arte contemporanea, bellezza e cantine
Articolo di Marguerite de Merode

La Lampadina è appena tornata da un bel weekend in Toscana. Ludovico Pratesi, con la sua grande competenza, ha accompagnato un gruppo di entusiasti in giro per varie realtà italiane contemporanee di notevole bellezza nell’eccezionale cornice dei paesaggi delle campagne dell’Umbria e del Chianti. La nostra prima sosta, ci vede a san Litardo, da Massimo e Angela Lauro, nella loro collezione del Giardino dei Lauri. L’impatto è davvero notevole. Nata nel 1990 soprattutto intorno all’arte contemporanea americana, la collezione di Massimo Lauro è raccolta in un grande capannone dove le opere si susseguono con un ritmo molto stimolante. Amici della gallerista Illeana Sonnabend, la regina dell’arte americana dal dopo guerra in poi, Massimo e Angela danno alla loro collezione un indirizzo decisamente coraggioso e tutt’ora continuano ad acquisire opere di livello internazionale di artisti di nuova generazione che sono anche presenti nel giardino e nella loro casa. Dopo una sosta rapida per pranzo nel simpatico ristorante di fronte alla collezione, la nostra nuova meta sarà Città di Castello e la Fondazione Burri.

Visitare Palazzo Albizzini con Ludovico, dove dal 1978 per volontà dello stesso Alberto Burri viene allestita una grande parte della “Collezione Burri”, è fondamentale. Lui ci rivela la storia del grande artista. Ci spiega bene il suo percorso prima e dopo la seconda guerra mondiale e ci fa capire come l’artista si è avvicinato all’arte e ne diventerà uno dei più grandi protagonisti del suo tempo. L’allestimento perfetto, voluto dall’artista allora, ritma, stanza dopo stanza, la sua opera tra i famosi “sacchi”, le “plastiche”, i “cretti” bianchi e neri e tante altre opere. Per completare la visita non si può mancare una visita agli Ex Seccatoi del tabacco che ospitano 128 sue opere realizzate dal 1970 al 1993, sia cicli pittorici che sculture monumentali istallate all’esterno del grande edificio. Un bell’impatto dove predomina il nero, ma dove l’artista di Città di Castello ha anche introdotto il colore nei suoi grandi cicli su Celotex.

La giornata non poteva essere conclusa senza parlare della esuberante e generosa accoglienza di Emanuela Griccioli nella sua bella casa affacciata sulla campagna senese. Sembra ci abbia voluto regalare una particolare falce di luna che porta il nostro sguardo in lontananza, illuminando delicatamente il profilo della città. Manuela ci offre una squisita cena e una visita alla casa piena dei ricordi della famiglia Griccioli. Sia del loro lontano passato che dei loro più recenti ricordi come diplomatici in giro per il mondo e soprattutto in Africa. Grazie Manuela! La tua amabile e simpatica accoglienza è stata la perfetta conclusione della nostra intensa giornata.

L’indomani il ritmo delle visite non rallenta. Ci aspetta una potente sorpresa! Nascosta nelle viscere di una collina del Chianti a Bargino in Val di Pesa, la cantina Antinori è decisamente un’opera innovativa. Un’immensa struttura di ferro corten che malgrado la sua monumentalità sparisce con rispetto nelle curve del paesaggio toscano circondata dai vigneti. Visiteremo lo straordinario spazio dove la parola “gigantesco” descrive decisamente il ritmo delle varie sale dedicate alla lavorazione del vino della famiglia dei Marchesi Antinori. Il grande edificio è stato inaugurato nell’ottobre del 2012 dopo sette anni di lavori su un progetto di Archea Associati. Una realtà che va oltre le frontiere del paese e colpisce il mercato internazionale.
La giornata non poteva concludersi senza inoltrarci nelle stradine del Chianti alla ricerca del Castello di Ama non lontano da Radda, dove Lorenza Sebasti e Marco Pallanti hanno creato, oltre che una grande azienda vinicola, il progetto “Arte contemporanea per il Castello di Ama”. Dal 1999 a oggi sono stati invitati alcuni dei più noti artisti contemporanei a realizzare opere “site specific “ con l’aiuto della Galleria Continua, una tra le più grandi gallerie italiane. Prima di avventurarci alla scoperta dei tesori del nostro tempo sparsi per il borgo, ci voleva una sosta al "Ristoro di Ama", che ci accoglie come un salotto di casa di campagna con il camino acceso: l'ottima colazione ci ricarica di energie e ci permette di affrontare l’ultima tappa del nostro affascinante week end.

