LA LAMPADINA – FILM: La ruota delle meraviglie

Regia di Woody Allen
Direttore fotografia: Vittorio Storaro
Distribuzione: Lucky Red
Durata: 101 minuti
“Dark Drama”

“La ruota delle meraviglie”, film che affronta nuovamente la nevrosi del suo autore puntando su temi quali la fatalità di un destino continuamente in conflitto con l’autodeterminazione umana, i suoi errori e l’irrazionalità del sentimento amoroso. E’ una tragedia senza tempo.
Siamo nel 1950 a Coney Island. Ginny(Kate Winslet) è una ex aspirante attrice, instabile e lavora come cameriera. E’sposata in seconde nozze con un uomo rozzo che non ama, alcolista ma capace di cambiare ed amare: Humpty (John Belushi), che lavora nel Luna Park di Coney Island e vivono proprio di fronte alla “ruota delle meraviglie”. Ginny ha un figlio, nato fuori dal matrimonio, traumatizzato dal passato della madre e dalla poca attenzione degli adulti: è un piromane che crea non pochi problemi. Ginny incontra Mickey, un bagnino velleitario con aspirazioni letterarie che la incanterà e con il quale intraprende una storia per lei importante.
Arriverà Carolina, la figlia del primo matrimonio di Humpty, in fuga dal marito (un gangster) e le cose si complicano.
I temi sono tanti: adulterio, suicidio, omicidio, conseguenze di azioni passate. Il bere ed il fumare sono parte stessa della vita stressata dei protagonisti. Gli abusi domestici sono impliciti ma mai mostrati.
Questo film ricorda una pièce teatrale: “Lo zoo di vetro” di Tennesse Williams. Così come fa Tom, nello zoo di vetro, Mickey, il bagnino, si rivolge direttamente al pubblico, raccontando via via la sua storia e quella degli altri personaggi. Avvolti dalla luce fiammeggiante di Storaro, i personaggi sperano di essere artefici del proprio destino. Un dramma che si svolge in un set assolutamente fantastico dai cromatismi vivi di Storaro, il rosso della passione e della speranza di Ginny e il blu della disperazione di Carolina. Si potrebbe dire che sono quadri dipinti per scenografie teatrali.
Nessuno dei protagonisti avrà ciò che voleva e ciascuno pagherà per i propri errori. Sembra quasi sia impossibile affrancarsi dal proprio status ed in questo, il personaggio di Ginny, ricorda molto Gervaise del ”Mattatoio” di Emile Zola. Ricorda moltissimo anche “Blu Jasmin”; diciamo che questa è la versione proletaria di Blu Jasmin. Malgrado ogni sforzo, la protagonista sarà sempre penalizzata e segnata dal suo status e dagli errori commessi e mai riuscirà a migliorare. Kate Winslet è assolutamente straordinaria.
Vittime del destino: questo è uno dei temi di Allen, la giostra della vita, il fato, il libero arbitrio contro il destino, la colpa e l’impossibilità di una nuova redenzione.
Woody Allen racconta la sua visione della vita, cinica e pessimista, che accompagna tutti i suoi films, anche le commedie: con la tragedia ed il fallimento bisogna conviverci perché nulla ci sarà a salvarci.

Buona visione
Carlotta Staderini Chiatante

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