ABBIAMO OSPITI/PIANETA TERRA – I Sapiens e la natura del pianeta

Articolo di Massimo Cestelli Guidi, Autore ospite de La Lampadina

Con il passare degli anni, la voglia di stare a contatto con la natura (montagna, mare, campagna) si è fatta sempre più pressante. In un recente week-end trascorso a Roma ho iniziato a fare il punto (forse inopinatamente, poiché in alcuni casi è preferibile non guardare al passato) sullo stato attuale dell’ambiente naturale del nostro Pianeta, esaminando gli stravolgimenti operati negli ultimi millenni dal genere umano.
Questi stravolgimenti sono stati effettuati dalla specie umana “Sapiens”, la nostra specie, da quando dodicimila anni fa ha intrapreso l’agricoltura, diventando i Sapiens stanziali. Precedentemente sono stati per 50.000-60.000 anni cacciatori-raccoglitori, come le altre specie umane.
La specie umana dei Neanderthal ha vissuto sul nostro Pianeta per 600-700 mila anni, ed essendo sempre stati cacciatori-raccoglitori non hanno stravolto la natura del Pianeta perché praticamente hanno vissuto come gli altri esseri viventi dell’epoca, ossia gli animali.
I Sapiens, diventati stanziali, hanno iniziato un processo di modifica, ma anche danneggiamento, dell’ambiente naturale riguardo il clima , la fauna selvatica, le foreste, soprattutto negli ultimi 2-3 millenni, processo che ha subito un incremento vertiginoso negli ultimi due secoli.
L’attenzione del mondo attuale, dei Media, è focalizzata principalmente al cambiamento climatico globale, con manifestazioni degli “Ambientalisti” che recentemente si sono indirizzate in modo del tutto maldestro e dannoso.
Le variazioni del clima sul Pianeta si sono sempre verificate, con cambiamenti epocali delle temperature del globo, caldo/freddo.
Nell’era dei Dinosauri (cento milioni di anni fa) le calotte polari erano prive di ghiacci e le temperature medie sul pianeta erano di valore più elevato del periodo attuale. Settecentomila anni fa, durante un’era glaciale, i ghiacci delle calotte polari erano arrivati quasi all’equatore. La terra praticamente era una palla di neve!
Una variazione di temperature più recente, una piccola era glaciale, con il raffreddamento del clima in Europa, è documentata anche da alcuni quadri di Bruegel, dove si vedono persone che, con pattini rudimentali, percorrono  i fiumi ghiacciati.
È probabile che nell’epoca attuale il clima del Pianeta stia evolvendo naturalmente e lentamente verso un riscaldamento globale. L’impatto antropico, soprattutto degli ultimi due secoli, probabilmente ha accelerato e intensificato il fenomeno a causa dell’emissione di CO2 nell’atmosfera.
Oltre all’impatto sul clima, i Sapiens hanno avuto un effetto deleterio sulla fauna, sulla flora, sul territorio in genere del Pianeta.
Dodicimila anni fa, quando i Sapiens sono diventati stanziali, gli animali selvatici del Pianeta erano il 100%. Attualmente sono solo il 10%, percentuale che potrebbe ridursi in futuro perché molte specie sono in pericolo di estinzione.
Questi animali selvatici rimasti sono attualmente relegati nei Parchi nazionali, nelle Riserve naturali e negli zoo. È emblematico il fatto che quando gli umani sono rimasti chiusi nelle loro abitazioni, durante il lock-down del primo periodo del Covid, alcuni animali avevano iniziato a riprendersi parti del loro territorio perduto (guarda il video: Animals reclaiming the world VID-20200425-WA0033). Nella zona dell’Argentario, in Toscana, è stato ripreso un cerbiatto che saltava felice sul bagnasciuga della spiaggia della Feniglia, e nel porto del Marina Cala Galera è entrato un piccolo squalo.