Le opere dei grandi artisti sono sparse in giro per il borgo. Stiamo parlando di Irushi Sugimoto, Anish Kapoor, Daniel Buren, Michelango Pistoletto, Giulio Paolini e tanti altri che hanno voluto lasciare, tra le mura del bellissimo luogo, una delle loro opere. Bisogna riconoscere che è grazie alla sapiente spiegazione di Ludovico Pratesi che siamo stati in grado di apprezzarne pienamente il messaggio.
Questo nostro viaggio si è concluso e Vi invito a partecipare alla nostra prossima avventura: Venezia, Torino e poi?

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Aloisio Caetani ci ricorda una frase di Gandhi:

"Prima ti ignorano, poi ridono di te, poi ti combattono.
Alla fine tu vinci."

Mahatma Gandhi

ATTUALITÀ: in marzo 2015 è iniziata una guerra nel Paese più povero del medio Oriente, lo Yemen
Articolo di Carlotta Staderini Chiatante

La guerra che infuria da due anni in Yemen è una guerra tipica dei nostri giorni: i civili vengono uccisi, si trovano a doversi spostare in massa, sono affamati e privi di cure. La stampa internazionale è molto cauta e parla poco di questo conflitto. In luglio scorso l’ONU ha denunciato un bombardamento dell’aviazione Saudita su civili in fuga. Se ne è parlato poco o niente. Il paese è alle corde, sta crollando nell’indifferenza generale e tutto è molto complicato anche perché le fazioni dei ribelli sono affiancate da paesi esteri ed inoltre vi sono rivalità tra gli esponenti politici yemeniti.

In parole povere, abbiamo da una parte la coalizione dei Paesi Arabi soprattutto l’Arabia Saudita che appoggia l’ultimo Presidente Abdel Rabbo Mansour Hadi eletto nel 2012 a seguito della transizione voluta dai paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo. Dall’altra parte i ribelli Houti (sono sciiti e sono anti imperialisti, anti sionisti e antisemiti: il 35-40% di questa fazione si trova in Yemen) e sono legati al precedente Presidente Saleh e sono sostenuti dall’Iran. La popolazione yemenita paga un prezzo altissimo in questo conflitto. Circa il 60% dei 10.000 morti di questi due anni di guerra, sono civili. Il Paese sta attraversando una delle più terribili epidemie di colera, mai viste sul pianeta (300.000 persone malate). Inoltre i bombardamenti della coalizione Saudita, sulle rive del Mar Rosso rischiano di privare la popolazione di cibo. Al momento l’assenza totale di dialogo tra le parti belligeranti non può che aggravare e prolungare le sofferenze di questo popolo la cui terra è terreno di sfida tra l’Arabia Saudita e l’Iran per il controllo del Medio Oriente. Lo Yemen si trova in posizione strategica, sulla punta della penisola arabica e controlla metà dello stretto di Bab el Manded che collega il Mar Rosso con il golfo di Aden (importante via commerciale anche per il petrolio). Arabia Saudita e Iran vogliono tutti e due mantenere la loro influenza in un paese del Golfo. Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna, sono dalla parte Saudita, la Russia dalla parte Iraniana. Tutti al momento sono passivi, tranne il Presidente Donald Trump, che tanto per buttare benzina sul fuoco ha espresso con entusiasmo il suo sostegno ai Sauditi.

Mettere fine a questa guerra, non sembra una priorità per nessuno. Le conseguenze di questo conflitto, difficili da prevedere, potrebbero essere gravi. In un paese stremato, che ha conosciuto più anni di guerra che di pace, Al Quaeda, è già presente nella parte meridionale del paese con una potentissima cellula che progetta attentati all’estero. Le cellule di Al Quaeda, potrebbero proliferare, così come quelle dell’ISIS. Parlare di fondamentalismo islamico significa parlare di salafismo, che nasce dal pensiero sunnita anti occidentale e che intorno al 1970, diventa estremista. Il salafismo si radica in quelle zone controllate dalla coalizione Saudita ed è terreno di coltura del jihadismo.

La violenza ed il terrorismo potrebbero moltiplicarsi e generare nuovi conflitti.

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Isabella Confortini Hall la pensa come Maugham:

"Esistono tre regole fondamentali per scrivere un libro. Sfortunatamente nessuno sa quali siano."

