ABBIAMO OSPITI – LIBRI: Geoffrey Holiday Hall, ovvero la fine non è nota

Un Giallo Mondadori del 1952 e uno scrittore scomparso, un giallo nel giallo.
Articolo di Giuseppe Fabbri – Autore ospite de La Lampadina

Leonardo Sciascia era un appassionato lettore di gialli. Poco prima di morire, nel luglio dell’89, in occasione della pubblicazione da parte di Sellerio del bellissimo “ La fine è nota” , rivelò un interessante retroscena riguardante il libro che era stato già pubblicato trentasette anni prima da Mondadori con il titolo “La morte alla finestra”.
In sintesi egli disse che quando nel Settembre del ’52 aveva letto per la prima volta, in treno, questo giallo, l’ultimo uscito dei Gialli Mondadori, Il Giallo Mondadoriera rimasto folgorato dall’insolita qualità letteraria del testo che non sembrava affatto allineato con la media degli altri della celebre collana. Rileggendolo alcuni anni più tardi la sua prima impressione gli risultò confermata. Incuriosito cercò nella lista delle pubblicazioni successive se il nome dell’autore, tal Geoffrey Holiday Hall, fosse ricomparso successivamente ma restò deluso perché quella della “Morte alla finestra” era rimasta la prima e unica apparizione dell’autore nella collana. Eppure questo Holiday Hall aveva poco da invidiare a Steinbeck e a Faulkner. La sua scena muta era del tutto incomprensibile. Il dilemma di Sciascia ovvero, si tratta di uno scrittore ben noto sotto altro nome che si è concesso occasionalmente  quella vacanza (il nome lo fa sospettare)  o di un giovane scrittore che ha azzeccato quel primo libro e altri non ha saputo scriverne, è ancora lì sul tavolo tale e quale.
Nel mio piccolo posso fornire solo due minime tessere di un mosaico neanche ancora abbozzato che possono forse divertire il lettore curioso e queste sono: la foto dell’autore Holiday Hall che compare  nella prima edizione del suo “The end is known” edito nel 49 da Simon and Schuster Inc. e il breve trafiletto biografico che accompagna la foto suddetta. Sull’autenticità dell’immagine ho pochi dubbi; mi chiedo, infatti, per quale motivo avrebbe l’autore dovuto fornirla se avesse voluto mantenere il segreto anche sulle sue sembianze. Si vede un giovane dell’epoca avente un’età per la quale, come dice il trafiletto sottostante, può benissimo aver fatto quattro anni di servizio militare durante la seconda guerra mondiale. Ma la nota biografica dice molto di più. In particolare l’esordio è un’inequivocabile dichiarazione di intenti:
Geoffrey Hall was born – of that we are reasonably sure.
TrafilettoIn quelle brevi parole è già chiaro che GHH non ha nessuna intenzione di rivelare al pubblico la sua vera identità ma non perché sotto quel nome si nasconde Faulkner – lo sappiamo dalla foto che invece esibisce – no, solo per un paranoico bisogno di privacy mi viene voglia di dire.
Divertenti le parole che descrivono il rapporto tra l’autore e la scuola che non si sono piaciuti dopo essersi reciprocamente ispezionati per cui ognuno se n’è andato per la sua strada a fare cose migliori (better things).
Criptiche infine le parole con le quali si fa cenno al rapporto di GHH con i Paesi dell’Asia Orientale come India, Birmania e Cina che per due anni e mezzo del periodo bellico l’autore investigò a fondo per quanto consentito dalla legge (as thoroughly as the law allowed).
Parole che inducono un sospetto: ma sarà mica che GHH era un agente dei Servizi Segreti? Questa ipotesi per quanto strampalata spiegherebbe buona parte del mistero che avvolge il suo personaggio.
Adesso il dettaglio da chiarire è: ma sarà ancora vivo Geoffrey Holiday Hall?  Ovvero, quanto dovremo aspettare perché la fine sia nota?

Articolo di Giuseppe Fabbri – Autore ospite de La Lampadina

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Gianni Fazzini
27 Marzo 2014 18:29

Concordo con l’ottimo articolo di Giuseppe Fabbri. Tempo fa lessi il libro di Hall, nell’edizione Sellerio che riportava il commento di Sciascia. E’ interessante l’ipotesi che Hall potesse essere un agente segreto. Speriamo che, un giorno o l’altro, si possa sapere qualcosa di lui. Se dovesse accadere, chi sa parli, please!
Sono anch’io un (piccolo) autore presente in SBN con opere storiche: non so se questa sia la sede ma, se è possibile, inseritemi nella vostra mailing-list. Grazie, a presto, cordiali saluti a tutti.