CULTURA: L’automobilismo è neo-nato

11 luglio 1895, parte la Parigi-Bordeaux-Parigi, incredibile corsa di 1200 chilometri e storica sfida tra le vetture a vapore e quelle a benzina.
Questa sfida tra i pionieri dell’automobilismo cambierà il mondo dei motori!
All’inizio del 1895 le vetture a benzina erano neonate mentre quelle a vapore beneficiavano dell’esperienza della ferrovia ed offrivano delle migliori prestazioni. All’epoca la produzione automobilistica a benzina era molto modesta, infatti nel 1894 furono costruite 67 Benz, 40 Peugeot, 38 Panhard & Levassor e 10 Daimler.
Ecco alcuni scritti dei giornali dell’epoca sulle vetture senza cavalli!
Le Figaro, 6 marzo 1895: “L’avvento delle automobili non promette di trainare ne’ l’industria, ne’ l’economia, ne’ di portare una rivoluzione tanto importante e profonda come le ferrovie“.
Le Velo, 7 giugno 1895: “Non dobbiamo dimenticare che la bicicletta e la vettura senza cavalli sono ambedue dei meravigliosi strumenti di turismo”.
Paul Meyan, Le Figaro, 12 giugno 1895: “Le vetture a vapore mostrano una superiorità incontestabile rispetto alle vetture a benzina”.
L’idea stessa di una corsa di automobili in una Francia fin de siècle sembra fuori posto. Il Presidente Félix Faure non è ancora morto tra le braccia di una bella donna, la torre Eiffel è ancora bambina, nella capitale i francesi vanno in velocipede, in carrozza e negli omnibus trainati dai cavalli.
Pioniere delle vetture a vapore, il Conte Jules-Albert de Dion si associa con l’ingegnere George Bouton, esperto meccanico, creando la fabbrica De Dion-Bouton nel 1883.

Gli ingegneri Emile Levassor e René Panhard nel 1886 fondano la Panhard & Levassor e nel 1890 creano un motore bicilindrico a benzina che diventa il vero rivale delle vetture a vapore.
Per dimostrare la maggiore potenza e velocità delle vetture a vapore il Conte Jules-Albert de Dion ed il Barone Etienne de Zuylen propongono una corsa che da Parigi andrà a Bordeaux per ritornare a Parigi per un totale di 1200 chilometri.
Nel novembre 1894 i due aristocratici costituiscono un comitato organizzatore e riuniscono dei costruttori come Emile Levassor, Armand Peugeot, Emile Roger ( il primo rappresentante in Francia delle automobili Benz) e alcuni giornalisti del Matin, del Figaro e del Petit Journal.
Al termine della riunione annunciano: “Questa corsa sarà decisiva per il futuro dell’automobile!”.

Il comitato organizzatore invita i concorrenti a non dimenticare che la prova alla quale prenderanno parte è di 1200 chilometri e potrà essere decisiva per l’uso presente e futuro della locomozione in automobile. Inoltre per regolamento le eventuali riparazioni durante la corsa non potranno essere eseguite che da un meccanico presente nella vettura e con pezzi di ricambio portati nella vettura stessa!
Alla corsa si iscrivono 46 vetture: 29 a benzina, 15 a vapore e 2 elettriche. Alla partenza si presentano solo 21 vetture, 14 a benzina, 6 a vapore ed 1 elettrica che partono dal Chateau de Versailles separate due minuti l’una dall’altra.
Emile Levassor sulla sua vettura a due posti dopo 48 ore e 48 minuti arriverà primo a Parigi alla velocità media di circa 24 km ora, con 10 ore di anticipo rispetto alle Peugeot, ma in base al regolamento solo una vettura a 4 posti può ottenere il primo premio (30.000 franchi) e sarà la Peugeot n° 15 guidata dai fratelli Peugeot. Delle auto a vapore ne rimarrà in gara una sola che arriverà nona.
Il vero trionfo sarà quello del motore Panhard & Levassor presente anche nelle Peugeot anche se di produzione Benz su licenza francese.
La riuscita della prima grande corsa di automobili, provata dalla vittoria e dalla resistenza delle vetture a benzina, darà inizio al “nuovo mondo dell’automobilismo” caratterizzato dal successo commerciale della Panhard, della Peugeot in Francia e della Benz in Germania, presto seguito dalle altre vetture europee ed americane!
Il vapore si ritira sconfitto ed esce dalla lizza.
Il 12 novembre 1895 viene fondato l’Automobile Club de France (ACF), primo Presidente sarà il Barone Etienne de Zuylen.
Quest’anno l’ACF ha celebrato i 120 anni dalla sua fondazione con un rally di auto d’epoca da Parigi a Bordeaux.

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