Somerset Maugham

ABBIAMO OSPITI - ROMA ANTICA: Santa Sabina all'Aventino fra santi e leggende
Articolo di Giulia Pasquazi Berliri – Autore Ospite de La Lampadina

In quasi 3000 anni di storia, di fatti strani a Roma ne sono capitati. Ci sono dei posti che sembrano essere lì per sbaglio, invece sono la testimonianza inconfutabile di un passato che non c’è più. In alcuni casi poi, quando è difficile recuperare delle precise fonti storiche, ecco che allora interviene la credenza popolare che riesce a colmare qualunque vuoto informativo. Basilica di santa SabinaProprio quel che è accaduto a proposito della basilica paleocristiana di Santa Sabina: l’immaginario del popolo romano ha fatto nascere la leggenda che questa, come tutte le chiese sorte sopra i templi pagani, fosse presa di mira dai diavoli. Questa basilica è sicuramente la più nota delle chiese situate sull’Aventino ed è dedicata ad una patrizia romana decapitata durante le persecuzioni del II secolo, perché si era convertita al cristianesimo grazie all'influenza e alla fede della sua ancella siriana Serapia. E così, quando quest'ultima venne catturata, anche Sabina uscì allo scoperto e subì il martirio intorno all’anno 120 d.C. La pietra del diavoloLa basilica fu fondata nel 425 dal sacerdote dalmata Pietro d’Illiria, sotto il pontificato di Celestino I, sui resti di antichi luoghi di culto pagani di cui uno dedicato a Iside, sorti proprio su quello che fu il luogo prediletto dalla patrizia romana. Entrando, in un angolo a sinistra, su di una colonna c’è una pietra ovale di basalto nero con tre fori, meglio conosciuta come la "bomba" di San Domenico o la "pietra del diavolo".

santa Sabina internoSecondo la tradizione, la pietra sarebbe la prova di quello che fu un incontro ravvicinato fra il santo e Satana e difatti la leggenda narra che una notte, mentre San Domenico pregava in estasi sulla lastra marmorea che copriva le ossa di alcuni martiri, il diavolo lo tentasse invano per trarlo in peccato. Stufo di essere ignorato dal santo che, devoto e assorto continuava le sue preghiere, il demonio afferrò un enorme masso di basalto nero dal tetto della chiesa e glielo scagliò contro senza però riuscire a fargli un singolo graffio e, tantomeno, a distrarlo dalle sue orazioni. La pietra colpì invece il sarcofago distruggendo la lastra sul pavimento. Sulla pietra nera ci sono incisi e visibili i segni di quelli che sarebbero stati i suoi artigli incandescenti e, questi, sono particolarmente evidenti più ci si avvicina ad osservarla. Questa è la storia che per secoli ha affascinato i fedeli, ma la realtà ci dice che la pietra non è altro che il peso di una bilancia romana o una macina di mulino trovato nei sotterranei mentre la lastra di marmo fu rotta nel 1527 dall’architetto Domenico Fontana durante un restauro.

Ma non è tutto. Fu sempre qui, che San Domenico incontrò San FranceArancio di san Domenicosco e fondò nel 1220 il monumentale convento con il chiostro tra i più belli di Roma. E ancora, e sempre qui, si trova l’arancio di S. Domenico, il primo arancio, secondo la tradizione, portato a Roma dal Portogallo nel 1216 da Domenico di Guzman in persona.

Questo arancio è considerato miracoloso in quanto una volta seccato, e a distanza di secoli, ha sempre continuato a dare frutti attraverso altri alberi rinati sull’originale. Dall'atrio della chiesa, attraverso una piccola apertura nel muro protetta da un vetro, è possibile "spiare" il chiostro duecentesco e la vista viene subito catturata da un albero di arance. Si dice che proprio da questa pianta Santa Caterina da Siena nel 1379 raccolse cinque arance per regalarle all'impetuoso e violento Papa Urbano VI. Le bucce candite di questi frutti sarebbero state offerte al pontefice per dimostrargli come anche un frutto aspro possa riempirsi di dolcezza… Un invito affinché fosse meno "aspro" nell’esercizio del suo potere, in particolare per supplicarlo ad agire con moderazione nei confronti dell’antipapa Clemente VII.

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"Sii gentile, ed abbi coraggio!"

Una frase che si trova  sia scritta in un retro di copertina di uno dei  quaderni che componeva il Diario di Anne Frank che  detta dalla madre di Cenerentola alla figlia nel film "Cenerentola" diretto da Kenneth Branagh.

