INTERNET – Metaverso

Metaverso: da qualche tempo ricevo mail in principal modo, da società finanziarie, da produttori di cellulari, di Pc etc. con le quali, viene segnalata l’opportunità di investire nella rivoluzione a breve di internet. La rivoluzione si chiama Metaverso. Ma di cosa si tratta? Ho fatto qualche ricerca qua e là ed ecco cosa ho trovato.
Mark Zuckerberg di Facebook a fine giugno scorso ha informato i suoi dipendenti di una nuova grande iniziativa sulla nuova idea di Internet, dopo una lunga descrizione sul progetto conclude: “Penso che passeremo dall’essere percepiti dalle persone come una società di social media a una società del metaverso“.
Il concetto di metaverso nasce nel romanzo “Snow Crash” di Neal Stephenson del 1992. In esso, l’autore immagina un gemello digitale (avatar) del mondo reale, in cui le persone, appunto tramite degli avatar, vengono proiettati in un ambiente totalmente digitalizzato.
Detto in parole forse più comprensibili potremmo immaginare come se Internet fosse una grande città virtuale da esplorare per mezzo degli avatar (cioè noi, raffigurati dall’immagine da noi scelta per rappresentare la propria utenza in una comunità virtuale); In questo mondo gli utenti possono circolare liberamente, fare acquisti di ogni tipo, pagare usando valute digitali. È come pensare ad un internet che non sia “piatto” ma che ti coinvolga “fisicamente” (tuo avatar) in un mondo tridimensionale. Chi ha figli e/o nipoti li avrà certamente visti giocare alla Play Station o similia. In quei giochi ognuno di loro è rappresentato da un personaggio che hanno creato e che li impersona nel mondo virtuale.
Il metaverso, dovrà abbracciare sia un mondo fisico che virtuale, dovrà contenere un’economia in tutte le sue parti, essere assolutamente libero e gli utenti devono essere in grado di portare i propri avatar e beni da un luogo all’altro di quel mondo, senza alcuna dipendenza.
La qualità che definirà il metaverso sarà la presenza, la sensazione di essere davvero lì con delle persone“.
Secondo Zuckerberg, il metaverso offrirà enormi opportunità e se correttamente realizzato, potrebbe essere, anche, un dispositivo di teletrasporto funzionante per chiunque viva fuori città e in zone isolate.
Qualcosa del genere era in funzione dal 2003, si chiamava Second Life, si proponeva già come un mondo virtuale condiviso dove vivere una seconda vita attraverso un avatar, era molto limitato e quindi non permetteva una partecipazione estesa al grande mondo del web.
Tutte le grandi multinazionali del settore riservano al momento un’enorme attenzione, dollari e personale specializzato, all’argomento. Roblox si è quotata in Borsa lo scorso anno, la maggioranza dei suoi utenti ha fra gli 8 e i 13 anni e vale oltre 47 miliardi di dollari. Roblox è considerata da molti come la cosa più vicina al metaverso che ci sia ad oggi.
Anche Minecraft di Microsoft ad aprile, durante il trimestrale resoconto finanziario, ha raggiunto quasi 140 milioni di utenti attivi al mese, in crescita del 30%.
Il problema maggiore per la realizzazione dei metaverso, è come trovare la collaborazione delle aziende, per riconoscere un’entità neutrale che gestisca tutto il processo.
Internet è un sistema aperto dove al suo interno sono stati creati i servizi di ogni genere. Il metaverso dovrà essere l’equivalente virtuale di un grande piazza condivisa sopra cui le società da Facebook, Microsoft e altri dovranno posizionare sistemi e proprie strutture assolutamente private e che non interferiscano con le altre.
L’avatar (cioè noi utenti) dovremmo/potremmo muoverci attraverso il metaverso con la stessa facilità con cui oggi, con un computer o uno smartphone, si passa da un sito web all’altro.
Sarà realtà o rimarrà un sogno, di un mondo digitale che, oltretutto, permetterebbe di generare molti più ricavi rispetto a oggi?

Per approfondire leggi questo articolo pubblicato il 28 settembre su Wired.

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2 Commenti
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6 Ottobre 2021 15:07

Desidero ringraziare Carlo per l’ottimo articolo sul significato di metaverso, parola di cui ignoravo l’esistenza . Quanto scrive Carlo prefigura un mondo in cui non ho alcun desiderio di vivere. Per fortuna ho già raggiunto un’età che mi mette al riparo da tale eventualità. Tuttavia ci tenevo a ringraziare Carlo per la chiarezza e l’interesse della sua spiegazione.
Cari saluti a tutti Marcello

Carlo Verga
Reply to  Marcello Griccioli
6 Ottobre 2021 16:34

Ciao Marcello, un giovanotto come te, deve tenersi aggiornato altrimenti come fai? grazie comunque del Tuo messaggio. Siamo stati a Parma, un bellissimo viaggetto. Spero a presto. Carlo