ABBIAMO OSPITI/LETTERATURA – Le “Ore stellari” del nostro tempo

Articolo di Emanuele Ludovisi, Autore ospite de La Lampadina

Stefan Zweig, uno dei maggiori scrittori del ‘900, uomo cosmopolita e raffinato erede di una rinnovata visione umanista, amico di Freud, Hesse, Roth, animatore instancabile della cultura del suo tempo, nel 1927 pubblica una singolare opera di carattere storico, ‘Momenti fatali’.
Il libro costituisce un originale tentativo di interpretare la storia non dal fluire caotico degli avvenimenti ma dalla ricerca dei ‘momenti fatali’ o, come lo stesso Zweig definisce nella premessa all’opera, delle ‘ore stellari’ che poi finiranno per determinare cambiamenti epocali delle vicende del mondo.
I ‘Momenti fatali’ che Zweig ci narra nel ’27 spaziano dall’impresa della scoperta dell’oceano pacifico (settembre 1513 ) a Waterloo (giugno 1815), dalla creazione della Marsigliese (aprile 1792) all’esilio svizzero di Lenin (aprile 1917). La narrazione degli accadimenti con Zweig da cronaca e analisi dei fatti si fa racconto, riflessione, suggestione, coinvolgendo in una lettura che va oltre la semplice conoscenza storica.
Zweig ci invita a soffermarci su questi ‘Momenti fatali’ che non segnano solo la storia di una nazione, di un continente o di un popolo ma sono portatori  di mutamenti epocali dei costumi culturali e civili in grado di mutare il corso dell’intera civiltà umana.
La visione cosmopolita e umanista sarà una costante della vita del grande scrittore e lo accompagnerà sino all’ultimo dei suoi giorni quando nel 42’ deciderà, in preda alla depressione, di suicidarsi a Rio de Janeiro, assieme alla moglie, convinto che le tenebre del nazismo peseranno in modo determinante sul futuro del mondo allontanando, forse in modo definitivo, il sogno di umanità affratellata nella consapevolezza di un comune destino fondato sulla conoscenza e solidarietà tra i popoli.
Se Zweig vivesse oggi, in questo turbolento inizio di millennio, avrebbe di certo difficoltà ad individuare i capitoli di un nuovo ipotetico libro di ‘Momenti fatali’. Soffermandoci a riflettere sull’ultimo ventennio ci troviamo difatti dinanzi a un incredibile rosario di drammatici eventi che hanno letteralmente sconvolto la storia contemporanea.

Proviamo ad elencarne qualcuno: l’attentato alle torri gemelle (settembre 2001), la caduta di Gheddafi (aprile 2013), la comparsa in Europa del terrorismo islamico dell’Isis (gennaio 2015), la Brexit (gennaio 2020), la pandemia covid (febbraio 2020), l’assalto a Capitol Hill (gennaio 2021), l’invasione dell’Ucraina (febbraio 2022). E di certo stiamo dimenticando altri rilevanti eventi.
Sarebbe difficile per lo steso Zweig attribuire a questo tragico elenco un valore di maggiore o minore rilevanza per i riflessi che tali accadimenti hanno prodotto e continuano a produrre sulla nostra vita. Questo sommario elenco trascura poi del tutto gli stravolgimenti che la tecnologia e gli effetti dei mutamenti climatici stanno determinando con crescente forza  sul nostro quotidiano.
Non sono ad esempio del tutto chiari e per questo destano enormi preoccupazioni gli impatti che la rapidissima evoluzione dell’Intelligenza artificiale determinerà nel prossimo futuro in numerose categorie professionali.
L’uomo è chiamato insomma, oggi ancora più che ieri, a un enorme sfida per evitare qualcosa che gli scrittori di fantascienza avevano già un secolo fa vaticinato, l’arrivo di un’epoca piena di insidie determinate dallo stesso genere umano impegnato in una corsa evolutiva che lui stesso rischia di non essere più in grado di governare.

 

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