COSTUME: parole nuove
Articolo di Lalli Theodoli

La nostra bellissima e armoniosa e musicale lingua ha subito in tempi recenti assalti feroci: faxare, twittare, messaggiare, impiattare… e quanto altro. Se può veramente essere necessario inventare nuovi nomi per qualcosa di nuovo (ed è, se non sbaglio, in atto uno studio sulla immissione di nuovi termini nel dizionario italiano), penso che, invece, occorra con urgenza provvedere alla cancellazione, o sostituzione, di vecchi termini.

La nostra infanzia ha vissuto con momenti di assoluto terrore la lettura delle terribili fiabe classiche. Piene di orchi, di streghe fameliche, di bambini abbandonati nel bosco salvati, ingegnosamente, da briciole e sassolini. Una serie di storie di cattiverie, malvagità e ingiustizie mostruose che, non si sa veramente perché venissero lette la sera ai bambini. Bambini che poi, invece di addormentarsi sereni, imploravano uno spiraglio di luce e di porta socchiusa per venire rassicurati dai normali rumori della casa, per non avere incubi terribili e paure di perfidi esseri probabilmente, addirittura, nascosti sotto il letto e suggeriti comunque dalle letture serali. Autori di tanta perfidia erano molto spesso terribili invenzioni della fantasia ma anche normali esseri umani, fra cui semplici persone di genere femminili… ma cattive: LE MATRIGNE.

La matrigna fa la parte del leone in Cenerentola. Il padre, debole, non compare in difesa della figlia del primo matrimonio e permette che la nuova moglie, la matrigna, appunto, la tratti come una schiava. Piena di polvere di cenere del camino, con un secchio in mano per pulire tutto il castello.

Di contro alle due figlie del precedente matrimonio nulla viene negato: Il padre, pavido, non compare per le due figliastre, per arginare la loro prepotenza, per metterle in riga finalmente. Né tantomeno in difesa della figlia.

Questo nelle fiabe. Nella vita:

Abbiamo parlato molte volte di come, forse vivendo molto più a lungo, nella nostra società convulsa e difficile, sia una difficile impresa ed un grosso impegno fare sì che un matrimonio duri per sempre. Intervengono nuovi legami che creano famiglie allargate. Alle feste, a Natale, ai compleanni fanno la loro comparsa l’amica di papa o l’amico di mamma seguiti a volte da figli di unioni precedenti Quando poi questi nuovi legami vengano ufficializzati accade che:

l’affettuosa amica di papà diventi la MATRIGNA; il gentile amico di mamma diventi il PATRIGNO; gli amati figli di ambedue diventino i FIGLIASTRI. ORRORE! Come non far venire alla memoria di eventuali figli piccoli i terribili protagonisti delle loro fiabe infantili?

Come convincerli che la realtà è altro e che possono accogliere serenamente il nuovo legame?

Sì è vero, un escamotage esiste. Basterebbe dire i “figli di mio marito” o “figli di mia moglie”, ma questo dà idea di un distacco affettivo che non c’è (o almeno non dovrebbe esserci!)

Se poi si arrivasse giovani al secondo matrimonio si parla, per fare una distinzione (orrore!), di figli e figlie di PRIMO LETTO

Nella vita ci descriviamo via, via come figli, figlie, sorelle, fratelli, mogli, mariti, madri, padri, nonne e nonni.

Come può accadere che poi ci si trasformi in MATRIGNE, PATRIGNI, FIGLIASTRI, SORELLASTRE,

E come procediamo poi? I… NIPOTASTRI di NONNASTRI?

Non ho parole.

Penso, in effetti, che ne occorrano di nuove!

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LA LAMPADINA
L'ASSOCIAZIONE
Ai Nostri Soci

Dopo la Toscana, le nostre prossime destinazioni saranno Venezia a ottobre, Torino a novembre, e stiamo preparando Siracusa e Napoli per il 2018.
A breve sarà creata una area riservata soci dove troverete tutte le info sulla vita associativa.

Non sei socio e vuoi saperne di più? scrivici a soci@lalampadina.net!




APPUNTAMENTI

Mercoledì 4 ottobre ore 18.00
Villa Medici

Mostra a cura
di Ludovico Pratesi

La mostra terminerà il giorno successivo e Ludovico Pratesi ci farà scoprire luoghi segreti di Villa Medici dedicati alle tre installazioni realizzate da tre artiste europee della stessa generazione: Alicja Kwade, Latifa Echakhch e Lara Favaretto.

