ARTE – L’arte moderna e contemporanea

Confesso che nonostante i continui aggiornamenti sull’arte contemporanea del nostro grande Ludovico Pratesi, non riesco ancora ad entrare in questo mondo come, forse, dovrei. Apprezzo molte cose, certe però, mi lasciano veramente perplesso. Penso ad alcune opere di Duchamp ma anche di Fontana o Manzoni… Sgomento, affascinato, incredulo, chissà?
Qualche giorno fa leggevo a proposito di Duchamp, del famoso orinatoio e come è nata questa opera d’arte (sic). Sembrerebbe uno scherzo, del tipo di quello organizzato da alcuni amici a Pisa che burlescamente buttarono delle opere nell’Arno “attribuite” a Modigliani…
Il signor Duchamp una mattina dell’anno 1917, assieme ad alcuni compari (artisti) entrò in un negozio di idraulica e comprò il famoso orinatoio, chissà che idea aveva in testa quel giorno, forse, problemi a casa? o mettere in difficoltà la giuria della nascitura Society of Independent Artists, la più grande esposizione d’arte moderna americana? Comunque, spedisce l’oggetto alla commissione organizzatrice dell’esposizione, che avrebbe deciso per l’ammissione delle opere alla mostra e ne riscuote una clamorosa bocciatura.
Dietro l’insuccesso, i commenti, più o meno sarcastici della giuria «come si può accettare di mostrare in pubblico un orinatoio quando ancora immersi nell’atmosfera degli impressionisti e cominciamo a vedere Picasso… veramente troppo per accettarlo».
Il giovane Duchamp indispettito che la sua opera (o idea?) non fosse stata apprezzata la portò in una galleria privata, di proprietà di Alfred Stieglitz, il quale, probabilmente per dare un contentino al nostro artista, ne fece una foto e mise l’opera in un magazzino dove scomparve o fu probabilmente utilizzata per la sua vera funzione…
La foto è rimasta in un cassetto o in un file del gallerista per diversi anni, forse indeciso se buttarla o meno? Per qualche ragione riapparve e qualche genio artistico cominciò a farla circolare ribattezzandola Fountain by R. Mutt.
Ed ecco la rivoluzione culturale! Gli artisti commentavano la foto e iniziò una ricerca spasmodica dell’originale che naturalmente non fu mai trovato, anche perché difficile individuare proprio quello, ebbene l’opera fu rifatta in smalto e ceramica, insomma una copia. In altre parole, oggi veneriamo quello scatto iniziale, che, se non altro, è autentico. Probabilmente i nostri focosi artisti e intellettuali hanno cominciato fin da quel tempo a imporci un nuovo modo di rivedere l’arte. L’articolo poi concludeva:
«La dissacrazione di Duchamp è stata prima di tutto questa: non importa l’opera come oggetto in sé, importa quello che le si può costruire intorno. L’artista non deve più solo creare, ma può limitarsi a scegliere un oggetto già esistente e formulare una nuova idea su misura per quell’oggetto.»
Lucio Fontana arrivò al successo molto tardi poco sopra i 60 anni, poca la storia da artista del suo passato.
È stato un commerciante di marmi abbastanza famoso all’epoca, tanto che continuava a dire che avrebbe potuto diventare molto ricco sin da giovane, se soltanto avesse insistito nel fare il commerciante di marmo. Diventò un artista, a Rosario, in Argentina, dove era nato nel 1899. Come artista ebbe un avvio difficile, qualche compratore lo contattava e gli chiedeva «Vanno bene 100mila lire?», lui rispondeva senza scomporsi: «Sì, ma a buco» o a taglio, anche perché a metà degli Anni Cinquanta avevano smesso di prenderlo in giro per le famose rasoiate che tracciava sulla tela, quelle che avevano fatto ridere più di un visitatore alla Biennale di Venezia del 1949, quando aveva presentato quadri bucati chiamandoli Concetti Spaziali.
E Piero Manzoni? Ha una vita molto breve ma molto intensa: muore a 29 anni, alle sue spalle ha una lunga esperienza di artista con differenti ispirazioni e correnti del momento. Tante cose, tante esposizioni di successo, due personalmente mi hanno lasciano interdetto, la prima performance Consumazione dell’arte, dinamica del pubblico, divorare l’arte. Sull’invito all’esposizione si legge: «La S.V. è invitata per le ore 19 di Giovedì 21 luglio 1960 a visitare ed a collaborare direttamente alla consumazione delle opere esposte da PIERO MANZONI». Manzoni firma con l’impronta del pollice alcune uova sode che vengono distribuite al pubblico e mangiate sul posto.
Poi la seconda, la realizzazione di 90 scatolette di Merda d’artista del peso di 30 gr. ciascuna vendute a un equivalente valore in oro, che espone per la prima volta ad Albissola nel mese di agosto.
Ma stupore o meraviglia? Mi viene in mente un altro artista molto venerato oggi, Penone, l’esposizione alla Galleria Borghese di qualche mese fa, visitando la mostra mi faceva sorridere a guardare le opere di Penone con un certo entusiasmo e dall’altra parte, nella stessa stanza un gruppo misto di americani, giapponesi e altri guardavano a bocca spalancata Paolina Borghese senza badare minimamente a Penone, almeno in quel contesto.
Sarò certo tacciato di incompetente e anche di come noi Italiani siamo rimasti indietro nel considerare questo nuovo mondo… insisto per cercare di capire, anche perché sono opere che oggi valgono milioni!

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5 Commenti
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Ranieri Ricci
30 Aprile 2024 10:48

E bravo il nostro Vannacci dell’arte contemporanea: dice quel che pensa e che pensiamo in molti anche se non politicamente corretto!! Per capire meglio occorre a mio avviso allargare il contesto ai rapporti fra arte contemporanea e suo valore o prezzo. Consiglio la lettura di questo articolo:
https://yucatancultura.com/el-mercado-arte-perpetua-antitesis/

Beppe
29 Aprile 2024 18:39

Grande!

alessandro Masetti
29 Aprile 2024 17:01

Lo confesso, sono profondamente ignorante ma non comprendo questa forma d’arte e, anzi, mi sento profondamente preso in giro quando vedo delle “presunte” opere d’arte ….

Renata Ferrara Pignatelli
29 Aprile 2024 16:20

Credo che a volte sia una gran perdita di tempo cercare di capire ciò che non vale nemmeno un nostro prezioso istante!
Grazie Carlo, ogni riflessione che insinui dubbi su questi “vuoti d’arte” è sempre benvenuta

Giovanna Ortu
Reply to  Renata Ferrara Pignatelli
30 Aprile 2024 7:47

Quanto è’ vero quello che Carlo ha il coraggio di dire soprattutto a mio avviso x Penone che mette in mostra cose ingombrantissime e costosissime! Fra L’estasi dei suoi fans