GENETICA – Il microchimerismo fetale

Già nell’ormai lontano 2016 avevamo scritto [1] “Stupefacente! Nel corpo della mamma restano cellule dei figli per tutta la vita”. Riportavamo la notizia: “Durante la gravidanza, c’è un flusso di cellule staminali del bimbo che attraversano il cordone ombelicale, entrano nel compartimento materno e vi si impiantano stabilmente”.
Il fenomeno era stato rivelato da tempo da autopsie eseguite su corpi di donne che pur non avendo mai nel corso della loro vita avuto trasfusioni di sangue o trapianti, manifestavano la presenza di cellule maschili: l’impronta lasciata dai figli. Poiché alcuni dei soggetti studiati in laboratorio nel 2012 erano donne senza figli, che tuttavia presentavano lo stesso fenomeno si è giunti alla conclusione che questo Dna maschile dovesse provenire da aborti spontanei o procurati.
Queste cellule del feto, dette microchimere fetali, sono delle cellule staminali del tipo “totipotenti”[2], Già nel 2016 scrivevamo che queste cellule “in presenza di una lesione materna si dirigono alla periferia dell’organo leso e si dispongono a ripararlo!“ ma, a questa si è aggiunta una ulteriore scoperta: microchimere fetali si annidano pure nel cervello (lo si è riscontrato nel 60% di donne decedute): questo potrebbe dare conto di quel particolare “affiatamento” che si instaura tra madre e figlio e che può durare per tutta la vita.
Ancora più sorprendente il fatto che parrebbe che in caso di gravidanze successive le microchimere fetali possano essere trasmesse anche ai fratelli (e sorelle).
Dunque, perfino i legami “fraterni” potrebbero avere origini non solo culturali o psichiche ma anche fisiche!
È stato riscontrato che le donne affette da Alzheimer hanno nel loro corpo percentuali di microchimere fetali inferiori rispetto alle donne sane. Si sta pertanto studiando se queste microchimere abbiano anche una funzione protettiva nei confronti delle malattie degenerative.
Ma non basta!
Si è anche accertato che il transito di cellule attraverso la placenta non va solo nella direzione figlio-madre, ma anche nella direzione opposta, cioè nella direzione madre-figlio. Ecco cosa si trova scritto in un saggio “Ma anche in assenza di legami genetici, tra il corpo della gestante e la creatura, si instaurano importanti legami epigenetici[3], che influenzano cioè il fenotipo (la morfologia, lo sviluppo, le proprietà biochimiche e fisiologiche, ecc) senza modificare il genotipo. In parole semplici, durante la gestazione tra lei e il feto avvengono scambi decisivi per lo sviluppo del bambino, scambi che continuano in fase perinatale – la gravidanza prosegue “fuori” – e che fanno del bambino la persona che sarà. (p. 144)
Che cosa possiamo apprendere da tutto questo? Certamente che la trasmissione della vita, il rapporto tra le generazioni, è una questione che non può essere trattata in modo semplicistico come se coloro che vi partecipino fossero come degli ingranaggi di un sistema meccanico.
Se una donna concepisce un figlio, tracce di quell’uomo – il DNA del concepito è per il 50% il DNA dell’uomo – le resteranno inserite nel corpo Se una donna abortisce tracce del figlio non nato le resteranno inserite nel corpo per moltissimo tempo, finanche per tutta la vita. Se una donna si presta a portare nel grembo un bimbo di estranei – che lo si chiami “utero in affitto” o “gravidanza per conto terzi” non fa differenza – tracce di quel bimbo le resteranno inserite nel corpo per moltissimo tempo, finanche per tutta la vita e quel bimbo porterà nel suo corpo per tutta la vita tracce di colei che l’ha portato in grembo. “Tracce”, anche se piccole, non “insignificanti”!
Queste sono tutte affermazioni scientifiche. Il “peso” che si dà alla scienza nelle scelte di vita è un fatto squisitamente personale.
[1] La lampadina – Settembre 2016

[2] Le cellule “staminali” sono cellule indifferenziate che possono trasformarsi in cellule di diversi tipi di organi. Si distinguono in tre tipi: Cellule totipotenti: in grado di diventare parte di qualunque tessuto organico; Cellule pluripotenti: possono trasformarsi in cellule di molti organi o tessuti (ma non tutti); Cellule unipotenti: possono diventare cellule di un solo tipo;

[3]Utero in affitto o gravidanza per altri? Voci a confronto” di Marina Terragni 

 

 

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3 Commenti
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Brunella Rodinò
13 Agosto 2022 21:50

Molto molto interessante

Filippo Gammarelli
3 Agosto 2022 13:07

Molto interessante e inquietante.
Mi piacerebbe sapere quanto sia frutto di ricerca scientifica e quanto di interpretazione di teoria.

Beppe
Reply to  Filippo Gammarelli
3 Agosto 2022 17:08

Sono tutti risultati di ricerche! Perché lo trovi “inquietante?