Come ad ogni fine giugno… a chiusura dell’anno scolastico, nasce un intenso periodo di saggi: di ballo, di recitazione, di musica, di judo, di pittura, di canto, di tennis, di nuoto e quanto altro.
I bambini di oggi hanno un carnet pieno di attività e, a fine anno, vogliono far vedere i risultati ottenuti.
Parenti ed amici si dividono così fra scuole, palestre e teatrini, per andare a prendere atto di quanto fatto durante i lunghi mesi invernali. In caso di molti figli e nipoti la chiusura della scuola non dà un giorno di tregua.
Quest’anno i saggi sono stati particolarmente carini. Musica e canti accompagnati da strumenti musicali, danze moderne con colonne sonore “nostre“ come Un americano a Parigi e La Febbre del sabato sera.
Bambini emozionatissimi, ma contenuti, hanno prodotto con serietà ed impegno degli spettacoli piacevoli e divertenti. Dai più piccoli delle materne fino a quelli della quinta elementare si sono esibiti con grande attenzione seguendo, nel caso, i suggerimenti della insegnante nascosta, ma non abbastanza, dietro le quinte.
Ma…
Il vero spettacolo non era sul palco ma nelle platee.
Prima ancora che si sollevasse il sipario grande agitazione di mamme che raccoglievano i fiori per i bambini e per l’omaggio alle insegnanti. Tutte le prime file occupate da ore con borse e giacche e sciarpe per tenere per la famiglia quanti più posti possibili.
All‘apertura del sipario dalle sedie in fondo (uniche lasciate libere), di botto non si è più visto il palcoscenico. Centinaia di braccia alzate brandivano telefonini per video e foto creando una barriera insormontabile.
Abbandonati i telefonini per un attimo, non solo applausi, ma urla accompagnate da un frenetico agitarsi di braccia per farsi notare da figli e nipoti sulla scena. «Siamo qui!!!!!»
Alcuni bambini dal palco rilanciavano un timido saluto con un sorriso di riconoscimento, un lieve muoversi della mano, un cenno della testa alla nonna in platea che si era messa in piedi sulla ultima sedia per farsi vedere.
Ma non era lei quella che ci diceva sempre «Bambini su! State composti»?
Il nonno con le mani a megafono urla senza fiato «Bravi». Ma non era lui che diceva di non alzare mai il tono della voce?
Giovani mamme ballano dalla platea accompagnando la musica del palco: conoscono a menadito testo e passi. Hanno studiato tutto l’anno insieme ai figli.
Così, alla fine della serata, ancora sbalorditi dalla calda e rumorosa accoglienza del pubblico, sono dei seri e composti bambini che tenendo per mano genitori e nonni finalmente placati, li riaccompagnano a casa.
Geniale e azzeccatiisima foto di nonni e genitori dei nostri tempi. Brava Lalli.