COSTUME: Viaggiare

NL29 - Viaticum - Viaticum_SplashDa “viaticum“, che indicava quanto necessario per trasferirsi da un luogo all’altro. Parola poi, con il tempo, passata a indicare il trasferimento stesso.

Viaggiare: in aereo, a piedi, in bicicletta, per nave. Un desiderio per molti irraggiungibile di questi tempi, un po’ difficili, un po’austeri, un po’ molto faticosi per tanti.

Certo arriveranno tempi migliori. Certo torneremo a poter spendere un po’ di più in divertimenti, distrazioni e viaggi.

Possiamo per ora sognare di vacanze in paesi incantati, lontani dalle grane quotidiane, dal tran tran giornaliero. Possiamo, per ora, con la mente spingerci lontani mille miglia in climi e paesaggi che non ci appartengono, in mezzo a gente di culture diverse e affascinanti.
Ma, per il momento HIC MANEBIMUS OPTIME. E, sull’optime ci sarebbe molto da riflettere.
Ma, per il momento…

Forse non lo sappiamo, ma anche restando qui, fermi nelle nostre città, stiamo in realtà viaggiando. Viaggiando in Giappone, in America, in Australia, in Norvegia e in tutto il mondo.
Non siamo esattamente noi a viaggiare, ma piccole parti di noi che prendono la nave, l’aereo e fuggendo da qui, raggiungono paesi lontani.
Non sono voli della fantasia che naviga leggera e libera, non è un viaggiare della nostra mente. Non sono sogni. Sono viaggi reali.
Come avvengono?
Ecco.
NL29 - viaticum - piazza-spagna-fiore BSiamo in una calca enorme, a Piazza di Spagna.  All’improvviso due giapponesi si scattano una foto sulla scalinata.
Stiamo passando in mezzo a loro per cui, con una mano, cerchiamo, senza successo, di rimandare lo scatto.
Troppo tardi.
Ed ora la foto dei due sposi troneggia sulla mensola di un appartamento a Osaka. Ma, in un angolo, compare una mano: la nostra mano.
Lei sì ha viaggiato. E ora è laggiù lontanissima. Un piccolo pezzo di noi in un paese tanto lontano.
Stiamo correndo trafelati al Pantheon. Fendendo la folla di turisti non ci accorgiamo che stiamo in realtà attraversando un gruppo compatto di norvegesi in posa davanti alla fontana.
La foto del gruppo e’ ora a Oslo, ricordo di una fantastica vacanza a Roma nel sole e nella luce.
La foto illumina le lunghe, grigie giornate invernali del nord Europa con il suo ricordo.
Ma, guardando bene, mentre tutte le persone del gruppo guardano verso il fotografo, c’è un pezzo di persona ripresa di spalle. Occupa uno stretto piccolo spazio a destra. Ma c’è.
Ed è così che, per ora, un pezzetto di braccio,una mano, un piede, una spalla, una nuca, entrando prepotenti nelle foto altrui, ci portano in quel mondo che ora, anzi per ora,non possiamo visitare.
Ma ben presto, al ritorno di tempi migliori che devono tornare, andremo a raggiungere in tanti paesi i pezzetti di noi che, nelle foto, ci hanno solo preceduto.

Lalli Theodoli

Subscribe
Notificami

1 Comment
Inline Feedbacks
View all comments
Mireille Hanna
21 Giugno 2014 13:29

Grazie Lalli per una divertente perspectiva! Non ci avevo pensato! Ma cosi vero!