ECONOMIA – I crediti green

Vi ricordate l’articolo su Elon Musk pubblicato sul numero 90 de la Lampadina nel Marzo di quest’anno? L’articolo finiva così:
“Qualche settimana fa è trapelata la notizia (voluta o non) che nel 2030 gli utili della Tesla sarebbero schizzati in su di diversi miliardi di dollari. Il valore delle azione è salito del 38% per poi riscendere, appurata la notizia, priva di ogni fondamento, del 20%.
In questo periodo sono successe tante cose: la Tesla, per il corona virus, ha dovuto ridurre la produzione per la chiusura dello stabilimento in California, ma nonostante questo ha superato Toyota come marchio automobilistico a maggior capitalizzazione, ed anche quella di GM, Ford, Daimler, Volkswagen e Fiat Chrysler messe assieme.
La Tesla ha perso nell’ultimo trimestre 100 milioni di dollari nella produzione di auto elettriche, ma continua ha fare enormi profitti garantendo così ai propri azionisti dei buoni ritorni. Ma come? Ebbene questi derivano dalla cessione di crediti green.
Ma cosa sono?
I crediti green sono crediti che vengono assegnati, dai governi, a quelle società in grado di apportare all’ambiente inquinamenti pari a zero.
Questi provvedimenti sono per tutte le industrie ma chi ne trae i maggiori benefici sono i produttori di auto elettriche che producendo ad inquinamento zero dispongono di un surplus di crediti che vendono ad altre aziende del settore auto, (benzina diesel gas, etc che hanno emissioni alte.) così da compensare il totale delle emissione di ogni singolo Paese.
Tutti i produttori di auto devono osservare la legge, pena fortissime multe o decadenza delle licenze.
Da tutta questa situazione Tesla, con la produzione di sole auto elettriche ha potuto beneficiare di vendite di crediti green per 400 milioni di dollari che è fondamentalmente la ragione dei suoi profitti.
Musk si è sempre opposto a ogni tentativo governativo di incoraggiare altri marchi a produrre veicoli elettrici, che avrebbero di conseguenza ridotto i loro crediti.. il suo interesse è che Tesla si avvantaggi di tanti bei profitti che molte compagnie sono obbligate, dalle direttive ambientali, a dirottare sui veicoli elettrici.
La Tesla è venduta bene negli Usa, meno altrove, forse ancora una questione organizzativa, i tempi e luoghi per rifornirsi.
In realtà poi esiste ancora qualche dubbio per l’ambiente, il costo di smaltimento delle batterie e costi energetici (in particolare per i grandi veicoli industriali).
La fama di Musk continua comunque ad allargarsi grazie anche ai successi dei voli spaziali della sua SpaceX che ha segnato una nuova era nei viaggi spaziali.
Che dire poi delle sue ricerche sull’‘intelligenza artificiale? Sono stati presentati recentemente i sensori di Neuralink. Il progetto è installarli nella scatola cranica di un essere umano per curare paralitici, ciechi e malati mentali etc. In realtà il Suo obiettivo è di fondere intelligenza umana con l’artificiale.
E poi le sue ricerche sulle piramidi di Egitto, secondo lui, costruite dagli alieni?
Certo, una mente veramente particolare.

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