 


 

Martedi 17 ottobre ore 18.00
Scuderie del Quirinale

Picasso alle Scuderie
del Quirinale con la guida di Ludovico Pratesi
L’esposizione delle opere di Picasso, data la qualità dei prestiti ottenuti, vale un deciso entusiasmo. I dipinti, disegni, gouache, acquerelli, bozzetti, abiti di scena nelle grandi sale delle Scuderie del Quirinale, illustrano il soggiorno che Picasso effettua in Italia nel 1917 con il suo amico Jean Cocteau per la realizzazione del balletto “Parade”.

Per altre info scriveteci a appuntamenti@lalampadina.net

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FLASH NEWS!

Un po' qua, un po' là...

Terremoti: dove? Puoi scaricarti la APP: si chiama Terremoto, è dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, così sarai informato di questi eventi su tutto il territorio nazionale e estero. Guardando i dati giornalieri, è impressionante il numero di scosse che smuove ogni giorno il nostro Pianeta.
clicca qui per saperne di più.
CV

 

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Ho scritto SOS sulla sabbia... ed è servito!! Incredibile ma vero, tanto quanto spedire una richiesta di soccorso dentro una bottiglia, questa volta scrivere SOS sulla sabbia su un'isoletta sperduta del Pacifico è servito a Linus e Sabina Jack, due cinquantenni americani, a farsi trovare e riportare a casa sani a salvi. É successo in Micronesia: i due, partiti dall'Isola di Weno, capitale del Chuuk, con una barca di 5,5 metri, erano andati alla deriva per un'avaria. Approdati su un'isola microscopica dell'arcipelago che conta migliaia di isolette, non avevano la possibilità di comunicare e scarseggiavano di viveri. Sono stati ritrovati, dopo una settimana di ricerche su un'area di 25.000 km2, dopo che la polizia marittima della Micronesia, la Guardia costiera Usa e pescatori volontari erano stati allertati della loro scomparsa. Sono stati avvistati in un primo momento da una nave da ricerca britannica che aveva notato di notte una luce intermittente sull'isola deserta di Fayo, che in quanto deserta, non avrebbe dovuto ospitare luci intermittenti.. Il giorno dopo, un elicottero della Marina Americana ha avvistato il grande SOS scritto sulla sabbia e i naufraghi sono stati tratti finalmente in salvo da una nave della Guardia Costiera locale. Altro che Robinson Crusoe!
ICH

 

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Bike sharing: arrivano i cinesi! Prime ad usarle le città di Milano e Firenze. A Roma sono assolutamente sparite quelle tradizionali, in qualche piazza ci sono i parcheggi ma ahimè sempre vuoti. La novità è che le bici di Ofo (4.000 bici) e Mobike (8.000 bici), - i due operatori cinesi che si sono inventati questo servizio di “free floating” - , le puoi lasciare dove vuoi anche fuori dai parcheggi “convenzionali”, ai bordi delle strade, basta non siano in divieto di sosta e non ostacolino il traffico.. Le funzioni sono gestite dal tuo telefonino via app. Le bici sono dotate di GPS, tessera sim e lucchetto elettronico. Sono bloccate e sbloccate con un codice QR di riconoscimento. Affittare una di queste Mobike costa circa € 0,26 ogni 30 minuti. La concorrenza a Milano è rappresentata da Bikeme che propone un servizio dalle 7 di mattina alle 01.00 di notte e che si avvale di parcheggi fissi, disseminati in tutta la città.
CV
 

 

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 Arriva EtaClock, l’orologio “individualista”. Dovrebbe essere sul mercato nel 2018. Sembra una normale sveglia o un orologio da tavola ma non è così: le lancette sono sincronizzate con i telefonini di ciascun componente della famiglia così che cliccando su ognuna, hai la posizione di ciascuno ovunque esso sia. L’orologio si collega via bluetooth e alla rete wifi domestica. E la privacy?
CV

 

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ALL'OLIMPICO CON LA LAMPADINA

Dal 17 ottobre al 5 novembre al Teatro Olimpico tornano i
MOMIX
con
VIVA MOMIX FOREVER

Nato nel 2015 per festeggiare i 35 anni d’esistenza di Momix trascorsi a calcare le scene più importanti di tutto il mondo, ed è con una spettacolare raccolta delle sue più suggestive e significative coreografie che Moses Pendleton, carismatico creatore e direttore artistico della compagnia, intende sottolineare questo fondamentale traguardo.