Oggi il 90% degli animali sul Pianeta sono domestici, quelli a servizio dell’uomo e quelli di allevamento destinati alla nutrizione.
Prima che i Sapiens divenissero agricoltori, le foreste ricoprivano vaste aree delle terre emerse, con un effetto benefico sull’atmosfera. Da allora sono stati abbattuti centinaia di milioni di alberi e questo depauperamento delle foreste rimaste continua ancora ai giorni nostri. È stato calcolato che, attualmente, ogni giorno vengono abbattuti nel mondo 15 milioni di alberi. Meno che nel passato però, perché allora il legname veniva utilizzato per costruire abitazioni, scafi e alberi delle navi, carrozze, palificazioni anche per fondazioni (Venezia), ecc.
Un altro impatto deleterio per la natura del pianeta è risultato l’inquinamento dei mari, dell’aria, del cibo, delle acque in genere e del territorio.
L’inquinamento è dovuto probabilmente anche all’esplosione demografica che si è verificata in questi ultimi due secoli. All’inizio del 1800 la popolazione mondiale era 1 miliardo. È arrivata a 4 miliardi nel 1974, e si è raddoppiata, 8 miliardi, in meno di 50 anni, nel 2022.
Con l’aumento della popolazione mondiale, si è verificato un fenomeno di inurbamento della popolazione, ossia abbandono delle aree rurali per insediarsi nelle città. Nel 1968 il 70% della popolazione mondiale viveva ancora nelle campagne. La proiezione al 2070 vede invertirsi la percentuale, ossia il 70% vivrà nelle città, divenute sempre più mega insediamenti.
I due effetti sopra riportati, determinano sul territorio una “cementificazione”, conseguenza della realizzazione di edifici, strade, ferrovie, porti, infrastrutture, ecc.
La cementificazione è concausa delle alluvioni. Le alluvioni si verificano a causa, sia per l’intensificarsi degli eventi meteorici,  probabilmente in seguito ai cambiamenti climatici, sia per la cementificazione che, con il depauperamento delle foreste, riduce i “tempi di corrivazione” delle piogge (si definisce “tempo di corrivazione” il tempo che una goccia d’acqua piovana impiega per arrivare a valle, ai fiumi e al mare).
Questo quadro pessimistico riportato non prometterebbe nulla di buono per il futuro dei nostri figli e nipoti. Però c’è la speranza di variazioni benefiche future, per quanto si sta verificando nel mondo, e per i provvedimenti, in parte già adottati e molti altri previsti per il futuro. In sintesi:

  • l’esplosione demografica sembra che recentemente stia rallentando;
  • alcuni provvedimenti benefici per il clima sono stati assunti dalle Nazioni;
  • le specie di animali in estinzione son diventate “specie protette” e quindi dovrebbero scampare al pericolo dei bracconieri. È stata limitata la pesca “selvaggia” delle enormi navi che pescano centinaia di tonnellate di pesce alla volta;
  • nel mondo occidentale ormai l’uso del legname è notevolmente diminuito, mentre purtroppo è rimasto nei Paesi più sottosviluppati, che sono a contatto o residenti nelle grosse foreste, quelle dell’Amazzonia, della Siberia, dell’Oriente in genere.
  • L’inquinamento viene combattuto indirizzando le fonti di energia verso fonti più naturali, riducendo l’uso dei combustibili fossili.

In definitiva è chiaro che non possiamo tornare a vivere nelle caverne. Il benessere mondiale raggiunto non può essere annullato. Indietro non si torna, ma si deve forse modificare lo stile di vita del genere umano.
Si deve sperare che questi provvedimenti, adottati soprattutto dai Paesi più evoluti, anche se lentamente, riducano nel futuro l’impatto negativo sulla natura del Pianeta prodotto dal genere umano nel passato, migliorando il rapporto con la natura.

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4 Commenti
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Beppe Zezza
14 Novembre 2023 17:52

Sinceramente preferisco un bel oliveto o una bella vigna su una collina che un bosco spinoso magari abitato da serpenti velenosi.
Devo anche dire che sono contento di essere in vita. Questo lo devo certamente ai sapiens che hanno sviluppato l’agricoltura, hanno inventato la scienza, hanno diffuso il sapere, hanno addomesticato gli animali, hanno permesso a miliardi di esseri umani di godere delle albe e dei tramonti
Comunque DE gustibus non est disputandum

Federica Ricci
14 Novembre 2023 15:18

Sugli argomenti proposti da Massimo Cestelli Guidi vorrei suggerire il libro Uomini, terra, cibo. Il lungo cammino dell’agricoltura/ Ernesto Benelli. Prefazione di Piero Bevilacqua. Ed. Catelvecchi, 2022

Federica Ricci
14 Novembre 2023 15:08

come fare a lasciare un commento? non conosco il mio username e la mia pw

Reply to  Federica Ricci
14 Novembre 2023 15:15

Esattamente così come fai solito, così come hai posto questa domanda