I Lettori de La Lampadina possono usufruire di una promozione speciale.

Info e Prenotazioni: Ufficio Promozione - Elisa Pavolini 06 32 65 99 32
Scrivi email

 

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CHI SARA'
DI SCENA?

Cari Lettori, eccoci ad un nuovo appuntamento per le mie segnalazioni teatrali.
Patrizia Circosta

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Cominciamo dal Teatro dell’Opera di Roma. In realtà, siamo ancora nella stagione 2016-2017 che continua con “Fra Diavolo”, un’opera comica composta da Daniel Auber nel 1829 su libretto di Eugène Scribe; tra gli interpreti spiccano Sonia Ganassi nel ruolo di Lady Pamela e John Osborn, che abbiamo ascoltato e visto in una impeccabile interpretazione del title role nel Benvenuto Cellini di Berlioz, sempre al Teatro dell’Opera, nella stagione 2015-2016. Segnalo anche la regia di Giorgio Barberio Corsetti. Fra Diavolo sarà in scena dal 8 al 21 ottobre per sole 6 recite. Anticipo che aspettiamo con trepidazione l’inizio della nuova stagione che quest’anno prenderà l’avvio con la messa in scena de "La damnation de Faust" su musica di Hector Berlioz e libretto sempre di Berlioz e Almire Gandonnière da Johann Wolfgang Goethe tradotto in francese da Gérard de Nerval. La regia sarà del nostro regista d’opera preferito, Damiano Michieletto, e la direzione di un altrettanto straordinario Daniele Gatti. Senza tema di smentita, credo che si tratti di uno spettacolo imperdibile. La prima rappresentazione è fissata per il 12 dicembre ma le vendite al pubblico dei biglietti inizieranno il 10 ottobre (salvo che non abbiate già acquistato un abbonamento al Teatro dell’Opera! – per maggiori informazioni www.operaroma.it).

Per il RomaEuropaFestival (REF per gli amici), segnalo la compagnia canadese The Holy Body Tattoo in scena all’Auditorium di Via della Conciliazione, per due sole date, il 13 e il 14 ottobre alle 21, con “Monumental” una perfetta fusione tra musica rock e coreografie, spettacolo già messo in scena nel 2005 e che rappresenta l’apice del percorso artistico de The Holy Body Tattoo. Segnaliamo anche “Benvenuto Umano” del CollettivO CineticO, annoverato tra i gruppi italiani che più hanno animato e animano la creazione coreografica e teatrale; lo spettacolo sarà in scena al Teatro Vascello il 21 ottobre alle 21.00 e il 22 ottobre alle 17.00. Infine, sempre nell’ambito del REF, il direttore di Santa Cecilia, Sir Antonio Pappano, ha scelto di inaugurare la nuova stagione sinfonica con l’opera “Krol Roger” di Karol Szymanowski. Con l’orchestra interagiranno anche i Masbedo che realizzeranno un progetto visivo live in presa diretta e proiezioni video. L’opera in forma di concerto andrà in scena il 5, 7, 9 e 10 ottobre all’Auditorium Parco della Musica (per maggiori informazioni sul REF e sulla nuova stagione sinfonica di Santa Cecilia).

Anche il Teatro Argentina ha dato l’avvio alla nuova stagione. Per ottobre segnaliamo “Il caso della Famiglia Coleman”, scritto e diretto dall’argentino Claudio Tolcachir, di cui nella stagione scorsa abbiamo visto Emilia, sempre all’Argentina, con la fantastica interpretazione di Giulia Lazzarini. Lo spettacolo andrà in scena dal 9 al 12 ottobre in lingua originale e con sopra-titoli in italiano. Segue “Bestie di Scena” scritto e diretto da Emma Dante, in scena dal 13 al 22 ottobre. Per Emma Dante ripeto quanto già detto in occasione del Festival di Spoleto e cioè: se non avete mai visto uno spettacolo di Emma Dante e siete curiosi di conoscere modi diversi di fare teatro, credo che dobbiate vedere almeno uno dei suoi spettacoli; se ne avete già visti, sapete già se è un tipo di teatro che vi piace oppure no! Mentre dal 24 ottobre al 12 novembre viene ripreso lo spettacolo Copenhagen” di Michael Frayn, per la regia di Mauro Avogadro e con un cast stellare composto da Giuliana Lojodice, Umberto Orsini e Massimo Popolizio. Lo spettacolo era andato in scena esattamente con la stessa formazione nel 2010 all’Eliseo, testo bello e attori bravissimi! 

Segnalo, infine, che dal 13 ottobre al 11 dicembre al Teatro Belli, in Piazza Sant’Apollonia a Trastevere va in scena la rassegna TrendNuove frontiere della scena britannica, giunta oramai alla sua XVI edizione. La rassegna mette in scena testi di drammaturgia contemporanea inglese e ci illumina su cosa succede al di là della manica! Per maggiori informazioni su un calendario fittissimo di appuntamenti www.teatrobelli.it.

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MOSTRE

Ecco le segnalazioni di
Marguerite de Merode

LONDRA

Somerset House: 1:54 Contemporary Art Fair. L'arte africana contemporanea intriga da sempre il collezionismo internazionale. Tanti sono i nomi di artisti le cui quotazioni raggiungano oramai prezzi altissimi. Le quotazione dell'artista leader in Sud Africa, Irma Stern, hanno raggiunto recentemente vari millioni di dollari. Sono in salita i prezzi di Jacobus Henrik Pierneef, Gerard Sekoto e William Kentridge. El Anatsui, presente varie volta alla Biennaledi Venezia, domina il mercato degli artisti del Nord Africa. Ma a parte le quotazioni di alcuni, le proposte degli artisti originali del continente africani son spesso molto focalizzate e innovative. La Biennale di Londra dal 5 all'8 ottobre 2017 propone la sua quinta edizione nei begli spazi di Somerset House. Con 40 gallerie che presenterano 130 artisti africani che lavorano nel mondo intero saranno presenti curatori internazionali e professionali dell'arte. Una delle tante belle occasioni per programmare un weekend a Londra. Dal 5 all'8 novembre 2017

 

ROMA

8 novembre 2017 ore 18.00 - Salone Vanvitelliano della Biblioteca Angelica:
Marguerite de Merode "Libri allo Specchio" a cura di Ludovico Pratesi.

Le nostre letture riflettono una parte di noi. Ci sono tanti libri che, nell'arco della nostra vita, hanno contribuito a costruire quello che siamo adesso. I motivi per i quali certi testi rimangono impressi nella nostra memoria sono diversi: puramente intellettuali oppure emotivi. L’artista ha chiesto a 25 italiani eccellenti (artisti, scrittori, intellettuali, persone della cultura, della scienza..) di compiere di nuovo quel viaggio per ritrovare il “fil rouge” attraverso le pagine di un libro eletto e di esprimere le ragioni della loro scelta con un breve testo. Attraverso la fotografia, Marguerite de Merode, ha voluto indagare nel profondo delle pagine di ogni libro con due immagini che interpretano il rapporto tra il libro e il suo lettore. L’insieme del testo e delle immagini costituiscono l’opera.
Dall'8 al 22 novembre 2017

 

Museo di Roma in Trastevere: ’77 una storia di quarant’anni fa nei lavori di Tano D’Amico e Pablo Echaurren. Si può dire che la fotografia in qualche modo è la memoria visiva di molti eventi, la coscienza del mondo. "La mostra è un ritratto dell'umanità, dei fatti e degli eventi accaduti nell’anno 1977, costruita sulle opere del fotografo Tano D’Amico e dell’artista Pablo Echaurren", l'illustrazione di una generazione attraverso le fotografie dei due importanti personaggi della scena fotografica del '900.
Fino al 14 gennaio 2018

 

MACRO via Nizza: FOTOGRAFIA Festival Internazionale di Roma 2017 XVI edizione. Ogni anno il Festival della fotografia, che è arrivato oramai alla sua sedicesima edizione, sceglie un tema a cui dedicarsi. Il festival, ideato nel 2002 da Marco Delogu, sarà interamente dedicato, quest'anno, alla Città di Roma, con il tema Roma, il mondo. Ospita fotografi di riconosciuta fama internazionale e offre una ricognizione importante sullo stato della fotografia contemporanea.
Dal 20 ottobre al 7 gennaio 2018

 

Scuderie del Quirinale Picasso: Tra Cubismo e Classicismo 1915-1925 Sembra banale raccomandare una mostra di Picasso perché trovo che ci sia una notevole sovraesposizione del suo lavoro in giro per le grandi mostre nel mondo. L’esposizione delle opere di Picasso,vista, in questo caso, la qualità dei prestiti ottenuti, vale veramente un deciso entusiasmo. Con i dipinti, disegni, gouache, acquerelli, bozzetti, abiti di scena nelle grandi sale delle Scuderie del Quirinale, si illustra soprattutto il soggiorno che Picasso effettua in Italia nel 1917 con il suo amico Jean Cocteau per la realizzazione del balletto “Parade”. Il grande artista introduce nel suo lavoro la “classicità” che interpreta in alcuni sublimi quadri esposti in questa occasione. Si può dire che il suo passaggio nel nostro Paese abbia sconvolto sia la sua vita privata che la sua produzione artistica che riesce a esprimere in “una sintesi stilistica rivoluzionaria”.

 

Rome Art Week Sta per partire l'edizione 2017 di RAW che si svolgerà dal 9 al 14 ottobre 2017 a cui si sono iscritte 114 gallerie e istituzioni, 33 progetti e 264 artisti per un totale di quattrocentoundici partecipanti che, ad oggi, proporranno trecentotrentasei eventi culturali totalmente gratuiti. Molto interessanti per ideare le visite sono "I punti di vista" di critici e operatori autorevoli del settore dell’arte contemporanea che sono stati invitati a dare una loro visione dello stato dell’arte contemporanea a Roma e a fornire una guida ai percorsi da visitare durante la settimana di RAW.

 


Pensiero Laterale 
Le uova

Ci sono sei uova in un cestino.
Ognuna delle sei persone prende un uovo.
Come mai un uovo rimane nel cestino?

Vedete qui...

 

La Lampadina Racconti

I COMPAGNI DI ULISSE

di Nino Pusateri

Riportiamo qui le prime righe, ma vi invitiamo ad andare sul sito
per poter continuare a leggere.

Chi seguendo l'eroe - alzava le vele, salpava l'ancora e apriva nel mare la via alla concava nave spingendo con forza l'agile remo?
Chi se non noi: Io Euriloco, Polite, Elpenore, Perimede e Antifo che gli fummo compagni?
Molte cose imparammo da lui; non ho retincenze nel dirlo.
Ma sul come si svolsero gli avvenimenti anch'io ho da dire la mia.
C'è una gran confusione in proposito e non mi convince, narrando, quel modo di aprire altre storie dentro le storie. Va a finire che il raccconto si allarga ed episodi di mezzo prendono il luogo di quelli che stanno all'inizio e alla fine. Sicché i collegamenti risultan precari e i perché non più comprensibili. E, dove dirci queste cose tra noi se non, come avviene per la gente comune, negli intervalli, negli spazi che le grandi vicende lascian tra loro quando una è finita e l'altra deve ancora iniziare?
Così questi discorsi furon fatti, si può dire, tra un capitolo e l'altro del libro che narra il ritorno.
Durante il viaggio, quando Ulisse non c'era. Narraci, Euriloco, l'ira funeste del Pelide Achille che infiniti addusse lutti agli Achei...

L'IRA DI ACHILLE

- E non mi parlate di Achille! A pensare che a motivo di una sua ripicca, la campagna di Troia, che potevamo concludere in pochi mesi, s'è protratta per anni, mi monta la collera! E se non fosse già morto, gli augurerei di raggiungere l'Ade al più presto!

-Sei indisponente Euriloco! Con te non si può mai riposare parlando e godendo delle gesta di guerra. Rovini sempre ogni cosa e riduci a beghe e a capricci, imprese gloriose.

La Lampadina ::: Periodiche illuminazioni
Newsletter di fatti conosciuti ma non approfonditi, luoghi comuni da sfatare, semplici novità.

La Lampadina è una newsletter ideata da Carlo Verga, gestita da un Comitato di redazione composto da: Filippo Antonacci, Isabella Confortini Hall, Lucilla Crainz Laureti, Marguerite de Merode Pratesi, Ranieri Ricci, Carlotta Staderini Chiatante, Lalli Theodoli, Beppe Zezza e redatta con la partecipazione di: Lorenzo Bartolini Salimbeni, Renata Ferrara Pignatelli, Giancarlo Puddu e Angelica Verga. La sede è in via Castiglion del Lago, 57, 00191, Roma.

La newsletter, di natura non politica, non ha scopo di lucro e si propone di fornire - con frequenza inizialmente mensile - "periodiche illuminazioni" su argomenti di vario genere, con spunti di riflessione e informazioni. L'invio viene effettuato su segnalazione degli stessi lettori, agli amici ed agli amici degli amici. il presente numero è inviato a circa duemila persone. Sono gradite da chiunque le collaborazioni e le segnalazioni di persone interessate a ricevere la newsletter.
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